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Autore: eringad    08/09/2007    9 recensioni
Mamma e papà? Una bambina arriva al villaggio della foglia sconvolgendo le vite dei nosti eroi come un uragano!!! Un po' OOC ^^... [Naru/Hina]
Cap.07 [Shika/Tema]
Cap.08 [Jiraya/Tsunade]
Cap.09 [Choji/Ino]
Cap.10 [Sasu/Saku]
Cap.11 [Neji/Ten]
Cap.12 [Gaara/Lee e Matsuri]
Cap.13 [Naru/Hina]
Genere: Romantico, Triste, Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hinata Hyuuga, Naruto Uzumaki, Sorpresa
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Il temporale era quasi finito. Solo pochi tuoni e lampi confermavano ancora la tempesta fuori.
Ten ten tremava, ad ogni lampo si stringeva un po’ di più le ginocchia al petto.
-Ten ten che hai?- chiese il Neji che era seduto accanto a lei. Erano seduti sul letto accanto alla finestrella. Lui teneva le braccia incrociate al petto mentre la ragazza era appoggiata con la schiena al muro raggomitolata su sé stessa.
-Non ho niente…davvero- gli sorrise alzando appena la testa. Un altro tuono e tornò con la testa tra le gambe.
-Mmm…non ti credo- continuava a fissarla serio –Che testarda orgogliosa che sei!- la derise passandole un braccio attorno alle spalle protettivo.
-C-che fai?- chiese la ragazza spiazzata.
-Hai paura e ti proteggo- rispose lui come fosse la cosa più ovvia del mondo.
-N-non mi serve protezione! E non ho paura!- continuò più testarda di un mulo.
-Allora perché mi stai abbracciando?- Neji alzò un sopracciglio e sorrise, anche se in modo impercettibile. Lei arrossì e si strinse di più a lui.

-Oh santo cielo! Siamo circondati da coppiette!- Kazaki che aveva assistito alla scena si passò una mano sugli occhi sedendosi vicino a Hisagi.
-Non ti sono mai piaciute le dimostrazioni di affetto pubbliche vero?- il compagno la guardò sottecchi incrociando le braccia.
-Appunto mi fanno venire i nervi!- confermò lei massaggiandosi le tempie.
-Peccato…io sono per quelle pubbliche…- Hisagi assunse un’aria delusa. Lei lo guardò cercando di formulare un concetto decente alle parole appena dette dall’amico. Quando capì fece una faccia scandalizzata.
-Hisagi!!!- saltò in piedi guadagnandosi l’attenzione di tutti –Ci stai provando con me?!?- chiese urlando la donna. Lui arrossì e la guardò sorridendo.
-Può darsi…- rispose tranquillo. Kazaki arrossì leggermente e tossì un paio di volte per poi tornare a sedersi.

