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Autore: vale_maio2    17/02/2013    1 recensioni
"E così, sono di nuovo qua. Qui è iniziato tutto, e qui finirà."
La storia di un pegaso fedele alla Principessa Celestia, per la quale intraprenderà una ricerca. Troverà molto più di quello che la Principessa gli ha chiesto. Troverà qualcosa che pensava di aver perduto da talmente tanto, che dubitava persino della sua esistenza.
Vorrei ringraziare un autore di fanfic, perché, negandomi di creare uno spinoff di una sua serie, mi ha convinto a scriverne una di pugno mio. Grazie, davvero :)
Grazie anche a G: senza la sua infinita pazienza, questa storia sarebbe piena di orrori grammaticali!
Questi personaggi non mi appartengono, ma sono proprietà di © 1998-2013 Hasbro, Inc. ; questa storia è stata scritta senza alcuno scopo di lucro.
I'm not the owner of the characters of this history. This is property of © 1998-2013 Hasbro, Inc.; this story was written without any profit.
Genere: Avventura, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Sorpresa
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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E così, sono di nuovo qua. Qui è iniziato tutto, e qui finirà.”

Le onde che si infrangono sulla banchina, gli spruzzi di acqua di mare che mi imperlano il volto, il vento che mi scompiglia la criniera.

Il mio sguardo è perso oltre l’orizzonte, verso terre e mondi esistenti solo nella mia testa.

Appena qualche settimana fa, mi sarebbe venuto il voltastomaco al pensiero di tutta quella poesia. Che poi provenisse addirittura da me? Per Celestia!

E ora eccomi qua, pronto ad imbarcarmi, con il cuore gonfio di tristezza.

Qualcosa di umido mi scivola sul volto.

Una lacrima.

Cielo, non piangevo da…

Il fischio della nave interrompe i miei pensieri. E con essi, distrugge la mia flebile speranza di rivederla.

Io che piango per…

Già, per cosa sto piangendo?

Stupida salsedine, mi irrita gli occhi!”

Ma chi voglio prendere in giro?

Chi sono io?

Fast Thunder1, il pegaso più veloce di tutta Equestria, élite dell’accademia Wonderbolt, la creatura più fulminea che il cielo abbia mai visto.

Era stata una lettera a richiamarmi a Ponyville. A quanto pare, una pegaso era riuscita a creare…

 

Un SONIC RAINBOOM?!?!?”

Non c’era ombra di dubbio. Quella lettera arrivava dalla scrivania della Principessa Celestia. Il suo sigillo era inconfondibile.

 

Tenente Fast Thunder,

La richiamo in servizio a Ponyville per un’indagine. Secondo fonti regali attendibili, una pegaso di nome Rainbow Dash è riuscita a creare un Sonic Rainboom. Posso immaginare il suo stupore alla lettura di tale notizia, ma le assicuro che tali fonti sono attendibili.

In questo periodo mi trovo impegnata in importanti affari diplomatici, per cui non potrò occuparmi di tale faccenda.

La sua fama di ‘pegaso più veloce di Equestria’ è un ottimo motivo per affidarle l’incarico di scoprire come sia potuto accadere.

La attenderà una nave il primo sabato del prossimo mese, che la porterà da Baltimare2 al porto di Ponyville.

Cordialmente sua,

Principessa Celestia.

 

Questo il contenuto della lettera.

Oh cielo, la nave parte domani e non ho idea di dove sia la mia sacca da viaggio!”

Per quanto assurda mi poté sembrare quella lettera, non avrei MAI disobbedito ad un ordine diretto della Principessa, anche se mi avesse chiesto di girare con un cappello a forma di pollo e tirare formaggio in faccia ai passanti.

Cercai di trattenere le risate per quel pensiero. Avevo cose più importanti da fare.

PRIMITH!” tuonai. Come al solito, quel diavolo di draghetto era in giro per la casa a combinare chissà cosa. Come aiutante è pessimo. Davvero terribile. Ma è il mio migliore (e unico) amico. Per lo meno, le sue birbonate mi aiutano a distrarmi dal grigiore della mia vita al di fuori del mio lavoro. Sarei perso, senza di lui.

Primith, accidenti! Dove ti sei ficcato?”

Eccomi Fast!”

Di cosa sei ricoperto, stavolta?” gli chiesi, notando l’appiccicume che lo ricopriva da capo a coda.

Ehm, è una storia lunga…”

Per l’amor di Celestia…” dissi, sbattendomi uno zoccolo in fronte per la disperazione.

Lasciamo perdere… Piuttosto, hai visto la mia sacca da viaggio?”

Sì! Te la vado a prendere?”

Sì, e di corsa. Devo partire per Ponyville, la Principessa mi vuole in servizio. Ti spiego tutto dopo.”

Corro a prenderla!”

Ah, e stavolta cerca di non far saltare per aria la cucina. Io devo andare a parlare con una persona, torno fra poco.”

Tranquillo Fast, sei in buone zampe!”

