Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: ele_mr    15/02/2013    1 recensioni
"Baby I, I wanna know what you think when your alone
Is it me yeah? Are you thinking of me yeah?
We've been friends now for a while
Wanna know that when you smile
Is it me yeah? Are you thinking of me yeah?"
Ellie è una normale ragazza di sedici anni molto affettuosa, dolce, disordinata, confusionaria e con un grande cuore. Non è la più popolare della scuola, ma ha alcuni buoni amici e non solo...Louis, Harry e Zayn, in qualche modo, hanno un ruolo nella sua vita privata. Riuscirà Ellie a decifrare i suoi sentimenti? Chi sceglierà?
“I'm afraid you'll run away if I tell you
What I wanted to tell you
Maybe I just gotta wait
Maybe this is a mistake
I'm a fool yeah, baby I'm just a fool yeah "
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
“You're insecure
Don't know what for
You're turning heads
When you walk through the door
Don't need make up
To cover up
Being the way that you are is enough
Everyone else in the room can see it
Everyone else but you”
 
 
 
< Obbligo, verità o guidizio? > esclama Niall, un po’ su di giri per l’alcool.
Sarah si passa velocemente un dito tra una ciocca di capelli.
< Verità. >
< E’ vero che non mi hai mai mentito? > sputo fuori prendendo la parola.
Tutti si voltano a guardarmi e poi spostano lo sguardo su Sarah che sgrana un po’ gli occhi e accenna un sorrisetto.
< Certo che no. >
Sorrido anch’io, ma per disgusto. Niall mi da una leggera pacca sulla spalla.
< Sei ubriaca. > bisbiglia.
< Anche tu. >
< Sta attenta a quello che dici, non sei in te. >
< Sta zitto. > sbotto.
Mi alzo di scatto e raggiungo il salone. Harry è seduto comodamente sul divano. Un ragazzo dai capelli rossicci, Dan, ride con lui e una moretta sta quasi addosso al ricciolino stringendogli la mano. Da sobria probabilmente non mi avvicinerei, ma sta sera si.
< Ehilà! > esclamo sedendomi pesantemente accanto a Dan.
Harry spinge velocemente via quella lì e mi sorride.
< Stai bene? >
La sua voce è ovattata o così mi sembra.
< Certo! >
Alza il sopracciglio e si alza, mi tira per un braccio costringendomi ad alzarmi e, nonostante i mie lamenti, mi trascina in bagno. Chiude la porta a chiave dietro di sè.
< Sciacquati la faccia. Hai trucco ovunque. >
Mi volto verso lo specchio.
< Dio santo. >
Il mascara è più sulle guance che sulle ciglia, le occhiaie sono nere a causa della matita sbavata e i capelli sono un casino.
< Ma quanto hai bevuto? >
< Non lo so. >
Non riesco a staccare i miei occhi da quelli di quella tipa nello specchio. L’avrei schifata una ragazza così se mi fosse passata accanto.
< Ma quella sono io? >
Harry fa un sorrisetto e apre l’acqua, si bagna la mano e la passa ripetute volte sul mio volto. La sento gelida, cerco di spostarmi, ma mi tiene ferma cingendomi i fianchi con l’altra mano.
< Stai ferma, dai, mi sembri il mio gatto! >
Prende un asciugamano e lo sfrega contro il mio viso. Mi riguardo allo specchio, già sembro più io. Mi gira verso di lui, è vicino.
< Sei molto bello. >
Sorride scoprendo quelle dolcissime fossette. Passa ripetutamente le dita tra i miei capelli senza guardarmi negli occhi.
< Come mai Louis non è venuto? >
< Daisy e Phoebe… hanno la… febbre. >
Sento le labbra pesanti, la gola brucia, la testa gira. Faccio uno scatto verso il water e sento il vomito scendere e scendere. Due mani calde sulla mia fronte non mi fanno perdere il contratto con la realtà. Mi fa alzare e mi risciacqua il viso e forse mi fa ingoiare una mentina. Torniamo di là, qualcuno sta ancora giocando con quella bottiglia di birra vuota che gira e rigira come la mia testa. Harry mi lascia e mi sento spaesata, sola. Lo vedo parlare con Niall che si volta verso di me sbarrando gli occhi.
< Come ti senti? >
E’ già lì di fronte a me. Scuoto la testa senza parlare.
< E’ meglio portarla a casa. > dice ad Harry.
< Ellie tesoro! >
Sarah mi tocca una mano che ritraggo subito.
< Non mi toccare! > urlo.
Niall diventa paonazzo, lui sa.
< Sarah, lasciala stare, è ubriaca fracida. > mugugna.
< Perché mi hai mentito?? > sbraito.
< Chi, io? > Sarah è scioccata.
< Sei una falsa, pensavo fossi la tua migliore amica, come hai potuto. >
< Ma che diavolo dici? >
Niall si tocca i capelli nervosamente. Lei lo guarda e si intendono. Abbassa lo sguardo.
< Ne parliamo domani, adesso non sei nelle condizioni. >
< Hai baciato Niall e me l’hai nascosto!! >
Harry spalanca la bocca.
< Quando?? > chiede.
< Tre settimane fa, alla festa della scuola. > mormora Niall.
< Ellie non è significato niente, eravamo ubriachi, per questo non te l’ho detto. >
< Mi fai schifo. > riesco solo a dire prima di non vedere più niente.
 
