Salve
a tutti, sono tornata, scusate l'enorme
ritardo, ormai sembra essere diventata un'abitudine ma vi assicuro che
non è
così, non lo faccio a posta è che a volte non ho
internet e quindi non posso
aggiungere i capitoli anche se sono pronti da mesi, spero non accada
più. vi
comunico che la storia sta finendo, ormai manca il capitolo conclusivo,
spero
che la fine di quest'avventura vi sorprenda come ha sorpreso me XD
avevo in
mente ben altro ma si è praticamente scritta da sola XD
spero di non deludervi.
BUONA LETTURA
Sanji
svegliò Rubbi dandogli un calcio in
piena faccia
-
ahi, ma che cavolo.. – disse alzandosi
di scatto coprendosi la parte lesa.
-
Sanji sei un idiota!! – gli dissi
sferrandogli un pugno in testa, ovviamente si era dimenticato del
collegamento
che avevo con Rubbis
-
perdonami dolce Nami! – disse
inchinandosi
- sta
zitto! – dissi secca cerando di
trattenere le lacrime per il dolore.
-
stai bene Nami? – disse Zoro
avvicinandosi
- si
sto bene! –
-
ragazzi smettetela di perdere tempo e
troviamo un modo per uscire da qui!- disse Usop nervoso.
- si
hai ragione, ma non riesco a capire
cosa possa essere successo a Nami e Rubbi- disse Robin perplessa.
-
probabilmente è una qualche sorta di
incantesimo della strega- disse Rubbis.
Ci
incamminammo verso la collina dove
abitava la strega. Avevo troppi pensieri in testa e non riuscivo a
trovare le
risposte alle mille domande che mi ponevo, ad esempio perché
non avevo sognato
Zoro al posto di Rufy? Perché quando ho capito che era tutto
un sogno una parte
di me è rimasta delusa? Pensieri come questi continuavano a
insinuare dubbi su
ciò che provavo per il mio capitano e come se non bastasse
mi ritrovai a
camminare tra i due che, notai, avevano un’espressione seria
e per nulla
rassicurante. Senza accorgermene sbuffa rompendo il silenzio tra noi.
- che
hai? Stai male? – chiese Rufy
preoccupato
- no
sto bene Rufy, non preoccuparti!-
- le
stai troppo addosso ecco cos’ha che
non va! – incalzò Zoro
-
è la mia navigatrice, è normale che mi
preoccupi! –
- ci
penso io a lei CAPITANO, non ha
bisogno di te!! –
-
adesso basta, si può sapere che vi
prende!? – sbottai
-
c’è che ancora non hai capito quello k
prova lui per te – disse Zoro indicando Rufy che in tanto
aveva abbassato la
testa con aria colpevole
- che
significa?- guardai Rufy
-
allora davvero non ha capito- sbuffò
Zoro andando davanti al capitano con aria minacciosa
-
sappi che sono innamorato di Nami e per
questo motivo non la cederò così facilmente a uno
che non sa nemmeno cosa significa
amare, io non mollerò, da questo momento saremo rivali e
vincerà chi riuscirà
ad averla! – disse allungando la mano in segno di sfida. Il
capitano alzò la
testa e sfoderò un sorriso soddisfatto e afferrò
la mano di Zoro – sarà mia,
come lo è sempre stata! – stupita dalle parole del
capitano finalmente capii di
cosa parlava Zoro
-
io non sono un oggetto, né un trofeo!
–
-
infatti, però sei la donna che entrambi
amiamo! – disse Rufy serio.
-
Rufy non credo che tu abbia ben chiaro
il concetto di “amare qualcuno”- dissi incerta
- ce
l’ho invece, sei tu che non capisci
quello che provo! – disse Rufy quasi sul punto di
arrabbiarsi. – prendete tutti
alla leggera i miei sentimenti, credete che io sia buono solo a
mangiare,
nessuno sa quanto mi sta a cuore la vostra felicità, ne
tanto meno la mia
navigatrice! –
-
Rufy... – lo guardavo stupita, come
potevo anche solo pensare che il mio capitano che ho sempre considerato
un
bambino troppo cresciuto potesse provare una cosa simile per me!
