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Autore: Hazzashairr    20/02/2013    1 recensioni
"sei tu che mi fai battere il cuore a mille appena ti avvicini, sei tu che mi fai sorridere anche solo sentendo la tua voce,è tra le tue braccia che mi sento al sicuro ed è nei tuoi occhi che mi perdo appena li guardo, è il tuo sorriso che mi fa sciogliere e sono i tuoi baci a farmi sentire al settimo cielo, io amo te, non lui, te..."
"davvero?"
"davvero"
Genere: Commedia, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Niall Horan, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-allora! È molto difficile l’italiano?- chiese Louis sedendosi sul divano quando appena dopo pranzo decidemmo di fare un pisolino per poi iniziare le lezioni.
-beh, insomma, è sicuramente molto più difficile dell’inglese, ma poi dipende,se vi impegnate ce la potreste fare molto bene-dissi mentre mi allungavo sul divano con la testa appoggiata sulle gambe di Lou e le gambe su quelle di Niall, mentre Liam era sulla poltrona con in braccio Jud e Zayn e Harry erano allungati sull’altro divano –però se fate gli stupidi non lo imparerete mai- dissi a Lou che continuava a fare facce stupide a Harry che rideva come un demente. Dopo qualche minuto il sonno prese il sopravvento e mi addormentai con la testa sulle gambe di Lou che continuava a sparare cavolate.
*
-Hey ragazzi-chiamò Jud dalla poltrona cercando di parlare piano.
-che c’è?-chiesi mezzo addormentato.
-vi va di fare uno scherzo a Hel e Zayn?-chise sussurrando, solo Hel e Zayn si erano addormentati ma non voleva svegliarli. Solo sentire la parola scherzo mi svegliai e annuimmo tutti.
-allora, hanno entrambi il sonno pesante quindi ora con delicatezza li portiamo in giardino, li allunghiamo per terra e poi prendiamo la canna e li innaffiamo- disse Jud sorridendo malefica, e io acconsentii subito seguito da tutti gli altri. Con calma li prendemmo e li portammo fuori, li mettemmo sull’erba, poi al segno di Jud aprii il rubinetto della canna e Jud li marcì, mentre noi ridevamo come pazzi.
Jud si alzò di scatto guardandosi intorno e incenerendoci con lo sguardo, e lo stesso fece Zayn, io scoppiai a ridere ancora di più e mi girai per aprire più forte il rubinetto, ma si era bloccato allora tirai con tutte le mie forze finchè capii che forse era già al massimo, mi girai e mi trovai davanti Hel con una pentola piena d’acqua.
-no Hel non farlo, sono piccolo e indifeso- gli dissi facendo una faccia da cucciolo, a cui purtroppo lei non abboccò.
*
Mi avevano marcita nel bel mezzo del mio pisolino, dovevo vendicarmi. Corsi in casa bagnando tutto il pavimento e presi una pentola riempendola d’acqua, uscii in giardino e mi diressi da Lou, che era quello che rideva più di tutti ed era di spalle, e appena si girò gli rovesciai l’acqua in testa, senza badare alle sue suppliche di non farlo e alla sua faccia da cucciolo.
-ahahah, VENDETTA, che bella cosa-dissi facendo una risata malefica, poi mi diressi da Jud e senza farmi vedere gli rubai di mano la canna e li marcii tutti dalla testa ai piedi, Jud allora andò a riempire due pentole d’acqua e iniziò la lotta d’acqua. Ci divertimmo tantissimo, e quando finimmo eravamo completamente marci.
-okay, okay STOP! Direi che siamo abbastanza bagnati-dissi fermando gli schiamazzi, misi a posto la canna e le pentole in cucina poi tornai in giardino.
-ora noi ci andiamo a cambiare, intanto voi portate il tavolo qui al sole, almeno mentre studiamo vi asciugate-così io e Jud corremmo su in camera a cambiarci, mi misi un paio di pantaloncini di Jeans molto corti e la maglia della nazionale italiana e tornai giù con i capelli ancora marci sciolti sulla schiena perché asciugassero al sole, presi uno straccio in cucina e asciugai per terra dove eravamo passate e tornai dai ragazzi, che nel frattempo si erano seduti e cercavano di asciugarsi.
