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Autore: Strawberry88    18/02/2013    3 recensioni
Questi dieci ragazzi sono Ragazzi Dotati. Alla Cameron High School, sapranno come usare i loro poteri, scopriranno l'amore e rifletteranno sul loro destino e sul mondo.
Sin dall'inizio si divideranno in due gruppi molto uniti tra loro attraverso i caratteri dei componenti. Incomprensioni colpiranno tutti i ragazzi.
Genere: Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Venerdì, dopo le lezioni, Mikol aspettava i suoi genitori seduta sulla poltroncina nella sala. Aveva tutte le sue valige, precisamente cinque più un borsone, attorno a sé.
Harry e Blue stavano portando i loro bagagli mentre Justin guardava la sorella fare il lavoro al posto suo.
«Oh, ma non ti scomodare.» lo rimproverò lei.
«Infatti. Guarda come sto comodo.» le fece notare.
Blue lo guardò fulminante e lui fece un saltò in aria, aiutando la sorella che si sedette.
«Allora sei proprio decisa. Diventerai una vera principessa studiando da principessa.» sospirò Blue.
«Non vado in guerra, sai? Vado solo a casa e voi potete venirmi a trovare ogni volta che volete.»
In quel momento entrarono tutti i loro compagni. Liam, Becca, Alice, Cristina, Tuffy, Josh e Dylan con dei sorrisi magnifici.
«Ti abbiamo fatto un regalo di buon viaggio e di buona permanenza al castello.» disse Josh porgendole un pacchetto.
Mikol fece una faccia stupita e lo prese in mano.
«Ragazzi, non dovevate.- disse commossa - Lo apro adesso?» chiese.
Tutti annuirono così lo scartò ed estrasse un cellulare.
«Un cellulare?- ridacchiò felice - Ripeto non dovevate. A casa abbiamo un telefono fisso.»
«Sì, ma questo è speciale. Il primo motivo per cui lo è, è che te lo abbiamo regalato noi.» spiegò Liam, pavoneggiandosi.
«Il secondo è che dentro ci sono tutti i nostri numeri di cellulare.» continuò Tuffy.
«Il terzo è che è subacqueo. Cioè mentre nuoti puoi chiamarci. Non è figo?» concluse Rebecca.
Mikol aveva le lacrime agli occhi. Se prima era sicura che si sarebbero rivisti e quindi non erano necessari di grande tristezza, dopo non ne era così tanto convinta. Appena sbatté le palpebre, due lacrime scivolarono lungo le sue guance.
«Mi ero ripromessa di non piangere. Voglio un abbraccio.» disse aprendo le braccia.
Le si buttarono tutti addosso e lei cominciò a lacrimare.
«Ve l’ho già che potete venire quando volete, vero? Mi mancherete tutti moltissimo.»
Si lasciarono da quella stretta tranne Harry che rimase abbracciato alla sua migliore amica, mentre questa continuava a piangere.
«Mi spieghi perché stiamo lacrimando come due Bianconigli?» chiese Harry ridendo e piangendo contemporaneamente.
Con quella frase fece ridere anche Mikol.
«Come lacrimano i Bianconigli?» chiese lei, asciugandosi le guance.
«Non ne ho idea, però almeno ti ho fatto passare la tristezza.»
La porta della sala si aprì, facendo entrare la preside Candy seguita dai reali di Aquarein.
«Ragazzi, è ora che Mikol se ne vada. Blue, Harry, Justin, questi sono i vostri permessi.- la preside diede dei fogli piegati ai tre ragazzi - Posso sapere come tornereste qui a scuola?»
«Li porto io.» rispose Mikol.
Candy annuì, giungendo le mani.
«Piccola, dobbiamo andare adesso.» parlò il padre di Mikol.
«Certo. Beh, ragazzi, ci vediamo prima delle vacanze di Natale. Vi voglio bene.» 
 
