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Autore: Ultraviolet_    19/02/2013    3 recensioni
La storia dei Malandrini, la storia di Lily, Alice, Marlene, Mary, Dorcas, James, Sirius, Peter, Remus e Frank durante il loro settimo ed ultimo anno ad Hogwarts.
Ma soprattutto, la storia di come James Potter e Lily Evans si sono innamorati a tal punto da non lasciarsi più.
"Perché Lily era una donna che colpiva. Non era una di quelle bellezze da perdere completamente la testa, era bella sì, molto, ma con i difetti tipici di un essere umano. Ma era la sua particolarità a colpire. Il suo modo di mettere due cucchiaini di zucchero nel caffè la mattina, i baffi di latte che le restavano sul labbro superiore al primo sorso. Il suo modo di prendere appunti, con la sua calligrafia accurata e ordinata, e il modo in cui mordicchiava la piuma quando non sapeva cosa scrivere in un tema di Trasfigurazione. La sua voce dolce, che diventava ferma quando lo rimproverava. Il suo modo unico di togliergli punti per le ragioni più svariate. La sua risata. Innocente, cristallina, contagiosa."
Genere: Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: James Potter, Lily Evans, Peter Minus, Remus Lupin, Sirius Black | Coppie: James/Lily
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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-Non posso credere che sia già lunedì!
-Ma Lily, che dici? Non ci credo, quella secchiona della Evans che esprime il suo disprezzo per la scuola a voce alta!
-Prewett! E io sarei secchiona? Ma se non perdi una parola di quello che dice Ruf mentre io e Dorcas giochiamo a tris!
-Storia della Magia è una materia interessante! Solo Remus mi capisce…- disse Alice mestamente.
-Ma che dici, io ti capisco!- esclamò Marlene.
-Tu? Ma se non hai mai sprecato neanche un centimetro di pergamena per gli appunti del professor Ruf!
-Hai detto bene, sprecato!- e Marlene, Mary, Dorcas e Lily scoppiarono a ridere.
-Comunque sia, non sono io quella che ha E in Pozioni- ghignò Alice vendicativa.
-Lo sai che quella è una cosa diversa… sono portata per le Pozioni!- tentò di giustificarsi Lily arrossendo e ridendo.
Era vero. Era proprio portata per quella materia e le piaceva studiarla. Invece odiava studiare le altre, non che le facessero schifo, ma studiava tanto soprattutto perché temeva sempre di essere da meno, essendo Nata Babbana. Pensava che studiando e avendo voti buoni potesse colmare gli anni di ignoranza. Non che si vergognasse di quello che era, ma considerava un po’ una perdita tutti gli anni passati ignorando l’esistenza di un mondo magico, malgrado amasse profondamente i suoi genitori e non avesse proprio nulla contro i babbani.
L’unica materia che non riusciva proprio a studiare era Storia della Magia, e insieme a tutto il settimo anno di Grifondoro, cioè i Malandrini ad eccezione di Remus, le ragazze ad eccezione di Alice e anche Frank, utilizzava le ore del professor Ruf per portarsi avanti con gli altri compiti o per fare giochetti scemi, spesso in squadra. Chissà come mai le ragazze facevano sempre in modo che lei fosse con Potter, che invece di giocare la fissava, la faceva arrossire e la deconcentrava. Infatti perdevano sempre. Un motivo in più per detestarlo, si diceva.
Ma a volte si ritrovava a pensare a Potter con un sorrisetto, per poi inorridire di sé stessa e cancellarselo a forza dal volto.
 
 
Lily era nervosa.
Era entrata nella classe di Trasfigurazione, si era seduta al suo solito posto in penultima fila, accanto ad Alice. Mary era accanto a loro, in banco con Peter, e dall’altra parte c’erano Marlene e Dorcas. Dietro invece c’erano Remus con Frank, e Potter e Black.
Il fatto che innervosiva Lily era che Potter la fissava dall'inizio dell'ora, era già successo, ma stavolta non le sembrava che la stesse prendendo in giro o provocando, piuttosto sembrava sovrappensiero. E la metteva tremendamente in imbarazzo. A un certo punto, stufa di sentirsi gli occhi addosso, si voltò.
-Hai bisogno di qualcosa, Potter?- sussurrò cercando di nascondere un sorrisetto sarcastico.
-Vedi, Evans, penso che tutti abbiano bisogno di qualcosa. Tu per esempio hai bisogno di una piuma nuova- rispose prontamente James fissando la mano di Lily che calcava con la penna sul foglio talmente forte da rovinarne la punta.
Quando capì a cosa si riferiva, Lily diventò paonazza e fece un gesto talmente brutto che James ridacchiò, senza riuscire a trattenersi. Lily si voltò velocemente.
-Potter, Black, cosa ci trovate di così divertente nella trasfigurazione di un armadillo in una tazza da tè, si può sapere?- chiese la McGranitt ad alta voce, udendo la risata.
Sirius, che per la prima volta nella sua vita non c’entrava niente e che stava scarabocchiando distrattamente il libro, alzò la testa di scatto senza capire. La McGranitt riprese la lezione e Lily si voltò lanciando uno sguardo di vittoria a James.
Sirius fece due più due e gli comparve in volto un ghigno malandrino.
 
