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Autore: Giuliacardiff    14/02/2013    1 recensioni
White, rispetto a tutte le altre era sempre calma, tranquilla e molto spesso indifferente. Avete presente la tipica ragazza sempre sola, depressa e silenziosa, quella che non parla mai e solo se interpellata, che non esprime mai un giudizio, che non sorride mai, che in realtà non esiste ed è solo un nome vuoto sulle bocche delle professoresse. White era sempre sola e a lei andava bene così perché non voleva delle … amiche. Non le aveva mai volute fin da piccola.
Genere: Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Shoujo-ai, Crack Pairing
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 2 Quel giorno White si svegliò e andò a scuola. 7:45 –“Orario perfetto! Oggi mi sono svegliate presto e sono in perfetto orario.”-pensò White. Arrivata a un isolato dalla scuola … silenzio. Silenzio. Il mondo si era fermato. Era di un colore opaco, monotono, calmo. Niente si muoveva. Il vento si era fermato. La musica quotidiana era inesistente. La vita era ferma. Stop! Tutto l’universo era bloccato. –“è tutto fermo. Perché! Perché l’aria è ferma! Perché solo io posso muovermi?”- mentre diceva questo la sua vista si appannava, l’emicrania aumentava, la paura, l’angoscia,la preoccupazione la inondavano. Improvvisamente cadde a terra. Intontita. Affannata e … strana. Il suo corpo tremava, non riusciva a controllarsi. Era forse in preda ad un attacco di qualche strana malattia? Improvvisamente sentì un immenso calore attraversarla. Le sue dita graffiavano il volto, il sangue colava da ferite mai aperte, fitte ogni dove. –“Haaaaaaaaaahahhha Hahahah!!!!!! Co-cosa m-mi sta …. Suc-succedendo. Perché non …. Riesco a-a controllarmi??? Hahahhhah haaaaaaaaaaaaaaaaaa …..”. Il suo corpo s’illuminò e … i suoi capelli divennero bianchi con sfumature argentate, treccine con catene, lisci e lunghi fino alle ginocchia; pupille bianche e occhi gialli; pelle chiara; unghia bianche e trucco bianco. Insomma si trasformò in neve. Le sue vesti divennero lunghe e argentare, bianche e grigie. Si guardò e si notò diversa, ma non … si stupì. Era come se il suo vero io fosse emerso solo in quel momento. In quell’unico momento. E che non se ne sarebbe mai andato via. Dopo che si era trasformata uno strano essere si avvicinò a lei. Era un lupo, ma non sembrava essere un lupo che viveva in Italia: era di statura media, del colore del miele con gli occhi dorati, e , cosa strana, aveva sul muso, vicino alla bocca un simbolo. White lo guardò attentamente e una parola vuota uscì dalle sue labbra. -“Girame …”. Non sapeva cosa significasse ma non riuscì a fermarsi. Il lupo le si avvicinò e le sussurrò-“ Segui me ”. I due si allontanarono e dopo dieci minuti di cammino il lupo si fermò. –“Per proseguire devi dirmi … chi sei …”- disse il lupo. –“Io chi … sono? Chi … sono?”- White non sapeva cosa rispondere. “Io … non sono nessuno. Io non esisto.” – rispose. “Proseguiamo”- finì il lupo. I due camminarono ancora per un kilometro e mezzo, poi si fermarono nel bel mezzo del nulla. Anche se erano in piena città, chissà come, si ritrovarono in un posto vuoto, incolore, inodore e … bianco. “Che posto è questo?”- chiese la ragazza. “Siamo nell’A.M.I.A.R.N.”- esortò il lupo. “ A.MI.A.R.N.“- ripeté White. “Associazione Militare Interessata Al Ritrovamento della Neve”-spiegò il lupo. –“Che significa?”- domandò la ragazza. “Tsk, allora non ti ricordi proprio niente. Haaaaaaa. All’ombra dell’alba dei tempi, l’universo fu diviso in quattro grandi spazi che tutt’oggi chiamano punti cardinali. Ogni spazio aveva un proprio signore e solo un essere poteva trascendere queste leggi, colui che avrebbe riportato l’universo ad essere uno e solo. Tu sei quella persona.”-rispose il lupo. –“Ma no, mi confondi con qualcun altro, non è possibile. Io non sono … nessuno”. –rispose White. –“Allora spiegami come hai fatto ad indovinare il mio nome?”-continuò il lupo. –“Il tuo nome?”-disse White. –“Si. L’hai detto prima e solo quelli come noi possono conoscerlo.”- continuò il lupo. –“Quelli come noi?”. –“ Si. Coloro che hanno un grande potere chiamato “Ghana”. –“Sarà stato un caso. Io non posso essere una di voi … io sono una persona comune!”-disse White. –“Ti sbagli! Tu non sei comune, anzi tu … sei un essere speciale …”-disse Girame, ma in quel momento, in quella sala entrò un’ altro lupo. Aveva il manto violetto, diciamo un lilla un po’ sbiadito, ma che accecava comunque. –“Ora lasciala a me!”- disse. Girame acconsentì e si allontanò. White voleva chiedergli altro, ma una strana sensazione la pervase e non riuscì a dire altro. –“Bene, ora vorrei spiegarti una cosa. Ascolta bene”- iniziò il lupo. White annuì e il lupo iniziò: “ Miliardi di anni fa non esisteva niente. Era tutto buio e incolore. Ma poi un essere superiore puro come la luce e candido come la neve, creò l’universo e per qualche ragione lo divise in quattro spazi e li affidò a quattro creature che si differenziavano: erano fuoco, acqua, terra e aria. Quelli che gli umani chiamano elementi. Poi quell’essere scomparve. Dopo un millennio, nell’ 800, si creò una corrente letteraria chiamata romanticismo che esaltava i sentimenti. In realtà era un’associazione che studiava l’universo. Scoprirono che esisteva qualcuno superiore e lo cercarono per molti anni. Quell’associazione era l’AMIARN. Nel 1914 scoppiò la prima guerra mondiale che serviva a cercarla nel mondo. Nella seconda guerra mondiale un soldato tedesco, durante un rastrellamento da parte dei tedeschi in Italia, vide una bambina(immaginate la scena, il caos, spari, corpi dappertutto e in mezzo a tutto questo una bambina) che lo guadava. Le puntò il fucile alla tempia, ma lei rimase indifferente. Era strana: vestita di bianco, con capelli neri lunghi e un viso inespressivo. Il soldato stava per sparare quando la bambina pronunciò le parole”Se spari … non morirò …” e il soldato intravide un’arma dietro la sua schiena, una falce. Decise di portarla a casa sua. Lei non disse niente, dopo due giorni arrivò a casa del soldato l’ufficiale e appena entro vide … il soldato, la moglie e i due figli a terra in una pozza di sangue e sopra i corpi quella bambina che disse”Le loro anime sono state purificate e rinasceranno in un mondo migliore, senza guerra, malattie e male” e infine sorrise sadicamente e scomparve. L’AMIARN lo venne a sapere e scoprì che il creatore era immortale e che aveva le sembianze di una bambina inespressiva e bianca. Ci fu qualche altra apparizione e infine trovarono … te. Tu sei colei che creò l’universo, tu sei l’essere supremo.”.
  
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