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Autore: Alessandra    17/02/2013    5 recensioni
Draco Malfoy è deluso dalla vita, ma soprattutto, deluso dalle donne.
Però Malfoy non sa che le donne non sono tutte uguali...
Una situazione particolare gli insegnerà ad andare ben oltre le apparenze.
Genere: Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ron Weasley, Theodore Nott | Coppie: Blaise/Pansy, Draco/Hermione, Harry/Ginny
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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                                     D. come Draco, M. come Misogino   Cap. 34°






Hermione strinse gli occhi, cercando di resistere. Ma il dolore era troppo forte, non sarebbe riuscita a contenerlo... e così fu. Cadde distesa a terra ed iniziò a gridare con tutto il fiato che aveva in corpo, sperando di sopravvivere a quel momento.
Zabini abbassò la bacchetta e sorrise - Non puoi resistere ancora a lungo alla Crucio, Granger. - eclamò, incrociando le braccia - Ti ho dato solo alcuni piccoli assaggi di quello che ti farò se non mi consegnerai il diario, quindi ti conviene collaborare...
Hermione aprì con fatica gli occhi, fissando Zabini con odio.
- E tu vorresti farmi credere che non mi faresti nulla se te lo consegno? Ho letto il tuo diario, Zabini... e tu lo sai... - disse con fatica, cercando di appoggiarsi al muro.
Blaise la guardò negli occhi, per una breve frazione di secondo Hermione vide una nota disagio e paura. Ma durò molto poco, infatti subito dopo Blaise sorrise in un modo che fece accapponare la pelle alla Grifondoro.
- Che esagerata ! Basterebbe semplicemente cancellarti la memoria, stupida Sangue sporco... o mi stai suggerendo qualcosa di meglio? - esclamò lapidario.
Hermione sorrise leggermente, anche respirare in quel momento era doloroso per lei - Hai appena usato su di me una Maledizione senza perdono... permettimi un po' di sano scetticismo.
- Se farai la brava, Mezzosangue, forse potrei lasciarti tornare alla Torre di Grifondoro sulle tue gambe. - le rispose il Serpeverde, sorridente - Ma in caso contrario... - si avvicinò velocemente e l'afferrò per le spalle, strappandole un gemito di dolore quanto di sorpresa - ... Maledirai il giorno in cui ci hai messo gli occhi sopra! - Strinse la presa, facendole male.
- Allora, dove lo hai messo? Nella tua borsa non c'è, lo hai lasciato al dormitorio, vero? - le chiese, iniziando a scuoterla.
- No...- sussurrò Hermione con fatica, la Crucio aveva prosciugato ogni sua energia. Se l'avesse torturata ancora non avrebbe retto.
- No, cosa?
- Il tuo diario non è in camera mia, Zabini.
Il Serpeverde la fissò per qualche secondo negli occhi, come in cerca di una conferma o di un qualsiasi cenno di cedimento da parte della ragazza. Ma non ne trovò. La Granger continuava a fissarlo negli occhi con arroganza, sentendosi superiore a lui. Esattamente come avrebbe fatto Malfoy.
Si meritavano a vicenda quei due.
Questo infelice paragone bastò per far montare la collera in lui.
- Come ti sei sentita Mezzosangue nel leggere qualcosa di così privato di un tuo compagno? Ti ha esaltata? Ti ha fatta sentire migliore? - chiese improvvisamente e senza alcuna logica, spiazzando totalmente Hermione. Sembrava veramente arrabbiato in quel momento, eppure fino a qualche secondo prima era relativamente calmo... mentre adesso aveva uno sguardo che le faceva paura. Da folle.
- Niente di tutto questo ... - rispose Hermione, preoccupata - Davvero pensi che siano le uniche emozioni che possa suscitare?
Il suo scetticismo era più che fondato, Zabini era completamente accecato dalla rabbia. Doveva cercare di calmarlo e prendere più tempo possibile.