-
adesso pensiamo solo a tirare fuori
Nami da questa brutta storia e poi penseremo a anche a questo!- disse
Zoro
prendendomi per mano. Senza opporre resistenza lo seguii ancora
incredula da
ciò che stava succedendo.
- sta
tranquilla Nami, ti resterò
accanto, non permetterò a nessuno di farti del male!
– disse Zoro sorridendo
D’un
tratto iniziai a sentire un dolore
acuto dietro la schiena, come se mi ci avessero dato una pugnalata,
impotente
mi inginocchiai per terra presa dagli spasmi.
-
Nami che ti prende? – disse Zoro sopra
di me
- la
schiena.. fa male! –
Zoro
mi scoprii la schiena per vedere
cosa avessi ma quando non sentii uscire niente dalla sua bocca mi
preoccupai
ancora di più.
-
Nami, ricordi quel segno nero che avevi
sulla nave ancora prima di arrivare qui?- feci cenno col capo di si
-
sembra essersi ingrandito, come se
stesse prendendo tutto il tuo corpo! –
Si
avvicinarono tutti preoccupati. Io iniziai
a sentire il fuoco invadere tutto il mio corpo, stavo bruciando ma
dall’interno. Non riuscivo a capire cosa stesse succedendo,
riuscivo solo a
percepire una forza liberarsi in me affievolendo la mia
volontà di lottare,
aveva preso il sopravvento..
-
Nami che ti prende, torna in te, cosa
ti sta succedendo?! PARLAMI NAMI, RISPONDIMI!! – sentivo la
voce di Zoro ma non
riuscivo a rispondere, vedevo ciò che stava accadendo ma
come se non fossi più
nel mio corpo.
Li
vedevo tutti davanti a me come se
fossero terrorizzati, la mia bocca si muoveva da sola e ne uscivano
parole che
non stavo pronunciando io ma qualcun altro.
-
avete fatto male a immischiarvi in
questa faccenda, adesso ucciderò tutti i rivali in amore di
Rubbis e lo farò
usando la vostra preziosa Nami! – queste furono le parole che
le mie labbra non
poterono fare a meno di pronunciare, spinte dalla stessa persona che
controllava il mio corpo e che con una velocità assurda lo
scaraventava contro
i miei amici.
Il
mio capitano davanti a me, piangeva,
in meno di un secondo lo scenario cambiò e mi ritrovai
appoggiata alle sue
spalle, sentivo la sua testa pesare sulla mia spalla. Pensai fosse
stato un
sogno ma quelle parole mi fecero capire il contrario.
-
Nami, avevo giurato di salvarti ma non
ci sono riuscito, ti prego perdonami! – disse con voce
affaticata.
-
R..u f..y – riuscì a dire solo il suo
nome prima di sentire il battere del suo cuore fermarsi nella mia mano.
Avevo
ucciso il mio capitano, ed ero stata io con le mie mai.
Sentivo
le voci disperate dei miei
compagni, le lacrime scendere e rigare il mio volto privo di
espressione per
via dell’altra presenza.
Il
mio corpo ancora sporco del sangue di
Rufy si diresse verso quello che sarebbe stato il prossimo bersaglio,
Zoro.
-
sca.. ppa.. – cercavo con tutte le mie
forze di recuperare il controllo ma l’essere sembrava non
voler mollare. In
tanto Robin mi aveva bloccato con i suoi poteri, la vidi piangere
disperata per
la morte del mio capitano.
- IO
LO AMAVO!! NAMI TORNA IN TE! – disse
urlando di rabbia.
-
io.. Zoro.. salvalo- stavo riprendendo
piano piano il controllo del mio corpo.
“Non
credere che sia così facile! Non ho
ancora finito qui, è rimasto l’ostacolo
più grande da abbattere!”
disse la voce dentro di me.
-
pensi davvero che un giochetto così
banale possa fermarmi?! – disse la voce a Robin.
- non
credo, ma giuro che la pagherai per
ciò che hai fatto! –
-
avresti dovuto tenertelo stretto quel
povero ragazzo, mi sarei risparmiata di sporcarmi le mani! –
- chi
diavolo sei tu?! Mostro, non osare
parlare in questo modo di Rufy! MORIRAI MOSTRO!! –
urlò Robin in preda alla
disperazione.
-
ROBIN NO!! – sentii urlare Zoro nel
disperato tentativo di fermare Robin mentre mi strangolava.