-Hai capito la donna-ghiacciolo…allora anche lei ha un cuore…- rise Naruto tenendosi la pancia. Hinata gli diede una gomitata.
-Naruto…non mi sembra carino- la ragazza lo fulminò con gli occhi. Lui rise leggermente e guardò fuori dalla finestra.
-Non piove più…usciamo?- chiese il ragazzo alzandosi. Lei annuì e si alzò.
-Ehi voi due dove state andando?- chiese Kazaki scattando in modalità generale tedesco.
-Ehm…fuori a prenderci una boccata d’aria- rispose Naruto con una vocina da bambino colto sul fatto.
-Fra poco veniamo anche noi!- rispose alzandosi in piedi e cominciando a preparare le cose da portare. Loro due tirarono un sospiro di sollievo, si presero per mano ed uscirono.
-Uff…Kazaki sembra un secondino della prigione- sbuffo il ragazzo. Lei gli si avvicinò di soppiatto alle spalle. Lui che non sentiva risposta si girò per vedere che fine aveva fatto la ragazza e rimase spazzato.
Lei gli si era gettata addosso baciandolo con passione. Rispose prontamente al bacio e quando si staccarono ansanti fece una faccia stupita.
-P-perché mi hai baciato?- chiese lui arrossito. Lei arrossì vagamente imbarazzata.
-P-perché mi mancavano i tuoi baci- rispose nascondendo la faccia rossa tra le mani. Lui rise forte e l’abbracciò.
-Anche a me mancavano- continuò a ridere spensierato. Lei ricambiò l’abbraccio stringendosi forte al ragazzo, sussurrò qualcosa di sconnesso tra le sue braccia. Lui si staccò e la guardò perplesso.
-Che cos’hai detto?- chiese scostandola dolcemente dall’abbraccio.
-Mmm…mmm- mugugnò lei imbarazzata sfregandosi le mani dietro la schiena.
-Cosa?- chiese di nuovo sollevando un sopracciglio.
-HO DETTO CHE TI AMO!!!- urlò lei paonazza in volto stringendo gli occhi. Lui rimase a bocca aperta per un po’ poi sorrise.
-Anche io ti amo…ti amo- disse lui abbracciandola nuovamente. Si baciarono una seconda volta. Le loro labbra si cercavano, si volevano, si amavano.
-Oh…ma che bella scenetta- disse in modo ironico una voce alle loro spalle. Si girarono imbarazzati e videro Kazaki in piedi sulla porta con un sorrisetto beffardo.
-Kazaki! Smettila! Sei proprio antipatica!- la rimbeccò Hisagi che uscì dopo di lei.
-Mpf…comunque sbrighiamoci! Dobbiamo ripartire in fretta- sbuffò la donna mettendo il broncio.
Si prepararono in quattro e quattr’otto e ripartirono veloci verso il confine del Paese dell’Erba.

Sofia stava sdraiata supina sull’erba. Alcune gocce le bagnavano il viso e qualcuno le accarezzava con calma la testa. Aprì piano gli occhi cercando di mettere a fuoco chi si stava prendendo cura di lei.
-Buon giorno bella addormentata nel bosco- disse la persona sorridendo.
-Buon giorno Kiba- sorrise la ragazza sbadigliando.
-Come va? Riesci a muoverti?- chiese preoccupato il ragazzo.
-No…e voi? State bene? E il nemico? Dov’è? È scappato?- fece a raffica un sacco di domande e il ninja della foglia sorrise.
-Noi stiamo bene e il nemico è ancora intrappolato nel tuo genjustu- rispose tranquillo lui.
-Bene…e Shino?- chiese ancora la ragazza preoccupata.
-Shino è andato a cercare l’acqua per pulire le ferite- lui continuava ad accarezzarle la testa. Lei chiuse gli occhi godendosi quelle carezze.
-Si può sapere che razza di tecnica hai usato? Non l’ho mai sentita- chiese Kiba.
-È la mia tecnica personale…mmm- rispose la jonin poi alle carezze dell’amico fece le fusa.
-E di preciso che cosa fa?- chiese sempre più curioso continuando i grattini.
-Intrappola il nemico in un genjutsu eterno…morirà- disse triste Sofia nascondendo il volto tra le gambe del ragazzo.
-Capisco…ma non ti preoccupare…questo e altro per Sayuri- la rassicurò il ragazzo accarezzandole la testa.
-Kiba…posso chiederti un favore?- chiese lei riaffiorando dai suoi vestiti.
-Certo chiedi pure- rispose Kiba preoccupato.
-Baciami- disse lei sicura.
Lui strabuzzò gli occhi imbarazzato. Si piegò su di lei facendo combaciare le loro labbra. Sofia schiuse le labbra permettendo l’intrusione della lingua del ragazzo. I loro nasi si sfregavano, Kiba sentì la pelle sulle guance della ragazza umida.
Lui si ritirò e aprì gli occhi e vide lei in lacrime.
-Che hai?- chiese preoccupato accarezzandole il volto.
-Era il mio primo bacio…mi piaci lo sai?- riprese il suo solito sorriso e cominciò a ridere seguita dal ragazzo.
-Certo che lo so…anche tu mi piaci…- rispose il ragazzo sempre ridendo.
-Oh…sta piovendo- constatò la jonin guardando il cielo.
-Ha già piovuto…dobbiamo aspettare Shino, dopo andiamo a cercare un nascondiglio- rispose il ninja della foglia guardando nella stessa direzione della ragazza.
-Dannazione…se mi potessi muovere vi avrei creato una capanna di legno…- imprecò Sofia cercando di alzarsi a sedere. Venne subito bloccata dal ragazzo che la costrinse a stendersi nuovamente.
-E come avresti fatto?- chiese Kiba scettico.
-Tu mi sottovaluti…guarda che conosco moltissime tecniche- la ninja della nuvola mise il broncio gonfiando le guance e voltandosi verso la foresta.
-Bhè considerando la tecnica di prima…ti posso credere- sospirò il chunin rassegnato.
-Sofia…Kiba- li chiamò una voce alle spalle.
-Shino…com’è andata? Hai trovato l’acqua?- chiese Kiba impaziente.
-Sì e non solo, ho trovato anche una grotta- rispose il ninja degli insetti mostrando l’acqua.
-Ottimo…possiamo aspettare gli aiuti restando al sicuro- Kiba si alzò e prese in braccio la kunoichi come un sacco di patate.
-Ehi! Non si tratta così una signorina!!! Prendimi bene!!!- strillò lei cercando di dimenarsi.
-Ok ok…ti preferivo da dolce- sbuffò il ragazzo mettendola a cavalluccio. La ragazza per tutta risposta gli tirò uno scappellotto.
-Ora possiamo andare?- chiese scocciato Shino che si era stufato del comportamento infantile dei due.
Partirono per la grotta insieme. I due amorosi imbronciati e l’altro stufo per i continui litigi tra i due (leggi: si sentiva escluso!).