Se non fosse stata attenta a quello che diceva, Hermione era più che sicura che Zabini avrebbe usato su di lei o su Malfoy anche la più terribile delle Maledizioni senza perdono... la più letale.
Ma Blaise ignorò bellamente la replica della ragazza, alla fine non aveva mai voluto una vera risposta da lei, voleva solo provocarla.
- Chi altro ha letto il mio diario? - chiese solamente, ripuntando la bacchetta sul collo di Hermione.
- Solo io. - rispose la ragazza.
- Non ti credo... scommetto che lo hai raccontato a Malfoy ...
Hermione ingoiò a vuoto, non sapendo cosa replicare.
Per Blaise fu sufficiente - Crucio! - recitò verso la ragazza.
Se la stanza non fosse stata insonorizzata, a quel punto un urlo straziante avrebbe riecheggiato per tutti i corridoi di Hogwarts, terrorizzando chiunque lo avesse udito.
- Due minuti, Potter, dovevi essere qui due minuti fa!!! - sbottò Malfoy, vedendo il Grifondoro più famoso di Hogwarts girare l'angolo e dirigersi verso di lui a passo svelto.
- Odio aspettare!!! - continuò Draco, senza contenersi - Soprattutto se devo trovare qualcosa a cui tengo ! - si morse la lingua per essersi lasciato sfuggire l'ultima frase, ed il sorrisetto malizioso di Harry non aiutò a calmarlo.
- Quante storie, Malfoy, smettila di rompere ed ascoltami... Neville mi ha detto di aver visto Hermione. - disse Harry, non appena fu davanti a lui.
Malfoy fece un gesto impaziente - E allora? Dov'è?
Harry si allargò il nodo della cravatta - Sembra che lui e Seamus l'abbiano vista camminare insieme a Ron verso l'ala est, e non sono ancora tornati in Sala Comune...
Malfoy lo guardò, piuttosto arrabbiato - E che ci faceva insieme a Weasley?
- Non lo so, ma l'importante adesso è trovarli, penserai ad essere geloso più tardi. - rispose Harry, imboccando le scale più vicine con Malfoy dietro di lui che sbraitava qualcosa di offensivo verso i Grifondoro che cercò di ignorare, in nome dell'amicizia con Hermione.
Erano appena saliti di un paio di piani, quando alcune voci attirarono la loro attenzione, alcune sembravano preoccupate.
Una fra tutte spiccò alle orecchie del Grifondoro.
- Ginny? - chiamò, precipitandosi verso un gruppetto di tre o quattro Corvonero.
Una chioma rossa spuntò nella sua visuale, ed a prima vista gli sembrò che Ginny fosse semplicemente inginocchiata a terra, come se fosse inciampata. Ma poi Harry riconobbe un'altra chioma, sempre rossa, sulle sue gambe.
- RON!? - esclamò sorpreso, facendo girare i quattro Corvonero del secondo anno.
- Che cosa gli è successo? - chiese, fissando l'amico profondamente addormentato, legato come un salame ed imbavagliato.
Ginny fece per rispondere ma fu uno dei Corvonero a farlo per primo.
- L'abbiamo trovato nell'armadio delle scope di questo piano. - abbassò gli occhi imbarazzato - Eravamo in punizione e stavamo semplicemente rimettendo tutto in ordine prima che scattasse il coprifuoco. Giuro che non siamo stati noi!
Harry si passò una mano fra i capelli. Doveva pensare in fretta ed inventare qualche scusa sul perché Ron stesse dormendo placidamente (legato ed imbavagliato) nello stanzino di Gazza, prima che ad uno di quei timidi Corvonero venisse in mente di chiamare un insegnante.
- Non vi preoccupate, sicuramente si tratterà di uno dei nuovi scherzi dei nostri amici Seamus e Dean. Vedrete che fra poco si riprenderà, potete andare...ci pensiamo noi a lui. - sperò che Ginny non replicasse nulla davanti a loro, visto lo sguardo sorpreso che gli aveva appena rivolto. Ma, per fortuna, si limitò a sospirare.
