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Autore: H o p i e    17/02/2013    3 recensioni
Hyuri, una ragazza italo-coreana, perde i genitori all'età di tre anni e viene subito dopo portata in un orfanotrofio. Da qui nessuno l'adotta, a causa del suo carattere vivace o almeno finché, all'età di 10 anni, non si presenta una famiglia che subito di innamora dei suoi tratti coreani, uniti ai suoi capelli rossi e ai suoi occhi verdi.
Fin da piccola ha avuto l'abitudine di scrivere tutti i suoi pensieri su un diario, il suo unico amico.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: G-Dragon, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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«EH?»
«...»
«Ma per caso è già l'1 aprile? Ero convinta fosse ancora ottobre!»
«Hyuri, sono serio.»
«Serio?» segue una piccola risata «Ma chi, tu? Oddio. Oggi è veramente il primo d'aprile!»
«Hyuri, perfavore.»
«Ho capito adesso! Il tuo amico panda si è voluto vendicare perché oggi non sono venuta in macchina con voi, vero?» mi alzo dal letto e gli punto un dito contro «Ma io non ci casco mica, cosa credi?»
«Hyuri, non è uno scherzo! Prendimi sul serio una buona volta!» conclude afferrandomi il polso, alzandomi il mento e costringendomi a guardarlo negli occhi. «È da tempo che cerco da fartelo capire, ma finché le cose non te le dicono chiaramente tu non capisci. »
«E perché non me l'hai detto allora?»
«Perché avevo paura della tua reazione e, a quanto pare, avevo ragione. Quello che ho detto poco fa è vero, lo vuoi capire o no?»
Istintivamente volto lo sguardo.
«Ma che boiate vai dicendo?» rispondo quasi come un sussurro «Noi due non potremmo mai stare insieme. Per me sei solo l'insopportabile fratello Ji Yong»
Non so perché ho risposto così dato che queste cose non credo di pensarle veramente. Non so nemmeno io cosa penso.
«Sì.» conclude lasciandomi il polso e abbozzando un sorriso falso e sforzato poi, con voce angosciata, continua «Hai ragione tu. Dimentica quello che ti ho detto, ok?».
Successivamente mi da una leggera pacca sulla spalla ed esce dalla stanza chiudendo la porta.
"Sono una stupida" penso buttandomi sul letto, affondando la testa nel cuscino e bagnandolo di lacrime.
Avrei voluto dirgli che non mi sentivo sicura, ma che forse ricambiavo. Probabilmente mi sono comportata così a causa dei mille pensieri che hanno attraversato la mia mente. Pensieri come "E se ci innamorassimo seriamente? Se accadesse, cosa faremmo con i nostri genitori? Cosa gli diremo?" oppure "E se un giorno accadranno quei soliti litigi di coppia? Come faremmo a superarli anche condividendo la stessa casa?".
Sono una stupida, sì. Sono problemi che avremmo potuto superare insieme, a cui pian piano avremmo trovato una soluzione. La domanda che poco fa mi tormentava più di tutte era "Ma se vuole me, perché adesso è fidanzato?". Questa domanda mi tormenta anche adesso e credo che, finché non glielo chiederò personalmente, è inutile che mi sprema le meningi perché non troverò mai una risposta certa.
I giorni passano in fretta.
Io continuo a non andare a scuola e a restare perennemente in camera mia per paura di incontrarlo.
Lui invece continua ad uscire come niente fosse sempre con le stesse persone:  Panda, una delle tante fidanzate di Panda e la sua adorata amichetta cornacchia. Ogni giorno alle 14:54 - nemmeno fossero un orologio svizzero - la sua adorata compagnia si presenta sotto casa, infatti mi sembra strano che oggi facciano ritardo. Meglio così, almeno quel clacson odioso non romperà di nuovo le mie orecchie.
Sento delle voci e delle risate in salotto. Tre conosciute e una sconosciuta, così - curiosa - apro la porta e scendo cautamente le scale cercando di capire chi sia.
"Eppure mi sembra che quella voce l'abbia già sentita da qualche parte..."
 

