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Autore: tuamadre_    16/02/2013    2 recensioni
A volte rimpiango averli conosciuti però a volte penso che sono proprio loro che mi hanno salvata da quello schifo di mondo che ritrovavo ad affrontare.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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POV HARRY
E adesso che faccio? E se non mi vuole vedere? E, cosa ancora peggiore, se non si ricorda di me? Non mi sono mai trovato in una situazione simile. 

POV CHARLIE
Nel mio stomaco c'era un misto tra odio profondo, eccitazione, tristezza e felicità. 
Tutti e due eravamo in una situazione di imbarazzo, nessuno di noi voleva aprire bocca, sicuramente per motivi assolutamente differenti.
Avevo una voglia matta di saltargli addosso... Non avrei saputo dire se per abbracciarlo oppure per bastonarlo, a voi la scelta.
«Che. Cosa. Ci. Fai. Qui.» avevo un tono spietato. «Secondo te, basta venire qua, cantare una canzoncina e sfoggiare il tuo bellissimo sorriso per rimettere tutto a posto? Eh, no, bello mio! Questa è la vita reale, non puoi sbucare dall'Inghilterra in questo modo, cazzo!»
Le lacrime scendevano sul volto inondandolo in pochi secondi. «Tu mi hai fatto soffrire. Neanche un messaggio sul cellulare, su Twitter. Non hai fatto un cazzo di niente, Harry!»
Mi appoggiai alla porta, stropicciandomi gli occhi rossi, che già bruciavano.
«Non puoi neanche dire: "Hey, ho avuto da fare", perché non è giusto, il tempo per rispondere alle tue fans lo hai, vero...? Dimmi, allora, se ci tenevi veramente... Il tuo atteggiamento verso di me era reale o mi hai fatto solo illudere? Dimmelo Harry, almeno mi metto l'anima in pace. Due anni fa realizzai il sogno di tutte le teenagers e questo sogno, molto in fondo, c'è ancora! Tu, con i ragazzi, mi hai trattata come nessuno mai aveva fatto con me! Harry, perché sei venuto?»
Mi guardava con i suoi occhi così espressivi che mi trasmettevano tutte le sue emozioni. Mi mancavano i suoi occhi verde smeraldo in cui mi sono persa molte volte.
«Non sarei qui se non fossi mai stato interessato a te.» mi disse con tono di mortificazione.
«E allora perché cazzo non ti sei fatto sentire? Styles, due anni! Ti rendi conto?»
«Non lo so. Avevo pau...»
«Eh, no, cazzo, che non avevi paura! Non sono scuse sincere queste, Harold! Sicuramente è stata la tua grande fama a farti comportare così, non te n'è mai importato niente di me. Che poi... sono stata io la cogliona a credere che una persona famosa come te si sarebbe potuta interessare a una come me. Se mai ti sei interessato.»
Chiamarlo Harold aveva suscitato in lui un accenno di sorriso.
Iniziai a tastargli le guance, sempre con le lacrime sul volto, mettendo il mio indice proprio sulle sue fossette.
«E' da quando ti conosco che lo voglio fare...» risposi con una tale naturalezza da far paura, non sapevo neanche io se mi mancava oppure no.
Dopo quel gesto mi stampò un bacio. Mi fece sentire tutto il suo calore e il cuore che gli batteva forte, come il mio.
«and in this moment,i swear, we are infinity.» mormorai continuando a dargli piccoli baci sulla sua bocca.
Lo feci entrare e cominciammo a parlare distesi sul divano, abbracciati. 
Stetti ad ascoltarlo per tanto tempo, mi parlò di quando si sono esibiti al Madison Square Garden e di quando, pochi mesi fa, andarono in Ghana per il Red Nose Day.
«Vorrei tanto non avervi lasciati, avrei voluto esserci.» dissi mortificata.
«Non è colpa tua, so soltanto che ci sarai prossimamente.» disse accarezzandomi i capelli. «Ma tua madre dov'è? Volevo salutarla...»
Lo guardai stranita ma continuai. «Indovina un po'? E' a Londra da mia nonna. Sta male...»
«Tranquilla, stai tranquilla.» sussurrò, strofinando la sua mano sulle mie spalle.
«Ma i ragazzi? Ho una voglia matta di rivederli!»
«Tranquilla, tranquilla!» mi ripeté.
Il campanello suonò.
Guardai Harry con sguardo interrogativo che contraccambiò con sguardo malizioso. Mi venne voglia di prenderlo a morsi.
«Chi è?» chiesi, guardando dallo spioncino.
«Liam, Niall, Louis e Zayn!»
«Non faccio entrare gli sconosciuti, mi dispiace!» gridai da dietro la porta.
«Eh dài, Charlie, apri! Abbiamo una sorpresa!»
Vidi che avevano anche una busta in mano, abbastanza grande.
Aprii la porta e mi catapultai tra le braccia di Liam, facendo quasi rovesciare la busta che aveva in mano.
Lo strinsi forte dicendo: «Mi sei mancato cretino!» e lui contraccambiò l'abbraccio.
«Eri o non eri il mio migliore amico?»
«Vorrai dire: sei.»
Lo abbracciai ancora più forte. 
«Avevo bisogno di te, ma non c'eri.»
«Lo so, mi disp...»
Louis lo interruppe. «Chiarlie, possiamo entrare o dobbiamo aspettare i vostri porci comodi?»
«Sì, sì, certo, entrate.» li invitai, iniziando ad abbracciarli. «Cos'è questa busta?» domandai, poggiandola sul tavolo.
«Aprila e vedrai. Mi sono ispirato alla cosa che ti piaceva di più.»
«Oltre a voi?» dissi ridendo.
Lo aprii e vidi che il regalo era in realtà una torta a forma di boccino.
«Non vi siete scordati che io amo...»
«Harry?» intervenne Niall.
«...POTTER!» terminai, ridendo a crepapelle.
«HEEEEY»  disse Harry abbracciandomi da dietro.
Scorsi una specie di smorfia in Liam, ma non gli detti molto peso.
«I JUST WANNA SAY A MASSIVE THANK YOU.» ringraziai tutti, con gli occhi quasi pieni di lacrime.
  
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