I Corvonero si lanciarono alcuni sguardi perplessi, prima di annuire ad Harry ed imboccare le scale per la loro torre.
Solo a quel punto Malfoy si avvicinò ai Grifondoro, era rimasto in disparte per non farsi notare troppo dai Corvonero, ma aveva sentito tutto.
- E cosi a Grifondoro si usano pratiche sadomaso come scherzi? - chiese giulivo, con un sorrisetto che Harry gli avrebbe cancellato a pugni.
- Deve essere sotto l'influsso di una qualche pozione soporifera... ma quale? - borbottò il Grifondoro, ignorando Malfoy e posando invece il suo sguardo su Ron, che aveva iniziato a russare beatamente.
Ginny slegò il fratello con un colpo di bacchetta e gli tolse il bavaglio - Dovremmo portarlo in infermeria? - chiese preoccupata.
- Credo di sì, non sappiamo con precisione quale pozione abbia bevuto è meglio che sia visitato... - le rispose Harry, aggrottando le sopracciglia.
- Ma cosa raccontiamo a Madama Chips? - continuò lei, poco convinta - Sicuramente non che è uno scherzo di Seamus e Dean, visto che il secondo è in infermeria per il raffreddore da oggi a pranzo.
Harry alzò gli occhi al cielo, imprecando mentalmente. Come sarebbe stata utile Hermione in quel momento.
- Facciamo solo Seamus? - chiese poi alla ragazza.
- Ma che dici? Vuoi che la McGranitt lo punisca? - scattò lei, scandalizzata.
- Certo che no, ma che possiamo dirle?
Malfoy fissò i due Grifondoro con rassegnazione, prima di sbuffare sonoramente e fare un passo avanti.
- Voi Grifondoro siete veramente patetici per quanto riguarda inventare delle scuse. - I suoi occhi gelidi si fissarono su Potter - Ne volete una per portare in infermeria Lenticchia? Ve la do io. Se riusciamo a svegliarlo forse potremo farci dire che cosa è successo e dov'è Hermione.
- Hermione? - si intromise Ginny, un po' perplessa - Che c'entra Hermione? Ora che ci penso... non doveva essere con te?
- Non si è presentata. - rispose Malfoy, senza neanche guardarla.
- E sembra che Neville l'avesse vista camminare insieme Ron più o meno un'ora fa, ma non è ancora tornata alla Torre. - aggiunse Harry, incrociando le braccia.
- Allora dov'è finita? - chiese Ginny, confusa - Non è possibile che sia stata lei a mettere Ron nello stanzino delle scope!
Malfoy improvvisamente sbiancò - Oh...- fu l'unica cosa che riuscì a dire.
Harry e Ginny si scambiarono uno sguardo preoccupato.
- Malfoy...? - lo chiamò Harry, titubante.
- MALEDIZIONE! - sbottò il Serpeverde, facendo sobbalzare Ginny dallo spavento.
Si girò come una furia verso Harry che indietreggiò istintivamente di un passo.
- Hermione non era con Weasley! - disse, con un'espressione sconvolta e furiosa allo stesso tempo.
- Che stai dicendo? - cercò di ribattere Harry - Neville ha detto...
Ma non riuscì a finire la frase. Draco, con gesto fulmineo, gli si parò davanti e lo afferrò per la cravatta.
- Non mi interessa di quello che dice quell'incapace... quello che ha visto non era Weasley... - sibilò, a pochi centimetri dal suo viso.
- Sei fuori di testa? - chiese Harry, dandogli uno spintone - Di cosa parli?
Malfoy si raddrizzò e lo guardò fisso negli occhi - Quando sono sceso nei sotterranei non solo Hermione non c'era, mancavano all'appello anche Pansy e Zabini.
Harry lo guardò un po' confuso, fece per ribattere ma Malfoy lo bloccò con un elegante gesto della mano.
