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Autore: Pontomedusa    17/02/2013    2 recensioni
Seguito di Birds of a feather.
Conquistare il mondo non è una passeggiata, anche se Souther adesso non è solo.
Ma lui e Azusa continuano ad avere visioni divergenti su alcune questioni, che diventano fondamentali quando si tratta di scendere in guerra.
Genere: Azione, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Juda, Nuovo personaggio, Raul, Shin, Souther
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
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- Questa storia fa parte della serie 'Birds of a feather'
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Ho un piano,” dice Juda.

Gli ufficiali sono riuniti intorno al mio trono. Anche quando sta lavorando, ed è mischiata con gli altri comandanti, Azusa spicca. Per le dimensioni minute, per gli assurdi colori dei suoi vestiti, per...

Dannazione. Riesce a distrarmi anche quando non ci prova.

Sentiamo,” dico a Juda, dopo avere recuperato un minimo di concentrazione.

Fonti sicure mi dicono che Raoh ha intenzione di attaccare prima di tutto Croce del Sud.”

Croce del Sud, la città di Shin?” dice Azusa. “Perché attaccare prima una città che nei nostri confronti è neutrale? Sarà comunque ben difesa, quindi sarà difficile vincere, e anche se Raoh riuscisse a conquistarla, per noi non sarebbe una perdita. Che senso ha?”

Ah, ma a Croce del Sud c'è qualcosa che a Raoh interessa molto,” dice Juda con tono malizioso.

E sarebbe?” chiedo.

Julia.”

Azusa mi guarda con aria interrogativa.

Julia di Nanto,” spiego. “Tecnicamente, è uno dei Sei Sacri Pugni, anche se in realtà non ha conoscenze nell'arte del combattimento. Shin la tiene prigioniera perché la ama, o così sostiene.”

E a quanto pare, la ama anche Raoh,” continua Juda, e fa un sorrisetto.

Non ho capito perché questo ci dovrebbe interessare,” dico.

E qui arriva il piano: rapiamo Julia, e la usiamo contro Raoh.”

Eccellente,” dico. “Le tue idee mi sono mancate, Juda.” Sorrido.

Non sono sicura di avere capito,” interviene Azusa. “Intendete fare del male a una ragazza innocente, se Raoh non si arrenderà?”

Io e Juda la guardiamo.

Certo, confettino. Mi sembra un'ottima idea.”

A me sembra pessima! Io mi oppongo!”

Gli altri ufficiali la fissano sbalorditi.

Non è il consiglio del tuo villaggio, confettino. Non hai diritto di voto. Io sono l'Imperatore, e ho deciso che questo piano mi va assolutamente a genio.”

Bene, ma io sono l'Imperatrice!” osa dire.

L'Imperatrice è il primo suddito dell'Imperatore. Basta così.”

Azusa stringe le labbra, ma tace.

Ora andate.”

Escono tutti, tranne Azusa, che chiude la porta, e poi si avvicina a me.

Vuoi farti perdonare per avere osato rispondere al tuo Seitei, confettino? Oh sì. Vediamo cosa ti inventerai.

Sorrido.

Lei no.

Vibratamente protesto, Sacro Imperatore. Prendere in ostaggio una donna indifesa? Ma che razza di piano è?”

Un piano astuto e che ha ottime probabilità di riuscita. Se Raoh dovesse avvicinarsi troppo, avere in mano la donna che ama potrebbe esserci di grande aiuto.”

Decisamente farsi perdonare non le è passato per la testa neanche lontanamente.

Mi stai dicendo che sei disposto a farle del male, pur di sconfiggere Raoh?”

Esattamente, confettino. I cuori teneri non hanno mai vinto le guerre.”

Come puoi pensare una cosa del genere, dopo quello che hai passato tu? Che abbiamo passato noi?”

A maggior ragione, confettino. Eventualmente, Raoh assaggerà la sua stessa medicina.”

Azusa stringe le labbra. Le ho lasciato molta carta bianca, ma non posso permetterle di cominciare a discutere le mie decisioni. Devo rimetterla al suo posto.

