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Autore: The Mad Tinhatter    05/09/2007    2 recensioni
Sono passati diciannove anni dall'ultima volta in cui si sono visti. Ma nessuno dei due ha dimenticato....
Genere: Romantico, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Luna Lovegood, Neville Paciock
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Rimpianto

Cap. 1: Lettera e Speranza

"Cara Luna,

Sono passati ormai diciannove anni da quella notte. La notte in cui tutto è finito, e le nostre strade si sono divise.

Io sono ancora qui, in questo luogo. Ogni giorno ritorno in quella sala, in quel campo di battaglia. Ogni giorno, ricordi che riaffiorano. Ferite che si aprono.

Sono qui, insegno a questi ragazzi come mai è meglio non avvicinarsi troppo ad un Tentacolo Velenoso. O come mai devono mettersi i paraorecchi quando hanno a che fare con una Mandragola.

E tu, invece? Forse sarai da qualche parte nel mondo, cercando qualche nuova pianta, o qualche nuovo animale da esaminare. Me l’avevi detto, il tuo sogno era quello di diventare una naturalista.

Ma non pensavo che sarebbe accaduto tutto così velocemente. Sei partita, così, il giorno dopo della fine della scuola. Non mi hai lasciato nemmeno un attimo. Per dirti che ti amo. Per dirti che, anche ora, l’unica persona che vorrei al mio fianco sei tu. Per dirti che, nonostante questi diciannove anni, non ti ho ancora dimenticata.

Forse ti avrei dovuta seguire. Sarei rimasto con te. Magari non avresti voluto, però. Magari non avresti provato gli stessi sentimenti.

Chissà se sei felice, ora. Chissà se stai realizzando il tuo sogno. Magari hai già trovato qualcuno con cui passare il resto della tua vita. Magari proprio ora, mentre leggi questa lettera, tieni in braccio un bambino, il tuo bambino.

Se è così, ti dico che nessuno più di te si merita questa vita.

Entrambi abbiamo sofferto. So che è così, nonostante le apparenze anche tu stavi male.

E ora, diciannove anni dopo, è giusto che almeno uno di noi due abbia trovato la felicità.

E quello non sono io. Ho cercato di ripetere a me stesso che dovevo cancellare il passato dalla mia mente, e pensare al futuro. Un futuro calmo, tranquillo, dove vivere senza pensare che potresti essere ucciso in qualsiasi momento. Tante porte davanti, tante persone da conoscere, tante con cui essere felice.

Ma non ci riesco. La mia mente ritorna sempre al passato. Al primo giorno in cui ti ho vista, per esempio. Mi eri sembrata così strana.

E poi, ti ho vista affrontare le difficoltà e le battaglie. E ho capito che dietro alle collane di tappi c’era qualcos’altro. E mi sono innamorato di te.

Non te l’ho mai detto, lo so, e non c’è altra anima al mondo che lo sappia. Maledetta timidezza.

Se non fosse stato per colpa mia, forse ora saremmo assieme. Forse saresti anche tu qui, forse staresti anche tu insegnando qualcosa.

Ma non è così, e devo farmene una ragione.

Sicuramente questa lettera non avrà alcun effetto su di te. Probabilmente adesso vorrai strapparla in mille pezzi, e buttarla in mezzo al fuoco. Ormai farò parte del tuo passato, ormai ti sarai rifatta una vita.

Volevo soltanto dirti tutto quello che avrei dovuto dirti tanto tempo fa. E penso proprio che scrivere una lettera sia più semplice di dire tutto a voce. Lo so, ne ho passate di tutti i colori, ma sotto sotto sono ancora un codardo.

Mi piacerebbe una risposta da parte tua, anche se non ci spero troppo. Fai di questo pezzo di pergamena quello che vuoi. Ma non dimenticare le mie parole.

                                                                       Con affetto,

                                                                                         Neville" .

Rileggo la lettera, tante volte da ricordarmela a memoria parola per parola.

Mi sembra che vada bene, ma c'è qualcosa che mi dice che è meglio non spedirla. Chissà dove sarà, chissà se il mio gufo riuscirà a trovarla.

Respiro forte. Chiamo il mio gufo. Prendo una busta, ci scrivo sopra il nome del destinatario. Metto la lettera nella busta, sigillo il tutto.

Il mio gufo attraversa la stanza, e atterra dolcemente sulla mia scrivania.

Ho ancora un attimo per pensarci. Un attimo per decidere se tirarmi indietro.

Respiro ancora più forte. Non posso tornare indietro, ormai ho deciso.

Lego la lettera alla zampa del gufo. Un secondo, e il gufo è partito. Lo vedo volare via, nella notte. Porta con sè la mia speranza.

   
 
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