-benee si inizia, mi aiuterà anche Jud ovviamente-urlai entusiasta con Jud di fianco a me.
-ah Hel, noi premettiamo che di italiano sappiamo a malapena 3 o 4 parole, quindi dobbiamo partire dalle basi-disse Harry a nome di tutti.
-si certo partiremo dall’inizio-dissi, sarebbe stata dura ma ce l’avremmo fatta sicuramente. Iniziammo dalle basi e studiammo per circa due orette sotto il sole con una granita per uno e facendo battute di tanto in tanto, fu molto divertente anche se impegnativo, date le continue stupidaggini che diceva Lou su tutte le parole italiane.
Finimmo per le 17.30, riportammo il tavolo dentro e decidemmo di andare a fare una passeggiata in un parco vicino a casa nostra dove di solito c’era poca gente e i ragazzi non avrebbero dovuto nascondersi, almeno avremmo anche discusso della sorpresa per mia sorella. Salii in camera e mi preparai, misi un paio di pantaloncini corti di Jeans con una camicia bianca quasi trasparente senza maniche. Presi la borsa, misi le converse bianche, niente trucco, perché di solito lo mettevo solo per uscire la sera e poi non volevo essere conosciuta dalla gente con tre chili di trucco, volevo essere me stessa, e scesi di sotto trovando già tutti pronti, così uscimmo e andammo verso il parco. Arrivati li ci sedemmo su una panchina e per terra, io ero seduta per terra a gambe incrociate perché appena mi ero seduta Harry mi aveva preso di forza e mi aveva messa sulle sue gambe perché voleva stare comodo, ma dato che anche io volevo stare comoda, e lui non lo era per niente mi sedetti per terra appoggiata a un tronco di fianco alla panchina con Lou a destra e Niall a sinistra.
-che strano pensare di essere qui con voi, fino a una settimana fa vi vedevo solo spiaccicati sul muro della mia camera e su cartelloni pubblicitari, mentre ora vi ho qui, in carne e ossa!-disse Jud sorridendo- forse non lo ancora realizzato, senno non sarei così calma, ma sono felicissima, perché siete dei ragazzi davvero fantastici come pensavo, a differenza di quel che pensava Hel- disse lanciandomi un’occhiataccia, le dicevo sempre che come minimo quando li avrebbe conosciuti si sarebbero rivelati dei cretini e sarebbero stati antipaticissimi, e invece mi sbagliavo. Erano davvero simpatici.
-ho una grande idea per tua sorella!-disse Lou convinto.
-beh, sentiamo. Sperando che non sia una cazzata delle tue-rispose Zayn guadagnandosi un’occhiataccia da Lou che subito dopo ci espose la sua idea, era buona, allora ci mettemmo d’accordo su cosa avremmo dovuto fare la sera del compleanno di mia sorella e si fece tardi.
-su ragazzi che è tardi! Bisogna tornare a casa!-disse Liam alzandosi.
-vabbe, allora ci vediamo Martedì e Giovedì per studiare e poi vi dico quando arriva mia sorella appena mi scrive mia mamma-gli dissi sorridendo e alzandomi anche io
-perfetto- dissero i ragazzi, e tutti insieme ci incamminammo verso casa dove loro avevano lasciato la macchina, arrivati li loro salutarono e partirono e noi entrammo. Mi feci una doccia, anche se quel pomeriggio me la avevano già fatta, mangiai e andai subito a dormire visto che il giorno dopo sarei dovuta andare a lavoro e se arrivavo in ritardo Michelle mi avrebbe ucciso, visto che odiava quando arrivavo in ritardo e la lasciavo sola.