Guiderai tu la spedizione.”

Sgrana gli occhi.

Non ho nessuna intenzione di partecipare a un'azione del genere!”

Neanche io ho più voglia di scherzare.

È un ordine, comandante.”

Di nuovo, stringe le labbra, e mi guarda come se mi volesse ammazzare. Fa qualche respiro lento e regolare, come se volesse calmarsi.

Eseguire i vostri ordini è la mia gioia, Seitei,” sibila alla fine, e accenna un inchino.

Bene, comandante.” Mi batto una mano sulla coscia. “E adesso vieni qui dal tuo Seitei, pulcino.” E sogghigno.

Neanche per sogno, Souther.” Ed esce, sbattendo la porta.

 

Alla fine, non resisto, e vado a cercarla io.

La trovo in uno degli spiazzi riservati alle esercitazioni. Sta addestrando alcune reclute al combattimento con la spada.

Due ragazzi sono al centro, e combattono con armi di legno. Azusa è seduta a cavalcioni su una sedia, e mi dà le spalle. Mi fermo a una certa distanza, e lei non dà segno di essersi accorta della mia presenza.

Uno dei due ragazzi mi sembra il suo cecchino preferito. Non sta dando il meglio di sé, decisamente; combatte in difesa, e anche così viene colpito più volte. Il suo avversario non sta giocando, e dalle espressioni del ragazzo direi che i colpi dati con l'arma di legno, anche se non letali, devono essere molto dolorosi.

Allora, Toshi, Toshi!”

Anche Azusa deve avere notato la povertà della sua tecnica. Si alza, e si avvicina ai due giovani soldati.

Insomma, cosa stai combinando?”

La-lady Azusa...io...il combattimento corpo a corpo non fa per me. Io sono un cecchino!”

L'ultima frase, la pronuncia con orgoglio.

Sì Toshi, sei un buon cecchino, ma sai cosa succede a un buon cecchino carente nel combattimento corpo a corpo, se viene attaccato?”

Il ragazzo abbassa lo sguardo e non risponde.

Muore, Toshi, muore!” grida Azusa.

Il ragazzo sobbalza.

Non basta difendersi, devi attaccare! E comunque, difendersi significa parare i colpi, non incassarli tutti! Con una spada vera, basta un solo attacco andato a segno per uccidere!”

Il ragazzo continua a non rispondere.

Vai là, Toshi. Ti faccio vedere come si fa.”

Azusa raccoglie una delle spade, e attacca l'altra recluta. Il ragazzo para il colpo, e attacca a sua volta.

Azusa evita il colpo con una delle sue mosse che sembrano un passo di danza, spostandosi di lato, e affonda il piede nello stomaco della recluta, che si accascia a terra.

Sadica e scorretta, è per questo che la adoro.

Combatti per uccidere e per non morire!” grida Azusa al suo protetto, che ha seguito il combattimento ad occhi sgranati.

Non stiamo facendo una gara di scherma! Non ci sono regole, quando la tua vita è in gioco devi solo vincere!”

Si rivolge all'altra recluta, che si è messo a sedere ma si tiene ancora lo stomaco.

Tu per oggi hai finito.”

Il ragazzo, in qualche modo, si alza e si allontana.

Tu no, Toshi. Vieni qui e continua.”

Fa un cenno a un altro ragazzo, che si alza e inizia a combattere con questo Toshi. Azusa si volta per tornare alla sua sedia e, finalmente, mi vede.

Sacro Imperatore,” dice, e fa un leggero inchino, guardandomi negli occhi. Ma l'espressione è seria, e il tono neutro, non quello scherzoso o malizioso che usa di solito.

I ragazzi dietro di lei smettono di combattere. Azusa se ne accorge, probabilmente perché non sente più il rumore delle spade che cozzano fra loro.

Ho forse detto di fermarsi?” urla, senza voltarsi.

I ragazzi ricominciano.

