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Autore: mlousty    19/02/2013    4 recensioni
Scappare.
Tutto ciò che sapeva fare, era scappare. Scappare dal bene, scappare dal male. Sempre e solo scappare. Ma non c'era mai via d'uscita.
Ogni uomo, davanti a delle difficoltà, si tirava indietro. E lui aveva fatto lo stesso.
Non sapeva affrontare, come la stagrande maggioranza delle persone, le difficoltà e gli ostacoli che gli si presentavano davanti.
Ma poi c'era sempre qualcuno a fare la differenza. C'erano quegli uomini che facevano delle difficoltà e degli ostacoli la loro forza. Grazie alle difficili scelte si rafforzavano, e ne uscivano più forti di prima.
Ma lui no. Lui non ci era riuscito e forse non ci sarebbe riuscito mai.
Continuava a scappare, sempre.
--
Mary avrebbe solamente voluto indietro la propria felicità. Avrebbe voluto tornare indietro e non averlo lasciato andare.
Conor avrebbe voluto ritornare indietro e non lasciare la sua ragione di vita. Avrebbe voluto non esser stato così tanto sciocco da averla lasciata andare.
Entrambi volevano non esser dimenticati.
Genere: Drammatico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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mary go round 7

Mary Go Round

(7)

Forever.

 

 

 

Il biondo aprì gli occhi e sorrise. Sorrise nel buio perchè sapeva di avercela fatta. Sorrise perchè sapeva di aver avuto indietro la sua felicità, ovvero Mary.
Si girò verso il suo comodino, osservando la sveglia che segnava le 01:40.
Come aveva fatto la mattina del giorno che si era concluso da poco, allungò il braccio verso l'altra metà del letto, non trovandoci nessun corpo.
Si alzò di scatto, e velocemente, esattamente come la mattina precedente, si avviò verso il bagno. Si vestì con una tuta, mentre in cuor suo sapeva ciò che stava accadendo. Ma non voleva trarre conclusioni affrettate, non voleva pensare neanche minimamente che la sua Mary gli avesse fatto una cosa simile.
Aprì violentemente la porta della sua stanza, dirigendosi verso la hall. Vi trovò una giovane ragazza bionda, che dietro il bancone stava trafficando con il cellulare. Conor si affrettò ad andarle incontro per chiederle delle informazioni.

"Lily e Mary Parker?", chiese frettoloso.
"Buonasera!", gli sorrise la bionda.
"Mi risponda immediatamente!", le ordinò il ragazzo, infuriato.
"La signora Parker e sua figlia hanno lasciato l'albergo ieri pomeriggio alle 18:00.", disse la receptionist, spaventata dalla reazione del biondo.
Conor iniziò a piangere, lasciandosi cadere lungo il bancone fino a toccare terra,  le lacrime gli scendevano copiose sulle guance.
Non poteva crederci. Non voleva crederci.
Lo aveva abbandonato, per farlo soffrire. Esattamente come aveva fatto lui tre mesi e mezzo prima. Lui non si era curato della sofferenza che avrebbe provocato in lei, e ora era lei che non si stava curando della sofferenza che gli stava provocando. Era una vendetta.
In quei giorni si erano amati, profondamente. Come aveva potuto vendicarsi di lui in quel modo? Ci sarebbero stati mille altri modi per fargliela pagare, se solo la sua vista non fosse stata offuscata dal dolore e dall'odio.
E piangeva, singhiozzava..come un bambino piccino.
Aveva bisogno che qualcuno ricomponesse i pezzi del suo cuore, ma sapeva che l'unica che avrebbe potuto era solamente lei. Mary, colei che gliel'aveva appena distrutto.

"Ehi, biondo.. è tutto ok?", la ragazza del bancone si accucciò accanto a lui, accarezzandogli un braccio. Lui si asciugò poche delle tante lacrime che fuoriuscivano dai suoi occhi, rispondendole che non doveva preoccuparsi.
Si alzò, e distrutto se ne ritornò verso la sua camera.
Appena aprì la porta, trovò Travis seduto sul letto. Lo guardò triste, fino a che non parlò.
"Se n'è andata.", disse l'uomo, facendo sprofondare il biondo in un'altra crisi.
Gli si avvicinò e lo avvolse in un abbraccio caloroso, pieno di conforto, perchè era questo che serviva a Conor, conforto.

