Capitolo 9
La porta del maestoso ufficio si aprì silenziosamente ed un uomo alto e di bella
presenza fece il suo ingresso.
“Ci sono novità...” disse l'Uji no Kami all'uomo che aveva di fronte mentre
teneva in mano un bicchiere di buon vecchio Jack.
“Mi è stato riferito che gli affari si stanno complicando”.
L’uomo appena entrato, a quel punto, si sedette su una delle due poltrone che si
trovavano dinnanzi alla scrivania e prese a parlare, dando voce ai suoi
pensieri.
“Guardando la tua espressione sembra comunque, che la cosa ti elettrizzi...o mi
sbaglio forse?”.
“No, non ti sbagli...infatti, è entrata in gioco nientemeno che la Mithril. La
questione inizia a farsi estremamente…interessante”.
E mentre parlava, continuava, con estrema tranquillità, a miscelare il liquido
ambrato contenuto nel suo bicchiere.
“La Mithril? Ma siamo veramente sicuri che sia davvero la Mithril?” chiese
l'uomo con un'espressione pensierosa sul viso.
“Si, non ci sono dubbi. Il ragazzo mi ha descritto dettagliatamente le uniformi
e, soprattutto, dalla sua descrizione, ho potuto riconoscere Andrey Kalinin...”.
“Kalinin...” ripeté quasi tra sé e sé l'uomo passandosi un dito sul mento.
Improvvisamente però gli sorse un dubbio.
“Ma!…e come avrebbero fatto scusa a sapere di noi? Era impossibile sospettarlo”.
“Infatti non lo sanno”.
L’Uji no Kami vedendo l’aria confusa del suo braccio destro decise di
continuare.
“Non sanno ancora propriamente di noi e dei nostri progetti sulla ragazza, ma
probabilmente hanno avuto qualche avvisaglia…qualche sentore relativo al
possibile interessamento da parte di qualcuno di avere la giovane Makimura”.
“Hai qualche idea su chi possa essere stato?”
“Beh..si..una ce l’avrei proprio…” disse a bassa voce prima che la sua risata
fragorosa echeggiasse nella stanza.
“Ed ora perché ridi?”
“Rido perché finalmente è arrivato il momento tanto atteso. Finalmente mi ha
dato la giusta motivazione per farlo fuori. Era da tempo che aspettavo questo
momento e me l’ha servito lui stesso su di un piatto d’argento. Ora ho davvero
la scusa perfetta”.
“Vedo che non hai dubbi”.
“Ovviamente! Perché tu ne hai? Stiamo parlando di un uomo che in parte sapeva e
che è talmente idiota ed arrogante da pensare di essere lui il padrone…ma non ha
ancora capito quali sono le regole della partita ed è giunto il tempo di
fargliele intendere. Dai, così ce la possiamo spassare un po’, non sei
contento?!” assentì, in tono allusivo, sapendo si aver colto nel segno.
“Immensamente” disse il suo fidatissimo con lo sguardo fisso, soddisfatto,
mentre immaginava già come avrebbe fatto per trucidarlo.
Dopo pochi istanti smise tuttavia di fantasticare e ritornò serio.
“Ora però i nostri piani dovranno subire qualche modifica” aggiunse rivolgendosi
alla persona che aveva di fronte.
“Già, ora tocca a noi scendere in campo...tieniti pronto perché ci sarà da
divertirsi!” esclamò l'Uji no Kami mentre uno strano sorriso appariva sul suo
volto.
Ryo impugnò la sua fedele Colt Phyton 357 Magnum e sparò.
Il proiettile, dopo aver seguito una traiettoria perfetta, centrò in pieno il
bersaglio.
L'uomo abbassò il braccio e, con aria soddisfatta, ricaricò la sua pistola.
In quel preciso istante sentì un grido provenire dalla sua destra.
“Wow!!! Un poligono privato!!!” aveva appena urlato Kurz spalancando gli occhi
per la felicità.
“Dobbiamo assolutamente provarlo!” aggiunse Melissa precipitandosi verso una
delle postazioni.
“Arrivo!!! Aspettami!!!” gridò nuovamente il ragazzo seguendola.
Nel frattempo anche Sousuke era entrato nella stanza commentando
“Davvero notevole, sembra un poligono professionale...”.
Ryo si voltò e, con aria di superiorità, disse:
“Ehi cucciolo di puma...questo è un poligono professionale! Ti va di fare una
sfida? Voglio vedere come ti ha addestrato Kalinin”.
“Per me va bene...” rispose Sousuke avvicinandosi ad una delle postazioni e
preparando la sua pistola.
“Però ci tengo a precisare che sì, il Tenente Colonnello mi ha insegnato molte
cose, ma io sapevo sparare ancora prima di fare la sua conoscenza”.
In quel momento Kurz apparve alle spalle di Ryo.
“Anche io voglio partecipare alla sfida vecchio...non è giusto che vi divertiate
solo voi due!”.
Ryo lo guardò per qualche secondo e poi acconsentì.
“Ok sbarbatello...puoi partecipare anche tu. Ma poi non metterti a piangere
quando ti avrò battuto”.