Alla fine della lezione, che sembrava non arrivasse più, Lily e Alice si diressero verso la porta, quando Sirius comparve su di essa impedendo il passaggio.
-Ehi, Evans! Ma è mai possibile che io debba essere sgridato al tuo posto quando eri tu ad amoreggiare con mio fratello?
Lily lo guardò malissimo e Alice scoppiò a ridere vedendo l’occhiata. James, che stava supplicando la McGranitt di spostare una punizione per non dover rimandare gli allenamenti di Quidditch, sentì e, finita la conversazione, si avvicinò.
-Lo so, Sir, lo so, la vita è ingiusta! Lily, non è che per farti perdonare potresti…
-Ti prego, non chiedermi di venire ad Hogsmeade con te, obbligandomi così a rifiutare… sai, mi fa quasi pena la faccia che fai quando ti senti dire di no!- disse Lily tremendamente sarcastica.
-E allora dì di sì!
-Mai nella vita, Potter…
-Comunque, non volevo chiederti questo…
-E cosa?
-Volevo chiederti di assistere agli allenamenti di Quidditch stasera.
-E per quale oscuro motivo?
-La McGranitt mi sposta la punizione solo se un prefetto mi tiene d’occhio. Ha l’incomprensibile paura che io e Sirius ne combiniamo una delle nostre, chissà perché!- alzò le spalle –comunque, Remus non verrà mai, dice che è indietro con i compiti. Quindi non vedo molti altri prefetti in giro, e visto che sei in debito con Sirius…
-Ci penserò- disse Lily… malandrina, pensando comunque di rifiutare.
-Professoressa! Ho trovato il prefetto che fa per noi!- gridò James.
-Ehi!-
-Lily Evans? Perfetto, allora vada pure, signor Potter. E, mi permetta un consiglio, cominci a frequentare di più la signorina Evans, le farebbe bene.
A questo punto Lily si sentì sprofondare, salutò la professoressa e schizzò via, tirandosi dietro Alice per un polso.
 
 
-Sono arrabbiata!- esclamò quella sera poco prima di uscire per il famigerato allenamento.
-Perché?
-Siete tutti così maliziosi quando si tratta di me e Potter! Anche la McGranitt! E non capisco perché, poi, lo detesto, io!
-Andiamo Lily, lo sappiamo che non lo detesti. Solo non capisco perché ti ostini a sostenerlo.- disse Mary.
Lily sospirò.
-E’ vero, non lo detesto. Effettivamente in questi ultimi tempi è un po’ cambiato, non mi prende tanto in giro e non fa il fighetto. Il fatto è che non ho il coraggio di considerarlo un amico, ho paura che il suo non sia un vero cambiamento ma solo un periodo… da quando ho litigato con Severus sono diffidente su tutto.
Pronunciando il nome dell’ex amico con cui aveva litigato alla fine dell’anno precedente, si rattristò.
-Oh Lily! Posso capire, non hai tutti i torti, ma ti prego di dargli una possibilità! Si sta facendo in quattro per piacerti, per farsi sopportare almeno un po’…- disse Marlene dolcemente.
Lily la guardò un po’ incerta, poi sorrise.
-Se lo dici tu, mi fido. Mi sforzerò di pensare a lui come ad un amico…-
-E anche Sirius!- esclamò Dorcas, che aveva un certo feeling col ragazzo, visto che scherzavano continuamente insieme.
-Oh, Black è un altro paio di maniche. Non lo detesto affatto, è simpatico quando non parla di ragazze- disse Lily, più allegra.
-Bene, adesso vai a questo maledetto allenamento e cerca di non fare una strage!
-Ci proverò, ragazze!
E si abbracciarono tutte e cinque.
 
