15° Capitolo
Peter e Viola
Guardò di
nuovo le foto che erano sparse in terra e vide quella che ritraeva solo i
malandrini e ripensò al ragazzino che tutti credevano minuto e timido sempre alle
costole di Sirius e James, quello che non era
coraggioso abbastanza per avere una ragazza, quanto ci
sbagliavamo ….
Durante
l’ultimo anno di Hogwarts i malandrini e le aquile, così vennero
soprannominate dai ragazzi Marie, Lily e Ania, divennero un gruppo sempre più
affiatato, l’unico che si stava allontanando era Peter
che ogni giorno spariva per qualche ora al giorno.
I
ragazzi si accorsero sempre della sua assenza dal gruppo, ma non ci dettero
molto peso “forse si è stufato di stare sempre con noi coppie e forse si è
trovato una ragazza pure lui ma si vergogna” disse una volta Sirius per
giustificare la sua assenza, i
malandrini all’affermazione si mettevano sempre a ridere, non riuscivano a
pensare Codaliscia con una ragazza, le aquile non
erano interessate alla vita di Peter, in fondo non
erano legati a lui come agli altri malandrini e pensavano che se avesse anche avuto una ragazza sarebbero state felici per
lui.
Ormai
la primavera cominciava a farsi sentire e i malandrini e le aquile non vedevano
l’ora di andare ad Hogsmeade tutti insieme, ma non ci
riuscirono molto presto, qualcuno aveva sempre da fare. Un giorno di uscita Lily era a studiare assieme a James,
Remus non era nelle condizioni e Sirius era in infermeria dopo una caduta agli
allenamenti di Quiddich che si erano svolti nella
mattinata, così Marie ed Ania, messi da parte i libri, decisero di andarci da
sole, salutati i propri ragazzi si incontrarono all’ingresso e si diressero
verso la cittadina di soli maghi.
Appena arrivate decisero di andare ai Tre
Manici di Scopa.
Entrarono
nel locale e si sedettero in un tavolo non molto lontano dalla porta e dopo
ordinato due succhi di zucca cominciarono a parlare del più e del meno
arrivando a parlare di Peter
“credi
che Peter abbi una ragazza?” chiese Ania all’amica
“i
ragazzi non riescono a credere, ma io credo di si se
no come spieghi le sue fughe” rispose Marie
“la
penso come te, Remus mi ha detto che una volta gliel’hanno chiesto, ma lui
rimane sul vago, dice che ha molti compiti da fare e preferisce farli in un
posto tranquillo”
“loro
ci credono ma non credo tu?” chiese curiosa Marie
“già,
da quel poco che ho legato con lui, non è preso molto dai libri ma molto di più
da Sirius e James e credo che solo una ragazza
potesse tagliare il cordone ombelicale che li lega” disse la bionda bevendo il
suo succo
“lo
credo pure io, ma è strano che ancora non abbiamo visto Peter
con qualcuna, è da molto che scompare senza lasciare traccia”
“si
è molto strano, ma se uno si vuole nascondere a Hogwarts ci sono molti
nascondigli”
“ma non c’è motivo che si nascondi da noi, se deve solo
studiare”
“già
ma forse oggi siamo fortunate e riusiamo a vedere cosa fa quando sparisce”
disse Marie alzandosi dal tavolo
“che
vuoi dire?” chiese incuriosita Ania
“che se ci sbrighiamo riusciamo a seguire Peter”
disse Marie pagando Rosmenta e uscendo velocemente
dal locale mentre Ania cercava di stargli dietro.
Uscita
guardò nella direzione in cui si era diretto Peter e
lo vide girare l’angolo di una casa, si girò verso Ania, la prese per mano e
corse nella direzione che era sparito il ragazzo
“ma cosa credi di fare? Non possiamo seguirlo” disse Ania
staccandosi da lei
“è
perché, siamo curiosi di sapere dove va ogni volta, ora è il momento giusto”
“ma
non è leale, se non ha voglia di dirlo con noi cosa ci da il
diritto di saperlo per forza?”
“la
mia curiosità, ora è meglio che ci muoviamo se non vogliamo perderlo!”
“io
non vengo” disse risoluta Ania
“allora
rimani qui” disse Marie prima di girare l’angolo e seguire il ragazzo.