- Ieri mattina ho parlato con Piton... mi ha chiamato nel suo ufficio per chiedermi se il "trio dei miracoli", per la precisione : Hermione Granger, stesse preparando di nascosto una pozione Polisucco. Visto che sono settimane che qualcuno prende gli ingredienti dalla sua scorta privata.
Harry e Ginny si guardarono sconcertati, per poi fissare nuovamente Malfoy.
- Cosa? - sbottò Harry - E' ovvio che noi non c'entriamo niente! - continuò indispettito - E tu che cosa gli hai detto?
Malfoy lo fissò con sufficienza. - Che Hermione stava studiando con me Pozioni, e che non stavamo preparando niente del genere.
- E perché lo ha chiesto solo a te? Poteva semplicemente estorcere l'informazione da uno di noi, Piton in questo è un vero genio.
Malfoy ghignò, innervosendo maggiormente il Grifondoro - Non è ovvio, Potter? - disse compiaciuto - Piton ha capito che tra me e lei c'è qualcosa e dato che si fida di me, ha semplicemente risparmiato tempo e fatica.
- E tutto questo cosa c'entra con la scomparsa Hermione? - chiese infine Harry, reprimendo l'impulso di prendere la sua bacchetta e schiantarlo.
Malfoy lo guardò con un'espressione frustrata.
- Ma non capisci, Potter? Sei davvero ottuso!!! - disse con rabbia - QUALCUNO sta preparando la Pozione Polisucco da settimane, QUALCUNO ha messo Weasley ko, un QUALCUNO che poi ovviamente ha preso le sembianze di Weasley ed ha avvicinato Hermione facendosi vedere anche da quell'imbecille di Paciock... e poi... indovina? Quel QUALCUNO manca anche dai sotterranei.
Harry e Ginny sussultarono, per poco la ragazza non fece dare a Ron una bella testata sul pavimento.
- Zabini!!! - dissero, quasi in coro.
- Ci siete arrivati, menomale ... stavo perdendo le speranze. - sibilò Draco, incrociando le braccia.
- Dobbiamo trovarla subito, maledizione! - esclamò Harry, preoccupato - Dividiamoci e controlliamo tutto il castello!
- E Ron? - chiese Ginny, allarmata.
Istintivamente, i due Grifondoro guardarono il Serpeverde.
Malfoy sbuffò nuovamente... e, dopo un attimo di esitazione, sussurrò qualcosa all'orecchio di Ginny.
- Ehi, Malfoy! - disse Harry, vedendo un sorrisetto strano sulle labbra della ragazza - Non c'è bisogno che ti avvicini tanto!
Draco si girò, ghignando - Rilassati, Potter, una Grifondoro mi basta ed avanza...
- E perché non l'hai detto ad alta voce? Quale sarebbe questa scusa? - chiese, mentre guardava Ginny sghignazzare tra sé e sé.
Ma Malfoy si limitò ad alzare il sopracciglio, divertito - Lo vedrai... - disse, prima di tornare serio.
- Adesso dobbiamo trovare Hermione !


Uno spiffero di aria gelida, costrinse Hermione ad aprire gli occhi.
Era sicuramente svenuta dopo l'incantesimo di Zabini... però, constatò ancora intontita, non si trovava sul polveroso pavimento della botola della Torre di Astronomia, era invece comodamente sdraiata su uno dei cuscini dell'aula vera e propria. Voltò lentamente il viso sperando di vedere il suo salvatore ma il lieve sorriso che fece le morì sulle labbra quando vide Zabini, ( e non Malfoy ) scrivere qualcosa su di un foglio di pergamena a pochi passi da lei.
- Finalmente ti sei ripresa! - disse Blaise, accorgendosi del suo movimento - Pensavo che ti saresti persa tutto il divertimento.
Hermione aggrottò le sopracciglia - Di cosa parli? - chiese, con un filo di voce.
Blaise arrotolò la pergamena e si avvicinò alla finestra, dove un gufo nero lo stava aspettando.
