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Autore: B i z a r r e    14/02/2013    7 recensioni
È il giorno di San Valentino, la festa degli innamorati e della dolcezza. Quale il miglior modo per festeggiarlo, se non inviando una lettera alla ragazza di cui si è cotti a puntino? E se Harry non sapesse da dove partire e per disperazione di affidasse a un Louis più che intenzionato a sabotare tutto?
In dieci semplici passi, il castano insegnerà al riccio le basi del romanticismo. O forse no.
---
«Concentrazio-ne.» grida Louis alzando la voce sul 'ne' finale, «Missione quattro: racconta del vostro primo incontro.»
«Allora vediamo... Eravamo a scuola, inizio del primo trimestre, sono inciampato per le scale e l'ho travolta. Mi sono innamorato dei suoi occhi così espressivi.» confessa il riccio sbadigliando.
«Bene, scrivi:» si schiarisce la voce e inizia a dettare «Era una fredda estate primaverile il giorno in cui ti vidi la prima volta, cinque mesi or sono. Ti schifai a prima vista.»
«Ma un'estate non può essere primaverile, e cinque mesi fa non era estate. E non l'ho schifata a prima vista.»
«Minchiate!» esclama il suo amico.
Genere: Comico, Commedia, Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: Nonsense | Avvertimenti: nessuno
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How to write a love letter.

Or maybe not.

 Al mio migliore amico che  scrive lettere penose,
perdonate questo delirio-cazzata.

:')
 
 
  
 
È freddo, tanto freddo. 
Harry ha i capelli ricci raccolti in un cappello blu a forma di orsetto, i calzettoni in lana e una tuta sformata quanto pesante. Trema e batte i denti, forse per il gelo della sua stanza o perché dovrà fare una cosa brutta. Molto brutta.
Taylor è bionda, ha gli occhi azzurri e il naso un po' da topo, ma il ragazzo crede di essersi innamorato, magari perché lei ha tre anni in più, delle gambe chilometriche e profuma di fragola. 
È oggettivamente bella quanto insopportabile.
Louis la odia come si possono odiare solo i secchioni che non suggeriscono durante un compito in classe, i professori di matematica e i brufoli prima di un appuntamento.
Ma la cosa peggiore è che ha pretese, molte. Vuole che Harry le mandi il messaggio del buongiorno e della buonanotte, le paghi i costosissimi gelati di Hyde Park e le faccia i complimenti su i suoi vestiti improbabili. 
Non ''stanno insieme'', insomma, non sono ''fidanzati'': lui le muore dietro e lei ne approfitta. In pratica, come sostiene Zayn, lei non gliela dà, senza tanti giri di parole.
Ma ora si è stufato di questa situazione, persino lui che è un santo, e vuole qualcosa in più.
Deve solo conquistarla, come dice Liam, ma non sono loro i sedicenni brufolosi.
Il suo cervello sembra completamente svuotato e l'unico pensiero di senso logico, e nemmeno troppo, che riesce a formulare è: punto, pausa, punto.
Invece quello di qualcuno steso accanto a lui lavora anche troppo in fretta e produce idee, per lo più idiote, da propinare al suo disperato migliore amico.
Louis è un uragano, nel vero senso della parola, ed è determinato a fare una cosa di gran lunga peggiore: sabotare la loro possibile relazione.
«Lou, come faccio?» si lagna il più piccolo.
«Come gli antichi.» borbotta l'altro mentre elabora un piano malefico.
«Come facevano?»
In risposta riceve un'occhiataccia che gli fa intendere la stupidità di quella domanda.
«Sul serio Lou, devo inventarmi qualcosa che la stupisca.»
«Fidati del tuo adorato migliore amico e vedrai che Taylor striscerà ai tuoi piedi.» lo rassicura.
Harry sa che non dovrebbe fidarsi, ma quello accanto a lui è il suo migliore amico e può volere solo il meglio per la sua sanità mentale. Non è la prima volta che gli chiede un suggerimento o si affida a lui. E poi il fatto che tutte quante si siano risolte male è superfluo.
«Le scriverai una lettera.» sentenzia il castano.
Le pupille del riccio di allargano a dismisura e quasi rischia di strozzarsi con la sua stessa saliva. Non è mai stato bravo con le parole, il massimo dei suoi voti nei temi hanno sempre lambito il sei.

