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Autore: Michelle92    13/02/2013    1 recensioni
E' la prima volta che scrivo su questo sito, spero di sfornare una bella Fan-Fiction e di farvi passare dei bei momenti mentre le leggerete! :)
"Non sono mai stata così tanto a mio agio in un posto e in un tempo che credevo fosse impossibile avere, finalmente ho trovato me stessa e la mia vita."
"Lo sguardo di Paul cadde nei miei occhi, e così mi persi nell'immensità dei suoi, qualcosa di speciale ci legò..qualcosa che sarebbe durata per molto tempo o forse per l'eternità"
"Non risposi e continuai a fumare la mia sigaretta, odiavo il mio problema, lo odiavo perché niente mi aveva mai reso così fragile e impotente di controllare i miei sentimenti…era arrivato all’improvviso e mi aveva sconvolto la vita. "
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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A Londra? che ci faccio a Londra? ....provai a riordinare le idee, ero completamente stordita. Dopo 2 minuti arrivai alla giusta conclusione: la fortuna, o il caso o qualunque cosa sia ha voluto farmi un regalo, la vita che ho sempre sognato...insomma Londra degli anni 60'?Questo vuol dire Beatles, posso godermi i Beatles sul serio ahhhhhhhhh!!!  adesso la confusione diventava euforia pura!!! Un momento, le mie amiche non ne sanno niente, insomma per loro sono caduta e ho battuto la testa...un'altra conclusione: devo tenere la bocca chiusa e non dire una parola della mia banale vita precedente altrimenti mi prenderanno per pazza.
-Reb-cercò la mia attenzione Cristina-tutto bene? ti vedo molto perplessa e con lo sguardo perso! Ci sei? La memoria è lucida...ricordi chi sei?
-Cristina, non farle troppe domande..magari la confondi di più..tanto ora arriva il medico e la visiterà- bofonchiò Katia nell'orecchio di Cristina, il più piano possibile per far si che io non sentissi ciò che le consigliava.
-Ragazze, fisicamente sto bene a parte il mal di testa, mi ricordo di voi che siete le mie migliori amiche...ricordo chi sono i miei genitori ma chi sono proprio non lo ricordo, so solo che mi chiamo Rebecca Adinolfi!-
Non posso certo sapere chi sono ora, ma di certo non è a causa della "botta" che ho "scordato tutto", la curiosità è alle stelle, chissà chi sono.
-Ecco, lo sapevo...vedi non ricorda niente! Speriamo arrivi presto il medico, son precoccupata- Bofonchiò Cristina a katia
Suonò il campanello, Katia si precipitò ad aprire ed ecco il medico, un uomo alto e longilineo con gli occhi castani e i capelli bianchi, si avvicinò alle mie amiche.
-Buon giorno ragazze, è qui che serve il mio aiuto vero?-
-Si dottore, siamo in pensiero per la nostra amica...come vede è distesa sul letto; prima al parco stavamo passeggiando tranquillamente quando a un certo punto, distratta com'è incespica anche nel pavimento liscio,  è caduta rovinosamente a terra e ha battuto la testa. Solo poco fa si è svegliata ma dice di non ricordare chi è, a parte il suo nome- spiegò Cristina
-Mmm, e di voi? ricorda qualcosa?- Rispose il dottore
-Si si ricorda che siamo le sue migliori amiche, e ricorda anche chi sono i suoi genitori...penso però che i suoi ricordi si fermino qui- disse Cristina
-Cara- il dottore si rivolse a me -è esattamente come mi ha spiegato la tua amica? non ricordi niente a parte chi sono e come si chiamano?-
-No dottore, niente di niente-
mi stavo agitando, il dottore mi scrutava attentamente, osservò i miei occhi con una pila, un occhiata alla pressione
-Allora, fisicamente stai bene?-
-Si dottore, a parte un pò di mal di testa-
-Ecco beh, allora...penso che tu abbia perso la memoria, a livello fisico niente di preoccupante-
...e rivolgendosi alle ragazze
-Siete sue amiche, penso che avrete piacere nell' aiutarla, dovete spiegarle chi è, chi siete voi, e il mondo che gira intorno a lei, ovviamente andate per gradi..troppe informazioni tutte assieme potrebbero turbarla-
-Va bene dottore, senza dubbio lo faremo..le vogliamo bene- disse Katia -Allora se non c'è altro la ringrazio veramente tanto-
-Figuratevi, comunque, per qualunque cosa sapete dove trovarmi- e rivolgendosi a me- E lei signorina, si sforzi a ricordare, ce la può fare...fra una settimana vorrei rivederla per essere certo che stia bene, ok?-
-Si dottore, va bene, allora alla prossima-
-Arrivederci ragazze- cosi si congedò il dottore.

