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Autore: Aduah e Maggiore_Bagnato    06/09/2007    3 recensioni
Abbiamo trasferito la raccolta nell'account in comune, ma le storie sono le stesse! (intendiamoci... ce ne aggiungiamo anche di nuove... i titoli li vedrete sotto...) Continuiamo il viaggio per scoprire la difficile e forzata convivenza tra Edward Elric, Alphonse Elric e Alfons Heiderich!
..:: Jump ::..
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Alphonse Elric, Altro personaggio, Edward Elric
Note: Alternate Universe (AU), Raccolta | Avvertimenti: Spoiler!
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RAGAAAAZZEEEEEEEE !! Finalmente sono tornato,vi sono mancato ?
Ragazze-fan-di-Alex90: SIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII !!
Roby: noooooooooooo !!
Sei l’unica Roby, rassegnati !
Roby: grrrrrrrrrrrrrrrrrr

Passiamo ai fatti !
A me personalmente piace un casino heiderich, perciò questa fic parla di lui, di quella che io immagino sia la sua vita !
Sarà lui a raccontarcela, in prima persona.
Enjoy (grazie senpai-Rò)



Romania, 15 settembre 1921

Ed: Tu vivi da solo ?
Heid: Si, mia madre è morta quando sono nato, e mio padre è deceduto in quell’incidente in fabbrica…
Ed: cosa è successo esattamente ?


Era una calda mattina d’estate, me lo ricordo come se fosse ieri.
Mi ero appena alzato e mi stavo dirigendo in cucina, dalla quale proveniva un buon profumino di frittelle. Mio padre era ai fornelli intento a finire la colazione, mi sono seduto a tavola, e poco dopo mi ha dato la colazione, augurandomi buon appetito.
Quel giorno ero felicissimo, perché papà mi avrebbe portato a vedere la sua azienda di razzi, e mi avrebbe mostrato la fabbrica, la cosa più interessante. Anche se avevo solo 15 anni, la meccanica era una materia da niente per me. Ormai solo pochi segreti dovevano essermi svelati,ma con quella visita avrei finalmente avuto tutto molto più chiaro.
Anche mio padre lavorava per Bertrin Eckheart, sempre alla costruzione dei macchinari di cui mi occupo ora io.
Alle otto precise, ci trovavamo dentro un enorme capanno pieno di macchine e operai intenti a lavorare. C’era un pesante odore di benzina, ma in fondo era normale per un luogo come quello.
“ Ma non ti da noia, papà ? ” chiesi tappandomi il naso.
“ No, dopo anni e anni che ci lavori, questo puzzo diventa anche gradevole ” mi rispose con un sorriso.
Mi mostrò l’intera fabbrica, e mi fece conoscere i suoi colleghi, tutti uomini massicci, e come voleva il Fhürer, rigorosamente biondi con gli occhi azzurri.
Razza Ariana, ci chiamano.
Ad un certo punto, papà si radunò di nascosto insieme ai suoi amici in un angolo della fabbrica. Puoi immaginarti che, incuriosito com’ero, li ho seguiti di nascosto, e ho origliato le loro parole; parlavano di una specie di Nuovo Mondo, e del tentativo della Eckheart di raggiungerlo: Shamballa, lo chiamavano.
Mio padre sembrava non essere d’accordo con questa idea della donna, infatti stava cercando di convincere gli altri a ribellarsi al suo piano irrealizzabile.
Purtroppo i suoi compagni la pensavano con un'altra filosofia: dicevano anche loro che raggiungere Shamballa non era possibile, ma non avrebbero mai rinunciato al buon stipendio di quel lavoro, e se ciò comportava il seguire i sogni di una pazza, bhè, erano disposti anche a credere a quelle fanfaronate.
Il discorso si chiuse li, e io corsi via in modo che non mi vedessero, ma urtai qualcosa.
“ Chi è questo ragazzino ? ” un uomo in divisa militare mi guardava arrabbiato.
“ Mi scusi sergente ! Lui è mio figlio, l’ho portato con me per mostrargli la vita in fabbrica… ” mi giustificò mio padre.
“ Quindi è suo figlio, signor Heiderich… ” la fantomatica Bertrin Eckheart spuntò da dietro il militare. Mio padre le fece la riverenza, e io, impacciato, lo imitai.
“ Ma che simpatico ! Scommetto che è degno di suo padre in meccanica, o sbaglio, signor Heiderich ? ”
“ In effetti… sì, signora… ”
“ Bene, vuoi fare un giro per i piani alti,giovanotto ? ” sul volto della donna si dipinse un sorriso rassicurante.
“ Certo ! ” risposi pieno d’entusiasmo.
Così, dopo aver avuto il consenso di mio padre, mi incamminai con lei alla scoperta di come si dirige un’azienda come quella.