Andiamo bene…

 

Arrivai trafelato nello studio del colonnello Windmark.

Thunder! Il tuo turno inizia fra tre ore! Cosa ci fai qui?” disse il colonnello, appena mi vide.

Eh, buongiorno anche a lei…

Una missiva, colonnello, direttamente dalla Principessa!”

Fammi un po’ leggere…”

Il colonnello lesse la lettera. Il suo volto non nascondeva il suo stupore.

COSAAAA?!?”

Il suo urlo echeggiò per tutto l’edificio.

Un sonic…”

Esatto colonnello. E sono sicuro che quella lettera sia autentica.”

Lo so riconoscere il sigillo della Principessa, tenente! E qui dice che verrà una nave a prenderti domani.”

Sono venuto proprio per questo, colonnello! Vorrei chiedere un congedo per…”

Windmark non mi fece finire la frase. Tipico…

Congedo accordato, Thunder. Gli ordini della Principessa non si discutono, dovesse anche chiederti di indossare una parrucca bionda e spalmare di gelato il viso dei passanti!”

Wow, il colonnello che faceva una battuta…

Per quanto riguarda…”

Alzò un sopracciglio.

Alle scartoffie burocratiche ci penserò io. Ora fila, e tieni alto il nome di quest’accademia!”

Sì, colonnello!”

Feci per voltarmi, ma la voce di Windmark mi fermò.

Ah, un’ultima cosa Fast.”

La ascolto colonnello.”

Non combinare casini.”

Mi voltai e corsi a perdifiato verso casa. Come vorrei aver seguito quel suggerimento…

Sulla strada verso casa, non potevo fare altro che pensare al sonic rainboom. La leggenda narra che, quando un pegaso infrange la barriera del suono, crea alle sue spalle un’onda d’urto arcobaleno, e una scia, sempre arcobaleno, segue il pegaso fintanto che vola a velocità supersonica.

Quantomeno, questa era la leggenda. Nessuno ha mai visto un sonic rainboom. In tanti hanno cercato, invano, di crearlo. Io stesso ci provai.

Quando ero ancora un puledrino, già mi affascinava la velocità. L’adrenalina. La competizione.

Sapevo già della leggenda del sonic rainboom. In fondo, chi non la conosce?

Ah, l’infanzia. Quando non conosci il male, e credi che tutto sia possibile. Provai chissà quante volte a raggiungere velocità supersoniche. Volevo essere il primo pegaso della storia a creare un rainboom. Fu così che apparì il mio cutie mark, il simbolo che ti lega per sempre al tuo destino, alla tua passione. Non che fosse una novità, che sarei destinato a diventare un Wonderbolt…

Ma alla fine, arrivò la maturità, che pian piano ruppe i miei sogni più ambiziosi, come un gocciolio che pian piano scava nella pietra. Capii che non c’era spazio per i sogni. Capii che sarei dovuto rimare con gli zoccoli per terra.

Ero ancora immerso in questi pensieri, quando arrivai a casa. E fu lì che mi accorsi che c’era qualcosa che non andava…

Primith non solo aveva trovato la mia sacca, ma non aveva demolito niente!

Primith, ti senti bene?”

Sì, perché?”

No, così…”

 

Arrivammo al molo che la nave ancora non era ormeggiata.

Divisa?” mi chiese Primith

Ce l’ho addosso.” Risposi, non capendo se era il suo solito umorismo strampalato o se faceva sul serio.

Oh. E già! Hehe!” Oh cielo. Diceva sul serio.

Spazzolino?”

C’è”

Sapone?”

Primith?” lo interruppi

Dimmi”

Ho preso tutto”

E allora perché quella faccia?”

Che faccia?” Non capivo di cosa parlasse.

La tua, tipica di quando senti che c’è qualcosa che non va”

Primith mi colse impreparato, ma aveva ragione. Sentivo che c’era qualcosa di strano in tutto ciò. Andiamo, un sonic rainboom! Una leggenda per puledrini! Non era possibile…

Fast? Tutto…”

Si Primith, tutto bene.”

Oh, ecco la nave!”

La vedo. Beh, ciao allora. Mi raccomando, la casa…”

Tranquillo Fast! Ho tutto sotto controllo!”

Tranquillo proprio per niente…

Un’ultima cosa, Primith”

Dimmi”

Non ti azzardare a dare feste in mia assenza! Non voglio trovarmi la casa distrutta come l’ultima volta!”

Primith arrossì

Non ti preoccupare! Fai buon viaggio!”

E mi lasciò al molo, solo con i miei pensieri. Non mi preoccupava la casa, sapevo che sarei stato fortunato se al mio ritorno ne avessi ritrovato anche solo le fondamenta.

Oh Primith, sei incorreggibile!”

Cosa non si fa per un amico…

E così, mi incamminai sul ballatoio che conduceva alla nave che aveva appena ormeggiato.

1Trad.: tuono veloce.

 

2Gioco di parole fra Baltimora, città nel Maryland, e mare, cavalla in lingua inglese.

 

  
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