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Autore: koopafreak    19/02/2013    1 recensioni
Una serie di episodi indipendenti l'uno dall'altro e di estensione variabile dedicati ai miei regnanti preferiti. Alcuni di essi saranno frutto della mia fantasia, altri tratti direttamente dalla serie originale e presentati attraverso gli occhi dei protagonisti. Ognuno abbraccerà sfumature diverse e mi limito ad indicare la raccolta come generale perché non mi è possibile conciliarli tutti sotto un unico genere. Forse appena un pizzico, giusto una spolverata di BowserxPeach qua e là.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Crack Pairing | Personaggi: Bowser, Peach, Sorpresa
Note: Cross-over, Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Peach aveva continuato a scrutarlo truce mentre il Re gettava un occhio sul fascicolo che lei gli aveva messo in mano con la quantifica dei danni arrecati al suo castello dalla sua penultima incursione per rapirla, solo per “fargli riflettere sul suo modo di fare” aveva detto gelida. Lui non aveva battuto ciglio asserendo che buona parte della colpa non fosse stata sua, ma di Mario e Luigi che come al solito non avevano saputo trattenersi dall'impicciarsi ed aggredirlo come due barbari con le clave e che inoltre le proporzioni dell'avvenuto erano state ovviamente gonfiate. Allora la Principessa si era indignata di fronte ad una tale giustificazione accoppiata anche ad una simile insinuazione ed il koopa si era lamentato dichiarandosi offeso perché lei si fosse rifiutata di credergli. Alla risposta della fanciulla, secondo cui lei credeva solamente a ciò che stava riportato in quei fogli, prima di riconsegnarglieli il Re si era dunque visto autorizzato a scriverci sopra Bowser ha sempre ragione. Peach non aveva apprezzato e tantomeno assentito.

Un attimo prima che la bufera tra i due avesse inizio, un elemento dell'unità goomba fece il suo ingresso nella stanza. -Signore, uno straniero coi baffi e la faccia perfettamente quadrata chiede di essere ricevuto.-

Bowser associò subito quell'inconfondibile descrizione e diede il suo permesso affinché Monsieur Bloque potesse raggiungerli, curioso sulla ragione per cui il collezionista avesse deciso di presentarsi per la prima volta al suo castello. Appena il bizzarro personaggio entrò, si evinse che il soldato era stato piuttosto impreciso sul numero di ospiti previsti ed il Re fu il primo ad appurarsene, ritrovandosi improvvisamente catapultato sul suo guscio dalla mole elefantiaca di Fido Blocco. Al seguito del grosso segugio esordì l'immancabile fila indiana di micetti cubici che come il cane riconobbero il loro ex cat-sitter e gli si affollarono intorno annusandolo e sfiorandogli i capelli e la coda con le zampine, mentre il capo della banda era impegnato a rivestirgli il muso di un discreto strato di bava.

Alle rumorose proteste cariche di sdegno giunse in soccorso il padrone dell'allegra comitiva e Fido Blocco si spostò controvoglia, indirizzando il suo interesse sul nuovo ambiente e gironzolando per la stanza con qualche gattino ancora dietro mentre gli altri si sparpagliavano in armoniosa autogestione.

-Sono désolé pour le raptus affettuoso de mon Fido, Monsieur. È ancora un cucciolo très vif et appena vi ha riconosciuto non sono stato capable de fermarlo.- si scusò offrendo al drago un fazzoletto per pulirsi il muso umidiccio.

-Che affari ti portano qui, esattamente?- domandò il Re senza tanti giri di parole, capendo con sicurezza solo un terzo di ciò che l'altro gli dicesse. Osservò con la coda dell'occhio Peach prendere in braccio il gatto più vicino alla portata delle sue coccole e sorridere al suono delle fusa a corrispondere le sue attenzioni.

-Vous êtes très occupé, je comprends. Sono ici seulement per ringrassiarvi, Monsieur.-

-Ringraziarmi?- Bowser batté gli occhi confuso, poi si rammentò del motivo. -Ah, già. E perché ti saresti scomodato così tanto per questa sciocchezza? Bastava una telefonata.- almeno avrebbe evitato di essere letteralmente travolto.