Mi misi seduta sul letto, e notai i vestiti che indossavo: 
una maglietta col colletto tondo color panna, una minigonna verde smerando e le ballerine col tacco quadrato intonate alle maglietta, era tutto bellissimo! Ripresi a guardarmi intorno, bè se questa era la mia camera non potevo chiedere di più...il letto a due piazze con un lenzuolo di seta rosa antico, una cabina armadio strapiena di vestiti, gonne, magliette, scarpe, borse e qualche pantalone...volevo vedere di più cosi mi recai nel salotto dove c'era un angolo dedicato a quanto pare alla musica: un giradischi anni 60, a fianco una credenza ricca di vinili, mentre in una a parte c'erano  dei vinili dei Beatles,tutti in ordine fino a quello che ho posseduto nella mia vita precedente "a Hard Day's Night" mi luccicarono gli occhi...non avevo mai visto niente di cosi eccitante in vita mia...a fianco a queste collezioni un pianoforte che sapevo già suonare perchè l'avevo studiato fin da quando ero piccola. Continuai il giro della casa, c'era una sala da pranzo abbastanza grande, e la cucina lo era altrettando: la mia casa era bellissima...ma era davvero mia? Mi rivolsi a Katia che mi seguiva passo per passo..
-Katia ma questa è casa mia?-
-si, proprio casa tua, ed è anche nel centro di Londra-
-ti prego raccontami chi sono, muoio dalla curiosità...per avere una casa cosi devo avere anche dei soldi eh!-
-Sei una modella Rebb, una modella famosissima...basta uscire per le strade che vedrai anche dei cartelli pubblicitari di moda con il tuo volto stampato-
Cosa? non poteva essere...era tutto troppo bello per essere vero...si stava avverando tutto, ogni piccolo particolare e ogni grande sogno, mi detti un pizzicotto ..ma niente, solo dolore e la mia nuova realtà. Finalmente facevo quello che avrei voluto sempre fare la modella.. o era solo uno stupido scherzo di Kate?
-Una modella? ma dai...ora non esagerare, mi prendi in giro vero?-
-no, non ti sto prendendo in giro- Katia mi prese ad un polso, mi diresse in un balcone nel quale si accedeva tramite il salotto, mi affacciai e non potei credere ai miei occhi. Era il centro di Londra..era tutto bellissimo...tutto anni 60...le macchine, le persone. Poi notai un pannello di ferro enorme nel quale vi era attaccato un cartello...c'ero io, proprio io, che portavo una Louis Vuitton in mano. Mi vedevo bellissima, e mi scusai con me stessa per la poca modestia.