- Fra poco capirai, Mezzosangue... sai, mentre riposavi, mi sono preso la briga di prendere il mio gufo personale per una consegna. - dicendo questo, Zabini tolse dal mantello un oggetto che Hermione non riuscì a vedere e lo legò all'uccello insieme alla pergamena.
- Non serve una risposta... ma trovalo! - sussurrò al gufo, prima di lasciarlo volare via.
- A chi hai scritto? - chiese Hermione, con il cuore in gola. Anche se dentro di lei immaginava chi potesse essere il destinatario.
Zabini, per tutta risposta, le si avvicinò - Adesso non abbiamo tempo per le chiacchiere, forza... alzati! - Le disse, sollevandola di peso per metterla in piedi.
Le gambe di Hermione tremarono vistosamente, ma rimase in piedi.
Zabini puntò la bacchetta verso di lei e slegò le gambe della ragazza - Queste per ora possiamo toglierle... - precisò, prendendo poi dal muro la sua scopa da corsa.
Inutile dire che questo gesto bastò a far precipitare Hermione nel panico, facendola arretrare di qualche passo.
- Prova a scappare e ti schianto... - minacciò subito Blaise, avvicinandosi a lei e strattonandola per i polsi, che sapientemente aveva evitato di sciogliere - Stai tranquilla Granger, non voglio buttarti giù dalla Torre... o almeno, non ancora... - aggiunse, come se le avesse letto nel pensiero, ridendo subito dopo come un folle.
Inutile dire che non riuscì minimamente a calmare la Grifondoro.
Zabini montò sulla scopa, strattonando poi Hermione per costringerla a salire davanti a lui.
- D...Dove vuoi portarmi? - balbettò, stringendo i pugni cercando di divincolarsi dalla sua presa e non montare a cavalcioni sulla scopa. Ma inutilmente, Blaise era molto più alto e forte di lei, senza bacchetta non aveva nessuna possibilità contro di lui.
- Fai la brava... - rispose il ragazzo con voce suadente - E ti prometto che non ti farò cadere dalla scopa, così potrai scoprirlo. - subito dopo però, puntò la bacchetta alla gola della ragazza.
- Prima però, è meglio non correre rischi... SILENCIO ! - recitò.
Hermione sgranò gli occhi, mentre una grande sensazione di impotenza si impossessava di lei. Era completamente indifesa, in balia della follia di Zabini. Quando le aveva puntato la bacchetta alla gola e con le mani legate, era riuscita solamente a sgranare gli occhi allarmata, completamente inerme. Smise automaticamente di lottare, montando finalmente sulla scopa di Blaise con le lacrime che premevano prepotentemente per uscire.
Aprì la bocca e cercò di parlare, ma le parole anche se uscivano dalle sue labbra non emettevano alcun suono, quasi fosse un'immagine della Tv senza audio.
- Così va meglio! - Zabini non perse tempo, aprì con un colpo di bacchetta la finestra e, con un' Hermione pallida e terrorizzata davanti a lui, scomparve nella gelida notte.

Draco diede un pugno al muro.
- Maledetto Zabini... me la pagherai cara... Incendio ! - disse, puntando la bacchetta contro una lettera portata da un bellissimo gufo nero, mandandola in fiamme.
Dopo aver mandato in infermeria Ginny per scoprire da Ron cosa fosse successo, lui ed Harry si erano divisi nella ricerca di Hermione.
Harry era andato alla Torre di Astronomia, mentre Draco aveva chiamato Nott per fargli controllare i bagni delle ragazze. In un altro momento avrebbe riso della faccia scocciata dell'amico, che aveva rinunciato ad un appuntamento galante per fare il maniaco nei bagni femminili in cerca di una Grifondoro, ma in quel frangente aveva solo voglia di compiere un omicidio.
Infatti oltre alla lettera, nella quale Blaise si vantava di aver torturato Hermione e gli chiedeva di incontrarsi, il moro Serpeverde aveva incluso anche un oggetto che lui conosceva molto bene.
Draco strinse con forza il coniglietto portamonete di Hermione, prima di riporlo nella tasca interna della divisa.