-Parce que cette potrebbe essere ma dernière chance di vedervi en personne et non potevo ceirtanement partir sans salutarvi comme si deve.-

-Stai per lasciare il regno?-

-Oui, mi sono femato in questa zona plus del dovuto malgré avessi già trovato tutti les blocs que stavo chercando. Aujourd'hui est mon dernier jour ici.-

-Capisco.- rispose il koopa stranamente mite nonostante il recente assalto affettuoso alla sua reale persona. -Dove te ne vai?-

-Ma première meta est una isola pas trop lontano, à l'est. Donc farò un tour del archipelago, poi attraverserò la mer et esplorerò la terra de mons et de pyramides, Sarasaland. Poi mi muoverò encore plus loin et ainsi de suite.-

-E tutto questo per dei blocchi?- il tono scettico non ferì il collezionista che alzò l'indice con orgoglio.

-C'est une passion, Monsieur. Catalogare tous les blocs existantes n'est pas uno scherzo, badi.- si interruppe scorgendo finalmente la figura di Peach parzialmente nascosta dal guscio spinoso del drago. -Sono un affronto à les bonnes manières. Pardonnez-moi, Mademoiselle.-

-Stare a sentire la tua parlata assurda mi ha distratto. Lei è la Principessa Peach del Regno dei Funghi.- anche Bowser si riscosse spostandosi ed accingendosi a fare le presentazioni. -Al momento ospite al mio castello.- aggiunse con un sorriso e Peach incontrò per un secondo il suo sguardo avvicinandosi. Il Fufi Blocco tra le sue braccia arricciò le punta della coda e trillò in estasi, struffando la testa sulla stoffa del vestito.

-Les animaux ont un sesto senso avec les personnes de bon cœur. Si può ver dal muso de ce Fufi.-

-Très heureuse de faire votre connaissaince, Monsieur Bloque. Comment allez-vous?- si fece avanti Peach sorprendendo entrambi i suoi interlocutori. Il primo ne restò assolutamente deliziato.

-Parbleu, quelle surprise! Une demoiselle si jolie qui parle français! Je n'ai pas eu l'occasion de écouter le doux accent de ma langue maternelle depuis siècles. Jamais été si bien, ma chère, merci beaucoup. Monsieur Koopa ici n'a jamais rien dit de vous, sinon j'aurais aimé avoir bien avant le plaisir de vous connaître. En tous cas, votre prononciation est parfaite.-

-Vous êtes trop bon, Monsieur Bloque.-

-Mais non, mais non. Je ne suis pas le type de bloc prodigue de compliments, Mademoiselle, à moins qu'ils ne soient absolument mérités.-

-Je vous remercie.- Peach chinò leggermente il capo.

-C'est moi qui vous remercie de m'avoir soulagé un peu de la nostalgie de ma terre natale. Ahh, c'est le fardeaux d'un véritable collectionneur de blocs, vivre loin de la maison et de ses racines pour réaliser ses rêves.- disse con un sospiro nostalgico.

-Depuis combien de temps êtes-vous ici, si je peux demander?-

-Pas longtemps. J'ai fait beaucoup d'affaires ici et c'est le moment de commencer à chercher ailleurs. Je suis désolé, je ne peux pas rester plus longtemps autrement je risquerais de m'habituer et il serait encore plus tragique quand je devrai partir.- spiegò vagamente malinconico.

-Je comprends. J'espère que vous reviendrez bientôt nous rendre visite, Monsieur Bloque. Ce sera pour moi un plaisir de parler encore en français avec vous.- a quelle parole gli occhi del collezionista brillarono di commozione.