«Mi prendi per il culo?» domanda flebile.
«No, è un metodo efficacie.»
«Per farsi mandare a fanculo.»
«Tsk, Harold, le lettere sono il miglior modo per far innamorare una ragazza di te.»
Harry sta per cedere, lo sanno entrambi.
«Dici? È un po' vecchiotto, oggi ci sono le mail, WhatsApp, Facebook...»
«Ma no, le ragazza come TayTay vogliono qualcosa di più romantico.»
Il ragazzo sospira, dissuaso dai modi lascivi del suo amico, ma cosciente di star per commettere un errore.
«E dai, scriviamo questa lettera d'amore.» 
«Perfetto.» trilla l'altro battendo aritmicamente le mani con fare eccitato, «La tua lettera sarà la migliore di tutte.»
Ora Harry ne ha la conferma: ha fatto una stronzata.

#first step
«Il primo passo è sicuramente scegliere la carta.» urla.
La situazione è alquanto ridicola, considerando che Louis è in piedi e marcia nel salotto, veste con una giacca militare, di sicuro rubata a Zayn, e proclama frasi di incoraggiamento con tono solenne. Voleva anche indossare dei baffetti finti, ma il suo amico glielo ha impedito. 
«La carta che andrà scelta,» si arresta davanti al divano e guarda in alto, quasi a riflettere, poi prosegue con il suo discorso «sarà quella igienica.» 
«Ma Lou, WikiHow dice che-
» protesta flebilmente Harry, ma viene interrotto dal generale.
«Nein, nein, nein.» scandisce, «Non ascoltarli, fa' come dico io.»
«Lou...»
«E va bene, va bene, ma non lamentarti se Taylor non ti guarderà più in faccia. Facciamo un pagina di quaderno, strappala da quello di Biologia.» ordina.
«Ma è a quadri.»   
«Capirà che sei un ragazzo che tiene alla scuola.» taglia corto il ragazzo.
Harry sbuffa e afferra ciò che gli è stato ordinato. Stacca un foglio dalla metà e lo osserva schifato: lo ha anche strappato male.
«Adesso?» chiede.
«Dobbiamo scegliere l'inchiostro, sai avevo pensato alla china-»
«Nein, nein, nein.» urla nuovamente Louis impedendogli di proseguire, «La penna blu sarà più che sufficiente.»
«Ma Lou, sembrerà che io stia svolgendo un compito.»
«Perché, non lo stai facendo?» domanda retorico.   
#second step
WikiHow scrive che per trovare la concentrazione necessaria per far in modo che tutti i sentimenti più belli provati grazie a una persona e i ricordi migliori riaffiorino alla mente, si abbia bisogno di un luogo calmo e raccolto, in cui ci si senta a proprio agio, e magari accompagnati dalla luce delle candele e una musica rilassante.
Louis evidentemente non conosce il significato dell'affermazione ''calmo e raccolto'', perché in questo momento, con un freddo paranormale, ha trascinato il povero Harry fuori in terrazza ad ascoltare i clacson e i rumori delle macchine, le bestemmie degli autisti e le risate di un gruppetto di oche.
«Lou, è meglio rientrare, comincio a sentire freddo.» sussurra il riccio stringendosi nella sua coperta in lana.
«Nein, fino a quando l'ispirazione non sarà trovata, anche a costo di rimanere ibernati.»  
La fa facile lui, indossa un giubetto da neve, mica un misero straccio a coprirgli le spalle.
La povera vittima della tirannia di Louis batte i denti e sente che sta per scoppiare a piangere da un momento all'altro.
«Ti prego, so cosa scrivere, ma ora fammi entrare, ti prego.» supplica.
«Pff, giovani di oggi.» borbotta il generale. «Non c'è più la resistenza di una volta.»
#third step
Il foglio di quaderno è pronto e la penna blu vi è appoggiata sopra.
«Per prima cosa, scrivi la data.» ordina Louis continuando a percorrere il salone.
«Che giorno è?»
«Oggi è il 13, ma tu scrivi per San Valentino.» squittisce il finto tedesco massaggiandosi il mento.
Harry sospira e inizia a scrivere sotto il vigile sguardo del suo amico.
Cara Taylor,
«No.» grida inorridito l'altro, appoggiato alla spalla del riccio come un gufo. «Banalissimo.»
«Ma che cazzo, le lettere si iniziano così.» protesta.
«E tu sarai controcorrente. Le ragazze amano gli alternativi.»
«Davvero?» chiede speranzoso.
«Ovvio.»
«E come posso scrivere?»
Louis sembra pensarci su.
«Mia carissima TayTay.» sentenzia alla fine.
«Ma così è troppo personale, su WikiHow c'è scritto che-»
«Non me ne frega un cazzo di quello che scrivono quei nerd che nella vita non hanno un cazzo da fare. Se scriverai una lettera del genere finirai come loro.» sbraita lo pseudo dittatore.

