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Autore: Ehylastylinsooon    16/02/2013    1 recensioni
Carlotta, una diciottenne che decide di vivere la vita a modo suo lasciando la casa dei suo genitori e cercando in tutti i modi di non chiedere aiuto a nessuno a parte la sua migliore amica.
Andrew, un trentenne con sbalzi d'umore che farà impazzire Carlotta in tutti i modi possibili.
Due ragazzi che, probabilmente, hanno passato un'infanzia del tutto identica, ma che crescendo hanno maturato due caratteri del tutto incompatibili.
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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<< .......Pronto? >> Sentendo la mia voce sembro una malata terminale.
<< Ti avrò chiamata 57 volte come minimo, dove avevi il telefono, nel frigo? Santa Lucia. Carlotta, è una settimana che sei chiusa in casa, tranne quando non vai a cercare un lavoro.. Che ne dici di uscire stasera? Basta fare la morta vivente, sicuramente troverai qualcosa stai tranquilla.
<< No J, non capisci. Se non pago l'affitto questo mese mi sfrattano. Mi avevano avvertito che appena avrei ritardato ciao ciao. Finirò sotto i ponti, a dividere una coperta di carta bucata con un altro barbone e a mangiare sardine in scatola. Ma io sono allergica al pesce, quindi andrò in shock anafilattico e morirò! Sola come un.. come .. non so nemmeno come cosa! Come farò J ,come faròòòò!?!? >> Mi metto a piagnucolare facendo sbucare la mia testa da sotto il piumone e mettendomi seduta e tenendo il telefono tra l'orecchio e la spalla mi faccio una coda.
<< Semplice Carly. Lo sai cosa puoi fare. Monica e Luigi. >> Spalanco gli occhi e inizio a fare destra sinistra con la testa finche non me la sento staccare dal collo. Auch.
<< NO! Mai e poi mai. Lo sai benissimo. Non chiederò mai più nulla a loro. Perchè dovrei? Mi hanno disconosciuta e a me va benissimo cosi.>> Parlo mantenendo la calma anche se la conversazione mi sta facendo innervosire.
<< Invece devi provarci. E' la tua ultima spiaggia. Chiamali e vai a cena da loro stasera e parlagliene. Fallo Carly, se no ti prenoto il bidone sotto casa mia, è piuttosto accogliente. Buona serata! >> Non mi da il tempo di replicare che attacca. Mi guardo allo specchio e vedo una persona che non sono io. Insomma, sembra che ho 60 anni. Mi dirigo in bagno e apro l'acqua chiudendo il tappo della vasca e mettendoci del bagnoschiuma alla pesca. Prendo il telefono e compongo un numero. Il loro numero.
<< Pronto casa Strimonti >> Prendo un lungo, lunghissimo respiro.
<< Buonasera, potrei parlare con la signora Monica? Sono Carly.>> Mi chiedo se Giulia si ricorda ancora chi sono.
<< Certo signorina Carlotta, gliela passo subito. >> Lo prendo per un si.
<< Chi non muore si risente! A cosa devo l'onore, Carlotta? >> Sento che mi sta salendo il crimine. Calmati Carlotta, calmati.
<< Ciao. Mi stavo chiedendo se stasera avevate da fare. Mi piacerebbe rivedervi. >> Se mi dice di no vado la e li rapino.
<< Certo, la porta è sempre aperta lo sai. >> Si, come no. Le menzogne che questa donna sa dire sono più grandi dell'universo.
<< Allora vengo per cena. A dopo >> Attacco il telefono prima che possa dire qualcosa. Ok, adesso devo solo andare la, mangiare, chiedere un prestito e uscire. Magari ci chiacchiero anche un pò. Ma proprio un pò.
Mi tolgo i vestiti e li metto nel cesto della biancheria sporca e mi immergo nella vasca calda. Sento i muscoli rilassarsi all'istante.Mi viene in mente mr. acidità/stronzo. Se sono in questa situazione è solo colpa sua. Te lo dico io, a 80 sarà uno zitello ancora acido con 45 gatti. Chi se lo prende uno stronzo cosi? Rabbrividisco al solo pensiero di averci a che fare tutti i giorni. Mi insapono i capelli e penso al mio discorso di stasera. Ce la farò.