Heid: Poi sai quello che è successo, visto che c’eri pure tu…
Ed: ti riferisci all’esplosione?
Heid: si,l’esplosione di gas, come avevano detto tutti.

Mentre camminavo con la donna, la quale gentilmente mi spiegava la filosofia del suo scopo, si udì un grande boato provenire dalla fabbrica. Il cielo fu invaso da una fitta nuvola nera; seguendo la scia, si poteva vedere che essa iniziava… dalle macerie dell’ala ovest dello stabile.
Sia io che lei ci allarmammo, e corremmo fuori per il resoconto dei danni.
Tutti gli operai erano sani e salvi, o quasi.
“ Signora Eckheart ! Tutti gli operai sono incolumi, per fortuna l’esplosione ha colpito solo il settore h5.4, deserto al momento ! ”
“ NON ERA DESERTO !! ” li interruppe un operaio “ in quel settore si trovava Heiderich ! Forse è ferito !! ”
Subito mi feci prendere dal panico, e corsi verso quel settore, er cercare di soccorrere mio padre, senza sentire la gente che mi avvertiva dell’insicurezza di quel luogo.
Iniziai a scavare, e più non vedevo l’ombra del mio genitore, più mi disperavo.

Heid: poi lo sai da solo cosa è successo…
Ed: si, ti ho visto scavare in quelle macerie e ho cercato di avvertirti che stava per esserci sicuramente un’altra esplosione, ma tu non mi prestavi ascolto .Così sono corso verso di te, ti ho preso in braccio e ti ho portato via da lì, in tempo perché la seconda esplosione non mietesse altre vittime.
Heid: esatto, so che poi le guardie ti hanno detto che ero così scioccato perché non mi aspettavo quell’incidente
Ed: di tuo padre non me ne hanno parlato, no…
Heid: scusa se ti rivelo questa storia solo adesso…
Ed: ci vuole coraggio per affrontare certe cose.
Heid: adesso però è il tuo turno ! Dai, racconta… qual è la storia della tua vita, Edward ?


Noi la sappiamo già a memoria, perciò sorvoliamo !!
Al: OBBIEZIONE !!
Che hai ??
Al: io non sono apparto in questa storia !!
Perché nel 1921 te non eri ancora con tuo fratello, ma eri ad allenarti con Izumi sensei !
Al: ma la raccolta parla di noi tre, perciò…
Oh, insomma, sei peggio della Roby! ora ci sei nella storia, no ?
Al:… in effetti… va bene! X3

Ed ora, vorrei ringraziare le mie numerose fan! E… ho un messaggio per i loro lati oscuri: meglio che non veniate, o potreste rimanere innamorate del demone del mio corpo…
Grazie a tutte, spero che ti piaccia Roby, mi ci sono impegnato, visto? (cancella questa frase prima di pubblicare)
Alex90


Io non cancello proprio nulla caro mio, pubblico tutto (eheheheheheh) e comunque la mia petulanza, credimi, è proporzionale alla tua… nel caso non capissi quello che ho hetto, intendo che siamo rompiballe uguali!
Tvb Alexuccio! ^w^
Baci Kissosi
ADUAH! >v<
  
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