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Autore: HainettSSDPVegeta    03/09/2007    8 recensioni
ciao a tutti eccomi con una nuova trepitosa FF...Dopo la nascita di Goten nasce una bambina: Janet nata dall'unione con Vegeta...questa bambina è stata abbandonata in un orfanotrofio ma diventata adulta diventerà una ragazza di strada....PER IL RESTO LEGGETELO E SCOPRITELO...ASPETTO NUMEROSE RECENSIONI P.S. ECCO A VOI IL 6° CAPITOLO!
Genere: Triste, Drammatico, Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Chichi, Gohan, Goku, Nuovo personaggio, Vegeta
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Ore 6

La vendetta è un piatto che va gustato freddo…

 

 

Ore 6

La sveglia suona presto per il principe dei sayan che vuole diventare più forte di un suo suddito, ma il principe quella mattina non si sarebbe allenato da solo ma l’avrebbe fatto con Janet.

Vegeta si vesti velocemente, la moglie era gia scesa per preparare la colazione mentre lui toccava svegliare Janet. Il principe si diresse verso la porta della ragazza che aprì furioso:

-“ stupida pelandrona, svegliati!” urlò vegeta, ma Janet non diede segno di aver sentito.

Vegeta, visto che la ragazza non dava segni di percezione, prese un bel fiato e poi:

-“ SVEGLIATIIIIII!!!!!!! urlò con tutta la voce che aveva

Janet lo sentì e aprì gli occhi ma senza mettere a fuoco le immagini

-“ Mike ti prego basta…l’abbiamo fatto tutta la notte…” si riprese le coperte e se le tirò a sé mettendosi di nuovo a dormire.

Vegeta gli si avvicinò e la guardò più attentamente con occhi furiosi: quanto era insolente anche mentre dormiva.

-“ senti mocciosa, ora alzi il tuo lurido corpo da sopra quel letto ed andiamo ad allenarci!” concluse il principe assatanato

 

Janet sentì una parola, la parola che la faceva arrabbiare: mocciosa. Si alzò dal letto sapendo bene chi avesse pronunciato quella parola e si incavolò:

-“ senti un po’ carciofo da giardino”

-“ MI CHIAMO VEGETA” rimproverò Vegeta sbraitando

-“ si insomma tu…come ti permetti di chiamarmi mocciosa?” chiese Janet furibonda dalla rabbia

-“ sono tuo padre e ti chiamo come a me fa più comodo!” affermò il Principe

-“ anche a me farebbe comodo chiamarti stronzo di merda ma poi te la prendi…” disse tranquillamente Janet sapendo di ferire il suo orgoglio

-“ stronzo di merda a me??? A tuo padre?” domandò Vegeta che aveva perso la calma

-“ si a mio padre” rispose tranquilla la mora che intanto si stava levando il top.

Vegeta la guardò con il sangue agli occhi: era furioso aveva voglia di ucciderla stringendogli le mani attorno al collo. Quella ragazza era così provocatoria, insolente e troppo orgogliosa, non si lasciava mordere la lingua da nessuno e teneva sempre la parola pronta per rispondere ad ogni affronto.

-“ io esco…ti aspetto in cucina per la colazione” comunicò Vegeta alla figlia mora cercando di trattenere la propria rabbia

 

Vegeta scese in cucina dove trovò l’intera famiglia riunita, Bulma notò il marito piuttosto arrabbiato:

-“ caro c’è qualcosa che non va?” chiese comprensiva la moglie

-“ tutto non va….tutto” rispose esasperato

-“ come tutto?” chiese la figlia

-“ quella ragazza è così insolente che la ucciderei” ma Vegeta non finì di parlare che la ragazza si presentò in cucina vestita come il giorno precedente

-“ chi uccideresti? Ah si sicuramente quel Yamko o come diavolo si chiama” disse Janet

-“ non sono affari che ti riguardano potresti essere anche tu…tutto è possibile” rispose scorbutico il principe

Bulma capì che se avesse lasciato correre e non avrebbe fatto nulla da lì a poco si sarebbe scatenato un altro litigio tra il marito e Janet

-“ ragazzi questa è Janet presentò Bulma

-“ l’ho conosciuta ieri sera ed è antipatica” affermò Bra

-“ e certo perché tu sei simpatica?” chiese Janet facendo un sorrisino sarcastico

-“ sicuramente più di te, puttana!” esclamò con disprezzo la turchina

 

Janet in quel momento non ci vide più dalla rabbia, aumentò la propria aura e si buttò su Bra estremamente terrorizzata, e formò una sfera di energia dalla discreta potenza per farla fuori.