 
La settimana passò in fretta, tra lavoro, palestra, lo studio con quei decelebrati che facevano battute ogni due minuti su ogni benedettissima parola italiana e il nuovo lavoro mattutino di Jud in un negozio di musica, mia mamma mi aveva chiamato Giovedì dicendomi che sarebbero arrivati sabato per le 14.30. Lo avevo detto ai ragazzi e ci eravamo messi d’accordo che sarebbero arrivati per le 19.00 facendo una sorpresa a mia sorella e poi avrebbero mangiato con noi. Anche i genitori di Jud sarebbero venuti perché volevano vedere la figlia e avrebbero portato i fratelli di Jud, due gemellini adorabili di nome Francesco e Nicholas di 7 anni. Mentre i miei avrebbero portato mio fratello di 2 anni e mezzo Lorenzo, mia sorella Giada ovviamente, mentre il mio fratello più piccolo gemello di Giada sarebbe rimasto da un amico e avrebbe festeggiato il compleanno con gli amichetti. Avevo chiesto anche a mio fratello Mat di 21 anni se voleva venire dato che tanto abitava li a Londra, ma non sapevo se sarebbe venuto perché non aveva buoni rapporti con i miei da quando a 19 anni aveva lasciato l’università in Italia per andare a giocare a calcio nel Chelsea, dove ora giocava titolare, io invece lo avevo sostenuto nella sua scelta, e anche per questo noi due eravamo molto legati. Anche se a volte era venuto a trovarmi quando c’erano i miei, i rapporti erano sempre un po’ tesi, e speravo che questa fosse la volta in cui si sarebbero riappacificati, perciò speravo che venisse.
Era sabato mattina e mi ero svegliata presto per mettere a posto la casa, visto che il pomeriggio sarebbero arrivati i miei e i genitori di Jud e volevo fargli trovare una casa almeno decente. Jud dormiva ancora, e decisi di non svegliarla visto che la sera prima era uscita con Liam ed era arrivata tardi, poi mi sarei dovuta far raccontare tutto, anche se oggi non avremmo avuto sicuramente tempo. Scesi in cucina per far colazione, bevvi una tazza di latte con due biscotti, poi misi tutto nel lavandino e andai a prendere la roba per pulire la casa in dispensa. Tornai in salone e iniziai a pulire, sbattei i cuscini, li misi a posto, lavai per terra pulii i mobili, la tv e tutti i soprammobili e continuai così tutta la mattina pulendo tutte le stanze, tranne quella di Jud in cui c’era lei che dormiva, cosa che probabilmente avrebbe fatto fino a mezzogiorno. Quando finii erano le 11.15, riportai tutto in dispensa e poi mi diressi in cucina, notando che avevo fatto davvero un lavoro perfetto e mi feci i complimenti da sola.
-brava Helen sei davvero una grande casalinga! Un lavoro a dir poco perfetto!- mi dissi da sola applaudendomi. Passato il mio attimo di demenza parlando da sola tornai in salone e mi allungai sul divano, non ero neanche ancora riuscita ad appoggiare la testa sul cuscino per riposarmi un po’ dopo la mattinata esauriente che suonò il campanello. Distrutta mi alzai dal divano riluttante e andai verso la porta chiedendomi che poteva essere a quell’ora. Appena aprii non rimasi molto sorpresa dal vedere Niall davanti al portone, ormai i ragazzi venivano tutte le volte che non avevano nulla da fare e passavano più tempo a casa nostra che a casa loro, anche se non mi dispiaceva per niente. Mi spostai di lato per farlo entrare.
-Buongiorno-esclamo felice come sempre andando in sala con lui.
-‘giorno-dissi felice di vederlo li ma troppo stanca per mostrare molto entusiasmo.
-ti ho svegliato?-chiese mentre entravamo in salone e io mi ributtavo sul divano.
-no è che è tutta la mattina che pulisco la casa che oggi arrivano i miei e non ce la faccio più, e mentre mi stavo per allungare ai suonato tu- risposi mezza morta a pancia in giù sul divano.
-oh mi dispiace ma a casa non sapevo più cosa fare allora sono venuto qui, i ragazzi sono tutti impegnati, Harry aveva il tizio che gli faceva palestra questa mattina, Lou è uscito con El e Zayn con Perrie, mentre Liam è tornato tardi dall’uscita con Jud ieri ed era morto a letto, come penso anche lei, così mi sei venuta in mente tu e pensavo fossi sola come me visto che Jud dorme quindi ho pensato di tenerti compagnia!-urlo entusiasta con un sorriso a 32 denti.
