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Autore: helena485    16/02/2013    1 recensioni
le giornate spensierate, senza problemi sulla nave sembra stiano finendo a causa di alcuni sogni particolari di Nami, come affronteranno questa nuova avventura la ciurma di cappello di paglia? riusciranno ad aiutare la loro navigatrice? fatemi sapere se vi piace la mia storia è la prima volta che scrivo su dei personaggi esistenti negli anime, in realtà mi piaceva la coppia Zoro/Nami per questo ho cercato di scrivere una storia che li rendesse protagonisti, spero di non creare un pasticcio, buona lettura
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nami | Coppie: Nami/Zoro, Rufy/Nami
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Salve a tutti, sono tornata, scusate l'enorme ritardo, ormai sembra essere diventata un'abitudine ma vi assicuro che non è così, non lo faccio a posta è che a volte non ho internet e quindi non posso aggiungere i capitoli anche se sono pronti da mesi, spero non accada più. vi comunico che la storia sta finendo, ormai manca il capitolo conclusivo, spero che la fine di quest'avventura vi sorprenda come ha sorpreso me XD avevo in mente ben altro ma si è praticamente scritta da sola XD spero di non deludervi.

BUONA LETTURA

Sanji svegliò Rubbi dandogli un calcio in piena faccia

- ahi, ma che cavolo.. – disse alzandosi di scatto coprendosi la parte lesa.

- Sanji sei un idiota!! – gli dissi sferrandogli un pugno in testa, ovviamente si era dimenticato del collegamento che avevo con Rubbis

- perdonami dolce Nami! – disse inchinandosi

- sta zitto! – dissi secca cerando di trattenere le lacrime per il dolore.

- stai bene Nami? – disse Zoro avvicinandosi

- si sto bene! –

- ragazzi smettetela di perdere tempo e troviamo un modo per uscire da qui!- disse Usop nervoso.

- si hai ragione, ma non riesco a capire cosa possa essere successo a Nami e Rubbi- disse Robin perplessa.

- probabilmente è una qualche sorta di incantesimo della strega- disse Rubbis.

Ci incamminammo verso la collina dove abitava la strega. Avevo troppi pensieri in testa e non riuscivo a trovare le risposte alle mille domande che mi ponevo, ad esempio perché non avevo sognato Zoro al posto di Rufy? Perché quando ho capito che era tutto un sogno una parte di me è rimasta delusa? Pensieri come questi continuavano a insinuare dubbi su ciò che provavo per il mio capitano e come se non bastasse mi ritrovai a camminare tra i due che, notai, avevano un’espressione seria e per nulla rassicurante. Senza accorgermene sbuffa rompendo il silenzio tra noi.

- che hai? Stai male? – chiese Rufy preoccupato

- no sto bene Rufy, non preoccuparti!-

- le stai troppo addosso ecco cos’ha che non va! – incalzò Zoro

- è la mia navigatrice, è normale che mi preoccupi! –

- ci penso io a lei CAPITANO, non ha bisogno di te!! –

- adesso basta, si può sapere che vi prende!? – sbottai

- c’è che ancora non hai capito quello k prova lui per te – disse Zoro indicando Rufy che in tanto aveva abbassato la testa con aria colpevole

- che significa?- guardai Rufy

- allora davvero non ha capito- sbuffò Zoro andando davanti al capitano con aria minacciosa

- sappi che sono innamorato di Nami e per questo motivo non la cederò così facilmente a uno che non sa nemmeno cosa significa amare, io non mollerò, da questo momento saremo rivali e vincerà chi riuscirà ad averla! – disse allungando la mano in segno di sfida. Il capitano alzò la testa e sfoderò un sorriso soddisfatto e afferrò la mano di Zoro – sarà mia, come lo è sempre stata! – stupita dalle parole del capitano finalmente capii di cosa parlava Zoro

-  io non sono un oggetto, né un trofeo! –

- infatti, però sei la donna che entrambi amiamo! – disse Rufy serio.

