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Autore: Usagi_SailorMoon    14/02/2013    1 recensioni
Sailor Moon è cambiata: ora è più coraggiosa, consapevole del suo compito e matura. A 20 anni si troverà a ricominciare l'eterna lotta contro il Male a fianco dell'amato Endymion: l'ambiente europeo la aiuterà a dimenticare il tragico destino mortale che hanno incontrato le sue compagne?
Ancora più importante.. Usagi e Mamoru riusciranno a realizzare i sogni del loro futuro?
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la fine
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Premessa dell'autrice: "Ciao a tutti. Sono consapevole del fatto che questa storia è stata ormai posta nel dimenticatoio da tanti, anzi, credo da tutti, siccome non la aggiorno più da mesi. Ma eccomi, sono tornata, e spero di poter proseguire con la narrazione nel migliore dei modi."




Le giornate continuavano a trascorrere con una relativa quotidianità: lotte contro i mostri evocati dalla Nuova Luna Nera, studio e casa. Per Usagi la vita sembrava regalarle quella monotonia che cessava una volta ritrovatasi tra le braccia di Mamoru. Non c'erano state particolari novità riguardo Elena: Luna aveva tentato in ogni modo di investigare assieme alla sua padrona, specie facendo alla ragazzina domande importanti, precise e sincere: tutte venivano troncate dai problemi di salute di Elena, la quale pareva non sopportare tutte quelle pressioni. 

"Forse ci siamo sbagliati. Forse è il peso del passato a schiacciarla e renderla così debole." Constatò Mamoru, prima di uscire per la serata con Usagi. Quest'ultima, annuendo, rispose: "Deve essere così. In fondo, è venuta dal Regno della Luna per aiutarci. Sarebbe strano pensare a lei come qualcuno che tiene nascosto qualcosa." In effetti, le parole di Sailor Moon non erano così sbagliate: gli occhi grigi e grandi di Elena, il suo sorriso e il suo volto da bambina le davano un'aria innocente, buona e sincera. Non c'erano ragioni che certificassero un suo segreto. Luna, finendo la sua scodella di latte, iniziò a scuotere la testa e parlò con calma: "Non dubito della sua bontà, Usagi. Come non dubito del fatto che lei sia qui per aiutarci a salvare il futuro di nuovo. Nonostante ciò, credo ci sia qualcosa che lei non vuole dirci, o che qualcuno vuole nascondere al posto suo." Quella frase lasciò stupita la coppia che, scambiandosi uno sguardo incredulo, cercò di capirci qualcosa di più. "Dici che è manovrata da qualcuno?!" Esclamò Mamoru, rivolgendosi a Luna. La gatta, dal canto suo, rimase un istante in silenzio e poi rispose: "Può anche essere, o semplicemente lei non se ne accorge. Non ci avete fatto caso? Ogni volta che ci avviciniamo alla realtà, ogni volta che lei sembra pronta a rivelarci chi è davvero, ecco che un'emicrania improvvisa o uno svenimento la interrompe." Usagi, con una smorfia, replicò: "Beh, può darsi che finga, non è necessariamente detto che sia provocato da qualcuno questo suo malessere." Mamoru, scuotendo la testa, commentò: "No, ha ragione Luna. Elena ha qualche segreto forse, ma non è certo la persona più adatta a fingere. Qualcuno la vuole allontanare da noi... Ma chi?" Usagi, sospirando, concluse: "Sicuramente non un nostro amico." 

Le luci notturne di Roma illuminavano le strade del centro quasi con dolcezza, lasciando Usagi e Mamoru abbandonati a quell'atmosfera. "E' stato un bene dedicare una serata fuori solo a noi due, Usako." Mormorò Tuxedo, sorridendo: le continue lotte contro il male e la lontananza dal risolvere il caso una volta per tutte e sconfiggere il nemico, rendevano la loro vita decisamente complicata e piena di impegni. Per non parlare dell'università... Usagi, arrossendo, annuì e rispose: "Spero soltanto che presto potremo avere le risposte che cerchiamo e beh magari... Riportare indietro le ragazze." Anziché contraddirla, Mamoru la abbracciò, colto dal dolore nel vedere la sua fidanzata ancora scossa per la perdita delle sue amiche. Erano morte, osservazione giusta, ma... Chissà, forse in qualche modo sarebbero riuscite a tornare. Usako aveva totale fiducia in ciò. 
"Ma guarda chi si vede!" Una voce femminile familiare fece voltare la coppia che, con sorpresa si ritrovò davanti la piccola Elena, con un sorriso sul viso. "Elena! Che ci fai in giro, a quest'ora?" Chiese Usagi, incuriosita dalla presenza della ragazza. Quest'ultima, avvicinandosi, rispose: "Mi stavo annoiando a casa. Sai, quando hai a che fare con genitori che... Beh, che non sono tuoi genitori, la situazione è difficile." Mamoru, annuendo, replicò: "E' pericoloso però girare da sola durante la notte. Dovresti davvero tornare a casa, sai benissimo che sei un bersaglio facile del male." Elena, alzando gli occhi al cielo, esclamò: "Beh, in fondo lo siete anche voi, giusto? Non dovete davvero preoccuparvi per me, so cavarmela." Usagi, corrugando la fronte, chiese improvvisamente: "Sì ma... Ora che i Nemici sanno che tu vieni dal futuro... Il rischio per te è ben più grosso! Non hai paura?" Le parole di Sailor Moon non fecero spaventare Elena, la quale, impassibile, scosse la testa e rispose: "No, Queen Serenity. Non più. In questi giorni, dopo gli ultimi attacchi, non ci siamo visti perché avevo bisogno di ritrovare... Me stessa, e di riprendere in mano lo scopo per il quale sono giunta qui: salvare il futuro. Ho riflettuto molto, e ho trovato la forza necessaria per non temere più la Nuova Luna Nera. Mi sento protetta, ora più che mai." 
Usagi non ne fu certa, ma non si sentì di dare la colpa ai lampioni della Capitale: dopo quella spiegazione, per un secondo, negli occhi di Elena parve brillare una luce rossa fiammante, simile a quella del sogno di Usako. Quest'ultima, continuando ad osservarla dritta negli occhi, non riuscì a ritrovare quel lampo di colore: probabilmente era stata una sua impressione... Ma non riusciva a convincersene. 
"Sei molto coraggiosa, Elena. Ma davvero, stasera resta con noi, ci sentiremo più tranquilli e... Ti riporteremo a casa." La voce di Mamoru fece tornare alla realtà Usagi la quale, annuendo poco convinta, iniziò a percorrere le strade col fidanzato ed Elena, rimanendo però in silenzio. 