La carrozza si fermò alle porte della città, fece scendere i reali e gli amici di Mikol, poi ripartì lentamente dietro di essi. 
Tutti i sudditi erano sui brodi della strada reale per acclamare la principessa. Ogni tanto questa si fermata per salutare i bambini e le bambine che saltavano di gioia per il suo ritorno. Era una ragazza benvoluta dal suo popolo. Una bambina in particolare attirò l’attenzione di Mikol. 
«Ciao, piccolina.» si accovacciò per arrivare all’altezza della bimba.
«Buongiorno, principessa.» disse lei cercando di inchinarsi.
La principessa le impedì questo movimento in quanto la piccola portasse le stampelle.
«Ascolta, come ti chiami?»
«Charlis.» rispose timidamente.
«Perfetto. Dove sono i tuoi genitori, Charlis?» 
La bambina si voltò e indicò una coppia a qualche metro di distanza da loro. Mikol si alzò da quella posizione scomodissima e attraversò la folla fino a raggiungere i parenti di Charlis.
«Buongiorno, principessa.»
«Buongiorno anche a voi. Vorrei chiedervi gentilmente se potevate raggiungermi al castello, con vostra figlia, alle sedici e quaranta di questo pomeriggio. All’ingresso vi aspetterà un mio maggiordomo. Vi sarei molto grata se veniste.» sorrise dolcemente, quel sorriso che non ammetteva no, così la copia di coniugi accettò l’offerta.
Quando ritornò al centro della strada, davanti ai suoi amici, questi le si avvicinarono.
«Cosa vuoi fare?» le chiese Harry.
«Alle quattro e quaranta lo saprai.» gli sorrise continuando a salutare cordialmente i cittadini e facendo piccoli inchini per rispetto nei loro confronti.
Arrivati al castello, fermò il maggiordomo esterno e gli disse di quella famiglia che sarebbe arrivata nel pomeriggio, l’uomo le assicurò che li avrebbe scortati nel cortile da ricevimento accerchiato da un roseto dai fiori rossi e bianchi. Alzandosi la maxi gonna azzurra e lilla che aveva indossato nella carrozza, corse fino a raggiungere i suoi genitori, trovando qualche difficoltà a causa dei sassolini e dei tacchi che indossava.
«Cos’avete intenzione di fare, quest’oggi?» chiese la regina.
Mikol fece una smorfia.
«Ma’, parla normale. Questi termini reali proprio no.»
Nel frattempo erano entrati dentro il palazzo e vennero scortati sino nella sala da the. Si accomodarono tutti sui divanetti a due posti che accerchiavano un tavolino di legno antico e cominciarono a conversare.
«Regina Sindy, cosa avete pensato per il futuro di Miky?» domandò Harry girando il cucchiaino.
«Prima che compi diciassette anni deve essere fidanzata, se non trova l’amore prima di un mese da adesso dovremmo organizzare un matrimonio combinato. Prima dei diciotto deve essere sistemata con qualcuno.»
«Quindi lei può scegliere chi sposare?»
«Certo.» disse il re.
«Anche se voi non lo approvate?»
«Se lei lo ama, perché no?» parlò la regina.
«Quindi anche Zayn Malik? Il figlio di Satana?» domandò Blue, sorseggiando il proprio the e venendo fulminata con lo sguardo da Mikol.
 
«Già mi manca.» disse tristemente Becca.
«Scommetto che tornerà presto, forse non per seguire le lezioni ma per salutarci sì.» parlò Liam.
«Voglio tornare in prima.- continuò Rebecca -Non voglio affrontare quello che succederà tra qualche settimana. È tutto troppo negativo.»
«Perché, cosa succederà?» chiesero Tuffy e Josh in contemporanea.
«Non posso dirvelo: andrei contro la mia politica di mantenere quello che vedo un segreto. Il futuro non è mai preciso. Può cambiare in base alle nostre azioni.»
 
In quel salotto, tre persone entrarono attraverso, come sempre, dalla finestra.
«Ciao, ragazzi.» salutò Niall.
«Ciao!- esclamò Josh, andandogli incontro - Cosa ci fate qui?»
«Siamo venuti a trovarvi. Vabbé, Zayn voleva cercare di farsi perdonare da Mikol e Louis deve conquistare Harry.» spiegò meglio.
«Allora siete venuti invani. Sono tutti e due al castello di Aquarein, insieme a Blue e Justin.»
Zayn, vagò per la sala osservando i vecchi libri che c’erano esposti nella libreria, ne prese uno, il preferito di Mikol, “La sposa zombie” e lo aprì.
«Sono andati a trovare i reali dopo solo un mese qui?» rise Louis.
Josh si guardò alle spalle, più precisamente, Liam e Becca, i quali annuirono.
«Cosa succede?» chiese Niall, accorgendosi degli strani sguardi che si rivolgevano gli altri tre.
«Beh, in realtà, non sono andati a trovarli. Mikol ci è andata per restarci e gli altri l’hanno semplicemente accompagnare e staranno al castello solo questo weekend.»
Zayn fece cadere il libro dopo aver udito quella confessione. Non poteva essersene andata via così, senza neanche farglielo sapere.




 
Per chiunque sia arrivato fino a qui, devo farvi sapere una cosa.
Visto che non ho più idee buone per questa storia, ho deciso di finirla con questo capitolo.
Ho un'altra storia in mente, sempre nel genere Fantasy e Sovrannaturale (non riesco proprio a scrivere storie normali) e credo che per un po' mi impegnerò in quella.
Quando mi tornerà una buona trama per continuare questa, mi impegnerò in un sequel, intitolato "Cameron H.S - Quello che riserva il futuro"
Se volete, potete scrivermi una recensione per darmi delle nuoce idee per il continuo.
Grazie per essere arrivati a leggere fino a questo capitolo.
Strawberry 
  
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