- Rufy non credo che tu abbia ben chiaro il concetto di “amare qualcuno”- dissi incerta

- ce l’ho invece, sei tu che non capisci quello che provo! – disse Rufy quasi sul punto di arrabbiarsi. – prendete tutti alla leggera i miei sentimenti, credete che io sia buono solo a mangiare, nessuno sa quanto mi sta a cuore la vostra felicità, ne tanto meno la mia navigatrice! –

- Rufy... – lo guardavo stupita, come potevo anche solo pensare che il mio capitano che ho sempre considerato un bambino troppo cresciuto potesse provare una cosa simile per me!

- adesso pensiamo solo a tirare fuori Nami da questa brutta storia e poi penseremo a anche a questo!- disse Zoro prendendomi per mano. Senza opporre resistenza lo seguii ancora incredula da ciò che stava succedendo.

- sta tranquilla Nami, ti resterò accanto, non permetterò a nessuno di farti del male! – disse Zoro sorridendo

D’un tratto iniziai a sentire un dolore acuto dietro la schiena, come se mi ci avessero dato una pugnalata, impotente mi inginocchiai per terra presa dagli spasmi.

- Nami che ti prende? – disse Zoro sopra di me

- la schiena.. fa male! –

Zoro mi scoprii la schiena per vedere cosa avessi ma quando non sentii uscire niente dalla sua bocca mi preoccupai ancora di più.

- Nami, ricordi quel segno nero che avevi sulla nave ancora prima di arrivare qui?- feci cenno col capo di si

- sembra essersi ingrandito, come se stesse prendendo tutto il tuo corpo! –

Si avvicinarono tutti preoccupati. Io iniziai a sentire il fuoco invadere tutto il mio corpo, stavo bruciando ma dall’interno. Non riuscivo a capire cosa stesse succedendo, riuscivo solo a percepire una forza liberarsi in me affievolendo la mia volontà di lottare, aveva preso il sopravvento..

- Nami che ti prende, torna in te, cosa ti sta succedendo?! PARLAMI NAMI, RISPONDIMI!! – sentivo la voce di Zoro ma non riuscivo a rispondere, vedevo ciò che stava accadendo ma come se non fossi più nel mio corpo.

Li vedevo tutti davanti a me come se fossero terrorizzati, la mia bocca si muoveva da sola e ne uscivano parole che non stavo pronunciando io ma qualcun altro.

- avete fatto male a immischiarvi in questa faccenda, adesso ucciderò tutti i rivali in amore di Rubbis e lo farò usando la vostra preziosa Nami! – queste furono le parole che le mie labbra non poterono fare a meno di pronunciare, spinte dalla stessa persona che controllava il mio corpo e che con una velocità assurda lo scaraventava contro i miei amici.

Il mio capitano davanti a me, piangeva, in meno di un secondo lo scenario cambiò e mi ritrovai appoggiata alle sue spalle, sentivo la sua testa pesare sulla mia spalla. Pensai fosse stato un sogno ma quelle parole mi fecero capire il contrario.

- Nami, avevo giurato di salvarti ma non ci sono riuscito, ti prego perdonami! – disse con voce affaticata.

- R..u f..y – riuscì a dire solo il suo nome prima di sentire il battere del suo cuore fermarsi nella mia mano. Avevo ucciso il mio capitano, ed ero stata io con le mie mai.

Sentivo le voci disperate dei miei compagni, le lacrime scendere e rigare il mio volto privo di espressione per via dell’altra presenza.

Il mio corpo ancora sporco del sangue di Rufy si diresse verso quello che sarebbe stato il prossimo bersaglio, Zoro.

- sca.. ppa.. – cercavo con tutte le mie forze di recuperare il controllo ma l’essere sembrava non voler mollare. In tanto Robin mi aveva bloccato con i suoi poteri, la vidi piangere disperata per la morte del mio capitano.

- IO LO AMAVO!! NAMI TORNA IN TE! – disse urlando di rabbia.

- io.. Zoro.. salvalo- stavo riprendendo piano piano il controllo del mio corpo.

“Non credere che sia così facile! Non ho ancora finito qui, è rimasto l’ostacolo più grande da abbattere!”  disse la voce dentro di me.

- pensi davvero che un giochetto così banale possa fermarmi?! – disse la voce a Robin.

