Fanfic su attori > Cast Glee
Segui la storia  |       
Autore: sakuraelisa    16/02/2013    1 recensioni
Chris e Darren si erano conosciuti nel settembre del 2010, il loro era stato un incontro magico, attraverso i loro tweets ho voluto costruire una mia storia sulla loro vita.
Genere: Angst, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Chris Colfer, Darren Criss, Quasi tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Premesse:

Salve a tutti, mi chiamo Elisa, non sono nuova del mondo di efp, già pubblico una storia, ma tempo fa scrissi la mia prima fan fiction, che è questa che state per leggere, quindi per quello come datazione risulta un po' vecchia, ho scritto questa storia, basandomi oltre che su una mia trama anche su tweets realmente scritti, e sto per questo seguendo un filo cronologico che inizia con il novembre del 2011 e si conclude nel luglio 2012.
Io non conosco Chris Colfer ne tanto meno Darren Criss, ma ho voluto parlare e scrivere di loro in base a come li vedo io e come li conosco, spero di non deludervi. La storia è già scritta per metà, quindi per la pubblicazione non ci sono problemi, aggiornerò ogni giovedì, a presto.


Capitolo quattro

 

11 dicembre 2011

Era ormai una settimana che lui e Darren si erano trasferiti nella casa nuova: per quest’ultimo era stato facile portare tutte le sue cose e sistemarle, alla fine non aveva molto di importante, a lui bastava avere la sua chitarra e i suoi occhiali fuxia.
Chris era una persona più ordinata ed era per questo che era stato più complicato, anche perché lui era sempre un ragazzo molto preciso, soprattutto quando riguardava le sue cose.
E adesso eccolo qua nella loro camera da letto, seduto nella sua sedia a dondolo davanti la finestra; aveva chiesto a Darren di procurarne due, in modo che si potessero sedere ogni volta che preferivano per ammirare il panorama che si destava davanti a loro.
Era così assorto, perso nel suo mondo che non sentì nemmeno la porta d’ingresso aprirsi, né tanto meno qualcuno che salì le scale di corsa, fino a quando non se lo ritrovò alle spalle. Darren si sporse verso di lui e lo abbracciò da dietro.

Eccoti qua amore, che stavi guardando?”

Chris poggiò subito le mani sopra le sue, notò subito qualcosa che prima non c’era abbasso lo sguardo e noto che Darren al polso portava un nuovo braccialetto.

Questo cos’è? È nuovo?”

Darren sorrise mentre lasciava un bacio sul suo collo, e notò subito la sua curiosità.

Ti piace?”

Bhe si è carino, puoi levarlo? Così posso vederlo meglio.

Darren si staccò da lui e si levò il braccialetto per mostrarglielo, Chris lo prese tra le sue mani e lo esaminò notando subito l’iscrizione all’interno:
“Chris, you are my sun”.
Alzò gli occhi per perdersi in quelli della persona che aveva al suo fianco, quel ragazzo che scopriva di amare ogni giorno di più.
Non aveva nemmeno sentito i suoi passi mentre si metteva di fronte a lui e si inginocchiava. Che gli prendeva le mani tra le sue e le portava alle labbra per lasciargli piccoli bacetti sulle sue dita tremolanti.

Ti piace? Sono braccialetti in argento, sono semplici e impossibili da notare.

Chris lo guardava sempre di più, continuava ad avere quella tremenda voglia di piangere per l’emozione ma resisteva, voleva far vedere che non era una persona debole e piagnucolona, anche se sapeva bene che con Darren tutto questo non serviva, con lui poteva essere se stesso.

Forse te lo ripeto troppo poco, ma io ti amo Darren, non so che farei senza di te, e tutto questo che abbiamo è così tanto, dimmi che non mi lascerai.

Mai amore mio, resterò finché tu mi vorrai.

Si lasciò cadere sulle sue spalle e lo abbracciò forte, stringerlo era quasi diventato una della sue priorità.
Darren lo accolse tra le sue braccia, baciandogli prima una spalla, il collo e poi l’orecchio sussurrandogli:

Ne ho uno anche per te.

