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Autore: Michelle92    20/02/2013    1 recensioni
E' la prima volta che scrivo su questo sito, spero di sfornare una bella Fan-Fiction e di farvi passare dei bei momenti mentre le leggerete! :)
"Non sono mai stata così tanto a mio agio in un posto e in un tempo che credevo fosse impossibile avere, finalmente ho trovato me stessa e la mia vita."
"Lo sguardo di Paul cadde nei miei occhi, e così mi persi nell'immensità dei suoi, qualcosa di speciale ci legò..qualcosa che sarebbe durata per molto tempo o forse per l'eternità"
"Non risposi e continuai a fumare la mia sigaretta, odiavo il mio problema, lo odiavo perché niente mi aveva mai reso così fragile e impotente di controllare i miei sentimenti…era arrivato all’improvviso e mi aveva sconvolto la vita. "
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Ecco qua, adesso dovevo subirmi anche a pranzo Paul e Jane, oggi non è prorpio giornata pensai tra me! Il cameriere ci fece accomodare in un tavolo abbastanza appartato dove nessuno di noi poteva essere in qualche modo "scovato" dai fan che avevamo alle calcagne,ci sedemmo tutti a tavola ed ecco che inizia il mio supplizio...

-Ma da quando in qua conosci i Beatles? c-cioè roba da pazzi Rebecca...lo sai che a me non piacciono e mi ci devi anche far mangiare insieme-mi disse Alan guardandomi in cagneso..
-Bè senti, anche io non sono al settimo cielo però dobbiamo pazientare, sarebbe stato brutto dirgli di no!- risposi....ovviamente non ero al settimo cielo a causa della coppia che avevo seduta davanti...ma non ero riuscita a dire di no a John, sembrava così entusiasta..

-Bene bene Rebecca, e questo bel giovanotto chi è?- Mi chiese John guardandomi con degli occhi sorridenti...
-Allora lui è Alan, Alan lui è John, lo conoscerai sicuramente...è un Beatles- gli dissi cercando di smorzare la tensione che c'era nell'aria
-Oh piacere Alan- disse John, cercando di fare il carino
-Piacere mio- rispose Alan abbastanza seccato, che diamine poteva evitarsi questa acidità...Ovviamente Lennon la notò e mi fece uno sguardo interrogtivo...
Presi il coraggio e gli presentai Paul...dovevo farlo, ero obbligata..
-Paul lui è Alan, Alan lui è un altro Beatles-
I due si scambiarono la mano, ma i loro sguardi non promettevano niente di buono
Alan poi si presentò alle ragazze, Cynthia e Jane e le acque si calmarono leggermente... ci fu un pò di silenzio finalmente..
Notai che Paul mi continuava a guardare, poi il suo sguardo cadeva su Alan, come incrociò il mio sguardo i suoi occhi cambiarono direzione e iniziarono ad osservare il vuoto...
A rompere il silenzio fu John...quando lo vidi aprire bocca speravo che non fosse una delle sue domande impertinenti...lui era così tanto diretto che con una domanda poteva far crollare tutta la serenità che si stava creando, e infatti ci avevo azzeccato..
-Bè Alan, tu devi essere il ragazzo di Rebb, giusto?-
Avevo otto occhi puntati su me...ahhh che imbarazzo...sicuramente diventai rossa come al solito ma prima che Alan rispondesse alla domanda riuscì a parlare io
-Ehm, no...veramente Alan non è il mio ragazzo, ma semplicemente un ex ...tutto qua-
Alan annuì...
E continuai a raccontare...
-L'ho incontrato per strada casualmente poco fa...tutta una coincidenza- Tutti mi guardavano con mille domande negli occhi...lo sguardo di Paul sembrava meno teso, ma era sempre allerta...
-Mmm siete sicuri? Peccato...sembravate una bella coppia!- Disse John maliziosamente guardando di sfuggita Paul...E paul lo fulminò con uno sguardo..
Alan rispose...
-Bè John, si...lei è una ragazza meravigliosa..non so nemmeno il perchè per cui l'ho lasciata scappare...!- disse Alan con un pò di amaro in bocca
-Bè Rebecca, questa è una dichiarazione aperta!- John mi continuava a guardare con i suoi occhi maliziosi...poi passò ad ispezionare Paul che stava diventando bianco...