"Sono fermamente convinta che le cose cambieranno presto, e che il mio futuro sarà esattamente perfetto, come prima." Dichiarò Elena, una volta giunta davanti a casa. Mamoru, lanciando uno sguardo preoccupato ad Usagi, la quale non aveva più parlato per tutta la serata, chiese con un sorriso: "Beh, da dove viene tutto questo ottimismo? Sembravi molto preoccupata Elena, specie dopo tutti gli attacchi che abbiamo dovuto affrontare in questo periodo." La ragazzina, annuendo, si colorò di un sorriso soddisfatto e rispose gioiosa: "L'ho detto. Ho trovato la forza, la protezione che stavo cercando. Non ho più bisogno di certezze, le ho già tutte qui." Usagi continuò a rimanere in silenzio, osservando seriamente la giovane. "Vi dico solo di fidarvi. Siamo ad un passo dalla meta." Eccole, quelle parole: la giovane ragazza stava osservando la coppia con i suoi occhi grigi e grandi, con le mani intrecciate, come volesse fare una preghiera. Mamoru, annuendo, rispose: "Certo, sono sicuro che in fretta ritorneremo alla nostra vita normale e ... Al nostro futuro." Usagi, prima di lasciare entrare in casa Elena, la fermò e le chiese: "Ricordati una cosa, però: se hai qualche problema, o dubbio o... Preoccupazione. Se ti senti male, sai che noi ci siamo vero? Ci conosci bene, Elena, lo hai detto tu stessa. In futuro sarai grande amica di mia figlia, di Chibiusa. E tua madre sembra essere una grande amica mia. Non temere, ti aiuteremo, in qualsiasi situazione." Elena non rispose: le sue gambe si piegarono velocemente, simili ad un'asta sottile di legno, e, ponendosi una mano sulla fronte, strinse gli occhi: "Io..." La sofferenza si leggeva chiaramente nel suo viso e, la coppia, preoccupata, si avvicinò subito. "Che ti succede, Elena?!" Esclamò Mamoru, cercando di aiutare la ragazzina a rimettersi in piedi. Prima che Usagi potesse porgerle una mano, Elena si distaccò velocemente e, senza guardarli, si avviò verso la porta. Dando le spalle a Sailor Moon e Tuxedo, la giovane concluse: "Ci rivedremo presto. La prossima minaccia, sarà l'ultima." 
Usagi voleva porle un'altra domanda, ma Elena non gliene diede il tempo: in un lampo, aprì la porta ed entrò in casa, lasciando la coppia nel silenzio. Senza parole, entrambi decisero di far ritorno a casa. 

"Io ho visto quella luce nei suoi occhi, Mamo! Mi devi credere!" Disse sfiorando l'urlo Usagi, una volta rientrati. Mamoru, accarezzandole una spalla, rispose dolcemente: "Usako io ti credo, ma non capisco cosa possa significare. Sei riuscita a percepirlo per un secondo e... E non puoi considerare l'idea che si colleghi al tuo sogno, non avrebbe senso." Usagi, risentita da tale constatazione, incrociò le braccia e replicò: "Beh, non saprei a che altro collegarla, Mamoru! In fondo... In fondo c'è qualcosa che mi sta preoccupando in Elena, e non è più semplicemente il mistero in sé... Sembra convinta di ciò che succederà presto, quasi ci aspettasse la battaglia finale." Senza dire una parola, Tuxedo rimase sul divano con la sua fidanzata, pensando a tutte le parole criptiche che la ragazzina aveva usato quella sera. Il suo segreto sembrava essere sempre più grande, ma anche... Terribilmente pericoloso. 

  
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