Ma Janet si sentì afferrare per un braccio: era Vegeta

-“ smettila di fare così” rimproverò

Janet lasciò la presa e si sedette a tavola come se non fosse accaduto nulla. Vegeta sapeva cosa aveva scaturito quella reazione così violenta da parte della sua figlia mora: la figlia Bra l’aveva chiamata puttana ma non sapeva che Janet aveva ricevuto uno stupro e lei si sentiva offesa e presa in giro aveva reagito.

 

 Bulma aiutò la figlia d alzarsi da terra: quella volta sua figlia aveva parlato troppo e con la persona sbagliata.

-“ stai bene cara?” chiese amorevolmente Bulma alla figlia sapendo di aver torto

-“ sto bene è quella che ha le rotelle fuori posto concluse Bra puntando il dito contro la sorellastra

Janet l’avrebbe voluta picchiare ma Vegeta osservava ogni suo minimo gesto.

Tranquillizzata la situazione Bulma servì la colazione alla sua famiglia con una miriade di succulente pietanze. La scienziata notò il clima di serenità momentaneo

-“ Trunks tu non dici nulla?” chiese Bulma al figlio che non si era affatto scomposto

-“ questa è Janet!” disse la scienziata allargando il braccio verso la ragazza

 Il lillà guardo la madre e poi gli rispose:

-“ l’ho conosciuta stanotte”

-“ come l’hai conosciuta stanotte?” chiese Bulma con gli occhi fuori dalle orbite

-“ si fumava una sigaretta, io avevo caldo e sono salito sul tetto dove l’ho incontrata” concluse con indifferenza

Janet lo guardava come se avesse voluto ucciderlo con la sola forza dello sguardo, Trunks la notava ma non voleva entrarci in merito anche se poi il vero problema per Janet era lui.

 

La colazione durò circa un ora e Janet non toccò nulla

-“ janet stai bene?” chiese preoccupata Bulma vedendo che la ragazza non aveva mangiato nulla.

La mora non rispose, si alzò di tavola e passò vicino a Trunks e gli diede un ceffone. Il lillà rimase spiazzato come tutti i presenti ma la seguì si vedeva che voleva restare da sola ma lui non glielo avrebbe permesso.

La trovò seduta a terra nel corridoio davanti la porta della camera gravitazionale con le ginocchia alla gola mantenute dalle lunghe braccia. Janet lo vide, gli diede un occhiata fugace:

-“ tu non mi puoi capire…non puoi capire nulla di quello che ho passato e che sto passando…!” disse con un singhiozzo in gola

Trunks si avvicinò e la guardò

-“ a cosa ti riferisci?”

-“ a cosa mi riferisco? A quello che è stata e che è la mia vita…tua sorella deve mantenere la lingua a freno soprattutto con persone che non conosce…”

-“ si è vero ma non prendertela per quello che ti ha detto…” rassicurò Trunks

-“ ah non dovrei prendermela….se ci fosse stata lei 2 anni fa al posto mio si sarebbe uccisa…te lo assicuro…”

-“ al tuo posto? Ma cosa vuoi dire?” chiese incuriosito

-“ voglio dire che se lei fosse stata violentata non avrebbe avuto il coraggio di andare avanti…mentre io…io ho dovuto andare avanti…sono stata quasi obbligata…obbligata dal mio orgoglio perché troppo vigliacca da togliermi la vita…” disse con occhi lucidi di lacrime “ essere chiamata puttana mi da fastidio perché non sono stata io a concedermi ma qualcuno a usarmi…lo so queste cose non dovrei dirle ma, purtroppo fanno parte della vita di una persona e sono esperienze che rimangono per sempre dentro e non puoi più scacciarle perché quando senti di esserci riuscita riemergono più limpide di prima. Ti chiedo scusa per ieri sera ho sbagliato a fare quello ma è stato un momento di debolezz, di smarrimento…non sapevo quello che facevo…” concluse Janet alzando gli occhi verso il ragazzo