                                                                              ***
 
Mi giro e rigiro nel letto, lentamente. Alzo le palpebre e le sento terribilmente pesanti. La testa è come piena di sassi. La stanza è completamente buia. Ogni rumore attorno a me è forte e netto. Il ticchettare dell’orologio, la pioggia che cade fuori dalla finestra, il respiro regolare di qualcuno accanto a me. Allungo la mano e lo tocco.
< Dove sono? >
Dorme ancora. Passo una mano tra i suoi capelli e riconosco subito qui ricci morbidi. Tiro un sospiro di sollievo, almeno non è un maniaco.
< Ellie.. > bisbiglia.
< Che è successo? >
Si mette seduto, guarda la sveglia che segna le 5:39 e sospira.
< Non farti vedere dai miei genitori, ti prego. >
< Ma che ci faccio qui? >
< Sei svenuta a casa di Dan e quando hai ripreso conoscenza balbettavi cose senza senso e non riuscivi a camminare, se ti avessimo portato a casa, i tuoi ti avrebbero uccisa, ho mandato un sms a tua madre dal tuo cellulare fingendo di essere Sarah e le ho detto che dormivi da lei. >
Sarah. Mi tornano in mente i suoi occhi lucidi e amareggiati, ma non mi ricordo bene il perché.
< L’ho trattata male ieri vero? >
< Sei stata un po’ acida in effetti e dicevi cose… non lo so. >
< Ho bisogno di prendere un po’ d’aria. >
Faccio per alzarmi ma mi tira a se con forza. Mi rendo conto che ho ancora addosso la gonna e la magliettina che avevo ieri sera.
< No ti prego, mia mamma ha un sonno leggero, se si svegliasse  e ti vedesse, non crederebbe mai che abbiamo solo dormito e mi farebbe una ramanzina infinita, ti prego, ho rischiato tanto portandoti qua. >
< Non ho fatto rumore quando siamo arrivati? >
< Per fortuna no, non eri molto cosciente, ti ho portata in braccio. >
Mi strofino le mani sul volto. Ma come è possibile?
< Dovevo essere uno spettacolo angosciante, mi dispiace molto e grazie per avermi aiutata. >
Lascia una veloce carezza sulla mia mano e si risdraia.
< Dormiamo ora. >
Cerco di chiudere gli occhi, ma appena lo faccio vedo quelli color ghiaccio di Niall, per la prima volta freddi e duri.
< Ho trattato male anche Niall? >
< Non direi, ma era arrabbiato, non so perché. >
La voce di Harry è impastata di sonno, più bassa e roca del solito, sexy.
< Perché avevo promesso che non avrei detto niente a Sarah, l’ho tradito. >
< Senti, io non so niente di questa storia, ti prego dormiamo e basta, domani c’è scuola. >
Riaffondo sul cuscino e mi addormento appena sento il braccio di Harry stringermi come a calmarmi.
 