-Kat, cavoli non mi sembra vero! cioè una modella, ma ci rendiamo conto?-
-Lo so, è fantastico e sono feliccissima per te...hai avuto questa fortuna appena sbarcammo in Inghilterra, subito un tizio ti notò e ti ingaggiò, è un anno che fai questo lavoro ma il tuo successo è già alle stelle, pensa che poco prima di cadere avevi firmato un autografo a una ragazza pazza di te-
-Continua Kat, raccontami altro ti prego!-
-Certo, hai anche una bellissima macchina in cortile, una Porsche-
-caspita, mi tratto bene eh! dopo andiamo cosi me la mostri, come si guida tanto lo ricordo kat. E i miei genitori?-
-Sono in Italia, nella casa dove hai vissuto fino ad un anno fa...nel tuo paesino in provincia di Verona, a Bovolone...tuo padre è un agente immobiliare e tua madre è una pittrice-
-si ecco, questo lo ricordavo Katia, ma noi, perchè siamo qui?-
-siamo partite in cerca di fortuna, tu volevi diventare una modella ed io e cristina ti abbiamo seguito per accompagnarti ma ci siamo stabilite ua alla fine-
-e cosa fate voi?-
-allora io sono una maestra d'asilo, mentre Cristina è una pofessoressa di Storia-
gli stavo chiedendo un sacco di informazioni, ma non gli avevo chiesto la cosa che mi incuriosiva di più
-Katia, sono sposata..fidanzata o qualcosa del genere?-
-Non più..fino ad un mese fa però lo eri. Eri fidanzata con un bel ragazzo...si chiama Alan, ma tu l'hai lasciato-
-e perchè?-
-secondo me perchè sei cotta di Paul Mccartney, anche se tu lo neghi in continuazione...tu mi dicesti di aver lasciato Alan perchè la vostra storia era piatta...era andata bene i primi mesi e basta, poi hai cominciato ad annoiarti-
Ah bene, anche in questa vita sono innamorata di Paul Mccartney, bè era scontato, se solo lo penso divento rossa come un peperone, ma adesso vediamo di spulciare qualche informazione in più..
-perchè io conosco Paul Mccartney?-
-No- risposte Kat -però ti piace un sacco, ascolti sempre i suoi vinili...lo nomini almeno 1000 volte al giorno, fatti il conto!-
Ah ecco...l'amore mi andava male anche qua, Paul non lo conoscerò mai, nemmeno in quest'epoca potrà essere mio, è destino.
-ahaha esagerata, 1000 volte!-
-Poi io Rebb non ti capisco proprio! Hai duecentomila ragazzi ai tuoi piedi, ma no, non te ne piace nemmeno uno...sempre Paul, esiste solo lui nel tuo cervello, devi capire che non lo conosci e forse non lo conoscerai mai-
Katia aveva fatto centro...era questo il fulcro della mia vita...l'amore impossibile, il principe azzurro impossibile, la mia vita impossibile. Mi avevano fatto male queste parole, ma er ala realtà...dovevo tornare nella realtà...ora più amata, ma un pò odiata perchè la fortuna non mi aveva regalato l'amore...certo mi aveva già dato troppo.
-Katia hai ragione, devo metterci una pietra sopra, basta rovinarmi-
-Ecco finalmente l'hai capito-
-dimmi un po Kat, voi siete le mie uniche amiche?-
-No rebb, abbiamo tante amiche, la maggior parte son le modelle che hai conosicuto a lavoro, ma nel nostro gruppo c'è qualche ragazza che abbiamo conosciuto io e Cristina e che ora è sono anche tue amiche ovviamente-
-Waw...son feliccissima, non mel'aspettavo-
Non mel'aspettavo davvero...avere delle amiche, chissà che bello ...da quanto tempo è che non ne ho cosi tante? bè non pensiamoci....finalmente ho la mia vera vita..quella che mi calza a pennello.
-che dici reb? perchè non tel'aspettavi?-
-niente dev'essere la botta in testa lascia perdere, ma sono felicissima-
Abbracciai forte Katia, Cristina, che era in cucina a sgranocchiare qualcosa arrivò in salotto e si aggiunse all'abbraccio. Che bello, le mie amiche, nuove amiche, il mio lavoro, e gli anni 60...è tutto perfetto.. anzi, quasi.

Qualcuno bussò alla porta dell'appartamento, andai ad aprire, era casa mia d'altronde. Aprì la porta e mi trovai davanti una bellissima ragazza che mi fece un sorriso enorme: era bionda e aveva gli occhi chiari, magra e alta.
-Ehi Rebby, ciao!! Disturbo? posso entrare? scusami ma sto tornando ora da lavoro e son corsa da te per avvisarti che sta sera abbiamo un appuntamento di lavoro con il nostro manager, dobbiamo essere al Narrow alle 8 in punto! dice che sarà una sorpresona per noi, chissà!-
Mmm sicuramente è una mia amica, una mia collega di lavoro...certo...ma chi èèèèèè??? per fortuna arrivarono in mio soccorso Kat e Cri.