Chris si sollevò giusto per poterlo guardare negli occhi per verificare se aveva o meno sentito bene.

Cosa avresti per me?”

Darren si scostò da lui e prese dalla tasca dei suoi jeans una piccola pochette in velluto, dalla quale qualche secondo più tardi tirò fuori un altro braccialetto, sempre in argento.
Chris non ci riuscì più, quelle lacrime che tanto stava nascondendo stavano cadendo, non era riuscito a fermarle.
Il suo ragazzo allora si avvicinò fino a circondargli il viso con le mani, a baciargli quelle calde lacrime una ad una.

C’è un incisione anche nel tuo braccialetto, e spero tanto di non essere stato troppo presuntuoso.

Portò il braccialetto alla sua attenzione e lesse a voce alta la scritta incisa nel retro del piccolo gioiello.

Darren, you are my moon”.

Chris continuava a guardare quella persona che aveva fronte a sé, non sapeva spiegarsi come poteva essere stato tanto fortunato, avere un ragazzo che lo amasse in quel modo spropositato che per lui era disposto a fare di tutto.

Sai amore, ho sempre pensato che io e te fossimo come il giorno e la notte, costretti a vivere in questo limbo, allora ho pensato che dovevamo avere un piccolo simbolo che rappresentasse il nostro sentimento, ho fatto male?”

No tesoro, sei stato meraviglioso, e sappi che non sei stato presuntuoso, se io sono il tuo sole, tu sei la mia luna.

Darren sorrise ancora, in quel giorno appena giunto alla parte più bella; non faceva altro che sorridere, da quando stava con Chris gli veniva naturale.

Posso mettertelo?”

Si.

Chris allungò la sua mano sinistra, sentiva che era quella giusta, lui gli sorrise e la prese, poggiò le dita sul suo polso bianco e niveo e mise il braccialetto.

Ti sta proprio bene lo sai?”

Darren si sollevò sulle ginocchia e lo fece alzare per poterlo abbracciare meglio, lo strinse a sé e davanti alla loro finestra, davanti a quel pomeriggio che stava finendo, al sole che stava tramontando.

Ti amo da morire Chris, ti amo e non smetterò mai di dirtelo.

Allora non farlo.”

I due innamorati sciolsero il loro abbraccio e si guardarono ancora negli occhi, ormai per loro era diventata una bella abitudine.

Scendiamo in cucina, ho una sorpresa per te.

“Darren, ancora? Non è necessario farmi tanti regali.

Lui gli cinse la vita, poggiando le mani sui suoi fianchi, avvicinando il viso al suo e respirandogli sulle labbra.

Ma io voglio farlo amore, lasciati viziare.

Chris sorrise tra sé e sé e finalmente colmò la distanza che separava le sue labbra da quelle del suo compagno.
A lui piaceva molto baciare Darren, sin dalla prima volta che capitò, le sue labbra aderivano perfettamente alle sue, erano sempre morbide ma allo stesso tempo carnose, e amava anche il loro colore dopo che si baciavano per ore.
Gli piaceva mordicchiare il labbro inferiore di Darren: era particolarmente malleabile, e a Chris piaceva molto poterlo succhiare.
I loro baci diventavano sempre passionali dopo un po’ di tempo, entrambi erano capaci di renderli quasi erotici.
La parte più divertente arrivava quando entrambi aprivano la bocca e le loro lingue potevano uscire e unirsi.
Quando Chris fu il primo a separarsi da quelle calde labbra, fu anche il primo a sentire il suo mugolio come segno di protesta.
I suoi occhi dorati adesso erano diventati più accesi, avevano quella luce quasi accecante.

Pensavo sarebbe durato in eterno.

Vedrai tesoro, durerà.

Quest’ultimo gli prese la mano e lo trascinò fuori dalla stanza, chiusero la porta alle loro spalle e scesero le scale che avrebbero portato al piano terra della loro abitazione.

Allora, questa sorpresa?”

Darren si destò come da un incantesimo; si era proprio dimenticato della sorpresa. Chris lo guardò con amore, ormai lo conosceva bene, e la
sbadataggine era uno suoi punti forti.

Ah si, allora adesso chiudi gli occhi.