-John- dissi con un tono di rimprovero quasi acido, mi stavano seccando quelle frecciatine..-grazie per il tuo grande spirito di osservazione e per il tuo fare da "cupido" però io e Alan sappiamo benissimo che siamo solo amici ora...non è vero?- e mi voltai verso Alan
-Bè sisi, Rebecca ha ragione- Disse Alan con un tono rassegnato, sembrava dispiaciuto
-Peccato, davvero un peccato! Ei ma non si sa mai nella vita...se un giorno vi sposerte voglio l'invito a casa eh!- Disse John mentre se la rideva...
Questa situazione mi seccava da un punto di vista perchè non avevo nessuna intenzione di frequentare "nuovamente" Alan visto che avevo altro per la testa, ma a dirla tutta un pò mi piaceva perchè vedevo Paul in difficoltà..lui poteva avere la ragazza e io no? Ehehe, cosi pensai di approffittare della situazione
Abbracciai Alan e gli diedi un bacino sulla guancia -Hai sentito Alan, se un giorno dovessimo sposarci John vuole essere invitato!-
-Ma certo bellezza, inviteremo anche John- Alan ricambiò il mio abbraccio e mi strinse a sè...
Non so se avevo esagertao, però in quel momento andava bene così...spero solo che Alan non si sia illuso...
-Io esco fuori a fumarmi una sigaretta- Disse Paul alzandosi dal tavolo, era teso e nervoso, non mi degnò di uno sguardo
-Tesoro vengo con te?- gli chiese la rossa che era vicino alui...
-No Jane, tanto faccio in un attimo-
-Vengo io allora! Una sigaretta ci sta!- esclamò Lennon e i due sparirono nella terrazza della sala dove eravamo accomodati...
-Rebb, mi accompagneresti alla toilet!? Mi chiese Cynthia guardandomi con gli occhi spalancati..forse doveva dirmi qualcosa..
-Jane- continuò Cynthia-Ti dispiace restare qua con Alan?
-No, tranquilla Cynthia andate pure!- la rossa mi guardava in modo strano e bieco...che noisa 
Io guardai Alan, non volevo metterlo in imabarazzo ma mi fece cenno con la testa di si..
-Si Cynthia, andiamo- ci alzammo entrambe dal tavolo e ci dirigemmo alla toilet

-Ti rendi conto della tensione che c'è a tavola?- Mi disse Cynthia...
-Bè si John con quelle sue battute fuori luog...- non mi fece finire la frase..
-Rebecca, non è John ..siete tu e Paul, non te ne rendi conto? Jane secondo me comincia a sospettare qualcosa ...è nervosa-
A lei non ci avevo proprio badato...avveo notato solo che era la solita antipatica...
-Ah...no Cynthia, allora: tra me  e Paul non c'è niente! Capito? Non vedo il perchè di queste tue supposizioni...- cercai di divagare ma ormai era inutile negare
-Senti Rebb, proprio ieri notte prima di addormentarci io e John ne abbiamo parlato...mi ha raccontato tutto..-
-C-cosa ti ha raccontato?- Ma a chi la volevo dare a bere? Ero consapevole che John sapeva tutto, ci aveva beccati a casa mia, e poi  ha sempre sospettato tutto e forse Paul gli aveva pure detto qualche altro particolare...
-Bè, per esempio che una notte ha dormito a casa tua!-
-Ehm, si...ma è stata una cosa così...era stato solo un malinteso! Lui è fidanzato e come vedi è anche oggi in compagnia di Jane quindi...-
-Ma non hai ancora capito che di Jane non gliene importa niente?-
-Se, e allora perchè se la porta dovunque e ci sta sempre insieme?-
-Diciamo che la vita di Paul in questo periodo è stata stravolta...sei arrivata tu e l'hai messo a tappeto, non capisci? è molto confuso, lui fino ad ora non ha mai "amato" e adesso che ha conosciuto te è scombussolato non sa come comportarsi, non si era mai sentito dipendente da qualcuno e con il carattere orgoglioso che si ritrova...-
-Bè, ma comunque adesso è fidanzato con Jane e...-
-Sei proprio testarda...come lui, continuate a non amettere che vi desiderate...o per lo meno se lo fate, lo fate soltanto dentro voi stessi credo e lo fate solo in parte..si vede come vi guardare, dai Rebb...lui vuole te e tu vuoi lui-
-Mai! Lui si è comportato male con me...abbiamo dormito insieme, e il giorno dopo diceva di volermi però non aveva ancora intenzione di lasciare Jane! Capisci Cynthia? Io così non è giusto...e non è giusto nemmeno nei confronti di Jane...-
-Guarda, secondo me la lascerà presto...se vedessi come la tratta! sembra solo un peso che si porta dietro...a momenti nemmeno la considera; però anche tu smettila di fare la dura e lasciati andare, avete bisogno l'uno dell'altra...poi siete così carini insieme- Cynthia aveva lo sguardo sognate
-Ho capito Cynthia..io così non so che dirti...non dipende solo da me, e io per ora non ho la minima intenzione di rivelargli che mi piace, perchè si, ormai lo sai..mi piace da morire!