Intanto nella grotta artificiale Sayuri si stava annoiando.
-Mi sto annoiando!- sbuffò la piccola incrociando le braccia.
-È la cinquantunesima volta che lo ripeti, ma dobbiamo aspettare che Nichiya si svegli- disse esasperato Berk, e fu tentato per la prima volta di strozzarla.
-Davvero le hai contate?- chiese Sayuri alzando un sopracciglio scettica.
-Davvero- sospirò il mukenin. Dei mugolii zittirono i due litiganti.
-Nichiya! Come stai?- chiese il colosso fiondandosi a controllare.
-Ma fate sempre tutto questo rumore voi due?- sorrise la donna aprendo piano gli occhi.
-Ehm…- fecero loro due simultaneamente. La donna si alzò a sedere e scese dal suo giaciglio.
-Non importa…dobbiamo ripartire- sospirò stanca passandosi una mano sugli occhi.
-No…voi dovete ripartire! Io resto qui!- disse Berk risoluto. Le due ragazze lo guardarono stupite.
-No! Berk…avevi promesso! Avevi promesso!- piagnucolò la bambina stringendo l’uomo per le vesti. I suoi occhi erano lucidi.
-Cosa vuoi fare?- chiese Nichiya alzandosi in piedi.
-Rallentare il gruppo di inseguitori- rispose senza esitazioni.
-Berk…tu…avevi promesso che mi avevi protetto!- urlò Sayuri lasciandolo e mordendosi il labbro inferiore per cercare di non piangere.
-Lo so…ma non posso…scusa ma non sono pronto per morire- disse l’uomo massiccio cercando una scusa.
-Neanche io!- rispose infuriata la bimba. Non voleva morire, ma sapeva che se avesse incontrato il capo di quell’assurda banda non sarebbe vissuta a lungo.
-Smettila di fare i capricci! Tu andrai e basta!- disse con un tono che non ammetteva repliche Berk.
-Capricci? Io non voglio essere usata come un giocattolo per poi essere buttata, anzi uccisa, quando non servo più. Ma se vuoi andrò…- le lacrime colorarono il piccolo volto di Sayuri mentre diceva quelle cose orribili, poi sospirò rassegnata.
-Credimi, mi dispiace…ma devi andare- l’abbracciò piano l’uomo prendendola in braccio.
-Insomma…il gruppo degli inseguitori potrebbe arrivare da un momento all’altro…ci muoviamo?- chiese Nichiya sbuffando.
-O-ok…arrivederci Berk- la bambina abbracciò l’amico e prese la mano della donna.
-Non è un arrivederci è un addio- la salutò e poi le due ragazze sparirono nella nebbia.