Kurz, estraendo la sua pistola, replicò con un sorrisetto stampato sul volto.
“Questo è tutto da vedere caro il mio vecchietto...”.
L'uomo rimase un attimo interdetto.
“Come mi hai chiamato scusa?!” iniziò a dire mentre stava per alterarsi, ma
venne interrotto da Melissa.
“Forza ragazzi...perché invece di litigare non vi misurate sul campo?
Avvicinatevi alle postazioni!”.
I tre ubbidirono. Sousuke si posizionò alla destra di Ryo mentre Kurz si mise
nel box a alla sua sinistra. Sousuke prese in mano la sua pistola, la aprì e la
caricò con grande professionalità.
Nel frattempo anche Kaori e Kaname erano entrate nella stanza.
“Cosa stanno facendo?” chiese Kaname.
“Hanno deciso di fare una sfida...Sarà interessante vedere chi la spunterà”.
“Beh...Non vorrei fare la guasta feste ma secondo me vincerà Ryo” intervenne
Kaori rivolgendosi a Melissa.
“Ma anche Sousuke e Kurz sono dei professionisti non è vero Melissa?”
“Certo, sono entrambi molto bravi. Kurz, inoltre, viene chiamato dai suoi
compagni il mago delle armi da fuoco...” controbatté Melissa che ci teneva a
tenere alto l'onore della sua squadra.
“Allora...” iniziò a dire Ryo mettendo il braccio destro all'altezza giusta per
sparare “Spariamo sei colpi a testa, in serie. Vince chi fa più punti ok?”.
“Per me va bene...” rispose Kurz alzando a sua volta il braccio “Sono pronto”.
“Ricevuto!” esclamò Sousuke.
“Non discuto che siano dei bravi tiratori...” insistette Kaori “Ma Ryo è il
migliore in questo campo...”.
“Ah si...” commentò Mao avvicinandosi alla ragazza con uno strano sorrisetto sul
volto.
“E la sua assistente è altrettanto brava? Oppure il tuo socio non ti ha
insegnato nulla?”.
Adorava stuzzicare le persone.
“Certo che anche io sono brava!” rispose sicura Kaori “E se non mi credi te lo
dimostro subito” aggiunse andando a prendere la sua arma personale.
“Iniziamo al mio tre” annunciò Ryo “Uno....Due....”.
L'uomo stava per annunciare l'ultimo numero ma si bloccò di colpo.
“Ehi vecchio! Ti ricordo che dopo il due c'è il tre...non mi sembra così
difficile” esclamò Kurz.
Ma Ryo non raccolse la provocazione perché vide Kaori che stava per sparare.
“Tutti giù!” riuscì a dire prima che la sua compagna premesse il grilletto.
“Cercate di trovare un riparo!”.
Kaori, ignorò volontariamente le parole di Ryo e prese la mira.
Melissa era posizionata alle sue spalle, mentre, Kaname era in piedi due passi
più in dietro.
Nel giro di pochi secondi Kaori sparò.
Il proiettile iniziò immediatamente a prendere una strana traiettoria.
Colpì una tubatura che passava sul soffitto, rimbalzò andando nelle direzione in
cui si trovava Ryo che riuscì a schivarla per un pelo.
L'uomo, infatti, si era buttato a terra un secondo prima che il proiettile lo
colpisse.
L'oggetto proseguì quindi la sua corsa andando a sbattere contro il muro e
cambiando drasticamente direzione.
Nel giro di un quarto di secondo Kurz vide il proiettile puntare direttamente
alla sua testa e riuscì a salvarsi abbassandosi talmente velocemente da cadere a
terra.
Successivamente, l'oggetto impazzito, rimbalzò contro lo stipite della porta e
continuò la sua corsa verso Melissa.
La ragazza, prima di essere raggiunta, si fece scudo con la canna della sua
pistola e deviò la traiettoria proiettile verso il soffitto sperando che
interrompesse la sua corsa conficcandocisi dentro.
Ma le sue speranze furono vane l'oggetto, infatti, rimbalzò nuovamente e si
diresse pericolosamente verso Kaname.
“Chidori!” gridò Sousuke lanciandosi verso la ragazza. Riuscì a gettarla a terra
appena in tempo.
Per finire il proiettile rimbalzò per un ultima volta contro il muro e finì la
sua corsa nel centro del bersaglio.
Tutti rimasero ammutoliti per qualche minuto, poi, Melissa prese la parola.
“Posa quell’arma per favore Kaori...”.
La ragazza ubbidì e mise la pistola sul tavolino.
“Ma sei impazzita Kaori!!!! Volevi farci fuori tutti?! Cosa ti è saltato in
mente?” gridò Ryo.
“Volevo far vedere a Melissa che sono in grado di sparare anche io...Non
agitarti così tanto”.
“Ma come non agitarti!!!! Hai quasi fatto una strage!!!”.
L'atmosfera si stava pericolosamente surriscaldando, ma bastò una frase di Kurz
per far scoppiare tutti a ridere.
“Incredibile Kaori!” esclamò il ragazzo spuntando da dietro il bersaglio “Hai
fatto centro!”.