Devo ammettere che hai talento nel mantenere la disciplina, comandante. Molto meno nel rispettarla, però.”

Azusa mi guarda, ma non mi risponde.

Partirai domattina,” continuo.

D'accordo,” dice, finalmente, “lo farò. Ma lo farò a modo mio.”

Quello che mi interessa è il risultato.”

Siamo d'accordo, allora.” Sospira, e si volta a guardare le reclute che stanno ancora combattendo, e i loro compagni che li osservano.

Va bene, per oggi basta così,” dice. I ragazzi si allontanano a gruppetti, senza osare guardarci.

Azusa si gira di nuovo verso di me.

Vorrei vederti nelle mie stanze, stasera, comandante. Udienza privata.”

Mi lancia uno sguardo di ghiaccio.

È un ordine, Seitei?”

È un desiderio, Imperatrice.”

Finalmente, sorride.

E i desideri del mio Imperatore sono ordini, per me.”

 

Stasera è venuta davvero da me, e mi ha compiaciuto. Ma quando abbiamo finito, se ne è andata. Le ho chiesto di restare a dormire nella mia stanza, e mi ha risposto di no.

Tanto per cambiare, senza averla vicino non riesco a prendere sonno.

Mi fa diventare pazzo.

Anche quando cede, sembra che vinca lei. È un vero demonio.

Certo, probabilmente questo è il motivo per cui mi piace tanto.

Dannazione. È più forte di me. Mi alzo dal letto e vado nella sua camera.

Entro silenziosamente. Azusa dorme sdraiata su un fianco, le spalle alla porta.

Quando mi stendo accanto a lei, si sveglia, e in un attimo la sua mano è sotto il cuscino.

Immagino che ci tenga un'arma. Non ama farsi cogliere impreparata.

La fermo in tempo, prendendole il polso.

Ssshhh, Azusa...sono io.”

Sento il suo corpo rilassarsi contro il mio.

Sei insaziabile, Seitei,” dice con voce languida, senza voltarsi, e fa una risatina.

Quando è assonnata, è meno intrattabile.

Non sono qui per questo, confettino. Per quanto...”

Effettivamente, il contatto dei suoi glutei contro il mio inguine comincia a fare il suo effetto.

Oh, adesso no, Seitei, lasciami dormire...fra poche ore mi devo alzare e andare in missione...”

Ma in realtà, muove i fianchi, strofinandosi contro di me. La abbraccio più stretta, e comincio a baciarle il collo.

Oh, chi sono io per oppormi ai desideri dell'Imperatore?” dice, sempre con quella voce pigra, e fa una risatina bassa, mentre prende la mia mano e la appoggia sul suo seno.

È così semplice scivolare dentro di lei, muoversi dentro di lei, che geme a ritmo delle mie spinte e sposta la mia mano sul suo corpo, per mostrarmi dove vuole essere toccata.

E solo dopo che siamo venuti entrambi, ancora abbracciato a lei, ancora unito a lei, col viso affondato nei suoi capelli e le narici piene del suo profumo di miele e cannella, riesco finalmente ad addormentarmi.

 

Mi svegliano alcuni colpi alla porta. Azusa si rigira nel letto e si lamenta. Poi, con supremo sforzo, si mette seduta.

D'accordo, Toshi, d'accordo. Sono sveglia. Vai pure,” dice, rivolta alla porta.

Si strofina gli occhi, poi mi guarda.

Purtroppo devo andare, Souther. Il mio capo mi manda in missione.” E mi scocca un sorrisetto beffardo.

Si alza dal letto, intreccia le dita dietro la schiena e si stira come una gatta.

In realtà, vorrei che tornasse a letto qui con me. A dire il vero, all'inizio non avevo nemmeno intenzione di mandarla a Croce del Sud. Dannazione, mi ci ha costretto lei, per ricordarle che deve obbedienza al suo Imperatore. Ormai, non posso tirarmi indietro.

È giusto, confettino. Prima il dovere...abbiamo un Impero da costruire.”

Azusa sospira, e si dirige verso il bagno.

   
 
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