Quando il biondo si staccò dall'abbraccio del suo bodyguard, questo notò gli occhi arrossati del ragazzo.
"Si, Travis. Se n'è andata. Senza dirmi niente, senza salutarmi. Mi ha lasciato, esattamente nello stesso modo in cui io ho fatto con lei. Dopo aver fatto l'amore. Ora capisco come si sia sentita, ma non avrei mai pensato che si fosse vendicata allo stesso modo..", iniziò, mentre delle lacrime silenziose scendevano ancora sulle sue gote.
"Mi dispiace. Io.. io ho provato a farle cambiare idea.. ma evidentemente non ci sono riuscito.", colpevole, Travis abbassò lo sguardo.
"Ma non è colpa tua!", lo rassicurò il biondo. "Mary è così, quando decide qualcosa non ritorna indietro.", sorrise. "Mi fa male il fatto che mi abbia lasciato, perchè ora io volevo stare con lei, avrei rinunciato anche al mio sogno per lei. Ma non mi ha dato il tempo per dirle tutto ciò che mi provoca, tutto ciò che sento, tutto ciò che per me lei è. Sono arrivato troppo tardi.", continuò per poi buttarsi a peso morto sul letto, a pancia in giù.

"Quando sono entrato qui, ho trovato questa accanto al tuo cuscino.", disse sventolando accanto all'orecchio di Conor un foglio.
"Cos'è?", chiese.
"E' una lettera di Mary.", rispose.
Conor si alzò subito a sedere, strappando dalle mani di Travis quella lettera.
Quando appoggiò i suoi occhi sulla calligrafia semplice e ordinata della mora, chiese a Travis di lasciarlo solo. L'uomo ubbidì, uscendo dalla stanza.

 

 

Conor,
lo so che ora mi starai odiando, ma perfavore non farlo. Quando tu starai leggendo queste mie righe, probabilmente io sarò già a Londra, a piangere come immagino starai facendo anche tu. Non avrei mai voluto farti questo, non avrei mai voluto illuderti su ciò che io sapevo di non poter continuare. Avrei dovuto dirti tutto ciò che leggerai due giorni fa, quando sono arrivata a Manchester.