February 14th, 2013
Mia carissima TayTay,

#fourth step


«Concentrazio-ne.» grida Louis alzando la voce sul 'ne' finale, «Missione quattro: racconta del vostro primo incontro.»
«Allora vediamo... Eravamo a scuola, inizio del primo trimestre, sono inciampato per le scale e l'ho travolta. Mi sono innamorato dei suoi occhi così espressivi.» confessa il riccio sbadigliando.
«Bene, scrivi:» si schiarisce la voce e inizia a dettare «Era una fredda estate primaverile il giorno in cui ti vidi la prima volta, cinque mesi or sono. Ti schifai a prima vista.»
Harry che ha cominciato a trascrive ordinatamente si interrompe.
«Ma un'estate non può essere primaverile, e cinque mesi fa non era estate. E non l'ho schifata a prima vista.»

«Minchiate!» esclama il suo amico.
«Ma dai, mi prende a calci nel culo se le dico una cosa del genere.» protesta l'altro.
«E va bene, va bene.» ricomincia a dettare, «Mi piacqui perché avevi gli occhi azzurri come la mia ex ragazza.»
«Ma io non ho mai avuto una ragazza, tanto meno con gli occhi azzurri.»
«Oh, ingenuo Harry, c'è sempre un ex ragazza con gli occhi azzurri, uno zio d'America e un miglior amico-mina vagante.» sospira Louis.
Harry bofonchia qualcosa di indistinto e scrive ordinatamente  ciò che gli è stato ordinato.
#fifth step
«Adesso dovrei esaltare i lati del suo carattere, del suo aspetto e del suo comportamento che apprezzo di più.» parla il riccio.
«Ha un bel culo.» afferma il castano.
«Non posso scriverla un cosa del genere.»
«Apprezzerà.»
«E invece no.»
Louis sbuffa infastidito. 
«E sentiamo, che vorresti raccontarle.»
«Sei una ragazza stupenda.»
«Stupenda è coatto.» 
«I tuoi occhi sono bellissimi.»
«Banale.»
«I tuoi capelli sono come fili d'oro.
»
«Hanno le doppie punte.»
«Hai un fisico da modella.»
«La maggior parte di esse sono o brutte o anoressiche.»
«Sei perfetta.»
Harry comincia a spazientirsi.
«Generico.» ribatte Louis, consapevole di aver vinto ancora.
«E dai, suggeriscimi qualcosa, no?» lo sfida.
«Ciò che ho subito notato di te sono state le tue gambe chilometriche, sproporzionate rispetto al resto. Poi i tuoi capelli biondi paglia, quel giorno molto unti e con qualche pallino di forfora. Mi sono accorto delle tue occhiaie alla Edward Cullen e le borse sotto i tuoi occhi paragonabili alla Louis Vuitton che stringevi in mano e sono rimasto a fissare imbambolato la tua suprema bellezza, di gran lunga maggiore rispetto a modelle del calibro di Megan Fox! E per non parlare del tuo carattere: sei la migliore vecchia acida di Londra, mi fanno impazzire le tue frecciatine.» conclude soddisfatto.
«È una cagata.» afferma il ragazzo infreddolito.
«Attrae le ragazze, questo atteggiamento da bad boy.»
#sixth step
«Il futuro Harry, cosa vedi nel tuo futuro?» domanda Louis nel pieno di una crisi mistica.
Ha abbandonato le vesti da comandante dell'esercito nazista e sembra più un mago. O forse no.
«Mh, ''Ma come ti vesti'' tra meno di mezz'ora?» risponde dubbioso l'interessato.
«No.»
«Le minacce di Zayn quando scoprirà che gli hai rubato la giacca?» ipotizza nuovamente.
Il ragazzo sembra pensarci su.
«Forse... ma io intendevo un futuro con la tua donzella.»
Harry riflette per un attimo e sorride imbambolato.
«Oh, sogno di sposarmi con lei, comprare una mega villa, avere tre figli, un maschio, una femmina e un cane, e morire insieme felici e contenti.»
«Minchiate! Vuoi che la biondina non ti guardi più in faccia?» tuona il consigliere.
«No, io, cioè...»
«Stronzate, stronzate a prescindere, scrivi quello che ti dico.» 
Lou prende un respiro profondo.
