Capitolo 2.
Amy
Amy entra nella bottega. Ora le spettano due ore di vita. Le uniche ore che può permettersi in tutta la settimana.
Mormora un “ciao” rauco a causa del freddo e si toglie gli auricolari, mettendo a tacere i Linkin Park e la sua voglia di saltare sfrenatamente e combinare casini con “Burn it Down”.
Chiude la porta dietro di sé, affrettandosi a liberarsi della giacca, per non perdere nemmeno un minuto di vita. Nemmeno un minuto in cui il mondo e tutti i suoi problemi del cazzo vengono messi a tacere.
Amy è cioccolato al peperoncino, con una spruzzata di panna e bocca di fragole. I capelli lisci e spettinati vorrebbero ricordare un caschetto color caffè, la pelle è bianca con labbra rosse mangiucchiate e la punta del naso rosa per il freddo. Gli occhi scuri sono marcati da una spessa linea di matita nera, lei è tutta nera, veste di nero e quando sorride, una piccola fossetta le sbuca sull’angolo sinistro della bocca.
Posa sciarpa e guanti e prende la tela su cui sta lavorando. Pennelli, colori, tovaglioli, grembiule felice con macchie colorate e tanta buona volontà. Si scosta un ciuffo dagli occhi e inizia a lavorare. La mente si svuota, non esiste nient’altro che lei e il suo quadro, lei e i colori, la sua mano, il pennello, il profumo acre dello spray spruzzato sui lavori e il raschiare delle setole sulla tela. Non esiste nient’altro.
Ore scadute.
Amy torna a casa, i Linkin Park che riprendono a cantare a palla da dove si sono interrotti, il freddo pungente che le graffia la pelle, la squallida realtà nella quale è stata bruscamente catapultata. Mondo di merda.
Sospira, affranta. Vorrebbe tanto avere la capacità di creare un mondo con le sue mani. Come se bastasse disegnarlo per poter essere catapultata all’interno. La vita è troppo reale, c’è troppa assenza di colori, è troppo normale, troppo…
Il cellulare vibra, interrompendo i suoi pensieri.
Amy legge il messaggio di Tate, agghiacciata.
… rompicoglioni.
*WHAHWAIEAH!
Ehilà :)
Molte cose si chiariranno con l’andare avanti, verranno narrati altri episodi che sono accaduti, ma che magari non hanno niente a che vedere con l’intero svolgimento della storia.
Spero vi piaccia.
Per il momento non voglio scrivere capitoli troppo lunghi, vorrei prima farvi entrare nella psicologia dei personaggi :)
Per chi vive nella mia vita reale e nel mio mondo di merda, potrei cambiare alcune caratteristiche.
Vale a dire: se voi persone che sapete di essere incluse nella storia non vi riconoscete, per alcuni punti caratteriali, non fatemene una colpa. Vi adoro così come siete, ma è più forte di me cambiare qualcosa.
Au revoir!
Sono un po’ depressa perché non so cosa penserete di tutta ‘sta roba… :(
Kry <3
PS: Prima che posso vi metterò le foto dei personaggi ;p Ho delle belle sorprese per voi!
ORDER OF THE PHOENIX*