In quel momento arrivò Vegeta:

-“ senti Janet muoviti…lascia stare quello che ti dicono e poi cambiati…così non ti puoi allenare…” disse il Principe che per la prima volta aveva chiamato sua figlia per nome

-“ certo…” disse con un sorriso appena accennatoTrunks non è che tu avresti qualcosa da prestarmi?Sai da tua sorella non ci voglio tornare…” chiese sfoggiando un sorriso a 32 denti

-“ si dai che qualcosa la trovo…poi a te sta bene tutto addosso…” affermò il lillà

Dopo una mezz’oretta Janet si cambiò, Trunks l’aveva aiutata: maglietta larga e turchese firmata Capsule & Corpor., un pantaloncino cortissimo nero e aderente che lasciava intravedere le lunghe gambe e le sue scarpe dell’adidas con i lacci slegati.

-“ così va più che bene…” disse Janet che si girava su se stessa. Trunks lo prese come un grazie…lo sapeva che quella ragazza non gli avrebbe mai detto quella parola.

Si diresse verso la porta della camera gravitazionale e l’aprì: dentro vi trovò il padre alle prese con le flessioni.

-“ era ora che arrivassi mocciosetta…finalmente ti sei vestita in modo normale…comunque baldo alle ciance da oggi tu ti allenerai insieme a me fino a sera…ti fermerai solo per mangiare a pranzo…ci siamo intesi?” chiarì Vegeta alla figlia in tono militare

-“ scusami…ma perché ci alleniamo in questa stanza se abbiamo l’intero pianeta a disposizione?” chiese Janet

Vegeta si alzò da terra e si avvicinò alla figlia notevolmente più alta del padre di dieci centimetri , e iniziò a parlargli

-“ senti un po’, secondo te perché questa stanza si chiama camera gravitazionale?” chiese il principe arrabbiato alla ragazza

-“ mmm…non lo so…se lo sapevo mica ti ponevo la domanda” rispose con superbia

-“ si chiama così perché puoi allenarti ad una gravità superiore a quella terrestre…” Vegeta la scrutò e poi continuò “ con te incominceremo con gravità 100” affermò con un sorriso, si avvicinò al pannello di controllo digitò qualcosa su alcuni tasti e l’aria iniziò a essere pesante.

Janet fu schiacciata al suolo dalla gravità 100: riusciva a muoversi solo strisciando.

-“ dovrei allenarmi così? Impossibile…” disse Janet con sforzo

-“ smettila di frignare e trasformati in super sayan in quel modo il tuo corpo si abituerà più velocemente e quando si sarà abituato tornerai normale e io alzerò la gravità” spiegò Vegeta che riusciva senza alcun sforzo a stare in piedi ed era divertito dalla situazione in cui si trovava la figlia.

-“ vuoi che mi trasformo? Eccoti accontentato!” concluse Janet che si trasformò e riuscì ad alzarzi da terra facilmente. Anche Vegeta si trasformò vedendo la determinazione della figlia e iniziarono ad allenarsi entrambi all’attacco dell’altro.

 

Ore 11.30

-“ chissà che staranno facendo padre e figlia…se staranno litigando io in quella camera non ci entrerei neanche se mi pagassero…” pensava Bulma mentre era in laboratorio intenta a progettare un nuovo prototipo

-“ mamma ti vedo pensierosa…che hai?” chiese Trunks che aveva notato la madre in soprappensiero

-“ Trunks stavo pensando a quei due…e se stessero litigando? Non oso immaginare…” concluse Bulma mettendosi le mani nei capelli

-“ non ti preoccupare se stessero litigando l’intera casa ora sarebbe già in frantumi…” tranquillizzò il lillà

 

Intanto nella camera gravitazionale:

-“ devi impegnarti di più…non devi trattenere la tua forza…da te pretendo il massimo!!! sbraitò Vegeta intento a sferrare un altro colpo

-“ io sto dando il massimo…sono sfinita non ce la faccio più” disse Janet che parò il colpo del padre. Aveva i capelli in disordine, il viso sudato e le mani appoggiate sulle ginocchia.