- non credo, ma giuro che la pagherai per ciò che hai fatto! –

- avresti dovuto tenertelo stretto quel povero ragazzo, mi sarei risparmiata di sporcarmi le mani! –

- chi diavolo sei tu?! Mostro, non osare parlare in questo modo di Rufy! MORIRAI MOSTRO!! – urlò Robin in preda alla disperazione.

- ROBIN NO!! – sentii urlare Zoro nel disperato tentativo di fermare Robin mentre mi strangolava.

Dentro di me desideravo solo che tutto questo finisse al più presto e se per farlo dovevo morire allora andava bene così.

- NON è NAMI, E’ UN MOSTRO, HA UCCISO RUFY! IL MIO RUFY ADORATO E’ MORTO A CAUSA SUA! ADESSO LEI FARA’ LA SUA STESSA FINE! –

Zoro corse verso Robin per fermarla e sentii la presa al collo allentarsi, la creatura dentro di me ne approfittò liberandosi dalla presa e dirigendosi verso i due distratti.

- Adesso tocca a te! – con uno scatto li raggiunse, sferrò un pugno a Robin che aveva allontanato Zoro con una mano spuntata dal nulla.

-SCAPPA ZORO!- urlò Robin prima di perdere i sensi

Intervennero finalmente anche Usop e Chopper rimasti a piangere la salma del mio capitano.

-NAMI TORNA IN TE!- mi urlò Sanji apparso dal nulla.

- inutile essere umano! – disse la voce con un filo di disprezzo

- LASCIA SUBITO IL CORPO DELLA MIA DOLCE NAMI, MOSTRO SCHIFOSO- continuò Sanji e dirigendosi verso di me cercò di bloccare ogni mio movimento, il loro punto debole ero proprio io, non volevano farmi del male e per questo non mi attaccavano, stesso motivo per il quale il mio capitano era morto.

Non potevo ancora credere a quello che stavo pensando, eppure era vero, era successo proprio davanti ai miei occhi e con le mie stesse mani..

Rufy, perdonami se puoi!

Il mostro si liberò della presa di Sanji scaraventandolo contro un albero, in tanto Usop mi aveva tirato qualcosa contro, qualcosa che iniziava a darmi fastidio alla gola.

- adesso non fai più la spavalda eh! –

- dannato.. co.. cosa mi hai tirato- iniziai a tossire mentre sentivo la rabbia dell’essere crescere.

- preparati, te ne servirò subito un’altra! – non fece in tempo a finire la frase che subito mi lanciò un’altra di quelle polveri fastidiose, e bravo Usop!

- Nami perdonami! – la piccola renna trasformata mi stava venendo contro per darmi un colpo e ci riuscì, la polvere di Usop aveva annebbiato tutti i senti del mio corpo, il mostro era in guai seri! Non mi importava perire insieme a lui, sapevo che sarebbe stata la giusta punizione per aver ucciso il mio capitano, e presto lo avrei rincontrato, di questo ne ero grata!

-NON TOCCATELA!- urlò Zoro facendo bloccare subito gli altri due

-ricordatevi che quella è sempre Nami, dobbiamo cercare di non farle del male!- aggiunse Sanji dopo essersi ripreso dalla botta presa prima.

Il mostro approfittando del momento di distrazione dei ragazzi si riprese, e colpì violentemente Chopper per correre subito dopo verso Usop, il poverino sentendosi spacciato tentò di tirarmi un’altra volta quella polvere per rallentare la corsa del mostro ma non ci riuscì, vidi la sua espressione di puro terrore pochi istanti prima che il poverino cadesse a terra sfinito e privo di sensi.

-NAMI TORNA IN TE!- mi urlava Zoro in lontananza. In tanto la povera Robin si era avvicinata al corpo senza vita del capitano, ripensai al suo volto, alle sue lacrime, il capitano non mi avrebbe mai aggredito e proprio per questo era stato facile per il mostro toglierlo di mezzo. L’immagine del sangue del mio Rufy sulle mie mani mi faceva rabbrividire e ribollire dalla rabbia, ma nonostante questo non riuscivo a sottrarmi dalla volontà del mostro.

-NAMI SVEGLIATI!! – la voce disperata di Zoro mi riportò al presente, in qualche modo avrei dovuto fermare quella furia.