Dlin - Dlon
Già dal suono si capisce l'essere prepotente di questa famiglia. Bleah. Guardo l'enorme casa di fronte ai miei occhi. Quanto vorrei non essere qua. Faccio per girare i piedi e scappare via ma la porta si spalanca lentamente mettendomi davanti a una bassa ragazza microscopica, con una coda di cavallo bionda e dei piccoli occhietti blu. Tempismo perfetto, brava!
<< Ciao Carlotta! >> Mi si butta tra le braccia e rimango un attimo stupità di tanta calorosità e mi costringo a ricambiare l'abbraccio.
<< Ciao Giulia, da quanto tempo.. Hai cambiato colore di capelli vedo , stai ..bene .. >> Cerco di fare un sorriso ma penso mi esca solo una smorfia. E' davvero orribile con quei capelli. Sembra un leprecauno biondo.
<< Si hai visto?? Volevo un pò cambiare! Vieni, entra pure, la cena è quasi pronta! >> Mi fa entrare continuando a sorridere come se fossi Orlando Bloom in persona. Voglio dire.. basta! Mi fa sentire strana..  Mi prende il giubbotto e la sciarpa e li porta via. Quando li vedo mi blocco un attimo. Sono tre mesi che non ci vediamo ormai.
<< Carlotta, cara.. Quanto tempo! Vieni, dammi un bacio! >> Mi avvicino e stampo un bacio sulla guancia a quello che sembrerebbe essere mio padre con minimo 5 kg in meno.
<< Sei dimagrito? Diventerai pelle e ossa papà! >> mi sorride e mi abbraccia teneramente. Per lui sono ancora la sua bambina, anche se non vivo più qua perchè non sopportavo più l'idea di vivere con loro.
<< Mi sei mancata bocciolo di rosa.. >> Gli sorrido sincera e mi giro verso la donna che mi guarda senza dire una parola. " La porta è sempre aperta per te " Si vede direi.
<< Ciao mamma.. Come stai? >>
Mi guarda altezzosa e mi fa il gesto di andare in cucina.
Mi siedo sulla sedia su cui ero abituata sedermi.
<< Va tutto bene qua. Gli affari di tuo padre fortunatamente vanno alla grande, insieme agli investimenti. Sai, dovresti  provarci. A investire qualcosa. Voglio dire.. avrai messo da parte qualcosina no? >> Mi guarda e capisco dove vuole andare a parare. Non voglio dargli la soddisfazione.
<< Ci proverò. Devo prima capire bene come fare però, non vorrei perdere tutto, giusto? >> Giulia posa i primi piatti davanti a noi. Risotto di asparagi con formaggio. Peccato che ho già perso la fame.
<< Puoi chiamare tuo padre quando vuoi e chiedergli informazioni. >>
<< Certo, mamma. >> La cena va avanti cosi, con lei che mi parla di soldi cercando di farmi ammettere che sono qui per questo e informazioni sulle figlie di alcune sue amiche che sono entrate in società e sono già in procinto di sposarsi e mettere su famiglia. Bene, io tra poco non ho neanche un bidone dell'immondizia in cui dormire. Grazie mamma. Parlo poco e niente, il più delle volte annuisco solamente.
<< Non dovresti giocare con il cibo. Lo sai, è da maleducati. >> Guardo il mio piatto e capisco cosa vuole dire. Non ho mangiato praticamente niente e senza rendermene conto ho disegnato una volto triste con il riso usando la forchetta.
<< Scusa, non era mia intenzione non me ne sono accorta. >> Mi affretto a dire, non ho voglia di sentire lamentele.
<< Ok, allora perchè non facciamo una cosa? Andiamo in salone. >> La guardo non capendo e mi alzo dalla sedia e posando il tovagliolo sul tavolo la seguo. Ci sediamo sui pregiati divani di pelle e la guardo trafficare con qualcosa e una penna mentre si attinge a parlare.
<< Quanto ti serve? Sappiamo benissimo perchè sei venuta qua, Carlotta. Non prendiamoci in giro. Dicci quanto ti serve cosi puoi tornare da dove sei venuta. >> La fisso per 10 secondo non trovando le parole. Come può essere cosi cattiva con la sua unica figlia? Abbasso la testa pensando e la rialzo subito. Faccio scattare in avanti le gambe e mi alzo totalmente in piedi. La guardo con disgusto e parlo.
<< Non capisco sai? Non capisco come sia possibile che non hai fatto neanche una chiamata, inviato neanche una e-mail o un messaggio  o non essere venuta neanche una volta a suonare il campanello di casa mia. Ma si, lo posso immaginare. Andare in un quartiere basso come il mio? Per la tua unica figlia? Non sia mai. Ti potresti rovinare le unghie da 200 euro. Perchè non fai una cosa? Vattene all'inferno. >> Guardo Giulia e lei sembra capire perchè mi va a prendere le mie cose mentre mi abbasso abbracciando mio padre.
<< Ti voglio bene, sempre. >> Gli dico sussurrando.
<< Sempre e per sempre, piccola mia. >> Mi lascia un bacio sulla guancia mentre mi rialzo e prendo le cose dalle mani di Giulia e lascio la casa in fretta senza degnare di neanche un'occhiata mia madre. Con i pochi soldi che mi rimangono chiamo un taxi per tornare a casa, sono distrutta.