-Ah, almeno l'hai ammesso...è già qualcosa!
-Certo che John è proprio come il prezzemolo eh?-
Cynthia cominciò a ridere- SI hai ragione, ma lo fa solo per il vostro bene, non trovi?- Aveva ragione non potevo mettere in dubbio quello che diceva...John voleva bene sia a me che a Paul..però non è detto che il "nostro  bene" corrispondeva con lo stare insieme, io con Paul e Paul con me
-Lui lo farà con le migliori intenzioni, ma non è legge che io e Paul staremo bene assieme"- 
-Ahahaha, Rebecca, sei proprio come Paul..una terstarda orgogliosa...la conferma che siete fatti l'uno per l'altra-
Ero fermamente convinta di quello che dicevo...Paul si mi piaceva, ma non mi era piaciuto il suo comportamento
-Bene- disse Cynthia-torniamo di là...che altrimenti gli altri ci danno per dispersi...

A tavola c'erano di nuovo anche John e Paul...come mi sedetti la tensione riprese a fare il suo lavoro..e durò per tutto il pranzo..
-Paul, ma che diamine hai oggi?- chiese Jane strattonando un braccio al suo ragazzo
-Jane...n-o-n  h-o n-i-e-n-t-e- - e scandì per bene le parole -
vabbè mi sembravi strano...-
-Jane lascialo in pace, sarà scocciato per gli affari suoi, no?- Disse John, come sapeva solo lui sapeva fare...era l' ironia pungente in persona quel quel ragazzo...
-Tu John, sempre in mezzo eh?- disse con acidità la rossa..
-Sei una rompipalle Jane, te ne rendi conto.?Mi chiedo come faccia Paul a sopportarti- disse John a Jane incazzandosi
-Bè, la smettete?- intervenne Cynthia per mettere la pace..i due si guardarono in cagnesco e ripresero a mangiare
 Nel fratempo io facevo di tutto per evitare lo sguardo di Paul...anzi, era proprio una cosa che mi ero imposta "Non Guardarlo Per Nessun Motivo"...la tentazione di osservarlo era grande, ma riuscì nel mio intento...quindi fino alla fine del pranzo non successe nient'altro di ecclatante...a parte qualche chiacchera qua e la che scambiavo con i commensali...Alan era sempre là, ma a volte mi dimenticavo anche della sua presenza...l'interese per lui era pari a zero...

Eravamo sull'uscio del ristorante quando ci congedammo..
-Bè ragazzi, vi ringrazio per la compagnia...è stato un piacere Rebecca e Alan- disse John baciandomi la mano, quando ci si metteva era davvero carino...
-Stare con voi invece un pò meno...-Disse John a Paul e a Jane dando una pacca nella spalla dell'amico, si scambiarono uno sguardo d'intesa e si salutarono...
-Anche per noi John, grazie a voi quindi, ciao Cynthia- dissi a John con un sorriso a 32 denti forzato..
-Ciao Paul, ciao Jane- dissi ai due
-Ciao Rebecca-MI rispose jane con il suo fare acido, Paul nemmeno rispose, bene!

Tutti ci dirgemmo in direzioni diverse, io e Alan ci dirigevamo verso la mia auto
-Bè Rebecca- e Alan mise il suo lungo braccio sulle mie spalle-mi aspettavo il nostro incontro diverso, ma pazienza-
-Va bene così- Dissi ad Alan..-è stato un piacere rivederti, davvero- e lui mi fece un gran sorriso..
-Davvero lo pensi?-
-Certo- e gli sorrisi-è bello avere un amico come te- cercado di metterla sul piano dell'amicizia anche se non lo conoscevo per niente...ma volevo evitare che lui pensasse ad un "ritorno di fiamma"
-C-certo, anche a me fa piacere averti come amica- mi disse e con queste parole gli sparì il gran sorriso...