Purtroppo aveva ricevuto la lettera dopo che Theodore era andato via, e Potter ormai era troppo lontano per poterlo chiamare.
Zabini le avrebbe fatto del male se non fosse andato subito da lui, non aveva scelta...
Si diresse correndo verso l'ingresso della scuola, sperando di non incontrare Pix o Gazza, visto che dieci minuti dopo sarebbe scattato il coprifuoco, ma per sua fortuna lo trovò deserto.
Maledisse per l'ennesima volta Blaise Zabini, prima di uscire in una delle notti più gelide di dicembre senza sciarpa e mantello, ma non aveva certo il tempo di andare a prenderli in quel momento.
Affondò nella lieve neve rimasta mentre il gelido vento gli sterzava il viso, l'unica immagine che lo aiutava a farsi forza era quella di lui ed Hermione Granger che studiavano insieme, ridendo e baciandosi di tanto in tanto. Avrebbe tanto voluto che anche quella sera fosse andata così, biasimandosi poi di non essere stato lì a proteggerla quando Zabini l'aveva attaccata.
Con le mani gelide, le gambe tremanti ed il respiro affannoso che creava nuvole di vapore intorno a lui, Draco si bloccò all'improvviso con gli occhi ridotti a due fessure.
A non più di cinquanta metri da lui c'erano le sponde del lago nero.
Nella tenue luce della luna, Draco individuò i compagni ma sgranò subito gli occhi vedendo Zabini, con Hermione incosciente tra le sue braccia, avvicinarsi alle sponde ghiacciate del lago.
- FERMO! - gridò, raggiungendolo di corsa e sguainando la bacchetta.
- Fai un altro passo e ti schianto!
- Benvenuto, Draco. - rispose invece Blaise voltandosi verso di lui, per nulla intimorito.
- Lasciala andare... - sibilò Malfoy, posando il suo sguardo sul viso pallido di Hermione, sulle sue esili gambe, notando che anche lei non aveva sciarpa e mantello e le sue labbra avevano assunto una tonalità allarmante.
- O cosa, Malfoy? - gli risposte Blaise, con uno sguardo di sfida.
- Se mi schianti, finirò sicuramente sul ghiaccio del lago e sai bene che a dicembre è ancora molto fragile, ovviamente insieme a me cadrebbe la tua Mezzosangue, solo che lei non è cosciente e non ha una bacchetta tra le mani.
Draco ghignò - E non ti sfiora l'idea che magari potrei salvare lei ed affogare te?
Ma il suo sorriso maligno si spense vedendo che non aveva sortito alcun effetto.
Blaise Zabini non era come gli altri ragazzi con cui aveva avuto a che fare.
Era stato sicuramente quello che più lo aveva affascinato ed inquietato allo stesso tempo, e negli anni passati insieme aveva imparato a conoscere quel carattere complesso e calcolatore che in alcuni momenti riusciva a metterlo a disagio.
O almeno, così credeva...
Zabini fece un passo indietro, con fare molto tranquillo - E se invece lanciassi la tua ragazza nel lago Nero? Saresti costretto ad intervenire e ti assicuro che nelle condizioni in cui è, non riusciresti a disarmarmi o affogarmi... ed avere poi il tempo sufficiente di salvarla.
Draco ingoiò a vuoto.
Quel maledetto aveva assolutamente ragione, se lo avesse attaccato avrebbe sicuramente fatto finire sia lui che Hermione in acqua, ma a questo punto anche se non lo avesse attaccato Hermione sarebbe finita nel lago, con conseguenze sicuramente letali per lei.
Abbassò la bacchetta, furente come non mai, deciso a tentare il tutto per tutto pur di evitarlo.
- Non farlo... - disse a denti stretti - Dimmi cosa vuoi in cambio della Granger.
Blaise sorrise - Bene, iniziamo a capirci... dammi la tua bacchetta, tanto per cominciare... - disse, con un luccichio negli occhi, vedendo Malfoy imprecare e dargli in malo modo la sua unica arma.