-“ smettila di frignare…sei la figlia del principe dei sayan e finirai di allenarti quando lo dico io” rimproverò il principe. Janet si diede forza, si mise in posizione di attacco e ripresero l’allenamento.

 

Ore 13.30

 

Trunks e Bulma erano già a tavola aspettando Janet e Vegeta che arrivarono pochi minuti dopo tutti sudati.

-“ buongiorno” disse felice Bulma vedendo padre e figlia

-“è andato bene l’allenamento?” chiese timoroso Trunks

-“ benissimo” rispose scontroso mentre si sedeva a tavola assieme alla figlia

-“ sono felice…e tu Janet cosa dici a proposito?” chiese curiosa Bulma

Janet guardò Bulma con aria infastidita: quando aveva fame non dovevano rivolgergli la parola.

Vegeta vedendo la moglie sbigottita:

-“ donna vuoi muoverti a farci mangiare?” sbraitò Vegeta

-“ si, si certo…” disse la scienziata che si alzò e servì a tavola dove padre e figlia divorarono tutto in pochi minuti.

Vegeta si alzò ti tavola seguita da Janet, uscirono dalla cucina e si rinchiusero di nuovo nella camera gravitazionale. Trunks e Bulma si guardarono negli occhi stupiti:

-“ mamma cosa ha fatto papà a Janet?” chiese preoccupato

-“ non ne ho idea…ma…ma adesso fanno paura entrambi…” confessò la scienziata

 

Rientrati nella camera gravitazionale ripresero gli allenamenti senza pause, Bulma e Trunks del conto loro erano preoccupati, cosa aveva potuto fare Vegeta alla figlia? Perché adesso si comportava in quel modo quasi di sottomissione a Vegeta?

Trascorsero altre due ore e Vegeta aumentò la gravità a 350, Janet non ce la faceva a stare alzata neanche trasformata:

-“ ti prego basta…non ce la faccio più…”

-“ adesso chiedi anche pietà? Non finirai questo allenamento fino a quando non lo decido io…te l’ho gia detto una volta…” rimproverò Vegeta

-“ io per te sono solo un essere da sfruttare…nient’altro…ti pare che io non l’abbia capito?” disse Janet con occhi pieni di rabbia

-“ sei una sayan…ma a quanto pare sei solo una mocciosa sfaticata…non per niente sei un errore…si solo un errore mio e di quella puttana di tua madre…che quella notte mi pregò tanto di farla godere…ti ripeto sei un errore e anche la tua nascita lo è stata…e tu vali tanto…uno scarto non vale nulla come te del resto” concluse Vegeta con l’animo pieno di ira

-“ mi parli così solo perché non sono figlia di tua moglie…e io non sono un errore…mi dici questo perché mi vedi diversa e troppo simile a te” affermò Janet con convinzione che fece uscire dal suoi occhi una lacrima che le diede coraggio di affrontare quella difficoltà che in quel momento si era presentata: si alzò in piedi con fatica aumentò l’aura e mollò un pugno in pieno viso al padre.

Vegeta gli diede un pugno allo stomaco e fece cadere a terra senza sensi la ragazza che tornò normale. Vegeta la prese in braccio e aprì la camera gravitazionale e la portò in camera sua dove l’adagiò sul letto

-“ per oggi hai dato molto anche se da te mi sarei aspettato di più…” disse Vegeta contro il suo orgoglio. Il principe si voltò e uscì da quella camera e si rintanò di nuovo nella camera gravitazionale. 