*Flashback*

 
«JI YONG! SAI CHE ORE SONO? TI SEI FORSE DIMENTICATO CHE DOVEVAMO VEDERCI IN CORTILE?»
«Emh, non sono Ji Yong»
«E allora chi saresti? Cosa ci fa una ragazza con il cellulare del mio Ji Yong in mano?»
 

*Fine Flashback*

 
"Oddio! COSA CI FA UNA CORNACCHIA IN CALORE IN CASA MIA?"
Scendo velocemente le scale finché non mi trovo davanti a quello che sembra quasi un quadretto commuovente.
La cornacchia in calore che chiacchiera amorevolmente con i miei genitori e Ji Yong che guarda la scena sorridendo.
Ad un tratto mia madre si volta verso di me e mi sorride.
«Hyuri, vieni qui. La ragazza di tuo fratello è una ragazza d'oro e per di più anche molto simpatica.»
Dopo quella frase, la cornacchia in calore smette di parlare e mi guarda mentre Ji Yong smette di sorridere continuando a non volgere lo sguardo verso di me.
Mi avvicino alla ragazza e le porgo la mano.
«Piacere sono Hyuri, ma non c'è bisogno che tu ricorda il mio nome. Mi sentirei umiliata solo sentir pronunciare il mio nome da te e sentirlo uscire da quella fogna che ti ritrovi al posto della bocca.»
O almeno questo è quello che vorrei tanto dirle, ma sono costretta a rivolgermi a lei in modo cortese.
«Piacere, sono Hyuri.»
«Piacere, Miyon.» risponde sorridendo e afferrandomi la mano «Quindi sei tu la ragazza che ha risposto al cellulare di Ji Yong.»
«Dato che sono l'unica sorella che ha immagino di sì.»
«Oooh, che ragazza carina che sei. Quanti anni hai? 13?» mi chiede sorridendo.
Il mio labbro inferiore inizia a contorcersi.
«15.»
«Oh, scusami. Mi dispiace d'aver sbagliato.»
"Questa tizia è più falsa dei soldi del monopoli, lo sento."
«Non importa.»
Dopo essere stata costretta a sedermi e ad ascoltare tutte le cavolate che uscivano dalla fogna della cornacchia, Ji Yong - seguito dalla cornacchia - va in camera sua.
Faccio come per alzarmi e dirigermi in cucina per preparare e successivamente mangiare un bel panino.
«Tesoro!» mi chiama mia madre «Questo cellulare dev'essere di Miyon, glielo puoi portare?»
«Se lo vuole tanto può scendere e prenderselo da sola»
«Su, non fare così.»
Si avvicina a me e mi porge il cellulare.
"Uffa, che rottura."
Salgo velocemente le scale e mi precipito davanti alla porta della sua camera. Metto la mano sulla maniglia, ma prima che possa aprirla...
«Puoi smetterla adesso.»
«Eh?»
«Ho detto che puoi smetterla di fingere.»
Fingere? Di cosa sta parlando quell'ottuso di Ji Yong? Improvvisamente - come una vecchia pettegola -  mi fermo ad origliare con l'orecchio attaccato alla porta.
«Oppa...»
«Smettila adesso. Lei non c'è e siamo completamente soli, quindi non continuare a fingere di essere la mia ragazza.»
"Cosa vuol dire?"
Mi allontano un po' dalla porta.
«Sei uno stupido. Io non ho mai pensato di fingere. Pensavo che col tempo ti saresti affezionato...»
«Pensavi male.»
Sento dei passi dirigersi verso la porta e - di colpo - quest'ultima si apre. La porta è stata aperta da Miyon completamente in lacrime.
Allungo la mano dandole il cellulare che - afferrando subito - corre giù per le scale e se ne va.
Rimango ferma sulla soglia della porta continuando a guardare Ji Yong mentre lui - dopo avermi guardata per qualche secondo - volge lo sguardo verso il basso.
Sembra che nessuno di noi due abbia né il coreggio di muoversi né il coraggio di parlare.
 
 
Il mio angolino:
 
Volevo fare un capitolo anche perché stamattina di ispirazione ne ho da vendere, ma sento che la connessione mi sta abbandonando e temo che - se non aggiorno oggi - domani non sarà più possibile. Quindi, se non aggiorno, è a causa della mia connessione lenta, sorry ):
 
Ji Yong

 
 
 
 
 
 
 
   
 
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