Ancora? Ma possibile che sia così ogni volta?”

Amore lo sai che amo farti le sorprese e amo fartele per bene, perciò chiudi gli occhi e non barare”.

Così Chris decise di accontentare il suo pazzo fidanzato, chiuse gli occhi come ordinato e si fece trascinare.
Darren lo portò in cucina, spostò la sedia e lo fece sedere al tavolo rotondo attento a non fare cadere il vaso di fiori posto al centro.
Chris lo lasciò fare tutto, voleva davvero rendere felice il suo ragazzo, era la sola cosa che gli importasse davvero assieme alla sua famiglia, ai suoi amici e al suo lavoro.
Sentì un nuovo profumo provenire poco distante da lui, lo avrebbe riconosciuto ovunque, quel sapore aromatico di cacao e arance.

Oh mio dio Darren, ti prego posso aprire gli occhi adesso?”

Darren sbuffò ma sorrise allo stesso tempo.

Non ancora, aspetta un momento.

Gli si avvicinò e posò l’oggetto incriminato sulla tavola proprio davanti a lui, prese una sedia e la sistemò affianco a Chris sedendogli vicino.

Adesso puoi aprire.

Chris aprì i suoi occhi blu, Darren aveva notato che il suo colore diventava sempre più vivo, quel blu delle volte poteva essere azzurro e celeste, e delle altre con mille sfumature tutte diverse.
Davanti a lui si mostrava una torta al cioccolato, con delle arance messe tutte intorno come decorazione e con al centro una scritta: “Happy Christmas”.
Darren di fianco a lui sorrideva ancora e gli passò un braccio intorno alle spalle.

Sai amore questo sarà il nostro primo Natale insieme, ho pensato che dovevamo festeggiare, sì andremo anche a mangiare fuori uno di questi giorni ma
nel frattempo possiamo mangiare questa torta, nella tranquillità della nostra casa.

Chris continuava a guardare quel dolce, continuava a leggere quella scritta, a pensare che era tutto cambiato da quando era piccolo, da quando non aveva amici: ed ora eccolo qua, aveva tanti amici e aveva un ragazzo. Si amavano molto, di questo ne era certo, bastava che si guardassero negli occhi un momento e tutto diventava sempre chiaro.

Hey Chris, tutto bene? Ho sbagliato qualcosa?” gli chiese preoccupato.

Quest’ultimo si voltò subito verso di lui, gli prese il viso tra le mani e lo baciò.

Non hai fatto nulla tesoro, sei semplicemente perfetto e non so che ho fatto per averti.

Darren riprese a respirare correttamente

Bè, ami il cioccolato come me amore, per me vale molti punti.

Chris scoppio a ridere, lo faceva sempre quando era vicino a lui, era davvero la sua medicina per stare meglio.

Pensi che potremo mangiarla adesso, sai Darren mi è venuta fame!

Certo che ce la mangiamo, cosa credi, facciamo a metà?”

Chris lo guardò severamente anche se il suo sorriso non era sparito per nulla dal suo viso.

Spero che tu stia scherzando! Ti farebbe male mangiarne anche solo una fetta e poi…”

Non riuscì nemmeno a finire la frase che Darren lo prese in contropiede poggiando le sue labbra sopra le sue; ormai lo aveva capito, il solo modo per zittire il suo bel fidanzato dagli occhi come quelli di un angelo, era baciarlo, baciarlo fino a perdere il respiro.
 
La sera arrivò anche troppo in fretta, Darren era uscito da un’ora e aveva detto a Chris di aspettarlo per le nove, che per quell’ora sarebbero andati a cena insieme. Quest’ultimo aveva notato che al suo ragazzo piaceva molto fare le sorprese; non che gli dispiacesse, però tutto questo mistero per ogni cosa il più delle volte poteva essere stressante, non tanto per la sorpresa in sé, ma per la voglia di indovinare sempre tutto quello che il suo dolce fidanzato riservava per lui.
In quel momento era davanti allo specchio, alle prese con i bottoni della sua camicia nuova, comprata qualche settimana prima. Gli era piaciuto quel colore azzurro che sembrava vivo, quasi reale e così in sintonia con il colore dei suoi occhi.
Non ebbe nemmeno finito che sentì una voce provenire dalla porta d’ingresso della loro stanza da letto, si girò immediatamente e notò la figura più bella nella camera assieme a lui. Appoggiato allo stipite della porta c’era il suo Darren, sempre bellissimo e sexy con quel suo abbigliamento casual che di tanto in tanto riservava solo per lui. Quei jeans scuri che gli fasciavano il sedere in quel modo meraviglioso e quella camicia di lino, di quel colore scuro quasi simile al nero, ma con una sfumatura bluastra che rendeva tutto perfetto.