Quando mi hai trovato quel giorno in camera tua in una pozza di sangue, ero venuta per parlarti, per dirti che avrei voluto mettere fine alla mia sofferenza.
Ho deciso di venire da te, a Manchester, una settimana dopo la mia ultima autolesione, perchè volevo troncare. Volevo troncare per me, perchè per me la nostra storia non era ancora finita. Volevo farti essere al corrente di ciò che io avevo passato, di tutto ciò che ero arrivata a fare per colpa tua. Perchè è colpa tua, si. E' colpa tua se ho iniziato a tagliarmi, è colpa tua se ho passato tutta l'estate all'ospedale. E' colpa tua se io ho sofferto. E quel maledetto giorno, io ero venuta in camera tua per dirti tutte queste cose. Ma poi non ce l'ho fatta, avevo paura, e mi sono rifugiata nel mio rito. Ho preso il tuo rasoio e mi sono inflitta ulteriore dolore. Poi tu, non pensando minimamente a ciò che mi provochi tuttora, sei venuto in ospedale e mi hai baciato.
Tu non sai, tu non sai quante volte ho desiderato che le tue labbra si posassero sulle mie ancora una volta. Tu non sai quante volte ho desiderato averti con me, solo con me. Forse sono una stupida, perchè tu non hai pensato a tutte queste cose. Tu non sai quanto tu mi sia mancato in questi mesi, e forse io non ti sono mancata neanche. E per questo mi sento ancora più stupida, perchè io ho continuato ad amarti, mentre tu mi hai abbandonata per il tuo amore più grande e vero: la musica. Tu non hai mai amato me come ami la musica. Lei è una priorità per te, io non lo sono mai stata.
Quando in ospedale hai posato le tue morbide labbra sulle mie, mi sono sentita rinascere, e non ho avuto la forza per respingerti. Ho voluto di più, ti ho voluto.
Volevo amarti ancora, e volevo credere che tu mi amassi ancora.
Quando abbiamo fatto l'amore, ho capito che stavo sbagliando. Ho capito che tu mi amavi, forse un di meno di quanto ti amo io. Perchè io ti amo ancora, e continuerò ad amarti sempre, anche se ti ho ferito. Ho sbagliato, e lo so. Ma ormai c'ero troppo dentro, ed io avevo bisogno di sentirmi amata un'ultima volta da te.
Avevo bisogno di te, Conor. Sento il bisogno di te anche ora, tra due minuti, tra due ore, sempre. Io avrò sempre bisogno di te, e so che non mi crederai, ma è così.
Sei indispensabile per me, ma devo lasciarti andare. Tu devi lasciarmi andare.
Io non ho voglia di soffrire ancora per te, non ho voglia che tu mi abbandoni di nuovo. Non voglio ricaderci.
Sappi una cosa però. Io ti ammiro, perchè hai saputo sacrificare tutto per il tuo sogno. Io non sarei mai stata capace di fare una cosa simile. Continuerò a seguirti come ho fatto fino ad ora, ma come artista, come persona a me sconosciuta. Mi sarà difficile, me ne rendo conto, ma ci proverò.
Mi rendo conto che i miei pensieri sono abbastanza confusi, ma spero riuscirai a capire lo stesso. Sei una persona meravigliosa Conor, nonostante ciò che mi hai fatto passare. E per questo meriti tutto il bene di questo mondo, e spero riuscirai a trovare qualcuno che tu possa amare veramente e che possa amarti per ciò che sei realmente, e non per ciò che sei diventato. Sarò tua per sempre, e tu sarai mio per sempre. Sei stato il mio primo vero amore, e non ti scorderò mai. Sarai sempre importante, ma ora è tempo di finirla. Ricordami, come un sogno. Fa come se io non fossi mai esistita, e tutto ti sembrerà più facile.
Questa è la fine, addio. Addio angelo, mi hai stravolto la vita.
Scusa.

TI AMO CONOR, PER SEMPRE.

-tua Mary

 

 

Il ragazzo rilesse quella lettera circa una dozzina di volte, per capire se veramente lei gli stava chiedendo di lasciarla andare, di non amarla più, di ricordarla come un sogno. Lui voleva ricordarla, ma non come un sogno. Non sarebbe stato più facile in questo modo. Avrebbe sofferto davvero tanto, se lo sentiva.
Strinse al petto quella lettera, desiderando stringere al suo petto la sua ragazza. Sì, perchè Mary sarebbe stata la sua ragazza, sempre. Non avrebbe permesso a nessun altra di intrufolarsi nel suo cuore, mai.

Era arrabbiato, deluso, triste. La persona che amava l'aveva lasciato. Gli aveva detto che quella era la fine, e forse lo sarebbe stata.
Per sempre.

 

My Space:

Non mi sembra di essere in ritardo, no?
Se lo sono scusate, ma ho avuto un po’ di problemi con mia mamma.. sono stata in punizione per una settimana! Lo so, sono cattiva! ;)

Comunque, volevo chiarire un punto dello scorso ‘My Space’ (sempre se l’avete letto!), riguardo le storie che vorrei leggere su Conor.
NON ERA UN MODO PER RICEVERE PIU’ RECENSIONI!
Anche perché non è avvenuto, ma solo un modo per scoprire nuove ff su di lui. Un consiglio, insomma :)

Comungi, io non ho nient’altro da dire, se non che scrivere questo capitolo mi ha fatto un po’ deprimere..
Vabbè, io vado, chiedendovi di lasciarmi qualche recensioncina..pleasee!

Love youu,
Marialuisa ♥

  
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