-Je pourrais vous parler toute la journée, mais j'ai déjà perdu trop de temps en ma programme, malheureusement. Je reconnais que ce n'est pas facil, surtout quand il n'y a personne avec qui échanger quelques mots dans ta langue et quelquefois j'ai regretté de avoir entrepris ce voyage. Et pourtant, si j'avais décidé de renoncer je n'aurais pas connu mon cher ami. Je lui dois beaucoup.- fu la rivelazione che suonò incredibile come l'undicesimo comandamento alle orecchie di Peach.

-Sérieusement?- non poté trattenersi dal chiederlo scorgendo Bowser fissarli perplesso e moderatamente seccato per essere stato tagliato fuori dalle barriere linguistiche.

-Mais oui, il est une personne d'une grande générosité et d'altruisme. Il m'a fait le plus beau cadeau de ma vie: mes merveilleuses Fufis. Ils me font sentir motivé plus que jamais à poursuivre mes recherches. Fido les aime aussi, comme s'ils étaient ses frères. Et dorénavant la solitude ne sera pas un problème pour moi.- replicò Bloque con innegabile letizia, risvegliando un barlume di tenerezza nella Principessa ancora in seria difficoltà a concepire l'idea che Bowser, lo scontroso, arrogante ed indisponente Bowser fosse stato capace di fare un'azione eccezionalmente buona per qualcun altro.

-Je suis ravie pour vous, Monsieur.-

-Vous êtes très chanceuse d'avoir quelqu'un d'aussi fiable à vos côtés, Mademoiselle.- sentito ciò il viso della fanciulla avvampò.

-Ne vous méprenez pas! Nous sommes juste amis.- precisò in estremo imbarazzo, sventolando una mano per sdrammatizzare mentre il koopa la guardava interrogativo.

-Ohoh, pardonnez-moi, s'il vous plaît. Je ne voulais pas vous mettre dans l'embarras, ma chère.- il collezionista chiese venia con l'aria di chi non sembrasse assolutamente convinto, ma non avrebbe mai osato commentare oltre. Bastava far caso al modo in cui il sovrano la guardasse ogni volta che i suoi occhi si posavano su di lei per intuire perfettamente che la realtà fosse ben più intricata, almeno da una delle due parti.

-Voi sì che sapete come riuscire a farmi sentire un turista a casa mia.- si intromise il koopa in tono pacato, stanco di essere considerato superfluo là in mezzo mentre gli altri due facevano comunella sotto il suo naso. E poi non gli andava a genio tutta quella confidenza.

-Désolé, Monsieur.- si scusò Bloque sorridendo sotto i baffi.

-Sarà sempre il benvenuto da queste parti, Monsieur Bloque. Vi auguro buona fortuna, a Lei e ai suoi compagni di viaggio. Fate una visita al mio regno quando ne avrete l'occasione.- Peach fece due ultime carezze al curioso felino e poi lo porse tra le braccia del suo padrone.

-Sans aucun doute, Mademoiselle.- e sollevò gli occhi verso il drago. -Monsieur Koopa, vi ringrassio de votre générosité. Non lo dimenticherò jamais.-

-Stammi bene. E bada a tutti i tuoi gatti.- era la cosa più gentile che Bowser avrebbe potuto dire.

-Oui Monsieur, siamo comme una famillia. Staremo très bien, non si preoccupi. Au revoir!- chinò la testa perfettamente quadrata in una piccola riverenza ed uscì dalla stanza insieme all'ordinata comitiva di quadrupedi con Fido Blocco sempre in testa.

-Ma che vi siete detti, è lecito saperlo?- si voltò verso la Principessa con le narici dilatate.

-Non hai capito nulla?-

-Una parola sì e tre no, ad alternanze più o meno regolari.-

Peach sorrise, abbandonando per sempre la questione ancora in sospeso della scritta sui suoi fogli. -Mi ha raccontato dei Fufi Blocchi, tutto qui.-

Bowser distolse lo sguardo nascondendo il suo disagio. Voleva evitare che si sapesse in giro di aver concesso un atto di generosità, anche se dietro ricompensa. -Non è come credi. Me li sono trovati praticamente davanti e non l'ho fatto gratis, tanto per precisare.- borbottò guardandosi gli artigli. -E tu saresti diventata viola per questo?- si volse poi studiandola attentamente.