Se vuoi io ti aiuto ad allacciare quei bottoni

Chris sorrise malizioso nel suo identico modo, ormai si conoscevano bene, bastava un solo e unico contatto visivo per creare la scintilla.

Bè. Sicuramente tu sai dove mettere le mani meglio di me.

Darren si mise a ridere e si avvicinò a lui in pochi passi. Gli arrivò davanti e in quel momento stavano respirando insieme, i loro cuori erano in sintonia così tante volte che si poteva pensare che battessero insieme. Mentre gli abbottonava la camicia le sue dita si inoltrarono innocenti all’interno dell’indumento, fino ad arrivare a posarsi sulla canottiera che Chris portava costantemente quasi temesse di prendersi un raffreddore per la troppa umidità.

Devi abbottonarmi la camicia Darren, non cercare di togliermela.” gli disse sorridendo.

Mi devi spiegare perché porti sempre una canottiera sotto la camicia, sei giovane, non ne hai bisogno.

Chris si sporse verso di lui e gli portò le braccia intorno al collo.

Perché così quando mi vorrai spogliare per fare l’amore con me, sarà tutto molto più divertente.

Lo sai che sei molto spiritoso quando vuoi?

Tesoro ma io sono sempre spiritoso!

E così facendo gli posò le labbra sulle sue, sentire le labbra di Darren era sempre una gioia immensa, sentire come le sue labbra si muovevano sulle sue, percepire la sua lingua che si insinuava sempre di soppiatto sulla sua. Quel brivido che provava ogni volta, che i loro respiri attiravano la stessa aria.
Per Chris separarsi era sempre deleterio, avrebbe voluto restare incollato alla bocca del suo ragazzo per il resto dei suoi giorni, ma purtroppo doveva pur sempre respirare.

Su, adesso lascia che finisca di prepararmi così possiamo finalmente andare a cena.”

Darren portò subito le mani alla sua camicia, stavolta abbottonandola per davvero, bottone per bottone, poi lasciò un candido bacio sulla sua fronte e lo prese per mano trascinandolo fuori dalla stanza.
Scesero le scale e presero le chiavi che stavano nel mobile vicino all’ingresso, si misero i loro cappotti appesi nell’appendi abiti, aprirono la porta e uscirono.
Percorsero il vialetto del loro piccolo giardino, dove Chris quella mattina aveva iniziato a piantare i primi fiori. Voleva che tutto fosse fiorito e colorato e riempire il giardino di mille colori era la cosa migliore da fare anche se per vedere il risultato avrebbe dovuto aspettare l’arrivo della tanto sognata primavera.

Sai se un giorno dovessi sposarmi lo vorrei fare qua, in questo giardino, nel nostro piccolo paradiso, magari potremo far costruire un piccolo altare, che
dici?”

Darren si fermò e si voltò verso di lui, le loro mani giunte e le loro dita sempre intrecciate.

Che hai detto?”

Tranquillo tesoro non ti sto facendo una proposta seria, abbiamo tempo per pensare a tutto, sto solo facendo dei progetti … dici che è troppo presto?”

Non sentì subito una risposta ma delle labbra sulle sue, per un bacio frettoloso ma passionale allo stesso tempo. Un respiro incerto sulla sua bocca.

No amore, anche io ho dei progetti, ma alcune volte ho paura di star correndo troppo e ho timore di poterti spaventare in qualche modo.

Gli occhi di Chris si allarmarono un poco, prese il viso del suo ragazzo tra le mani temendo quasi di poterlo perdere.

