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Autore: Aven90    19/02/2013    1 recensioni
A di Aven, naturalmente! La storia si articola calcando un po' quello che è stato il manga, e conterà di tre saghe complessivamente, e in questa long verrà trattata la prima, la più lunga! A causa di varie esigenze, ci saranno personaggi OOC, ma spero che gradiate ugualmente!
Genere: Azione, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Dragon Ball A'
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Gotenks aveva i minuti contati, in quanto non c’era più tempo di evitare la spada.

Fortunatamente Vegeta, in cuor suo animato dall’intenzione di salvare il figlio e non Goten che era sotto la responsabilità teorica di Kakaroth, si lanciò fra loro e trasformato semplicemente in Super Saiyan bloccò appena in tempo il fendente, dando giusto il tempo a Gotenks spinto di scansarsi, col risultato che si tagliò lui, anche solo superficialmente, per tutto l’asse verticale del suo essere.

“Oh, ne ho colpito uno diverso” commentò il Gi’isa che non si era accorto di nulla, preso dalla foga dell’azione.

Vegeta, grondante sangue dalla testa all’inguine, sorrise “Già… ma non avrai il tempo di rallegrartene”

Ub commentò “È dall’inizio che Vegeta vuole prendersi una rivincita su Kolom… mi chiedo se ce la farà”

Piccolo scosse la testa. “L’importante è che non perda energia in vista dello scontro finale… devo dire che questa cosa sta stressando”

Ma era l’unica strategia funzionante.

Nessuno, a parte Kolom e Lothar, sapeva quanto poteva essere forte il Prescelto, avevano soltanto come metro di riferimento Kolom e l’aura che da poco stava sprigionando la cabina telefonica a migliaia di chilometri di distanza, anche se tuttavia non faceva testo, a detta di Kolom.

Il Principe dei Saiyan tornò allo stato normale.

Il Gi’isa era un po’ perplesso. “La tua aura si è affievolita… non penserai di vincermi in questo modo?”

Vegeta annuì convinto e senza parlare creò una sfera blu dalla mano.

“Questa è un’Onda Bluetz… come avrai notato, mia figlia ne ha saputo sfruttare la potenza grazie ad un’armatura di sua invenzione, ma io, e io soltanto, posso crearne un’originale. Essendo che ormai è mattina e la Luna non è più a portata di mano, ne creerò una sua sostituta”

“E la coda?” obiettò Gohan, che durante la sua infanzia aveva avuto modo di vedere quella tecnica.

“La coda?” chiese Vegeta. “Ce l’ho.”

E, strappato un po’ di tessuto, esibì una coda scimmiesca marrone, esattamente identica a come l’aveva avuta durante il suo primo sbarco sulla Terra.

“È questo il mio segreto… l’ho tenuto nascosto a voi tutti fino ad ora. Ma c’è dell’altro: quando si crea un’Onda Bluetz accanto alla vostra Luna piena si crea un’invasione di energia pari a centosettanta milioni di Zenos, il che vuol dire che per te è finita!”, detto questo, lanciò la palla in aria.

“Vegeta! La Luna non è ancora piena!” osservò Gohan, impietrito da quell’errore di calcolo.

Vegeta guardò male il figlio di Goku e decise infine di colpirlo con un Big Bang Attack.

“Stai zitto! Decido io quando la Luna è piena e quando no!”

Dopo averlo colpito, fissò la sua Onda, che nel frattempo si era ingrandita.

Fece appena in tempo a spiegare “Non è importante che la Luna sia piena, se è piena l’Onda Bluetz è esattamente uguale” che poi perse momentaneamente coscienza e crebbe fino a denudarsi del tutto e lasciare il posto a uno scimmione gargantuesco.

“Aahahaha!” rise Vegeta davanti a un Kolom allibito. “Sicuramente non ti aspettavi questa trasformazione!”

Gohan commentò piano fra sé. “Speravo di non rivedere mai più questa scena….”: il Vegeta Ohzaru era un incubo che lo accompagnava tutte le notti. Tutte le singole notti, a ripensare i momenti terribili vissuti durante la sua infanzia tempestosa: dalle notti all’addiaccio del primo allenamento con Piccolo, al Vegeta Ohzaru che torturava l’amatissimo padre, al peso enorme del piede di Freezer secondo stadio, alla morte del suo caro amico Dende.