- Nami non tornerà fino a quando tutti voi non sarete sterminati! – disse il mostro con la mia voce

- NO, NAMI TORNERA’! MI HAI SENTITO?! LEI NON MI ABBANDONERA’!-

Urlò Zoro infuriato.

- LEI CI HA GIA’ ABBANDONATI! – urlò Robin piangendo mentre stringeva tra le braccia il capitano.

- CHE STAI DICENDO?! – guardando quella scena toccante Zoro non poté fare altro che abbassare la testa in segno di resa, non le dava ragione ma poteva capire il suo dolore, la sua rabbia, come la capivo io nei confronti di quella “ME” che non ha fatto niente per fermare la furia che aveva ucciso il mio capitano.

- CI HA ABBANDONATI NEL MOMENTO IN CUI SI E’ LASCIATA COMANDARE, NEL MOMENTO IN CUI HA UCCISO IL SUO CAPITANO, IL MIO RUFY! NON LA PERDONERO’ MAI!! – urlava come se così facendo si sarebbe risvegliata da un sonno durato fin troppo, come se il tempo, ascoltando quella sua disperazione, sarebbe tornato indietro per restituirgli il suo amato capitano, urlava come se fosse la sua ultima speranza, come se cercasse di riportarlo in vita, ma ormai non c’era più niente da fare, il famigerato Cappello di Paglia era morto per mano di una semplice navigatrice, la sua navigatrice! Quale ironia..

- NAMI IO MI FIDO DI TE, SO CHE NON MI ABBANDONERAI, CHE TORNERAI DA ME! NAMI TORNA DA ME!! –

- oh si, lei tornerà!- disse il mostro iniziando a muoversi verso Zoro, troppo rapidi erano i suoi movimenti per essere percepiti dallo spadaccino e in breve mi ritrovai faccia a faccia con Zoro. In quel momento speravo mi assestasse un colpo con la sua spada e che mi eliminasse una volta per tutte ma, purtroppo, Zoro non aveva alcuna intenzione di farmi del male.

-tornerà solo dopo la tua morte!- disse il mostro prima di sferrare un colpo a Zoro che fortunatamente sfiorò.

- non credere che sarà così facile uccidermi- disse lui sorridendo

- non sopravvalutarti sciocco! –

- nemmeno tu mostro!-

- non puoi attaccarmi, come pensi di sconfiggermi senza fare del male alla tua amata?!-

- così.. – disse prima di afferrarmi le mani per bloccarle e dandomi un bacio a fior di labbra, sentivo il suo calore, la sua paura, perché erano le stesse emozioni che sentivo io, temevo per la sua vita, per la mia, per quella dei miei compagni e soffrivo per la morte di Rufy ma non riuscivo a fare nulla per fermare me stessa.

- bel trucco ma credo tu abbia fatto un piccolo errore di calcolo! – disse il mostro liberandosi dalla presa di Zoro. – peccato che questa non sia la favola della bella addormentata! – disse dopo averlo bloccato. Adesso avevo la sua schiena contro il mio petto. Il mostro lo teneva saldamente con una forza che non sapevo da dove provenisse e quasi non lo lasciava respirare.

- di addio alla tua amata principessa perché tra poco non la vedrai più! – gli disse all’orecchio.

La rabbia saliva in me come la tristezza di non poterlo salvare, sapevo come sarebbe finita, sapevo che lui non si sarebbe liberato e l’unica cosa che potevo fare era piangere per il mio amato Zoro che presto avrei ucciso con le mie stesse mani. Il sogno di vivere per sempre al tuo fianco svanirà tra pochi istanti, appena esalerai il tuo ultimo respiro. Addio amore mio

-Na..mi non.. piangere.. ti prego!- sentivo il suo torace spezzarsi ogni secondo di più, sentivo il rumore delle sue ossa fatte a pezzi dalle mie braccia. Eppure non strillava, sapevo quanto fosse insopportabile quel dolore eppure per non farmi piangere aveva deciso di non urlare.

Mi accorsi solo dopo che quelle parole le aveva dette dopo aver visto il mio volto, non stavo piangendo anche dentro, le lacrime mi stavano rigando il volto, me ne accorsi dalle scie di calore che lasciavano sulle mie guance.

- Nami.. io ti.. amo.. ma adesso svegliati! –

   
 
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