“Darren, sappi una cosa, tu puoi fare ogni progetto che desideri e io sarò sempre con te per realizzarlo, che sia uno o centomila, quindi ti prego rendimene partecipe sempre, va bene?”

Quest’ultimo strinse le mani sulle sue, sfiorò le sue dita per fargli sentire anche solo per un attimo quanto tutto questo potesse essere eccitante; Chris sembrò capire perché si rilassò e con il sorriso sulle labbra lo baciò ancora, ancora e ancora.
Dopo che si separarono di nuovo per la troppa poca aria, finalmente raggiunsero l’auto pronti a partire alla volta della tanto agognata cena, una delle tante cene pre-natalizie che preannunciavano un felice periodo per Chris.
Arrivati al ristorante, Darren parcheggiò l’auto e insieme uscirono dalla macchina.
Mentre giungevano all’entrata del locale, Chris notò che era un posto all’aperto, e tutto il perimetro era circondato da lanterne che incorniciavano con la loro luce dorata i mille tavoli disposti.
Ma la cosa che attirò maggiormente la sua attenzione fu il nome del ristorante che lampeggiava in alto: “French Garden”.
Darren al suo fianco gli strinse la mano e si avvicinò di poco a lui fino a far sfiorare le loro spalle e far toccare i loro gomiti, baciandogli il collo e sussurrandogli nel suo orecchio:

Ti piace? So che ami la cucina francese e ho voluto farti una sorpresa.

“Un’altra tra le tante?”

Chris si voltò verso di lui e lo baciò immediatamente sulle labbra, a volte sentiva il forte impulso di farlo e non gli importava di dove fossero in quel
momento, anche se nessuno badava a loro.

Questo è un sì?”

Gli accarezzò una guancia con la punta delle dita, sorridendogli con gli occhi e Darren proprio in quelle iridi blu trovò la sua risposta.

Su, entriamo dentro.

Entrarono all’interno del locale, e dopo aver richiesto la loro prenotazione, furono condotti al loro tavolo.
Era un tavolino per due, situato in un angolo appartato del giardino attinente al ristorante dove di solito erano posti i tavoli all’esterno.
I due si sedettero levandosi i loro cappotti e poggiandoli sulla sedia posta alla loro destra e insieme si godettero l’atmosfera romantica: erano uno di fronte all’altro, circondati da una luce particolare, come se ci fossero mille lucciole a danzare per loro.
Quelle piante che adornavano il ristorante poi rendevano tutto ancora più suggestivo.
Chris stava ammirando il paesaggio e la mano di Darren scivolò presto sulla sua, le loro dita si legarono come se non fossero nate per altro.

Posso dirtelo?”

Che sono bellissimo? Me lo ripeti cosi tante volte che me lo dimentico!”

allora te lo ridico, sei bellissimo Chris, quel colore blu poi…”

Quest’ultimo si sporse verso di lui, poggiando i gomiti sul tavolo, stando attento a non far cadere nulla, amava poterlo guardare bene negli occhi, amava potergli sospirare sulle labbra i suoi pensieri.

Mi fai troppi complimenti, non è che vuoi qualcosa in cambio eh?”

Darren sorrise, quel sorriso meraviglioso che mostrava a tutti ma a lui regalava sempre una scintilla in più. I suoi occhi che ora guardavano le sue labbra.

Vorrei tanto poterti baciare adesso.

E allora fallo, che aspetti?”

E si baciarono, sotto le stelle, con le lucciole a fare da compagnia ai loro respiri, ai loro piccoli gemiti silenziosi, in quel luogo appartato fatto apposta per loro.
Era una delle cose che entrambi apprezzavano di più in quella città, potevano baciarsi, tenersi per mano e nessuno diceva nulla. Era bello per una volta non sentire nessuna lamentela, almeno per Chris, visto che Darren era cresciuto in una città aperta come San Francisco.
Si staccarono felici, le loro labbra che non volevano smettere di assaporarsi, ma dovevano pur mangiare dopotutto.

Hai un sapore buonissimo lo sai?”

Anche tu amore.