-Ciao Pattie, la nostra amica questa mattina ha preso una bella botta e ha perso la memoria-disse Cristina, e proseguì raccontandole tutta la vicenda.
-C-Ccche? oh Rebby, no!- si voltò verso di me guardandomi con preoccupazione
-Tranquilla Pattie, la stiamo aiutando a ricordarsi di tutto..per ora va bene perchè ora è a conoscenza della sua vita, e gli abbiamo raccontato anche che ha tante amiche- disse Katia, e poi rivolgendosi a me -Rebb lei è Pattie, una nostr carissima amica, l'hai conosciuta te, è una modella come te!-
Ok questa è Pattie Boyd, fra un pò svengo...è la fidanzata di George Harrison, non ci posso credere, ed è mia amica!!!!
-Ehmm ciao Pattie! scusami davvero per questa situazione, il dottore dice che per fortuna non è niente di grave-
-Non ti preoccupare, io farò di tutto per aiutarti- e Pattie mi strinse forte a se, ricambiai l'abbraccio e la feci accomodare in una poltrona in salotto. Mi raccontò per bene com'era il nostro lavoro, chi erano i nostri manger e tutto quanto..erano molte informazioni ma mi sforzai per ricordare tutto visto che questa sera avevamo un importante appuntamento di lavoro. La cosa che piu mi incuriosiva era se era già fidanzata con George, cosi provai a chiedere informazioni.
-beh pattie, non mi hai ricordato se tu sei fidanzata!-
-no , non lo sono...anche se sogno da tanto tempo il principe azzurro-
Ecco un'altra sognatrice come me, Pattie era una persona con cui sarei andata sicuramente d'accordo, ho avuto modo di conoscerla nelle poche ore che restò a casa mia a chiaccherare, era una ragazza d'oro che non poteva non essere adorata e andavamo molto d'accordo.

Mi svegliai e mi stroppicciai gli occhi, cavoli mi sono addormentata nel divano! Eh cavoli, l'appuntamento di lavoro! Guardai l'orologio...per fortuna erano le sei, avevo ben un ora e mezzo per prepararmi, l'altra mezz'ora per raggiungere il locale, che non sapevo minimamente dove si trovasse e sperai con tutta me stessa di non perdermi.
Finalmente pronta, misi un vestito vinaccio smanicato che stava sopra il ginocchio calze color carne e un paio di ballerine avorio con il tacco quadrato. Presi le chiavi della macchina e scesi di corsa le scale. Arrivai nel garage e mi diressi verso la mia bellissima porche nera. -che roba, ho buon gusto eh- esclamai tra me e me. Accesi il motore e sfrecciai nella strada che ormai era buia illuminata dai lampioni e dalla luna... accellerai, ero in ritardo e dovevo raggiungere in orario il ristorante. 
Quando all'improvviso mi ritrovai scaraventata con la faccia dopra il volante, qualcuno mi ha tamponato non ci voleva. Alzai la testa e vidi davanti a me un Aston Martin grigio metallizzato..maledetto: è uscito dallo stop senza guardare, io correvo un pò ed ecco l'incidente! Ero incazzattissima, non potevo far ritardo. Così scesi dalla macchina per dirne quattro al conducente del veicolo che mi ha ostacolato..mi accostai al suo finestrino, la luce non permetteva di scrutarne bene il viso
-Ehi tu, deficente!!! ma a che diamine stavi pensando? quando si guida si sta attenti alla strada...dovrebbero prenderla la patenta alle persone come te!!!-
-Ehiii ragazza datti una calmata, guarda che sei tu che stavi correndo come una pazza, io non ti ho visto arrivare e così sono uscito dallo stop- disse scendendo dalla macchina
Sogno o è realta?...cosa faccio? cosa devo fare? mi sta venendo un colpo...il mio sogno è davanti a me ...quant'è bello...Per fortuna riuscì a comportarmi in modo razionale e cosi stetti calma...fino a quando lo sguardo di Paul cadde nei miei occhi, e così mi persi nell'immensità dei suoi, qualcosa di speciale ci legò...qualcosa che sarebbe durata per molto tempo o forse per l'eternità. Allora odvetti dire a me stessa:Rebecca calma.
  
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