                                                                 ***
 
< Ma perché, vorrei tanto sapere, organizziamo questi festini quando poi c’è scuola?? > sbuffo mentre scendo dalla moto di Harry.
< Perché Dan aveva casa libera solo ieri. >
Alzo gli occhi al cielo. Mi scoppia la testa, ho indosso dei vestiti di Gemma e ho delle occhiaie da fare invidia a un drogato.
< Meno male che mia mamma è uscita presto sta mattina. > dice Harry dandosi un’ultima occhiata ai capelli nello specchietto.
Annuisco.
< Ellie!!! > sento urlare.
Mi tappo le orecchie, troppo dolore alla testa. Liam si affretta verso di me.
< Ma dove cavolo eri?? >
Deglutisco.
< Da Sar.. > la vedo lì a pochi metri da me, si volta, mi guarda ed è come se non la riconoscessi più, è arrabbiata lo capisco, lo percepisco. Niall è appoggiato al muretto, poco distante, sento il suo sguardo altrettanto arrabbiato su di me. Devo aver fatto un casino.
< Da Harry. >
Liam lo guarda, ma almeno nei suoi occhi non vedo rabbia.
< Mi hanno detto che ti sei ubriacata, mi sono preoccupato da morire quando Sarah mi ha detto che non hai dormito da lei. >
Lo sapevo che mi avrebbe tradito.
< Tranquillo, sto bene, ma non dirlo a papà ti prego. >
Scuote la testa, ringrazia Harry e corre via dato che la campanella è già suonata da un po’. Andiamo in classe anche noi. Niall, Sarah e Louis sono ai loro posti, nessuno alza lo sguardo verso di me.
< Ehi Louis.> mormoro passandogli accanto, mi ignora e lo stesso fa con Harry.
“Mi hanno detto che ti sei ubriacata” mi ha detto Liam, chi gliel’ha detto? E se l’avessero detto anche a Louis?
La professoressa parla di una guerra, ma non riesco ad ascoltare. Sarah mi da quasi le spalle e ignora i richiami dei prof di sedersi composta, Niall mi guarda ogni tanto, ma non dice una parola e Louis fa come se non mi conoscesse. Appena la campanella suona la fine della giornata, vorrei triplicarmi, abbracciare Niall, chiarire con Sarah, ma ora Louis è più importante. Si fa strada velocemente tra gli studenti. Lo chiamo un paio di volte, ma non si gira. Riesco a raggiungerlo in cortile.
< Perché non mi parli? >
Si gira di scatto e mi lancia un’occhiataccia.
< Mi hai fatto prendere un colpo, lo sai?! Ti ho chiamato mille volte e non hai mai degnato di rispondermi! Pensavo ti fosse successo qualcosa. Poi arrivo a scuola sta mattina, non c’eri, chiedo a Sarah e mi dice che eri ubriaca persa e che sei andata via con Harry!! >
Stringe i pugni.
< Mi ha solo aiutata perché stavo male, tutto qua. >
< Perché ti doveva aiutare proprio lui? C’è qualcosa che mi nascondete? Vuoi tornare con lui? >
< No Louis, no! >
Accorcio le distanze e non si allontana.
< Ho discusso con Sarah e Niall è arrabbiato con me. >
Stroce il naso.
< Che è successo? >
< Storia lunga. >
Scuote la testa.
< Sempre storie lunghe le tue. >
Riprende a camminare.
< Aspetta Louis, ti prego. Scusa se non ti ho risposto, ma stavo davvero male, non l’ho fatto di proposito. Con Harry non è successo niente, né lui ci ha provato, ti vuole bene. E non credo pensi più a me in quel senso, siamo amici, punto. >
< Perché hai bevuto così tanto? Cosa volevi dimenticare? >
< .. ricordo di aver bevuto solo due drink, non avevo mangiato molto, per questo mi avranno fatto così male e forse anche perché li ho mischiati. >
Scuote la testa.
< Non ti regoli. >
< Hai ragione, scusa. Non succederà più. >
< Non è da te. >
< Ho sedici anni, può capitare. A te non è mai capitato? >
Fa spallucce.
< Si in effetti… >
Fa un debole sorriso.
< E che è successo con Sarah e Niall? >
Prendo un respiro profondo e gli racconto tutto, di quando Niall mi ha fatto promettere che non avrei detto a Sarah che sapevo del bacio perché avevano deciso che era stato solo un incidente causato dall’alcol, di tutte le volte, in quelle tre settimane, che ho provato a mettere Sarah nella condizione di confidarsi con me e di come mi feriva il fatto che continuasse a tenersi questo segreto e a mentirmi.
< Perché non me lo hai detto prima? Tutte le volte che siamo usciti in queste settimane e ti chiedevo cos’avevi, era questo? Non ti fidi di me? >
< Mi fido di te, solo non volevo tradire Sarah dicendoti che lei è innamoratissima di Niall da sempre, per questo ero triste perché sapevo che per lei quel bacio è stato importante e non me l’ho ha detto.. >
Qualche lacrima mi solca il viso. Louis fa qualche passo verso di me.
< Niall sta mattina mi ha detto che ieri sera hai gridato che Sarah lo ama davanti a tutti… >
Oh mio Dio. Le parole di Louis rimbombano nella mia testa e mi rivedo urlare quelle cose e Sarah scappare via. Ecco perché non mi ha coperta con Liam, ora mi odia e forse anche Niall, in un certo senso anch’io gli ho mentito non avendogli mai detto che Sarah lo vuole, ma come potevo farlo se lei non voleva? Allora sono io la prima bugiarda. La testa mi fa male e anche il cuore.
< Devo parlare con loro. >
< Non oggi, ti prego. >
< Perché? >
< Non ti ricordi vero? >
< Cosa? >
< Oggi è il nostro primo mesiversario. >
 