 

Ore 17.00

 

Bulma era intenta a fare il bucato quando entrò nella stanza di Janet per prendere i panni della ragazza dove trovò la ragazza sul letto priva di sensi:

-“ oh dende cose ti ha fatto mio marito? Guarda qua sei piena di lividi…quando vedo Vegeta gliene canto quattro…non ti può trattare così…” affermò la scienziata vedendo Janet in che condizioni giaceva e si diresse verso la porta alla ricerca del marito

-“ Bulma…” la donna si sentì chiamare e si voltò e trovò Janet col busto alzato sul letto

-“ Janet ti prego stai ferma…non ti muovere…”

-“ non andare da Vegeta, è un conto tra me e lui…tu non ti intromettere…la vendetta è un piatto che va gustato freddo”disse Janet con un filo di voce…

-“ riposati cara…ti ha ridotta male…” constatò Bulma guardando la ragazza

-“ sono forte nel giro di un ora mi sarò ripresa non ti preoccupare…” confortò Janet a Bulma che se ne uscì.

 

Ore 21.00

Goku e Gohan erano andati per vedere come la situazione procedeva e si unirono alla cena.

Tutti erano intenti a mangiare tranne Janet che sicuramente era ancora nella sua stanza a riprendersi, Bulma non aprì bocca, mentre Vegeta:

-“ quella mocciosa dove si è cacciata? Non sa che è ora di cena?” sbraitava Vegeta contro Bulma

-“ sicuramente sarà andata a farsi una doccia per scrollarsi di dosso la fatica di oggi…” ipotizzò Bulma facendo finta di non saper nulla

-“ vegeta non sarai stato un po troppo severo con lei? In fondo è solo una ragazza.. disse Goku

-“ Kakaroth è mia figlia, non ti intromettere!”rispose scorbutico

-“ cara a te oggi com’è andata la scuola?” chiese la scienziata alla figlia

-“ come tutti i giorni…una vera palla…” sostenne Bra

 

Si sentirono dei rumori per le scale e Trunks andò a controllare: era Janet.

 Entrò in cucina dove tutti erano seduti a tavola, tutti la guardavano: si era messa un corsetto in pelle nera senza spalline chiuso da dietro con dei lacci incrociati sulla schiena sempre in pelle, una minigonna in pelle nera, calze a rete a maglia larga, sandali bronzati con tacco a spillo 12, capelli leggermente raccolti, occhi truccati con pesantezza ma con precisione, labbra truccate con un rossetto rosso e la pelle piena di brillantini.

-“ dove hai trovato quella roba?” chiese con disappunto Bulma

-“ tua figlia ha davvero di tutto in quell’armadio…” disse con voce ammiccante a Bulma

-“ hai frugato nella mia roba!” disse Bra con l’esasperazione negli occhi

Janet la guardò minacciosa e lei si calmò: sapeva che Janet era capace di farla male seriamente.

-“ dove pensi di andare conciata in quel modo?” sbraitò Vegeta che si era alzato

-“ il giorno è il tuo mondo…il mio si sveglia la notte…quindi con o senza il tuo consenso volo a New York e me ne vado in discoteca” disse con superiorità

-“ tu non vai da nessuna parte…”

-“ allora vuol dire che mi seguirai per l’intero globo…”

Goku si avvicinò a Vegeta

-“ penso che sia più saggio andare con lei…non sappiamo in che guai si possa cacciare…” 

 

Cosa succederà nel 7° capitolo? Cosa farà Vegeta con Goku e Gohan? La seguiranno? E come si comporteranno? Vi aspetto al prossimo capitolo kiss

 

Ciao a tutti eccomi dopo tanti commenti negativi e positivi a continuare la mia storia…sperando che questo capitolo sia stato di vostro gradimento…capisco che ho sbagliato ma spero che questo mio sbaglio serva per il futuro….ringrazio tutti uno per uno…quelli che hanno commentato facendomi capire o almeno spero dove ho sbagliato…vi mando un bacione e mi scuso per la volta precedente…dedico questo capitolo alle mie due socie 4ever: Sirenis e Lauratheangel…sperando che almeno a loro sia piaciuto

  
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