- La seconda cosa che voglio è il mio diario... lo rivoglio indietro, ADESSO.
- Mi dispiace deluderti ma non l'ho mai avuto io, né l'ho mai letto. - gli rispose Draco, fissandolo con rabbia.
- Sì, lo so. - disse subito Blaise - La Mezzosangue mi ha confessato di averlo letto lei e di averti solo raccontato delle cose. Ma non mi ha detto dove l'ha nascosto... e visto che siete diventati così intimi in questi giorni... penso che potresti immaginare dove lo possa aver messo. Altrimenti, cancellerò tutti i suoi ricordi in proposito, anzi... - I suoi occhi si assottigliarono, con fare predatorio - Potrei cancellare alla Mezzosangue tutti i ricordi di questo ultimo periodo, a cominciare dalla gitarella illegale che avete fatto a Hosgmeade, che ne dici?
Draco sussultò come se avesse preso la scossa.
Hermione si sarebbe dimenticata di quel giorno a Hosgmeade e dei giorni a seguire... di tutte le litigate ed i momenti passati insieme, che erano stati così rari ma preziosi per lui.
Non si sarebbe ricordata del suo tentato bacio il giorno della ronda, né di quello seguente alla Stamberga Strillante, in assoluto uno dei momenti che più lo avevano emozionato e che non avrebbe mai dimenticato in vita sua... al contrario di lei.
Lui non sarebbe stato più Draco per lei, ma solamente Malfoy. Il Serpeverde che più disprezzava.
Come lei non sarebbe stata più Hermione, ma Granger ... e non avrebbe più potuto neanche chiamarla Mezzosangue visto che ormai, più che un insulto, era un vezzeggiativo che utilizzava per quella ragazza che lo aveva stregato.
Blaise ghignò, vedendo il suo sguardo ferito per quei pensieri.
- Allora, Draco... - disse, attirando la sua attenzione - Dammi il diario o... rewind ! La Mezzosangue si dimentica di te e tu ovviamente di questa bella e gelida serata.
- Almeno potresti farmi la cortesia di cancellare anche i miei ricordi... e non solo di questa sera! - sibilò Draco, nascondendo i tremiti di freddo, misti a rabbia e frustrazione.
- E perché mai? - rise Blaise, facendogli l'occhiolino.
- Non potrei mai perdermi Draco Malfoy che soffre per amore, lui che l'amore l'ha sempre disprezzato... ahahah...
Draco strinse i pugni, furioso quanto impotente. Mentre il vento notturno gli sferzava i capelli e gli faceva lacrimare gli occhi.
E adesso?
Non aveva la minima idea di dove Hermione avesse messo il diario... e quello psicopatico di Zabini non avrebbe sentito ragioni. Le avrebbe cancellato la memoria o l'avrebbe gettata nel Lago Nero. Erano queste le uniche opzioni che aveva. In ogni caso Draco avrebbe perso molto e Blaise, che aveva fatto tutto questo solo per vederlo soffrire, si sarebbe preso su di lui una dolce vendetta.
Inaspettatamente aveva perso, su ogni possibile fronte.





****


Ciao a tutti!!!
mi dispiace molto di non aver più aggiornato ma ho dovuto traslocare e per mesi non ho avuto la connessione a casa, oltre ad altri vari problemi logistici e di adattamento!
Comunque adesso eccomi qui, sperando che abbiate ancora voglia di continuare a leggere questa storia... o di rileggerla, visto che per colpa mia molti di voi se la sono dimenticata! ^^'
Ormai mancano 2 capitoli alla fine. Il prossimo l'ho già finito e lo posterò fra qualche giorno. Ed anche l'ultimo capitolo è quasi tutto scritto, manca giusto qualche correzione e qualche cambiamento poichè non mi convince molto.

Ringrazio tantissimo : sunrise92Fly_With_Me  & costy125
A prestissimo!!!
Ale.
   
 
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