La Principessa arrossì per la seconda volta. -No, Monsieur Bloque aveva frainteso e allora gli ho spiegato.- ammise percependo con un certo fastidio il calore espandersi fino alle orecchie.

-Frainteso cosa?- Bowser si alterò all'istante augurandosi per il bene del collezionista di non aver fatto qualche mossa fuori posto proprio davanti a lui solo perché non avesse avuto idea di cosa si stessero cinguettando in francese. Quando Peach mosse ripetutamente l'indice sottile della mano destra tra loro due, un largo ghigno furbetto si tracciò sul muso del drago.

-E cosa c'era da spiegare?-

-Non ricominciare!-


Nota d'autrice:

Chi ha maggior familiarità col personaggio di Luc Bloque avrà notato l'influenza francese più marcata nel suo modo di esprimersi, ma è una caratteristica che ho preferito mettere maggiormente in luce per renderlo più particolare di quanto già non fosse nel gioco (Mario & Luigi: Viaggio al Centro di Bowser).
Per realizzare questa one shot plurilingue ho attinto dal mio arrugginitissimo francese delle medie, spero di non aver lasciato errori nelle battute e per coloro che hanno condiviso la stessa esperienza di Bowser leggendo la parte più intensa dello scambio colloquiale inserisco qui la traduzione:

-Molto lieta di fare la sua conoscenza, Monsieur Bloque. Come sta?
-Oh, cielo. Che sorpresa! Una signorina così graziosa che parla francese! Non ho avuto l'occasione di ascoltare il dolce accento della mia lingua natia da secoli. Mai stato meglio, mia cara, molte grazie. Monsieur Koopa non mi ha mai detto nulla di Voi, altrimenti mi sarebbe piaciuto avere molto prima il piacere di conoscervi. Ad ogni modo, la vostra pronuncia è perfetta.
-Lei è troppo gentile, Monsieur Bloque.
-Ma no, ma no. Non sono il tipo di blocco prodigo di complimenti, Signorina, a meno che non siano assolutamente meritati.
-La ringrazio.
-Sono io a ringraziarvi per avermi alleviato un po' della nostalgia della mia amata terra. Ahh, questo è il fardello di un vero collezionista di blocchi, vivere lontano da casa e dalle proprie radici per realizzare i propri sogni.
-Da quanto tempo si trova qui, se posso chiedere?
-Non molto. Ho fatto discreti affari qui ed è il momento di cominciare a cercare altrove. Sono dispiaciuto di non poter trattenermi più a lungo, altrimenti rischierei di abituarmi e sarebbe ancora più tragico quando dovrò partire.
-Capisco. Spero che tornerà presto a renderci visita, Monsieur Bloque. Sarà per me un piacere parlare ancora in francese con Lei.
-Potrei parlare con Voi tutto il giorno, ma ho già perso troppo tempo nel mio programma, purtroppo. Non è facile, lo riconosco, soprattutto quando non c'è nessuno con cui scambiare due parole nella propria lingua e qualche volta mi sono pentito di aver intrapreso questo viaggio. Eppure, se avessi deciso di rinunciare non avrei mai conosciuto il mio caro amico. Gli devo molto.
-Sul serio?
-Assolutamente, è una persona di grande generosità e altruismo. Mi ha fatto il più bel regalo della mia vita: i miei meravigliosi Fufi. Mi fanno sentire più motivato che mai a perseguire le mie ricerche. Anche Fido li adora, come fossero suoi fratelli. E d'ora in poi la solitudine non sarà più un problema per me.
-Ne sono lieta.
-Siete molto fortunata ad avere qualcuno così affidabile al vostro fianco, Signorina.
-Non fraintendete! Siamo solo amici.
-Ohoh, vi chiedo scusa. Non volevo mettervi in imbarazzo, mia cara.

Merci beaucoup de votre patience et pour avoir lu cette fanfic :]


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