Kazaki si era fermata guardando gli altri affaticati.
-Ce la facciamo?- chiese irritata. Ormai avevano passato il confine tra il Paese del Fuoco e quello dell’Erba.
-Certamente!- rispose Naruto spavaldo rialzandosi in piedi. Hinata si avvicinò alla donna preoccupata.
-Kazaki-san…secondo lei come staranno Sofia-chan e gli altri?- chiese la ragazza timorosa. La donna la squadrò stupita e poi si mise a ridere.
-Non ti preoccupare…c’è un motivo per cui quella mocciosa è una jonin- rise Kazaki. Nonostante non le piacesse molto il comportamento di Sofia, quando era in battaglia era imbattibile.
-Non capisco Kazaki-san- la mora era stupita da quella reazione.
-Vedi Hinata-chan…Sofia è un genio per le tecniche e illusioni- spiegò Hisagi sorridendo dolcemente.
-Ah ok…- disse la ragazza preferendo non approfondire l’argomento.
-Aspettate…un genio come Shikamaru?- chiese Naruto curioso avvicinandosi ai suoi compagni.
-Come chi?- chiese Hisagi confuso.
-È un nostro amico…ha un quoziente intellettivo di 200- esplicitò Neji aggiungendosi alla conversazione.
-Non esattamente diciamo che è molto intelligente!- rispose l’uomo sorridendo.
-Magari fosse un genio…forse si comporterebbe decentemente- disse irritata Kazaki.
-Smettila…diventi antipatica!- la rimbecco Hisagi incrociando le braccia.
-Ok pausa finita! Riprendiamo!- annunciò la jonin ai compagni sbalorditi.
-Cosa?!? Era quella la pausa?- chiese Naruto sconcertato.
-Esatto! Ora in marcia…non abbiamo tempo da perdere!- la donna tornò a correre seguita dai ragazzi.
Correvano ormai da un paio d’ore quando videro una figura sulla propria strada. La figura di un uomo.
-Levati dalla strada! Dobbiamo passare!- urlò Kazaki all’uomo ma quello rimase ritto al proprio posto.
-Sei per caso sordo? Ti ho detto di levarti di mezzo- ripeté la donna fermandosi davanti al colosso.
-Non posso- disse triste l’uomo incrociando le braccia.
-Come sarebbe a dire non puoi?- chiese Hisagi avvicinandosi a Berk.
-Devo fermarvi…voi non dovete raggiungerla- il suo tono di voce era fermo, sicuro, ma non lasciava trasparire rabbia.
-Tu sei uno dei nemici?- chiese Kazaki preparandosi alla battaglia.
-Berk- rispose piatto.
-Cosa?- chiese Naruto che non aveva capito.
-Berk…è il mio nome…e per informazione, l’ho rapita io Sayuri- rispose sempre piatto.
-Bastardo!!!- gli urlò contro il biondo lanciandosi verso l’uomo scagliando un pugno. Quello lo schivò e fece un passo indietro.
-Tu non riesci a capire vero? Non capisci il dolore quando qualcuno ti sottrae qualcosa di prezioso come una figlia?- urlò il biondo infuriato caricando un altro pugno.
Il colosso restava zitto mentre Naruto combatteva contro di lui.
Lui stava ricordando. Ricordava il suo passato, le promesse del suo futuro, la sua nuova vita e ora sapeva che sarebbe morto.