Mezz’ora dopo Lily si era vestita comodamente e aspettava James, Frank e Sirius in sala comune. Mary faceva parte della squadra, ma era squalificata per insulti all’arbitro e non aveva senso che prendesse parte a quegli allenamenti.
I tre arrivarono, seguiti da un gruppetto di Grifondoro della squadra. Lily si sforzò di sorridere a James e si sorprese quando trovò che non fosse troppo difficile.
James, da parte sua, credette di aver visto male.
Scesero al campo, pioveva fitto e non si vedeva niente.
-Piove!- fece Lily.
-Se non vuoi venire non posso darti torto…- le disse James.
-No, no, a me piace la pioggia, ma come farete ad allenarvi così?
-Penso che faremo solo una piccola partita tre contro tre per non arrugginirci…
-Ma non si gioca in sette a Quidditch?- chiese Lily contando anche il sostituto di Mary.
-Cosa credi, che ti lascio da sola sugli spalti di notte mentre piove fitto? Io non gioco, coordino da lontano!- rise James.
-Ma allora se non giochi cosa hai insistito a fare con la McGranitt?!
-Non gioco perché devo sorvegliare te, genio- disse lui ridendo.
-Oh no! Non voglio essere un intralcio, davvero…- balbettò Lily a disagio.
-Ma dai, scherzavo, non avrei giocato comunque o avrei fatto l’arbitro… ho insistito perché sono il capitano e non posso assolutamente mancare! E poi era una scusa per rimandare la punizione con Gazza.
Lily si tranquillizzò. Si sistemarono sugli spalti e gli altri sei cominciarono a giocare.
-Perfetto, non vedo una minchia- fece James accanto a lei.
-Cosa ti aspettavi?
-Per un momento avevo pensato che avessi chiuso col sarcasmo, Lily, ma ovviamente faccio considerazioni troppo affrettate.
-Già!
James la guardò e rise scuotendo la testa.
Restarono lì per tre quarti d’ora. Per un po’ Lily cercò di vedere qualcosa, ma poi si arrese e si concentrò sulla pioggia, che tanto amava. Ormai erano bagnati fino al midollo anche se avevano un piccolo ombrello a ripararli. Sentiva James che urlava consigli di fianco a lei. Alla fine si alzarono e scesero negli spogliatoi. Lily si fermò nell’atrio, James le asciugò i vestiti con un incantesimo e poi raggiunse gli altri per cambiarsi.
Quando fecero per tornare al castello, pioveva ancora più forte.
-Prendi questa, sei vestita leggera.
Lily si voltò. Sirius le porgeva una felpa e James lo guardava male. Sorrise e prese la felpa, dopo aver verificato che Sirius non restasse in maniche di camicia. Gli era grata per aver impedito a James di offrirgli la sua. Va bene amici, ma formalmente lo erano solo da due ore. E poi perché mai avrebbe dovuto offrirgliela proprio James? Erano tutti amici, lì.
 
Arrivati in sala comune, i ragazzi salutarono Lily e salirono al dormitorio. Appena Frank chiuse la porta, James proclamò:
-Sir, sei un traditore!
-Quando capirai cosa ti ho evitato cambierai idea su di me, fratello!
-E cioè?
-Mi è parso di vedere una Lily più… gentile? nei tuoi confronti, segno che Marlene le ha finalmente parlato, sono secoli che la ricatto per convincerla a darmi una mano per l’operazione “Lily Evans in Potter”. Comunque, lei sta cercando di essere tua amica. Sei stato con lei tutta la sera, è una buona cosa, ma darle anche la felpa sarebbe stato troppo. Ha appena imparato ad accettarti come amico, se le fai capire troppo presto quello che provi per lei potrebbe allontanarsi. Non devi forzarla, so che è difficile, ma per prima cosa sii suo amico. Dopo, quando si fiderà di te, potrai fare tutte le sdolcinatezze vomitevoli che ti pare. Si vede lontano un miglio che le piaci, solo che non l’ha capito. Aspetta che lo capisca da sola.
James era stupefatto.
-Si vede che le piaccio?
-Sì. Ma non vedi come arrossisce quando la prendi in giro? Fidati, le donne non fanno così… se la prendessi in giro io sicuramente non arrossirebbe e mi insulterebbe.
-Ma infatti mi insulta.
-Sì, ma lo fa in modo… strano.
-Come cavolo fai a capire così le donne?
-Boh.
-In questo caso, Sir, grazie di aver evitato che lei scappasse a gambe levate di fronte alla mia felpa, ti sono debitore.
Lo disse in modo sarcastico, ma in realtà aveva capito benissimo le parole di Sirius e trovava che fossero giuste. L’unica cosa che non capiva era come avrebbe fatto a trattenersi. Sapeva di poterla aspettare anche per sempre, non avrebbe cambiato idea, lui l’amava. Ma non era facile non abbracciarla ogni volte che era triste e trattenersi dal fare gesti dolci che vengono automatici ad un innamorato.
In ogni caso, ci avrebbe provato. Per Lily.





Note
Ciau belli.
Spero che nessuno voglia spararmi dopo quello che Sirius dice a James, dovrete aspettare ancora un po’ prima che Lily si innamori eheheheh
Non ho molto da aggiungere, solo RECENSITE e non limitatevi a leggere perché non sono sicura di me e ho bisogno di pareri su pareri su pareri su pareeeeeeeeeri, davvero non immaginate che piacere mi fate se lasciate anche una piccolissima frase :D
Alla prossima!
  
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