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Autore: vale_maio2    18/02/2013    0 recensioni
"E così, sono di nuovo qua. Qui è iniziato tutto, e qui finirà."
La storia di un pegaso fedele alla Principessa Celestia, per la quale intraprenderà una ricerca. Troverà molto più di quello che la Principessa gli ha chiesto. Troverà qualcosa che pensava di aver perduto da talmente tanto, che dubitava persino della sua esistenza.
Vorrei ringraziare un autore di fanfic, perché, negandomi di creare uno spinoff di una sua serie, mi ha convinto a scriverne una di pugno mio. Grazie, davvero :)
Grazie anche a G: senza la sua infinita pazienza, questa storia sarebbe piena di orrori grammaticali!
Questi personaggi non mi appartengono, ma sono proprietà di © 1998-2013 Hasbro, Inc. ; questa storia è stata scritta senza alcuno scopo di lucro.
I'm not the owner of the characters of this history. This is property of © 1998-2013 Hasbro, Inc.; this story was written without any profit.
Genere: Avventura, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Sorpresa
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La notte di traghetto fu tutto sommato tranquilla. Il capitano della nave e l’equipaggio erano molto cordiali. Passai il dopocena a giocare a scacchi con il capitano.
“Sei un avversario formidabile! Erano anni che nessuno mi batteva a scacchi!”
“Beh capitano, è la mia fame di successo che mi ha permesso di diventare un Wonderbolt!”
“La tua fama è leggenda, Thunder! Si dice che tu sia il pegaso più veloce che abbia mai solcato gli azzurri cieli di Equestria!”
Ed era vero. Almeno, così credevo fino a ieri.
“Allora, Thunder, posso sapere cosa ti porta a Ponyville?”
“La Principessa Celestia mi ha chiesto di indagare su un fatto.”
“Beh? Non tenermi sulle spine! Se addirittura la Principessa chiede il tuo aiuto, deve essere qualcosa di grosso!”
E lo era.
“A quanto pare, una pegaso è riuscita a creare un sonic rainboom. Per ben due volte. Il mio compito è capire come abbia fatto.”
“Un sonic… AHAHAHAHAH!”
Il capitano cadde letteralmente a zampe all’aria per le risate.
“Thunder, potrai anche essere il pegaso più veloce di Equestria, ma sicuramente sei il più spassoso!”
Gli lacrimavano gli occhi per le risate.
“Ho capito, è un incarico segreto e non puoi parlarne. Beh, non insisterò oltre. Ahahaha!!!...”
E così il capitano mi diede la buonanotte e si diresse verso la sua cabina, senza riuscire a trattenere le risate. Mi incamminai anch’io.
 
Sbarcai dalla nave alle prime luci dell’alba, e ad attendermi al porto c’erano una carrozza e due cadetti, inviata dalla Principessa.
“Tenente Thunder, abbiamo ricevuto istruzioni dalla Principessa di scortarla fino a Ponyville. La Principessa è impegnata e non potrà riceverla. Troverà tutte le istruzioni in questa missiva.”
Un po’ mi dispiacque di non poter incontrare la Principessa Celestia. Dopotutto, non la vedevo dal mio diploma all’accademia Wonderbolt.
“Grazie cadetto. Ora sarà meglio partire.”
“Subito, tenente.”
E così salii in carrozza, alla volta di Ponyville.
La missiva di istruzioni diceva di trovare questa Rainbow Dash, una pegaso responsabile del controllo meteo, e farsi spiegare come avesse fatto a creare un sonic rainboom. Diceva inoltre che la sua dimora era su qualche nuvola da qualche parte a Ponyville. Tutto qui.
Sembrava una missione molto semplice.
“Già, peccato che il sonic rainboom sia solo una leggenda…”
“Come dice, tenente?”
Mi accorsi solo così che non stavo più pensando, ma parlando ad alta voce.
“Niente, cadetto. Pensavo ad alta voce.”
“Tenente, ho il permesso di parlare liberamente?”
“Spara.”
“Si dice che una pegaso sia riuscita a creare un sonic rainboom. La sua visita è correlata a questo?”
Il cadetto che mi scortava nella carrozza mi guardò con aria a metà fra lo stupito e il divertito, ma poi il suo sguardo tornò serio, tipico di una guardia reale.
“Le chiedo scusa, tenente. Non sono affari miei.”
“Tranquillo cadetto. E sì, sono qui proprio per questo. Sei perspicace!” dissi con una certa nota di sarcasmo.
“Grazie, tenente!” rispose il cadetto, che non colse, o forse non volle cogliere, il sarcasmo nelle mie parole.
Una pegaso che aveva creato un sonic rainboom! Da non crederci! Com’era possibile che una semplice addetta al meteo fosse arrivata a quella velocità?
Non mettevo in dubbio il fatto in questione, non avrei MAI messo in dubbio la parola della Principessa.
Allora cos’era questa sensazione?
Stupore? Parecchio.
Incredulità? Un po’, anche se il sigillo reale della missiva non lasciava ombra di dubbio.
No, non era questo.
Rabbia.
Invidia.
Come si permetteva una semplice pegaso ad essere più veloce di me, Fast Thunder, il pegaso più veloce di tutta Ponyville?
Decisi di andare in fondo alla faccenda. Non solo perché era un ordine diretto. Era una questione personale. Nessun pony, pegaso, unicorno o quant’altro poteva permettersi di essere più veloce di me. Dovevo capire il suo segreto e farlo mio.
 