“Aahahah! Davvero, Gohan? E non è finita qui!” rispose Vegeta, perché espanse la sua aura per trasformarsi in Super Saiyan.

“Ma… ma… è impossibile!” commentò Gotenks. E la cosa in più era che l’iniziale ferita che aveva il padre di Trunks per salvare al Fusione era scomparsa.

Così si ebbe, per la prima volta nella Storia, un Ohzaru aureo. Tutti i singoli peli del corpo presero il caratteristico colore giallo della trasformazione, con ciò si denotava il fatto che concettualmente anche i pelli invisibili del corpo normale del principe diventassero anch’essi biondi, solo che non vi vedevano perché la pelle rosa sovrastava i peli superflui.

L’aura immensa di Vegeta sovrastava quella di Kolom.

“Dev’essere aumentata almeno dieci volte rispetto a quella originale!” commentò Ub.

“Esatto” rispose Piccolo. “Sono sicuro che adesso ce la farà. GOTENKS! State attenti alla coda di Kolom e coprite le spalle a Vegeta!”

Gotenks annuì e, messo in posizione, attese che l’Ohzaru cominciasse con le sue mosse.

Per prima cosa lo scimmione asprì la bocca e sparò un raggio dalle proporzioni titaniche, in grado di distruggere ogni forma di vita.

Ogni forma di vita tranne Kolom, il quale, intuendo le intenzioni di Gotenks, schivò il colpo piuttosto lento persi porsi dietro di lui e bloccandogli le braccia alla schiena lo minacciava alla gola con la lingua.

“Vegeta!” chiamò il Gi’isa. “Come la mettiamo adesso?”

Vegeta si bloccò un attimo, mas non abbastanza per poter permettere al Gi’isa di far qualcosa a parte porre come ostaggio la Fusion, perché si preparò a caricare un altro colpo.

“Cosa? Vuoi davvero sacrificare i tuoi amici?”

“Uno di loro è mio figlio” lo corresse Vegeta. “Siamo in guerra, conoscono i rischi che comporta. No pain, no gain!”

Kolom allora decise di lasciar perdere la Fusion e attaccare la Luna, che con un colpo si distrusse.

“Hai detto che ti serve il satellite della terra per trasformarti, no? E dunque adesso…”

Vegeta tornò normale senza appelli.

“Maledizione! Avrei dovuto pensarci subito!” si maledisse Piccolo.

La situazione stava precipitando: l’approssimazione con cui la squadra Z stava combattendo contro Kolom era a dir poco scandalosa, e il Gi’isa, pur avendo rischiato grosso, era ampiamente in vantaggio, sfruttando le loro lacune strategiche.

Era l’avvento prominente del prescelto a pregiudicare le scelte degli Z Warriors, tuttavia Kolom era un posso troppo duro da poter essere affrontato con leggerezza: era come una partita di campionato contro una provinciale, nella quale la grande squadra risparmia le forze per poi giocare al meglio la sfida decisiva di Coppa.

Tuttavia, se le provinciali si chiamavano Kolom, allora non conveniva giocare al minimo.

E Vegeta era anche nudo.

“Maledetto Kolom! Però potrei anche provare bad usare le mie tecniche col mio corpo nature!”

“Ma come mai si sono strappati i vestiti, pur essendo di tela elastica?” chiese Gohan.

Vegeta non rispose e, in Super Saiyan di terzo Livello, cominciò a caricare un Final Flash mentre Gotenks lottava al meglio delle sue forze contro il Gi’isa, pertanto distratto.

Enormi massi si sollevavano dal mare, sconvolgendo ogni legge fisica.

Il cielo si rabbuiò pieno di nuvole, e subito una serie di fulmini dipinse il paesaggio.

“GOTENKS!” urlò il Principe. “Levati dal cazzo!”

Gotenks obbedì senza indugi e il rivale di Goku ne approfittò per vedere in faccia il Gi’isa.

Quel Gi’usa bastardo che aveva osato metterlo KO trapassandogli il torace.

Quel Gi’isa bastardo che aveva osato distruggere la Luna e posticipare la sua fine.

Quel G’isa bastardo che aveva osato minacciare i suoi due figli.