Dentro
di me desideravo solo che tutto
questo finisse al più presto e se per farlo dovevo morire
allora andava bene
così.
- NON
è NAMI, E’ UN MOSTRO, HA UCCISO
RUFY! IL MIO RUFY ADORATO E’ MORTO A CAUSA SUA! ADESSO LEI
FARA’ LA SUA STESSA
FINE! –
Zoro
corse verso Robin per fermarla e
sentii la presa al collo allentarsi, la creatura dentro di me ne
approfittò
liberandosi dalla presa e dirigendosi verso i due distratti.
-
Adesso tocca a te! – con uno scatto li
raggiunse, sferrò un pugno a Robin che aveva allontanato
Zoro con una mano
spuntata dal nulla.
-SCAPPA
ZORO!- urlò Robin prima di
perdere i sensi
Intervennero
finalmente anche Usop e
Chopper rimasti a piangere la salma del mio capitano.
-NAMI
TORNA IN TE!- mi urlò Sanji apparso
dal nulla.
-
inutile essere umano! – disse la voce
con un filo di disprezzo
-
LASCIA SUBITO IL CORPO DELLA MIA DOLCE
NAMI, MOSTRO SCHIFOSO- continuò Sanji e dirigendosi verso di
me cercò di
bloccare ogni mio movimento, il loro punto debole ero proprio io, non
volevano
farmi del male e per questo non mi attaccavano, stesso motivo per il
quale il
mio capitano era morto.
Non
potevo ancora credere a quello che
stavo pensando, eppure era vero, era successo proprio davanti ai miei
occhi e
con le mie stesse mani..
Rufy,
perdonami se puoi!
Il
mostro si liberò della presa di Sanji
scaraventandolo contro un albero, in tanto Usop mi aveva tirato
qualcosa
contro, qualcosa che iniziava a darmi fastidio alla gola.
-
adesso non fai più la spavalda eh! –
-
dannato.. co.. cosa mi hai tirato-
iniziai a tossire mentre sentivo la rabbia dell’essere
crescere.
-
preparati, te ne servirò subito
un’altra! – non fece in tempo a finire la frase che
subito mi lanciò un’altra
di quelle polveri fastidiose, e bravo Usop!
-
Nami perdonami! – la piccola renna
trasformata mi stava venendo contro per darmi un colpo e ci
riuscì, la polvere
di Usop aveva annebbiato tutti i senti del mio corpo, il mostro era in
guai
seri! Non mi importava perire insieme a lui, sapevo che sarebbe stata
la giusta
punizione per aver ucciso il mio capitano, e presto lo avrei
rincontrato, di
questo ne ero grata!
-NON
TOCCATELA!- urlò Zoro facendo
bloccare subito gli altri due
-ricordatevi
che quella è sempre Nami,
dobbiamo cercare di non farle del male!- aggiunse Sanji dopo essersi
ripreso
dalla botta presa prima.
Il
mostro approfittando del momento di
distrazione dei ragazzi si riprese, e colpì violentemente
Chopper per correre
subito dopo verso Usop, il poverino sentendosi spacciato
tentò di tirarmi
un’altra volta quella polvere per rallentare la corsa del
mostro ma non ci
riuscì, vidi la sua espressione di puro terrore pochi
istanti prima che il
poverino cadesse a terra sfinito e privo di sensi.
-NAMI
TORNA IN TE!- mi urlava Zoro in
lontananza. In tanto la povera Robin si era avvicinata al corpo senza
vita del
capitano, ripensai al suo volto, alle sue lacrime, il capitano non mi
avrebbe
mai aggredito e proprio per questo era stato facile per il mostro
toglierlo di
mezzo. L’immagine del sangue del mio Rufy sulle mie mani mi
faceva rabbrividire
e ribollire dalla rabbia, ma nonostante questo non riuscivo a sottrarmi
dalla
volontà del mostro.
-NAMI
SVEGLIATI!! – la voce disperata di
Zoro mi riportò al presente, in qualche modo avrei dovuto
fermare quella furia.
-
Nami non tornerà fino a quando tutti
voi non sarete sterminati! – disse il mostro con la mia voce
- NO,
NAMI TORNERA’! MI HAI SENTITO?! LEI
NON MI ABBANDONERA’!-
Urlò
Zoro infuriato.
