-Who Are You?- -You Can Call Me Vicious-


Pdv Sid

Ero arrivata sotto il palazzo semi abbandonato dove sapevo si trovava Batman, stavo li ferma sotto la pioggia ad aspettare che succedesse qualcosa, dopo diversi minuti in cui maledissi in greco la mia voglia di fare la supereroina, vidi il giustiziere mascherato che, avvolto dalle fiamme, cadeva dalla finestra del secondo piano il mio primo istinto fu quello di andare a spegnerlo, ma poi mi ricordai che la tuta di Batman era ignifuga, così appena vidi le fiamme estinguersinmi avvicinai a lui e, tirandolo su quasi di peso, lo trascinai in un vicolo buio, ma notai che continuava a opporre resistenza mi girai verso di lui e, puntando i miei occhi verdi dentro i suoi di un marrone così scuro che con la poca illuminazione sembrava nero, dissi :
<< Senti amico, già con questa armatura non sei particolarmente leggero, se ti dimeni anche finisce che crepi, quindi; dammi il tuo bat-telefono così posso contattare Alfred >>
Lo vidi tentennare un po' e poi sfilare dalla cintura un piccolo walkie-talkie, sul quale premette il numero 1, glielo strappai di mano e dissi
<< Sg. Pennyworth, Bruce è stato avvelenato, ho bisogno di lei al 201 di Levin Street nelle Narrows (l'indirizzo è puramente inventato .nda) >>
<< Le posso chiedere chi è lei? >>
<< Adesso non è il momento, è necessario si sbrighi, non so in che dose Crane gli abbia somministrato la tossina >>
<< Arrivo subito >>
<< Grazie >> chiusi il walkie-talkie e lo riposi nella cintura, dopo di che trascinai Batman, ormai quasi incosciente verso il fondo del vicolo poi sentii delle voci
<< Dove diamine si è cacciato quel maledetto pipistrello? >>
<< Il capo ci ha detto di finirlo >>
<< Staniamolo, è indebolito per la tossina >> Ca**o sono fregata! 3 contro 1 e loro sicuramente sono armati...
Afferrai quello di loro che si era inoltrato di più nell'ombra e lo misi KO con una presa al collo per poi adagiarlo silenziosamente a terra e uscii allo scoperto dietro a uno degli altri 2 uomini, gli tirai un calcio dietro le ginocchia  e lo feci cadere a terra, sfruttando il momento colpii l'ultimo con un deciso colpo sotto il mento che gli fece perdere i sensi, purtroppo però dovevo aver calcolato male i tempi di ripresa dell'uomo che avevo fatto cadere perchè mi girai appena in tempo per evitare una pallottola che era diretta al cuore ma che invece mi colpì di striscio la spalla, cercando di ignorare il dolore, mi abbassai e facendogli lo sgambetto lo feci nuovamente cadere a terra, dopo di che gli afferrai la testa e gliela sbattei violentemente contro il terreno probabilmente rompendogli il naso.
Mi ero appena rialzata quando vidi i fari di una macchina avvicinarsi, una volta appurato che era Alfred tornai in fondo al vicolo, recuperai Bruce e lo portai verso la Rolls Royce davanti alla quale ci aspettava il maggiordomo che, una volta avermi aiutato a caricare Bruce sul sedile posteriore, si voltò verso di me e chiese
<< Ora posso sapere il suo nome signorina? >>
<< Mi può chiamare Vicious se vuole >>
<< Come quello del gruppo punk inglese? >>
<< Si, ma adesso non posso spiegarle, deve portarlo a casa e in fretta, chiami Lucius Fox e gli chieda di distillare un antidoto, ne ha bisogno, per ogni evenienza, passerà una mia amica a controllarlo, si chiama Silvia, lui già la conosce, se le chiede perchè so chi è, gli dica che prima o poi glielo spiegherò >>
<< D'accordo, ma... Se posso dare un suggerimento, si faccia curare quella ferita. >>
<< Lo farò, grazie, e arrivederci >>
<< Alla prossima signorina >> detto questo risalì in macchina e partì verso Wayne Manor