-mi fa piacere la tua compagnia grazie Niall. comunque visto che ti stai avvicinando sempre di più alla cucina vai pure a vedere se c’è qualcosa di tua gradimento in frigo o nei mobiletti, come fai sempre d'altronde- dissi facendogli cenno di andare pure in cucina e godendomi finalmente un po’ di meritato riposo. Niall tornò poco dopo con un pacco di biscotti in mano e si buttò letteralmente sul divano.
Jud si svegliò che erano le 12.15 e Niall era ancora da me, avevamo continuato a parlare da quando ero risorta dal mio stato di morta vivente e mentre cucinavo. Ma ora doveva andare a casa che i ragazzi lo avevano chiamato che era pronto da mangiare, allora lo accompagnai alla porta lo salutai con un bacio sulla guancia diventando leggermente rossa cosa che succedeva tutte le volte che lo salutavo e lo guardai mentre partiva, era davvero un ragazzo fantastico e mi faceva sempre ridere, lo adoravo.
Mangiammo in fretta e alle 2.15 qualcuno strombazzo da fuori, io e Jud ci precipitammo all’esterno e trovammo i nostri genitori che parcheggiavano, erano già passati dall’albergo a lasciare i bagagli visto che in casa nostra non c’era posto per loro e poi erano venuti qui.
Gli andammo in contro e li salutammo, era da tanto che non vedevo la mia famiglia, così abbracciai forte mia madre dicendole che mi era mancata, e lo stesso feci con mio padre, poi abbracciai fortissimo Giada.
-qual è la mia sorpresa?-disse tutta felice, era curiosissima di sapere cos’era, ma quando lo avrebbe scoperto ne sarebbe stata ancora più felice.
-non lo saprai fino a questa sera, ma ti prometto che sarà la sorpresa più bella che ti abbiano mai fatto-gli risposi dandole un bacio sulla guancia e prendendo in braccio il piccolo Lorenzo, amavo mio fratello.
Jud e io guidammo tutti in casa e li facemmo accomodare sui divani, lasciai Lorenzo a mia madre e portai da bere a tutti.
-che casa pulita ragazze complimenti-disse la mamma di Jud osservando la casa pulita.
-eh si stamattina mi sono alzata prestissimo per pulire tutto-disse Jud sarcasticamente.
-certo, pulivi la casa da sotto le tue coperte visto che ti sei svegliata a mezzogiorno e un quarto, mentre io mi sono dovuta pulire tutta la casa da sola-gli dissi ridendo. Parlammo ancora per un po’, finchè decidemmo di andare a fare una passeggiata in centro, così ci preparammo e uscimmo tutti assieme. Girammo Londra tutto il pomeriggio, comprai il gelato a mia sorella e ai fratelli di Jud, poi andammo al parco dove le tre pesti iniziarono a rincorrersi. Tornammo a casa per le 18.20 e da li a poco sarebbero dovuti arrivare i ragazzi. io, mia madre, Jud e sua madre mettemo tavola nel tavolone che c’era in salone visto che saremmo stati in tanto, aggiungendo i posti per i ragazzi dopo aver raccontanto la sorpresa a mia mamma, ad un certo punto qualcuno busso alla porta.
-Giada vai te perfavore!- gli dissi arrivando in salone, e la vidi alzarsi e andare all’entrata, mi accorsi che aveva aperto quando sentii un urlo.
-ahhhhhhhhhhhhhhhhhhh, oh mio dio! Non è possibile-urlò con le lacrime agli occhi mia sorella. E io corsi da lei nell’entrata per vedere come avrebbe reagito a vedere i suoi idoli davanti al portone, ma arrivando li trovai solo le loro cinque sagome ad altezza naturale, fino a quando un voce non arrivò da dietro la sagoma di Harry..
 
 

Buonaseraa!
Scusate il ritardo ma ho un casino da studiare con il liceo
E quindi non ho molto tempo per scrivere, ma appena posso mi ci metto!:)
Mi farebbe davvero piacerissimo se mi deste un vostro parere, e mi fareste felicissima:D
Anche perché se nessuno mi da anche un piccolo parere io mi blocco perché penso che non interessi a nessuno questa storia D: spero non sia così, perciò se vi piace recensite please:D
Se lo fate vi adoro!*-* grazie mille alla prossima:)

  
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