«Un giorno, un primaverile pomeriggio d'inverno, ci rincontreremo, magari fra sessant'anni. Io sarò bello come sempre, tu ricca, rugosa e con quattro gatti.»
«Secondo te non si offende?»
«Nah, infondo dopo il principe azzurro le ragazze sognano di morire ricche e zitelle.
#seventh step
«La lettera è praticamente conclusa, manca solo la firma.» nota Harry.
«Le cose vanno fatte in grande stile, Hazza, in grande stile.» mormora in tono saccente Louis.
«Intanto piazzaci un bel 'Ti amo'.»
«Ma non è un po' troppo presto? E se dovesse pensare che sono un tipo appiccicoso?»
«Sciocchino, le ragazze amano le dichiarazione d'amore, anche se false.»
«Sicuro?»
«Certo.»
«E come dovrei firmarmi.»
«... dal tuo trottolino amoroso dudu dada»
#eighth step
«WikiHow dice di aggiungere un tocco personale alla lettera.» parla Harry.
«Puoi orinare sulla carta.» suggerisce il suo migliore amico.
«Sei volgare.» 
«Nah.»
«Che mi consigli?»
«Bacia il foglio con il rossetto, come fa la tizia nella foto...»
«Ma io non porto il rossetto.» obbietta il riccio.
«Allora truccati.» risponde semplicemente l'altro.
Il ragazzo gli rivolge un'occhiata truce.
«Spruzzaci il tuo profumo.» suggerisce ancora.
«Sai, hai ragione.»
«Anzi no, ho un'idea migliore, spruzza un goccio del deodorante spray, capirà che sei una persona pulita.»
#ninth step
«Dovrei imbustarla.» constata Harry. «Avevo pensato a una bustina in cartone rigido, magari di un bel colore, di quelli che piacciono alle ragazze. Rosa antico, che ne pensi?»
«Che è un'idea di merda.» ribatte Louis.
«Oggi sei particolarmente scurrile.»
«Mi fai girare i coglioni con i tuoi modi da principe azzurro, alle ragazze non importa l'uomo perfetto. Vogliono un bad boy, un puttaniere, stronzo e menefreghista.»
I discorsi di incitamento hanno da sempre avuto un effetto convincente sul riccio, specialmente se urlati dal suo migliore amico.
Se il castano dovesse giustificare il suo comportamento direbbe: ''La verità è che Harry Styles ha un carattere troppo debole e sarebbe totalmente succube di una ragazza come Taylor, per questo sto facendo di tutto per far in modo che lei non gli si avvicini più''. O forse no, non è questa la motivazione, ma per un attimo, nella sua mente, ha voluto darsi un tono di serietà.
«Hai visto Zayn? È uno che se ne frega e le ragazze gli sbavano dietro.» continua per avvalorare la sua tesi.
«Le ragazze lo amano perché è bello.» protesta il riccio.
«Anche tu sei bello, ma non c'è mai una cazzo di ragazza che ti degni di uno sguardo. Sei troppo insicuro.»
«Io non piaccio perché ho i brufoli e porto gli occhiali, sono un secchione e ho un nido al posto dei capelli.» mormora l'appena sedicenne con una faccia da cucciolo che fa quasi commuovere il suo amico-generale.
«Ow, non dire così.» lo abbraccia.
Gli vuole bene. Taylor no.
Dopo qualche minuto si staccano dalla stretta e sorridono entrambi.
«Ti voglio bene Lou.» confessa Harry.
«Anch'io Haz, anche io.» mormora il maggiore, «Ma ora dobbiamo pensare alla lettera.»
«Giusto.»
«Chi vogliamo noi?» urla Louis, incitando l'amico a rispondergli.
«Taylor.»
«E come la vogliamo?» 
«Cotta di me.» squittisce speranzoso l'altro.
«Perfetto. Dovrai sembrare il giusto equilibrio tra il menefreghista e il bravo ragazzo.»
«Che proponi?»
«Piega il bigliettino come se stessi suggerendo le risposto per un compito in classe.» ordina.
«Dovrei accartocciarlo?» borbotta contrariato il riccio.
«No, devi piegarlo a metà per due volte, chiaro?»
#tenth step
«Adesso viene il bello: inviarlo.» dice Louis.
Harry rilegge attento la lettera un'altra volta, alla ricerca di eventuali errori/orrori.