Ecco, lo sapevo...si è illuso! Ma alla fine non ho fatto niente di ecclatante per far si che accedesse...
Durante il resto della caminata cì fu un silenzio tombale...

-Bè allora ci vediamo presto- dissi quando arrivammo alla mia macchina -ciao Alan!- e gli diedi un bacio sulla guancia
-Ciao Rebecca, a presto!- mi diede un bacio anche lui e mi aprì la portiera...che gentiluomo!

Ah finalmente a casa, finalmente relax! pensai tra me, chissà che ore si erano fatte! Caspita erano già le 5...certo che ci passa il tempo eh, continuai pensando...mi stavo addormentando quando fui svegliata di soprassalto da un rumore abbastanza forte..anzi forse erano molti rumori, non riuscivo a capire bene finchè non mi svegliai del tutto...Stavano bussando alla porta, e chi è adesso? Pensai disperandomi..
Aprì la porta, ed ecco ...sorpresa!!!
-Disturbo principessa?-
-No John entra, dissi sbadigliando-
-Dormivi per caso? Hai gli occhi asosnnati...-
-Si Lennon, come vedi trovi sempre i momenti meno opportuni- dissi sarcastica -accomodati-
Si sedette appiccicato a me -Certo che Paul è proprio uno stupido, se si fa scappare una come te lo prenderò in giro a vita- Disse ridendo-Ringrazia che sono sposato, altrimenti la corte che ti farei sarebbe spietata- e mi sorrise...
-John, rilassati, e dimmi cosa vuoi, è da un ora che non ci vediamo, ti mancavo di già?- gli dissi...stavo imparando a conoscerlo, John non era John se non faceva lo spiritoso...comunque mi sentìì lusingata da tutti quei complimenti
-Non fare la spiritosa...allora son venuto qua perchè stanotte abbiamo organizzato l'uscita in comitiva...quella che aveva proposto George durante il servizio fotografico- mi disse ...era su di giri
-Che? stanotte?- ero spiazzata non mel'aspettavo...
-Chi verrà?- gli dissi, sperando con tutto il mio cuore che Paul non ci fosse, non che lo volessi vedere, ma se l'avessi visto mi avrebbe fatto ancora piu male...non bastava stamattina?
-Paul ci sarà, se è questo che non-speravi- mi disse ridendo
-Lennon da quando in qua leggi nel pensiero?-
-Ho capito semplicemente come sei fatta bellezza- e mi fece l'occhiolino...-quindi ci siamo tutti, manca solo la tua conferma-
-Non Lo so Joh....-non mi fece finire la frase...
-Senti cara Rebecca, tu vieni in ogni caso...hai due opzioni: o con la tua volontà, oppure con la mia perchè ti ci porto a forza-
-Uff- sbuffai-Ve bene John, va bene...a che ora?-
-Passo io a prenderti alle 11p.m...non farmi aspettare di sotto eh!-
-Va bene- almeno avevo tutto il tempo di prepararmi-e dove andiamo di bello?-
-Andiamo in un disco-pub, va bene?-
-Ok, mi auguro solo che nessuno ci rompa le scatole a quell'ora-
-Tranquilla, divanetti riservati anche là...ho già prenotato io!- mi disse ridendo soddisfatto...
John si alzò dal divano e cominciò a gironzolare per il salotto..
-Waw, waw, waw!- esclamò!
-Che c'è adesso Lennon?-
-Vedo che sei un'appassionata dei Beatles- disse ridendo sotto i baffi e tenendo un vinile in mano..
-SI adesso metti giu quel disco perchè mi serve ancora-
-Per sentire la voce di Paul vero?- e rise
-Lennon, non fai ridere-
-Io non farò ridere, ma voi due siete davvero ridicoli!....bella mossa quella di stamattina comunque!-
-Quale mossa?-
-Quando hai abbracciato e dato un bacio sulla guancia ad Alan- e rise
-Bè, è un mio amico, che c'è di male?-
-Ma non hai notato la reazione di Paul...è dovuto uscire a prendere aria...povero amico mio- e rise ancora più di gusto
-A me sembrava solo che dovesse fumare una sigaretta, non vedo che c'è di male-
-Ai, ai Rebecca...anche tu dovresti avere il coraggio di guardare in faccia la realtà-
Mi diede un bacio sulla gunacia-Bambola adesso vado, mi raccomando alle 11 pronta-
-A dopo Lennon- e chiusi la porta.