Pdv Bruce

Mi ricordavo veramente poco di quello che era successo, a quanto mi aveva detto Alfred, tre sere prima, l'ultimo ricordo lucido erano un paio di occhi verdi, Alfred mi aveva raccontato di una ragazza, gli aveva detto di chiamarla Vicious e, secondo lui, non avrebbe creato problemi, a quanto pareva si era presa una pallottola per me, quello che mi preoccupava è che lei le penne ce le rischiava seriamente, bisogna veramente essere pazzi per combattere il crimine a Gotham senza nemmeno un giubbotto antiproiettile, io stesso, se non avessi potuto attingere alle risorse offertami da Lucius probabilmente avrei usato quello, buttarsi nella mischia così è da scriteriati, ma sono scelte sue.
Anche il nome che si era scelta lasciava qualche dubbio, Vicious, come quello dei Sex Pistols? Sul serio? Non doveva certamente essere una persona comune, non c'erano molti abitanti di Gotham che apprezzavano il punk, e di certo non quello inglese, ma come ho già detto, scelte sue; l'unica cosa che non capivo era come facesse a conoscere Silvia, a quanto avevo capito era nuova in città, glielo avrei chiesto non appena l'avessi vista, Alfred aveva detto che era passata di qui diverse volte, quando ero ancora incosciente.
Fui destato dai miei pensieri con un secco bussare alla porta e la voce di Alfred dire
<< Signor Wayne, c'è la signorina Silvia alla porta. >>
<< Falla pure entrare Alfred >> risposi sorridendo, vidi la porta aprirsi e la figura slanciata della ragazza stagliarsi sulla porta
<< Bruce, sono contenta di vedere che sei sveglio >>
<< E io sono felice che tu non serbi rancore verso di me per la mia battuta infelice dell'altra sera... >>
<< No, nessun rancore, devi recitare la tua parte lo capisco. >> disse sorridendo bonariamente
<< Ti posso chiedere una cosa? >> lei annuì, ma poi venne interrotta dal suono del suo cellulare, God Save The Queen dei Sex Pistols? Strana scelta per una suoneria la sentì rispondere
<< Pronto? >>
<< Sid Vicious di sto ca**o! Dove min**ia sei?! Alla faccia del sono stanca non ho dormito! Tu te ne sgattaiolavi chissà dove la mattina! Quando torni facciamo i conti! >>
No, ok. Time Out. Sid Vicious, i Sex Pistols come suoneria del cellulare, non dorme la notte, è "amica" della ragazza che va in giro a cercare di farsi ammazzare facendosi chiamare Vicious, ma vuoi vedere che Silvia in realtà è Vicious?!  Le stavo per porre questo quesito quando la vidi chiudere il telefono ghignando sarcasticamente mentre pronunciava
<< Si, si ti voglio bene anche io Ludo >> al telefono che squillava a vuoto, poi si girò verso di me e con aria di scuse mi disse
<< Mi dispiace non poter restare qui a chiacchierare con te Bruce, ma ho una migliore amica che mi aspetta per trucidarmi >> e alzandosi dalla poltrona sulla quale si era seduta si avviò verso la porta, per poi girarsi sulla soglia e, con l'espressione di chi si è ricordato qualcosa di importante aggiungere
<< Cavoli, mi ero dimenticata! Buon Compleanno, quanti sono 30? Li porti bene! >>
<< Grazie! Stasera ci sarà una festa se ti va vieni a farci un salto >>
<< No, non voglio spaventare le mogli dei tuoi soci, il mio massimo in fatto di eleganza è quello che mi hai visto addosso al ristorante >> rispose ridendo prima di uscire definitivamente dalla stanza.
Dopo aver indossato una vestaglia da camera scesi al piano inferiore e vidi che Silvia si era fermata a fare due chiacchiere con Rachel, per poi andarsene salutandomi con un cenno non appena mi vide arrivare.