February 14th, 2013
Mia carissima TayTay,
Era una fredda estate primaverile il giorno in cui ti vidi la prima volta, cinque mesi or sono.
Mi piacqui perché avevi gli occhi azzurri come la mia ex ragazza.
Ciò che notai subito di te furono le tue gambe chilometriche, sproporzionate rispetto al resto. Poi i tuoi capelli biondi paglia, quel giorno molto unti e con qualche pallino di forfora. Mi accorsi delle tue occhiaie alla Edward Cullen e le borse sotto i tuoi occhi paragonabili alla Louis Vuitton che stringevi in mano e rimasi a fissare imbambolato la tua suprema bellezza, di gran lunga maggiore rispetto a modelle del calibro di Megan Fox! E per non parlare del tuo carattere: le tue frecciatine al limone, che ti fanno credere figa, ma che in realtà ti fanno apparire come un vecchia acida.

Un giorno, un primaverile pomeriggio d'inverno, ci rincontreremo, magari fra sessant'anni. Io sarò bello come sempre, tu ricca, rugosa e con quattro gatti.
Ti scrivo perché oggi è San Valentino e io ti amo.
Dal tuo trottolino amoroso dudu dada.
Louis era un genio.
«Come hai intenzione di farlo? Posta, tramite un'amica...» cominciò a elencare il riccio.
«Ma dai, glielo lasci nell'armadietto, è un metodo vecchio come il mondo.» sbuffa Louis.

Il giorno dopo sono a scuola. Fa freddo, incredibilmente freddo.
I corridoi sono vuoti e mettono una certa soggezione. Certo, chi durante l'orari scolastico vaga per la scuola come un'anima di pena?
Harry e Louis, ovvio.
«Sei sicuro che sia questo il suo?» domanda dubbioso il castano.
«La stalkero da tre mesi, secondo te?»
Si avvicinano furtivamente all'armadietto metallico e con una mossa calcolata il riccio lascia cadere la lettera al suo interno.
«Bene, missione compiuta.» sospira Louis.
«Potremmo scriverci un manuale.» propone Harry.
«Come rovinare un San Valentino in dieci semplici passi vale?»
Si guardano. Occhi verde acqua contro occhi verde foglia.
Le loro labbra si incurvano in su mentre entrambi trattengono un sorrisetto divertito. Alla fine non resistano e scoppiano in una risata liberatoria.
«Oddio, te la immagini mentre si incazza?» chiede Harry con le lacrime agli occhi.
«''Chi ha osato! Io sono Taylor Gibson, mica una qualsiasi.» la scimmiotta Louis.
Si battono una pacca affettuosa sulla spalla, entrambi con un sorriso raggiante sulle labbra, e ritornano sui loro passi.


Una settimana dopo...
«Lou.» mormora triste una voce dietro il castano.
Il ragazzo si gira e incontra gli occhi verde smeraldo del suo migliore amico.
«Hola chico.» lo saluta allegro. «Alla tua principessa è piaciuto il regalo?» aggiunge.
Harry sta per piangere, lo sanno entrambi. Il maggiore pensa di essere riuscito nel suo piano. Sbaglia.
«Le è piaciuta.» afferma sconsolato.
«Come?» balbetta Louis basito. Eppure in quella lettera ha messo il peggio di se.
«Già.»
«Harry, tesoruccio, trottolino amorosuccio di TayTay tua, dove sei?»
I due si guardano, spalancano gli occhi.
«Si salvi chi può, per l'amor del cielo.» trilla disperato il castano, scappando afferrando per la manica il riccio.
Taylor li insegue.
«Amore mio, dobbiamo ancora progettare il nostro matrimonio








[ogni riferimento a Hitler non è casuale né offensivo nei confronti di Louis]

JAAA.
It all makes a nonsense.
Una one shot perfetta per chi, come me, odia il San Valentino, la festa più commerciale di tutte, yeee.
No dai, non mi fa così schifo. Solo un po'.
Ci tenevo a dire che è tratta da una situazione reale, come potete notare dalla dedica in alto... 
Ho preso ispirazione da WikiHow, più volte citata in questa os.
Spero vi sia piaciuta,  vi andrebbe di lasciare una recensione?
è gratis e mi renderebbe taaanto felize :3
-Frances
   
 
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