- LEI
CI HA GIA’ ABBANDONATI! – urlò
Robin piangendo mentre stringeva tra le braccia il capitano.
- CHE
STAI DICENDO?! – guardando quella
scena toccante Zoro non poté fare altro che abbassare la
testa in segno di
resa, non le dava ragione ma poteva capire il suo dolore, la sua
rabbia, come
la capivo io nei confronti di quella “ME” che non
ha fatto niente per fermare
la furia che aveva ucciso il mio capitano.
- CI
HA ABBANDONATI NEL MOMENTO IN CUI SI
E’ LASCIATA COMANDARE, NEL MOMENTO IN CUI HA UCCISO IL SUO
CAPITANO, IL MIO
RUFY! NON LA PERDONERO’ MAI!! – urlava come se
così facendo si sarebbe
risvegliata da un sonno durato fin troppo, come se il tempo, ascoltando
quella
sua disperazione, sarebbe tornato indietro per restituirgli il suo
amato
capitano, urlava come se fosse la sua ultima speranza, come se cercasse
di
riportarlo in vita, ma ormai non c’era più niente
da fare, il famigerato
Cappello di Paglia era morto per mano di una semplice navigatrice, la
sua
navigatrice! Quale ironia..
-
NAMI IO MI FIDO DI TE, SO CHE NON MI
ABBANDONERAI, CHE TORNERAI DA ME! NAMI TORNA DA ME!! –
- oh
si, lei tornerà!- disse il mostro
iniziando a muoversi verso Zoro, troppo rapidi erano i suoi movimenti
per
essere percepiti dallo spadaccino e in breve mi ritrovai faccia a
faccia con
Zoro. In quel momento speravo mi assestasse un colpo con la sua spada e
che mi
eliminasse una volta per tutte ma, purtroppo, Zoro non aveva alcuna
intenzione
di farmi del male.
-tornerà
solo dopo la tua morte!- disse
il mostro prima di sferrare un colpo a Zoro che fortunatamente
sfiorò.
- non
credere che sarà così facile
uccidermi- disse lui sorridendo
- non
sopravvalutarti sciocco! –
-
nemmeno tu mostro!-
- non
puoi attaccarmi, come pensi di
sconfiggermi senza fare del male alla tua amata?!-
-
così.. – disse prima di afferrarmi le
mani per bloccarle e dandomi un bacio a fior di labbra, sentivo il suo
calore, la
sua paura, perché erano le stesse emozioni che sentivo io,
temevo per la sua
vita, per la mia, per quella dei miei compagni e soffrivo per la morte
di Rufy
ma non riuscivo a fare nulla per fermare me stessa.
- bel
trucco ma credo tu abbia fatto un
piccolo errore di calcolo! – disse il mostro liberandosi
dalla presa di Zoro. –
peccato che questa non sia la favola della bella addormentata!
– disse dopo
averlo bloccato. Adesso avevo la sua schiena contro il mio petto. Il
mostro lo
teneva saldamente con una forza che non sapevo da dove provenisse e
quasi non
lo lasciava respirare.
- di
addio alla tua amata principessa
perché tra poco non la vedrai più! –
gli disse all’orecchio.
La
rabbia saliva in me come la tristezza
di non poterlo salvare, sapevo come sarebbe finita, sapevo che lui non
si
sarebbe liberato e l’unica cosa che potevo fare era piangere
per il mio amato
Zoro che presto avrei ucciso con le mie stesse mani. Il sogno di vivere
per
sempre al tuo fianco svanirà tra pochi istanti, appena
esalerai il tuo ultimo
respiro. Addio amore mio
-Na..mi
non.. piangere.. ti prego!-
sentivo il suo torace spezzarsi ogni secondo di più, sentivo
il rumore delle
sue ossa fatte a pezzi dalle mie braccia. Eppure non strillava, sapevo
quanto
fosse insopportabile quel dolore eppure per non farmi piangere aveva
deciso di
non urlare.
Mi
accorsi solo dopo che quelle parole le
aveva dette dopo aver visto il mio volto, non stavo piangendo anche
dentro, le
lacrime mi stavano rigando il volto, me ne accorsi dalle scie di calore
che
lasciavano sulle mie guance.
-
Nami.. io ti.. amo.. ma adesso
svegliati! –