Pdv Sid

Ook, ora dubito seriamente che Bruce non mi abbia riconosciuta, se non l'ha fatto sarò costretta a ricredermi sulla sua intelligenza pensai mentre correvo per le strade di Gotham fino ad arrivare all'hotel, salii in stanza e, per fortuna la Ludo non era ancora rientrata, mi vestii come la notte precedente e, sempre passando per la finestra, uscii dal palazzo, ricominciai a correre verso le Narrows, dovevo arrivarci prima che Rachel si facesse gasare, non la sopportavo, ma l'assunzione della tossina di Scarecrow non l'avrei augurata nemmeno al mio peggior nemico, e comunque; avevo deciso di fare la supereroina? L'avrei fatta fino in fondo.
Arrivai al manicomio Arkam in 10 minuti, e nascondendomi nelle ombre riuscii ad arrivare allo scantinato, per nascondermi dagli scagnozzi di Crane mi riparai nel punto più buio della sala e rimasi in silenzio, non appena vidi Rachel entrare, uscii dal nascondiglio e le urlai
<< Scappa! >> lei, fortunatamente, si girò e riuscì a riprendere l'ascensore e a fuggire prima che gli uomini di Spavntapasseri la prendessero,solo dopo essermi guardata intorno notai che alcune delle persone presenti nella sala mia avevano visto, stupida! mi urlai mentalmente, riuscii, fortunatamente a evitare i primi due abbassandomi e facendoli scontrare l'uno con l'altro poi, riordinando le idee in pochi secondi riuscii a trovare un nuovo spazio buio, che si trovava a solo pochi metri da me ed era abbastaza facile da raggiungere senza farmi notare.
Giunta li presi aria per un attimo, ma durò poco, infatti dopo pochi secondi la familiare maschera di Scarecrow spuntò dal buio affianco a me, facendomi sobbalzare
<< Oh scusa, ti ho spaventato? Ma non lo sai che non c'è niente di cui aver paura se non la paura stessa? >> chiese retoricamente prima di spruzzarmi in faccia la tossina; cercai di non respirare, sapevo che era una dose concentrata e avrei rischiato di impazzire  se tutto non si fosse svolto come nel film.
Purtroppo non potevo trattenere il fiato per sempre e se fossi uscita dall'ombra sarei stata attaccata da un mucchio di scagnozzi di Scarecrow, troppi da tenere a bada, ma provai lo stesso a scappare, venni però bloccata dalla presa di Crane, cercai di liberarmi, ma quell'uomo era dannatamente più forte di quanto non sembrasse.
Erano ormai due minuti che non prendevo aria e i polmoni iniziarono a bruciare veramente forte, sapevo che non appena avessi aperto la bocca Spaventapasseri avrebbe rilasciato di nuovo la tossina nell'aria,  ma speravo vivamente di aver dato a Bruce e a Gordon il tempo di trovare il posto se non altro; mi arrischiai a prendere un respiro e, come avevo previsto, mi arrivò ai polmoni anche la tossina di Scarecrow; cercai un modo per restare, almeno parzialmente, lucida e la prima cosa che mi venne in mente fu il dolore, se il mio cervello si fosse concentrato su quello probabilmente avrebbe alleviato l'effetto delle allucinazioni, mi complimentai mentalmente con me stessa e poi presi il piccolo pugnale che tenevo in tasca, mi feci un taglio sulla spalla, riaprendo la ferita del proiettile e facendomi un male cane, ma almeno mi evitava di concentrarmi sulle allucinazioni, ma appena Jonathan vide il pugnale me lo prese e se lo mise in un tasca del camice, mi lanciò un'occhiata e disse
<< Bella trovata, ma il dolore scomparirà in poco tempo >> e in effetti aveva ragione, il male alla spalla scomparve in pochi minuti lasciando "libera" la mia mente di concentrarsi sulle allucinazioni; ero quasi curiosa di sapere cosa avrei visto, non che pensassi di non avere nessuna fobia o cose simili, però non mi ero mai interrogata seriamente su ciò che mi facesse più paura, vedere cosa la tossina mi avrebbe mostrato mi avrebbe aiutato a sconfiggere la mia peggiore paura, e a quel punto, avrei potuto instaurare la paura negli altri.

Note della autrice,
ok, è finito anche il 5° capitolo, lo so, finisce un po' a cavolo, ma in mia difesa dico che non ho la più pallida idea di  che cosa potrebbe aver paura Sid, quindi se avete dei suggerimenti fate pure, ringrazio tutti quelli che leggono e anche quelli che hanno messo tra le seguite, preferite, ricordate
Risposte alle recensioni:
Per lalla_JH: grazie per la recensione, spero ti sia piaciuto anche questo capitolo, il Joker arriverà, devi solo pazientare un po', non posso lasciare fuori il mio personaggio preferito no? Quindi ci sarà anche lui, non preoccuparti, ci vuole solo un po' di tempo e la giusta atmosfera. Spero ti andrà di recensire anche questa parte e di esprimerti anche sulla domanda che mi affligge ovvero: di cosa può aver paura la nostra Sid?
Per _Loki_ : ciao, sono contenta che la storia ti piaccia; per quanto riguarda la lunghezza dei capitoli, lo so sono corti, giuro che ci proverò ad allungarli, intanto spero ti piaccia anche questo capitolo.
Alla prossima,
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