                                                                   ***
 
“Baby you light up my world like nobody else
The way that you flip your hair gets me overwhelmed
But when you smile at the ground it ain't hard to tell
You don't know
You don't know you're beautiful
If only you saw what I can see
You'll understand why I want you so desperately
Right now I'm looking at you and I can't believe
You don't know
You don't know you're beautiful
That's what makes you beautiful”
 
 
“Mi dispiace tantissimo per quello che ho fatto, anche se i miei ricordi sono sfocati. Ti prego perdonami! Possiamo parlarne domani a pranzo solo io e te? Ti voglio bene”
Vedo i minuti scorrere nell’orologio, ma niente Niall non risponde al mio sms. Vorrei chiamarlo, anche 100 volte se dovesse essere necessario, ma devo prepararmi per la cena con Louis, che è l’unico a non essere più arrabbiato con me.
< Ellie, apri tu!! >
Il citofono rimbomba ancora una volta, mi precipito giù per le scale, per quanto i miei tacchi me lo permettano. Apro senza chiedere chi è. Due occhi celesti mi scrutano, ma non sono quelli che mi aspettavo.
< Niall! > esclamo.
< Io ho bisogno di parlarti adesso. >
< Entra. >
Mi tocco i capelli nervosa, Louis sarà qui a minuti.
< Stai uscendo? >
< Si, oggi io e Louis facciamo un mese. >
Accenna un sorriso.
< Allora me ne vado và, è stato stupido venire qui. >
< No aspetta! >
Gli stringo la mano, ma il campanello suona di nuovo. Louis esordisce con un gigantesco sorriso e un mazzo di rose in mano. E’ bellissimo, ma si stranisce immediatamente appena vede Niall.
< Ciao amico. > dice dandogli una pacca sulla spalla.
< Dai vado via, non sapevo dovevate uscire, se no non sarei venuto. >
I suoi bellissimi occhi sono tristi, vuoti, doloranti, non posso lasciarlo andare via così.
< Niall parliamo ti prego. Louis puoi aspettare cinque minuti? >
Fa spallucce e accenna un sorriso, gli dico di mettersi comodo, tanto c’è solo mamma in casa chiusa nel suo studio a lavorare. Trascino Niall di sopra tenendogli stretta la mano come a fargli capire che non voglio che si allontani da me. Entriamo nella mia stanza e chiudo la porta, so che lui è molto riservato e non voglio che pensi che qualcun altro possa sentirci.
< Siamo solo io e te adesso. > sussurro.
< Perché non mi hai mai detto che Sarah è innamorata di me? > Il suo tono è glaciale < Pensavo non ci fossero segreti tra di noi, io ti ho sempre raccontato tutto, qualsiasi cosa perché dirlo a te era come dirlo a me stesso, e invece tu mi nascondevi una cosa così importante e chissà quante altre. Non so se posso ancora a fidarmi di te, non so se voglio ancora esserti amico, mi hai ferito. >
Ogni singola parola mi sembra un pezzo di vetro appuntito che esce dalla sua bocca e mi trafigge lentamente. Mi sento gli occhi bruciare.
< Niall, credimi, è l’unica cosa che ti abbia mai nascosto, ma non perché volevo farlo, solo perché Sarah me lo fece promettere solennemente. Dicendotelo l’avrei tradita, ma ho provato tante volte a spronarla a farlo, ma diceva che tu la vedevi solo come un’amica e che confessandoti il suo amore, si sarebbe solo creato imbarazzo tra di voi e non sareste più stati amici e non l’avrebbe potuto sopportare. Avrei voluto dirtelo tante volte, nella speranza che anche tu la amassi e vi fidanzaste, ma poi pensavo che se lei aveva ragione e tu non l’avessi voluta, avrei rovinato la vostra amicizia e Sarah non mi avrebbe più rivolto la parola come sta succedendo. >