Arrivammo a Ponyville dopo un’ora circa di viaggio, durante il quale non aprii più bocca.
“Arrivederci tenente. Le auguro una buona permanenza.”
“Grazie cadetto. Potete andare, ora.”
E così la carrozza ripartì, lasciandomi lì, in mezzo a Ponyville.
La prima cosa che feci , fu cercare una locanda dove dormire.
“Mi scusi, sa dove posso trovare una locanda?” chiesi al primo pony che incontrai. Una pony che, a guardarla, sembrava gridare ROSA da tutti i pori.
“Oh una locanda! Ce n’è una sola in tutta Ponyville, è a un tiro di ferro di pony da qui! Posso accompagnarti se vuoi!”
“La ringrazio, ma non ce n’è bisog…”
“Ti accompagno! Sarà divertente! E basta con tutti questi formalismi! Ciao, mi chiamo Pinkie Pie! Sei nuovo? Non ti ho mai visto.”
Tutte quelle domande mi facevano venire il mal di testa. E non aiutava certo il fatto che la pony saltellasse di continuo.
“Se dico di no mi seguiresti comunque, vero?”
“Ma certo!” Ripose saltellando.
“E sia, accompagnami.”
“Che bello, che bello, che bello!” E così mi incamminai dietro a quella pony. Mi chiesi se avesse tutte le rotelle a posto…
“Allora, non mi hai ancora detto chi sei!”
“Io sono Fast Thunder, tenente dei Wonderbolt del distaccamento di Baltimare.” Risposi con tono orgoglioso.
“Oh, un Wonderbolt! Ho un’amica che pagherebbe per passare una giornata con te!”
“Magnifico…” risposi, non molto convinto.
“Io sono Pinkie Pie! Sono la pony più allegra e festaiola di tutta Ponyville!”
Ma non mi dire…
“Ehi, sai che dovrei fare una festa in tuo onore?”
Quell’affermazione mi spiazzò.
“Ma se appena mi conosci!” risposi.
“Non fare lo sciocchino! Sarà divertente! E poi, hai l’aria di uno che non festeggia da anni!”
In effetti non facevo una festa da… beh, da sempre.
“Mi dispiace Pinkie, ma sono qui in veste ufficiale su ordine della Principessa, e non posso…”
“Oh ma la Principessa capirà! Non ti preoccupare, lei è così buona!”
Su questo aveva ragione: la bontà della Principessa era leggendaria.
“Ascolta Pinkie…”
“Sh sh sh sh sh! Staserà darò una festa allo Sugarcube Corner, e tu sarai l’ospite d’eccezione!”
Testarda, la pony…
“Sarà divertente! Ci saranno palloncini, torte, dolcetti, Gummy, le mie amiche… Ti piacerà, vedrai!”
Non so cosa mi convinse, se il fatto che non mi rilassavo da anni, il fatto che in questo modo potevo indagare su questa Rainbow Dash senza sembrare troppo indiscreto, o se volevo solo che la smettesse di saltellarmi intorno con le sue richieste incessanti.
“Eh. Se proprio ci tieni…”
“chebellochebellochebellochebello!!!”
E così, fra un saltello e l’altro, arrivammo alla locanda.
“Mi raccomando, stasera alle 8 allo Sugarcube Corner! Ti aspetto!”
“Ci sarò Pinkie, parola di Wonderbolt.”
E così la pony rosa se ne andò saltellando. Parecchio stramba, ma tutto sommato simpatica.
  
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