 
Decisi di andare a dormire per essere più riposata sta notte, così tolsi i vestiti e mi lanciai tra le lenzuola...Non riusci a dormire subito così la mente cominciò a divagare; pensavo al pranzo di oggi, a tutte quelle stupide coicidenze che ogni volta mi ferivano come la prima volta...poi Paul e Jane, meno male che di lei non gli importava...ero ostinata a pensare che Paul volesse prendermi in giro nonostante Cynthia mise sul banco tutte le sue supposizioni su Paul, che a pensarci bene avevano un filo logico..ripensai anche a quando Paul aveva dormito a casa mia: la cosa più romantica della mia vita perchè Paul era tutto quello che avevo sempre desiderato...

Erano le 9 p.m quando mi svegliai...avevo ben due ore per mangiucchiare qualcosa e per prepararmi...Andai in cucina e mi accontentai un panino veloce, volevo avere più tempo per prepararmi...volevo strafare stanotte.
Uscita dalla doccia mi piombai subito in camera per cercare il vestito più bello che avevo... Ne trovai uno, sembrava fatto apposta per la serata...
Il vestito che cacciai fuori dall'armadio era nero, mi stava aderente e arrivava a metà coscie...aveva un girocollo con dei ricami dorati largo all'incirca 10 cm, era semplice ma indossato era divino...abbinai un paio di sandaletti aperti dorati con il cinturino nella caviglia e avevano delle perle nere abbastanza grandi nella fascia che cingeva il piede... andai in camera e optai per un ombretto nero-dorato, eyeliner nero, tanto mascara e un rossetto color carne... i miei lunghi capelli dorati li raccolsi in una lunga treccia laterale, mi cadeva nella spalla davanti e scendava sul seno, si notavano tutte le sfumature del biondo, mi piaceva un sacco! Misi un paio di orecchini tondi neri e un bracciale abbinato agli orecchini..
Sentii qualcuno bussare al portoncino: cavoli era John, mi mancava ancora la borsetta ed ero bella e pronta...
Andai ad aprire...
-Waaaaw, ma tu a Paul lo vuoi morto, vero?Sei uno schianto Rebecca cavoli...son senza parole!-
-Sempre il solito esagerato- dissi dirigendomi verso la mia camera...lui mi seguì
-Senti, io chiedo il divorzio da Cynthia...mi amerai vero?- mi disse sghignazando...
-John, piantala!-
-Eh, ma quanto siamo permalosi, stavo solo scherzando..- mi disse imbronciandosi..
-Dai John, adesso non fare la vittima- gli dissi mentre cercavo una borsetta e una giacca da abbinare...
-Cavoli, ma quanta roba hai?- John era a bocca aperta...io risposi con una risatina
-Ecco, secondo te questa può andare?- mi voltai verso John mostrandogli una pochette dorata con le rifiniture nere..
-Perfetta! però muoviti siamo già in ritardo...-
-un attimo devo cercare una giacca-
-Cristo! lo sapevo...dovevo immaginarlo che sei una di quelle sempre con la mezz'ora di ritardo- bofonchiò John sedendosi nel mio letto..
Trovai una giacchina nera, mi sarebbe servita più tadi, anche se eravamo a luglio la notte faceva freschetto..
-Ecco ,possiamo andare!- Urlai entusiasta
-Bene, questo è lo spirito giusto!- Rispose John imitando il mio tono, mi prese per il braccio e mi trascinò nella tromba delle scale..

Da bravo gentiluomo aprì la portiera della sua ferrari per farmi scendere, mi offrì il braccetto e ci incamminamo verso il locale..
-Rebecca corri, ci hanno visti!- disse John affannandosi
Per fortuna riuscimmo ad entrare da una porta sul retro e ci ritrovammo direttamente vicino ai nostri divanetti che stavano in una semi saletta isolata dal resto del locale dove si ammassava la calca...
-Oh, ma ciao carissimi!- Esclamò George vedendoci..
-Ciao George!- esclamai urlando..la musica era alta
Mi avvicinai a Pattie..-Ciao Patt!- e le diedi un bacio sulla guancia
-Ciao Rebecca, cavoli, sei devvero bella sta sera...che intenzioni hai?- e mi guardava dubbiosa...qualche idea se la stava facendo
-Ma che vai a dire Pattie!-
-Certo infatti hai messo il primo vestito che hai trovato nell'armadio vero?- Mi aveva scoperta, ci guardammo negli occhi e ridemmo come due pazze...Si mi ero fatta bella e ci avevo messo impegno..forse l'avevo fatto per Paul ma non ne ero sicura..