Abbassa lo sguardo, si siede sul mio letto e ci si sdraia fissando il soffitto. Tace.
< Perdonami, non volevo farti soffrire, tu sei il mio migliore amico. Ti ho nascosto questa cosa solo a fin di bene. >
Mi siedo accanto a lui che si rimette seduto. Qualche lacrima colora di rosso i suoi occhi e scivola giù per le sue guancie bianche. Mi sembra di annegarci dentro. Istintivamente lo abbraccio.
< Non voglio perderti. > mormoro nel suo orecchio < sei troppo importante per me. >
< Anche tu. >
Mi sorride e già mi sento meglio. I nostri visi sono davvero vicini, riesco a sentire l’odore del suo dentifricio alla menta.
< Vorrei sapere se avrei fatto bene a dirti tutto o no.. insomma tu ami Sarah? Ti metteresti con lei? >
Niall scuote la testa.
< Io non provo niente in quel senso per Sarah. Ma non voglio perderla come amica, spero riusciremo ad aggiustare questa situazione. >
< Lo spero anch’io. >
< Sai una cosa Ellie? Mi sono sorpreso tanto quando ho saputo questa cosa…cioè mi ama… non ci posso credere. > ridacchia < nessuno mi ha mai amato prima, tranne mia madre penso > scoppia in una delle sue improvvise risate, ma in realtà è solo nervoso < lo sai, io non ho mai avuto una ragazza vera, sempre solo brevi flirt o robe così..non so cosa sia l’amore e non so cosa voglia dire essere amati..mi fa piacere sapere che Sarah provi questo per me, ma boh non capisco il perché . >
Sgrano gli occhi.
< Niall James Horan cosa diavolo stai blaterando? Non sei mai stato davvero fidanzato solo perché non hai ancora incontrato la ragazza giusta, ma questo non significa che non meriti di essere amato o che non ci siamo motivi per farlo, anzi! Sei dolcissimo, simpatico, allegro, spontaneo, onesto e bellissimo. >
 I suoi occhi cristallini non si staccano dai miei e lo faccio. E’ un attimo. Appoggio le mie labbra sulle sue, che sono più morbide di quanto potessi mai immaginare. I suoi occhi si spalancano per lo stupore, poi li chiude e lo faccio anch’io. Restiamo immobili con le labbra attaccate finchè non gli schiocco un bacio umido e mi stacco. Non sento imbarazzo, non sento tensione.
< Ti amo. > dico d’un fiato. < sei una delle persone più importanti della mia vita, non dimenticartelo mai. Ho bisogno di te >
< Anch’io. >
Mi alzo e scendiamo giù. Louis è in salotto con Liam, che sarà appena tornato, chiacchierano normalmente. Sembra che a mia fratello inizi a stargli simpatico.
< Possiamo andare! > esclamo.
Saliamo in macchina e Louis sembra euforico per la serata che ci aspetta. Io anche lo sono. Ci fermiamo a un semaforo e a guidare la macchina accanto alla nostra, è un ragazzo biondo. Mi torna in mente Niall e il sapore tenue delle sue labbra. Do un bacio a Louis perché voglio cancellare quel sapore, io voglio Louis. Peccato che mi renda conto che il primo è unico ragazzo a cui abbia mai detto ti amo è il mio migliore amico e lui ha risposto anch’io. Ma intendeva anch’io ti amo o anch’io ho bisogno di te? Louis mi fa scendere dalla macchina e mi stringe forte a sé. Forse non lo saprò mai.
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: ele_mr