Ci
volle poco a recuperarlo, stava andando verso la Stamberga Strillante, si fermò
davanti alla cancellata e si mise ad aspettare, Marie cercò un posto dove
nessuno poteva vederla e si diresse verso il bosco poco lontano e si mise
dietro all’albero più vicino. Dopo qualche minuto una ragazza da lunghi capelli
viola e vestita di nero si avvicinò a lui e lo baciò sulle labbra
“non
capisco ancora come mai con tutti i ragazzi hai scelto proprio me” chiese il
ragazzo dopo che si erano staccati
“te
lo già detto, sei dolce e sensibile e mi piaci un
sacco”
“si ma sono un Grifondoro e sono
amico di Potter e Black”
Era
la prima volta che Marie sentiva chiamare Sirius e James
per cognome da Peter
“tu
sei diverso da loro e da tutti gli altri”
“si ma … “
“smettila
di fare sempre lo stesso discorso, io ho scelto te” disse baciando di nuovo il
ragazzo poi disse rivolto dalla Stamberga “sei sicuro che
non sia infestata quella casa?”
“Viola
non ti preoccupare, poi tu che hai paura dei fantasmi?!” disse prendendo la
mano della ragazza e dirigendosi verso la Stamberga
“già
improbabile!” disse la ragazza
Marie
vide i ragazzi entrare e non era il caso ora seguirli, tornò indietro dove
aveva lasciato Ania che non trovò, pensando che fosse tornata alla scuola si
diresse anche lei verso essa.
Arrivata
a scuola cercò Ania nella sala comune e la trovò davanti al camino a leggere un
libro
“potevi
aspettarmi” disse Marie sedendosi di fianco all’amica
“non
mi hai ascoltato e sei sparita e io non avevo voglia di stare lì da sola e
senza fare nulla” disse Ania rimettendosi a leggere i libro
“potevi
seguirmi!”
“ti
ho già detto come la penso”
“si!
Comunque se lo vuoi sapere Peter
si vede con una ragazza”
“non
lo volevo sapere”
“ok! Ora è meglio che vada a vedere come sta Sirius” così
dicendo uscì dalla sala comune e si diresse in
infermeria.
Arrivò
poco dopo, vi entrò e raggiunse il letto di Sirius
“come
va?” chiese la ragazza
“credo
che resterò qui per la notte”
“hai
fatto un brutto volo” disse ripensando alla caduta dalla scopa
“Già
il signor Black quando gioca non si preoccupa del suo corpo” disse madama Chips che era appena entrata
“non
esageri Madama, sto bene!” disse Sirius sdrammatizzando
“se
lei considera una gamba e due costole rotte un bene!” rispose Chips
“si ma la sua pozione mi rimetterà in piedi in un giorno”
“si ma cerchi comunque di stare attento la prossima volta”
“cercherò”
disse Sirius
“quello
che dice sempre e la ritrovo sempre qui, ora vi lascio soli ho altre cose da fare”
disse l’infermiera prima di lasciare la stanza
“allora
come andata la visita a Hogsmeade?” chiese il ragazzo a Marie
“bene!
sono riuscita anche a scoprire dove va Peter tutte le volte quando scompare”
“si!
Ha studiare immagino”
“no,
voi non ci credete ma ha una ragazza”
“chi
Codaliscia? Sei sicura di avere visto bene”
“sicurissima!”
“scusa
se non riesco a crederci”
“e perché anche Peter non può avere
una ragazza?”
“perché sarebbe strano”
“beh
che ci creda o no, lo visto con i miei occhi” disse
alzandosi dal letto “ora è meglio che vado buona serata e buona notte” continuò
aprendo la porta dell’infermeria
“Marie
aspetta” disse Sirius senza risultato, la ragazza se ne era
già andata richiudendo la porta dietro di se.
Il
giorno dopo Marie andò a trovare Sirius e poco dopo
uscirono dall’infermeria.
Quando
stavano per andare verso la sala grande per il pranzo, Marie si scontrò con una
ragazza di Serpeverde
“scusa,
non ti avevo vista” disse Marie guardandola
“cerca
di guardare dove metti i piedi sporca mezzosangue”
disse la ragazza dai capelli viola dirigendosi con le amiche in sala grande
“
niente giochetti con l’acqua questa volta?” disse Sirius a Marie che si era
bloccata a guardare la ragazza che era appena entrata in sala grande “ hei! Che ti prende?” chiese il
ragazzo
“quella
è la ragazza che ho visto assieme a Peter” rispose
spaesata la ragazza
“già
non riesco a capacitarmi che Codaliscia abbia una
ragazza, non posso pensare che si sia fidanzato con un Serpeverde”
“pensa
quello che vuoi ma io so chi e cosa ho visto ieri! e
penso che dopo di tutto non conoscete Peter molto
bene!” detto questo entrò nella Sala grande con Sirius che era ancora più disorientato.
Tutti
quanti non riuscivano a credere quello che diceva Marie, forse perché Peter aveva smentito e poco dopo non scompariva più senza
dire dove andava e non lo rivide mai più assieme a Viola, a volte Marie
incontrava la ragazza nei corridoi e ogni volta le rivolgeva sguardi
minacciosi.