16/02/2013
1 recensioniQuesta storia è un esperimento (tanto per cominciare è una long, e già per me è una rarità!). Una vicenda raccontata a più voci, a volte in prima persona, a volte no, fatta di drabble legate da un filo conduttore: gente che cammina. Ho notato che i ninja non usano mai cavalcature o altri mezzi di trasporto che non siano le proprie gambe. Possono camminare lentamente, meditando, o anche correre saltando sui tetti o da un ramo all'altro di una foresta, ma sempre di usare le gambe si tratta. E mentre si usano le gambe, si mette in moto anche la testa. Come diceva Chatwin: "La vita stessa è un viaggio da fare a piedi".
Un sentito grazie ad Audrey_24, autrice del contest "No words", per aver scovato una meravigliosa versione strumentale di Mad World, perfetta per cominciare a camminare.
[Seconda classificata al contest "No words" di Audrey_24]
[Partecipa alla challenge "Una long-fic di drabble" di Marge86]
Un sentito grazie ad Audrey_24, autrice del contest "No words", per aver scovato una meravigliosa versione strumentale di Mad World, perfetta per cominciare a camminare.
[Seconda classificata al contest "No words" di Audrey_24]
[Partecipa alla challenge "Una long-fic di drabble" di Marge86]
Genere: Introspettivo, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Kakashi Hatake, Naruto Uzumaki, Sakura Haruno, Sasuke Uchiha, Tsunade
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Kakashi Hatake, Naruto Uzumaki, Sakura Haruno, Sasuke Uchiha, Tsunade
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Sasuke chiude gli occhi. Un attimo solo. Sente. Ci sono i rumori degli alberi e degli animali, ci sono i sassi che si spaccano lentamente al sole, ci sono delle voci che parlano.
Tutto è indifferente.
Il dolore e la rabbia, persino la sete di vendetta ormai sono qualcosa di lontano, piatto, morto… come lui.
Perché allora andare avanti?
Sasuke accarezza per un attimo l’idea di chinare il capo, lasciare che quelle mani avide di passato lo tocchino ancora una volta. Poi ride della sua idea. Ride come un folle.
Sente il rumore di una porta che si chiude, in lontananza. Lo sa che non potrà riaprirla mai più.
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