Era il momento di polverizzarlo: stava davvero mettendo tutto sé stesso.

Kolom ridacchiò.

“E così, vuoi mettermi KO con un po’ di effetti speciali? Sai che posso respingere il tuo colpo in qualunque momento, vero?”

“No…” rispose secco il suo interlocutore. “Perché non permetterò alla mia Final Flash di non colpirti!”

“FINAAAAAAAAAAL….. FLAAAAAAASH!”

 Il raggio partì dai palmi, come al solito.

Kolom assunse la stessa posizione di Vegeta per cercare di respingere il colpo. Tuttavia purtroppo per lui non riuscì a trattenerlo e ne fu investito in pieno come nessun’altro colpo o tecnica era riuscita a fare.

L’esplosione atomica che ne generò fu devastante e danneggiò gravemente il pianeta, che non sopportando tutti quei megatoni, cominciò ad avere scompensi climatici e di morfologia.

Como eredità principale, il Final Flash lasciò un cratere profondo decine di metri, prosciugando tutta l’acqua circostante e creando un nuovo vulcano attivo.

Come seconda eredità principale, di Kolom non vi era traccia.

Come terza eredità, aveva lasciato Vegeta fiatoni e incapace di mantenere il Super Saiyan di Terzo Livello, tornando pertanto allo stato normale.

“Il Final Flash ti lascia senza fiato ogni volta, ma sono sicuro che ci hai messo tutto te stesso” lo ammonì Piccolo, deciso in quel momento di occuparsi del male minore per poi affrontare il Prescelto a tempo debito: chi lo sapeva se fossero riusciti a sconfiggere Kolom poi non sarebbero riusciti a distruggere la navicella che lo conteneva? Oppure limitarsi ad espellerla nell’infinità dello spazio?

Vegeta era ancora carponi, faccia a terra. “Anf… anf… Piccolo. Non l’ho sconfitto. Lo sai questo, vero? Oppure il tuo cervello geniale ha fatto cilecca?”

Piccolo arricciò le labbra. “Non mi riferivo a quello.”

“E allora a cosa? Parla, dannazione!”. Il principe era più che altro deluso dall’aver mancato il bersaglio e stava sfogandosi su Piccolo, visto che in ogni caso un contrattacco non sarebbe riuscito ad evitarlo.

 “Spero che gli abbia fatto almeno un graffio. Lo spero per te, Vegeta! Non avrai altre occasioni per tornare in vita!” rispose il Namecciano, come al solito senza peli sulla lingua.

In quel momento, il principe aveva bisogno di rassicurazioni, non di verità. Ma nessuno pareva capirlo: cosa credevano, tutti, che era indistruttibile? Aveva anche lui un cuore o no?

In quella, il Gi’isa, con diversi graffi riportati su tutto il corpo e una guancia recante un taglio che sicuramente prima non aveva, risalì carico d’ira il cratere dov’era precipitato.

“Mi hai fatto male” disse tagliente. “Me la pagherai.”

Una leggera brezza iniziò a far sventolare i pantaloni bruciacchiati dell’essere, conferendogli una maggiore terribilità, se non altro.

Piccolo guardò torvo Kolom e disse a Gotenks “Stavolta combatteremo noi due, insieme!”

La Fusion annuì e tornò a caricarsi di energia, ma improvvisamente dalle retrovie si levò una voce.

“Aspettate!” Ub era molto deciso. “Voglio provare io, adesso!”

Gohan gli chiese “Sei proprio sicuro? Guarda che quello lì non scherza!”

Ub annuì convinto. “Lo so. Ma sette anni di addestramento con Son Goku mi hanno insegnato che non c’è niente di cui aver paura, se non della paura stessa. Spero che il mio corpo regga”

Tutti lo guardarono.

C18 chiese “Il tuo corpo? Di che stai parlando?”

 

 

Per tutto questo tempo, quel furbacchione di Vegeta ci ha nascosto la sua coda, per poi uscirla al momento più opportuno! Bene, credo che adesso le cose si faranno più interessi, soprattutto per quel che rigurda Ub! Qualcuno di voi c'è già arrivato? Non so... non vorrei rovinarvi la sorpresa! Nel frattempo, grazie per l'attenzione e alla prossima!

   
 
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