-Oh ciao Ringo!- esclamai quando lo vidi arrivare...Si avvicino a me e mi baciò la mano
-Ciao Rebecca, come andiamo?-
-Che galantuomo!- dissi scherzosamente-comunque bene Ringo, e tu?-
-Non mi lamento- e mi sorrise...
Arrivarono anche Violet e Zoe...c'eravamo tutti ma mancava ancora una persona...
-Se non viene l'amazzo a quel cretino!- Urlò John
-Arriverà, vedrai..- George non aveva fatto a tempo a dirlo che ...Oddio! Cosa avevano visto i miei occhi! A momenti svenivo...
Entrò con il suo passo aggrazziato ed elegante...indossava una maglia a collo alto color panna, abbinata ad una giacca elegante a quadri neri e avorio, poi un paio di pantaloni neri a sigaretta e gli stivaletti; sembrava un dio...
-Ciao ragazzi!- fece un saluto generale...quando parlava stavo bene, adoravo la sua voce graffiante e profonda! é inutile, era perfetto...in tutto e per tutto..
Ad un certo punto il suo sguardo cadde su di me, io lo stavo fissando...che figuarccia! Girai subito il viso e anche lui fece altrettando..ci sedemmo nei divanetti ed arrivò una cameriera:
- Ragazzi!Oddio...cioè ma voi, ma voi siet....- 
-Shhhhhhhhh- intimò John alla cameriera-non dire niente, non urlare i nostri nomi ti prego! dopo puoi fare una foto con noi se chiudi il becco-John le fece l'occhiolino e la cameriera acconsentì con un cenno della testa...tutti ridemmo di gusto!
-Bè che vi porto comunque?- continuò la cameriera che squadrava dalla testa ai piedi Paul...lo notavano prprio tutte eh...
-Allora, per me Pina Colada- disse John
-Anche per me-urlò George
-Per me invece un Rob Roy- disse Paul
-Per me una vodka liscia, grazie- disse Ringo
-E per voi ragazze?- chiese la cemeriera rivoglendosi a noi, nonostante gli fosse costato un sacco staccare lo sguardo da Paul
-Per me un Rob Roy- dissi io, rompendo la timidezza delle altre...mi piaceva lo stesso cocktail che ha preso Paul! accidenti
-Per me un Stinger- disse Pattie
-Noi per ora niente- disse Violet parlando anche per Zoe
La cameriera si congedò -Torno subito con le vostra ordinazione-
Intanto George e Pattie erano sempre più vicini, lui aveva poggiato il suo braccio intorno alle sue spalle e si guardavano sognanti negli occhi, che carini..
Violet e Zoe era come se non ci fossero, non ci avevo socializzato più di tanto alla fin dei conti quindi restavano Paul e John...
-Mi raccomando non ubriacarti Rebecca, non sembri la tipa ma non si sa mai- eccolo con una delle sue battuttacce, lo guardai in cagnesco..
-Anche te Paul, siamo in compagnia delle ragazze, contieniti ok?-
-Io mi controllo benissimo, sei tu quello che beve come un alcolizzato...mi auguro che loro-indicava noi-non ti vedano come ti vediamo noi di solito- rispose Paul prontamente
-Ahahah, Paul...lasciamo perdere...siamo amici anche per questo e gli fece l'occhiolino-
Arrivò la cameriera con i nostri coacktail e li sistemò nel tavolino davanti a noi...Ognuno prese il suo e iniziammo a bere..
Ci chiese se volevamo qualcos'altro e tutti ordinammo un altro coacktail, eccetto Zoe e Violet ovviamente...chi le capisce a quelle due..
Andò avanti così per un paio di giri, io mi ero scolata già cinque coacktail, forse era il caso di non bere altro perchè non ero propriamente in me ecco..ero brilla come gli altri...
-Dai ragazzi! Tutti in pista urlò John a squarcia gola- lui aveva bevuto più di me...era molto brillo, e lo stesso Paul...
Tutti si alzarono e iniziarono a scatenersi con un disco di Elvis in sottofondo...
-Rebecca, ti andrebbe di ballare con me?- mi chiese Paul con un sorrisone che toglieva il fiato..