Nel frattempo arrivò il cameriere, porse loro il menù e poi attese la loro ordinazione, entrambi ordinarono una cosa semplice, un piatto come loro, due
normali ragazzi che nonostante il successo erano rimasti loro stessi.
Appena il cameriere andò via, Chris si voltò verso l’immenso paesaggio che si destava davanti ai suoi occhi, gli sembrava quasi di essere in una foresta magica, con tutte quelle piante, le lanterne e quelle mille luci.
Non si accorse minimamente della musica che era appena partita che risuonava nell’aria, percepì solo la mano di Darren sempre stretta nella sua e la sua voce entusiasta.

Non ci posso credere, amore ascolta, è lei!

Chris si voltò immediatamente ascoltando finalmente la musica misteriosa.

Lei chi?”

È la nostra baby it’s cold outside.

I suoi occhi si illuminarono subito a quelle parole, a quei suoni che stava sentendo, che riportavano alla sua mente dei bellissimi ricordi.

Ci pensi amore?” Gli disse Darren prendendogli anche l’altra mano tra le sue.

A cosa?”

Questa canzone era il primo duetto di Kurt e Blaine, la loro prima canzone del loro primo natale insieme.

Bè, però non stavano insieme all’epoca.

“Blaine era già innamorato di Kurt, solo che non lo sapeva.

Tu invece Darren lo sai, vero?”

Che ti amo Chris? Certo che lo so.

Quest’ultimo si rilasso a quelle parole e sorrise come sempre faceva quando stava con il suo fidanzato, ovunque fossero, lui non smetteva mai di sorridere.

Comunque la cantiamo meglio noi di sicuro!

Ma dai, anche la versione originale è bellissima.

Amore, tu hai la voce di un angelo e rendi questa canzone perfetta, altro che l’originale … dai canta per me!

Chris strabuzzò gli occhi

Sei impazzito? Qua? Davanti a tutti?”

Hai paura?”

Non mi sfidare Darren.

E allora inizia!”

Così Chris si guardò un po’ in giro, vide che nessuno prestava attenzione a loro, e a voce bassa iniziò a canticchiare e il suo fidanzato non aspettò
nessun secondo per accompagnarlo con la sua voce calda e roca. Erano anime gemelle anche in quello, le loro voci si armonizzavano benissimo.

“I really can't stay - Baby it's cold outside
I've got to go away - Baby it's cold outside
This evening has been - Been hoping that you'd drop in
So very nice - I'll hold your hands, they're just like ice
My mother will start to worry - Beautiful, what's your hurry
My father will be pacing the floor - Listen to the fireplace roar
So really I'd better scurry - Beautiful, please don't hurry
Well maybe just a half a drink more - Put some music on while i pour…”

Era già troppo tardi per potersi fermare, ormai avevano iniziato a cantare e sembrava che a nessuno dispiacesse, anzi le persone li stavano ad ascoltare, avevano percepito subito la sintonia che c’era tra di loro, quel sentimento che traspariva dal suono del loro voci, che si legavano come un nastro dorato e rosso, perfettamente in linea con il tema natalizio di quei giorni.
Chris e Darren continuavano a cantare, ad intonare quelle note, ormai persi chissà dove, in quel loro strano universo dove si rifugiavano spesso, che grazie alla musica diventava un posto ancora più personale.
Le loro mani erano sempre giunte, le loro dita perennemente intrecciate e i loro occhi incatenati, erano talmente abbandonati a quella melodia che non si accorsero che entrambi stavano facendo la stessa cosa. Entrambi avevano le dita legate sì, ma ai loro braccialetti, come a voler precisare che quel legame che li univa era più intimo di quanto la gente potesse immaginare, semplicemente vedendoli.
Quei braccialetti anonimi e personali su cui erano incise parole importanti.
Come in quella sera, dove la luna era presente e il sole era tramontato da un pezzo, loro erano lì seduti a quel tavolo, erano perfetti.
Darren era la sua luna, e Chris era il suo sole.
Quando la canzone finì, si sorrisero, si guardarono ancora negli occhi e se lo sussurrarono in simbiosi.
Ti amo”.

 
 

  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su attori > Cast Glee / Vai alla pagina dell'autore: sakuraelisa