19/02/2013
1 recensioniElena girava per la stanza d’albergo in preda al panico, mentre Ylenia stava sdraiata sul letto, creando mille pieghe al suo abito blu.
‘ma sì’ rispondeva questa ‘tanto ormai siamo fregate, non si può tornare indietro, tanto vale giocarcela’. Quindi si alzò, prese la sua borsetta e uscì dalla stanza per dirigersi verso la casa di Harry. Le due dovevano arrivare in orari diversi, altrimenti lui si sarebbe insospettito.
Ylenia arrivò finalmente alla casa del ragazzo, non c’era quasi nessuno fuori dalla casa, e anche l’interno sembrava vuoto; suonò il campanello e le venne ad aprire una signora, sui quaranta anni, era una domestica incaricata di selezionare gli ospiti.
‘ciao bella, nome e cognome.’
‘ehm..sono Ylenia e..’
‘aah sei tu! Accomodati! C97 mi ha fatto sapere del tuo arrivo, sarai un ospire centrale stasera’ disse ammiccando la donna.
‘eheh..si..diciamo così. Ma..non c’è nessuno ancora?’
‘no tesoro, sei la prima’
Ylenia si accomodò su una poltrona, era imbarazzatissima, sola in quella casa sconosciuta. Finalmente sentì dei passi scendere le scale e si voltò.
Sì, era proprio Harry, lei pensava che non sarebbe stato difficile parlare con lui, era sempre stata aperta, chiacchierona e spontanea. Quando lo vide scendere le scale, però, il cuore le si fermò, era come se fosse stata colpita da trecento lance contemporaneamente, si sentiva fragile, come se un soffio di vento la potesse frantumare in mille pezzettini.
‘ehi’ disse lui spontaneamente. A Ylenia non uscirono le parole di bocca, la aprì come per dire qualcosa, ma la richiuse subito e salutò con la mano, che era diventata gelida come un iceberg.
‘non è un po’ presto?’ chiese lui spostandosi i capelli dalla fronte.
‘oh sì, ma io sono sempre puntuale’
‘un po’ troppo direi, vuoi qualcosa da bere?’
Stava morendo di sete, ma rispose comunque di no. Non per fare un complimento, ma perché non voleva che lui si alzasse e si allontanasse da lei, non voleva più farlo andare via nemmeno per un secondo, voleva parlargli senza distrazioni. E così fece, parlarono per quasi un’ora, quando poi cominciarono ad arrivare gli invitati e i due si dovettero separare.
Ylenia si trattenne un po’ con due modelle da Oxford, le stavano molto simpatiche, parlarono e risero, ma soprattutto bevvero. Ad un tratto le squillò il telefono, vide il nome di Ciulia sullo schermo, ma era troppo ubriaca per poter rispondere.
‘QUESTA ME LA PAGA! ODDIO SE LA PRENDO…’ sbottò Ciulia, arrabbiatissima dal fatto che Ylenia non le avesse risposto.
‘stai calma Ciu! Ora Elena se la porta a casa’ rispose C97.
‘NON HANNO SEGUITO UNA SOLA REGOLA DI QUELLE STABILITE. LE UCCIDO, ENTRAMBE.’
‘amen! Ora tornano in albergo e quando si riprendono facciamo loro una predica di quelle che se le ricordano per tutta la vita. Ok? Ok.’
C97 si alzò dalla sedia a dondolo, prese il telefono e scrisse a Elena.
Da: C97
Porta subito a casa Ylenia, lascia in camera di Harry la tua borsetta col tuo numero dentro.
Da: Elena
Ok, buonanotte
Da: C97
Mi raccomando non farti vedere da nessuno e cerca di portare alla svelta fuori quella ubriacona. Domani veniamo da voi, siete dei disastri viventi.
Scrisse così e cominciò a preparare le valigie, il giorno dopo sarebbero atterrate a Londra con il loro jet privato, peccato che non fosse una vacanza di piacere.
angolo dell'autrice (?)
eehi belli. scusate il ritardo, ma ho avuto qualche problemino con la scuola lol.ora riprendo a scrivere regolermente.
il bello della storia deve ancora arrivare (mlml)
bye-xx