Metto le chiavi nella toppa e faccio girare la serratura aprendo la porta con un pugno secco. Ogni tanto si inceppa. Butto borsa e cappotto per terra mentre mi tolgo le scarpe e mi butto sul divano tutto rotto. Come ho potuto anche solo pensare che fosse una buona idea? Maledetta J. Sento gli occhi iniziare a bagnarsi e capisco che da li a poco sarei scoppiata a piangere. Accendo la tv per distrarmi quando sento un improvviso TIC venire dal quadro della luce. Mi alzo dal divano prendendo varie candele e un accendino e le accendo per farmi luce e mi dirigo in camera a prende i tabulati delle bollette. Mi tiro uno schiaffo sulla fronte per quanto sono stupida. Mi sono completamente dimenticata di pagare la bolletta della luce. E adesso? E' sempre più un casino e torno a piangere in men che non si dica. Sento il mio cellulare fare il suono di un e-mail in arrivo e torno nell'entrata dove ho lasciato la borsa facendo attenzione a dove metto i piedi. Trovo la borsa ma nel modo sbagliato. Insomma, ci metto un piede sopra e scivolo all'indietro atterrando proprio sul sedere. Ma che vita è mai questa? Prendo la candela prima che si appicchi anche il fuoco, ci mancherebbe solo quello! Finalmente trovo il telefono e leggo l'e-mail:

Da : Monica Gambeluti
A : Carlotta Strimonti
Data : 19/01/2013 22.19
Oggetto : Colloquio.
Ti ho fissato un appuntamento per domani alle 10:30 del mattino con un'azienda farmaceutica di un mio caro amico. Non farmi fare brutta figura.
Ti chiedo scusa per prima,
Mamma.

p.s. In allegato ti metto l'indirizzo con la mappa dell'edificio. A presto.

Mi ha fissato un colloquio? Ho la bocca spalancata e non capisco. Perchè mai vorrebbe fissarmi un colloquio di lavoro?

Da : Carlotta Strimonti
A : Monica Gambeluti
Data : 19/01/2013 22.24
Oggetto : Colloquio.

Non capisco il perchè tu lo faccia, ma grazie. Ti farò sapere. Un bacio,
Carlotta.

Premo invio e scarico l'allegato sul mio blackberry e guardo la mappa. Per arrivare fin li devo partire almeno un'ora prima. Un'azienda farmaceutica eh? Vediamo...
  
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