Non ero in me, l'alcool aveva fatto il suo effetto, non ero padrona di me stessa così accettai al volo..
Mi prese la mano e mi tirò su dal divanetto e mi cinse la vita con le sue braccia, io invece poggiai le mie intorno al suo collo...adesso c'era un lento..
-Ehi voi due! Andateci piano...non voglio morire di diabete!-Ci urlò John che ormai era ubriaco...noi ridemmo perchè non capivamo molto bene che succedesse, però una cosa la capivo...ero tra le braccia del ragazzo che amavo, non potevo stare meglio
-Rebecca, sai oggi sei uno splendore..- mi sussurrò Paul in un orecchio..poi mi guardò negli occhi e mi sorrideva
Non poteva essere vero...era un sogno...la mia mente era inebriata dall'alcool ma avevo capito benissimo, capivo che stava succedendo..
-Anche tu Paul...sei un sogno- Mi lasciai andare, le parole uscirono dalla bocca veloci...mi guardò con gli occhi pieni di gioia e iniziò a baciarmi..
Ero in paradiso, le nostre labbra unite che non accennavano a staccarsi..il bacio era passato da romantico a passionale...io desideravo lui e lui desiderava me...mi stringeva sempre si piu a sè, i nostri corpi erano talmente appiccicati che non poteva passare un filo d'aria e nel fratempo continuavamo a baciarci...
dopo non so quanto ci staccammo, e dondolavamo al ritmo della musica, ci guardavamo negli occhi, ne io ne lui accennavamo ad abbassare lo sguardo 
-Vieni, andiamo a prendere un altro drink, vuoi qualcosa?- Mi chiese Paul accarezzandomi il viso...
-Si, certo ...andiamo!-
Tornammo dagli altri con il coacktail in mano, e vidi Pattie e George che si baciavano nei divanetti e quell'esaurito di John che ballava con Zoe, Ringo e Violet...
-Fate da bravi!- ci urlò RIngo facendoci l'occhiolino...
Bevemmo il nostro coacktail che mi stordì completamente...a momenti le mie gambe cedevano..ma non potei rinunciare alla proposta di Paul
-Dai andiamo a ballare- mi disse, mi tirò per un braccio e mi trascinò in pista...aii la testa...capivo solo che ero con Paul e che ero felicissima...ma del l'altro niente, ero ubriaca...
Anche se la musica era movimentata, noi ballavamo come se fosse un lento...
Ad un certo punto le mie gambe cedettero e mi avvinghiai letteralmente a Paul, rischiavo di cadere altrimenti
-Tesoro mio tutto bene?- mi disse Paul preoccupato
-Veramente no, ho capogiri e le gambe non mi reggono più-
-Missà che hai esagerato con l'alcool- Mi prese in braccio senza nessuna difficoltà e mi fece sedere in un divanetto..
-Se vuoi ce ne andiamo, non ti vedo molto bene tesoro, sei bianchissima-
-no tranquillo Paul, vai e divertiti io sto qui e vi guardo- Ridevo e non sapevo nemmeno il perchè
-Non se ne parla nemmeno, dai andiamo a casa mia-
-Non voglio disturbare-dissi con la massima serietà che potevo trovare in quel momento...l'idea mi stuzzicava
-Disturbo? non dirlo nemmeno per scherzo...è solo un onore averti da me- disse ridendo..anche lui non era molto dritto
Mi prese in braccio e rivolgendosi a John
-John, noi ce ne andiamo ...Rebecca non sta bene-
-paul, stai attento...anche tu non sei nelle migliori condizioni per guidare..-
-Ciao bambola- mi disse John-hai esagerato con l'alcool...le ragazze dovrebbero andarci piano- e rise
Paul mi mise la sua giacca e mi riprese in braccio stringendomi a sè...era davvero premuroso, che dolce; così ci dirigemmo verso la sua aston martin..
Mi appoggiò alla sua auto e aprì la portiera del passeggero, io non riuscivo a fare niente ero debole e a momenti cadevo...mi prese e mi fece sedere 
-Tesoro, venti minuti di viaggio e siamo arrivati- mi diede un bacio e io non riuscivo a staccarmi...
-Rebecca cosi mi consumi- feci una risata e lui mi accarezzo la guancia; si sedette in macchina e partimmo verso casa sua.
Ero ubriaca ma capivo benissimo la situazione, io e lui a casa sua....da soli.



  
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