-Berk senpai!-
-Mmm…che vuoi mocciosa?-
-Non mi chiamare mocciosa!!!-
-D’accordo d’accordo…cosa vuoi Hikari-chan?-
-Niente…volevo vederti…-
-Stupida! Ti mostri sempre…impara un po’ a fingere-
-Baka…che male c’è a non fingere davanti alla persona a cui si vuole bene?-

C’è tutto il male del mondo…stupida Hikari! Le persone a cui vuoi bene, a cui ti mostri per quello che sei sono sempre in pericolo.

-Berk-san…-
-Sì?-
-Me lo prometti?-
-Cosa ti dovrei prometterti mocciosa?-
-Non mi lasciare…proteggimi-
-Io…te lo prometto baka-
-Ti amo baka…-
-Anche io ti amo Hikari-

Quel “ti amo” pronunciato così, a sigillare una promessa. Quella promessa…quella promessa infranta. Infranta dal suono di un kunai nel tuo petto. Infranta dalle mie lacrime versate per la mia incapacità.
La tua morte, la mia rinascita.
La mia rinascita a uomo vendicativo. Quel potere che tanto bramavo mi è servito per uccidere chi ti aveva ucciso.
Ma a che costo? Al prezzo della mia anima.
E ora combatto, combatto per mantenere a fede la mia promessa.
Io morirò. Tratterò queste persone ancora per poco poi ti raggiungerò.
Sto per arrivare da te mocciosa. Aspettami Hikari, poi mi potrai sgridare quanto vorrai.

Berk si fermò schivando un ultimo attacco da parte di Naruto.
-I genitori di Sayuri possono passare- disse mantenendo il suo tono piatto.
Tutti erano stupiti dalle parole dell’uomo.
-Cosa?- chiese il ninja biondo.
-Fermate Kiku…non deve uccidere Sayuri- il suo tono piatto andava incrinandosi.
-Chi è Kiku?- chiese Kazaki seria.
-Il leader del gruppo…fermatelo…per me- Berk si fece da parte lasciando la strada libera.
Hinata si avvicinò all’uomo titubante incurante degli sguardi spaventati dei suoi compagni. L’uomo la fece passare tirandosi indietro un po’ di più.
-Grazie…ma perché?- chiese Hinata avanzando per la strada.
-Le ho fatto una promessa- rispose di nuovo piatto.
Naruto raggiunse la fidanzata e le prese la mano, poi si voltò verso l’uomo.
-Manterrò io la tua promessa! Lo giuro!- disse al colosso che lo guardò riconoscente.
-Noi siamo la sua famiglia! Compresa Kazaki-san e Hisagi-san- disse la mora tremante.
-Allora anche loro possono passare- concesse Berk. Kazaki si diresse verso i due e una volta raggiunti si voltò verso il compagno.
-Io rimango qua…lascio il mio posto a Gaara-kun…anche lui le vuole molto bene- sorrise l’uomo gentile lasciando avanzare il rosso.
I quattro sparirono per la strada cominciando a correre. Berk si voltò verso i rimanenti.
-Voi non posso lasciarvi passare- si preparò al combattimento. Hisagi sorrise gentile preparandosi mentre Neji e Ten ten gli si affiancavano.
-Lo sappiamo- disse Neji freddo.
-Questa sarà la tua tomba lo sai?- chiese il ragazzo gentile con una punta di amarezza nella voce.
-Ne sono a conoscenza- rispose l’uomo levandosi la giacca.
-Allora addio Berk-san- decretò Hisagi partendo all’attacco.

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Ecco il nuovo capitolo!!!^^
Uff…non ce la faccio più! Possibile che sia già cominciata la scuola?(Motivo del ritardo...vi giuro che è vero! ç_ç|||)
Io mi impegnerò al massimo per aggiornare in fretta dattebayò!!! Nel frattempo spero vi basti questo capitolo lunghetto per i miei standard!!!^^
Vi adoro*-* mi avete veramente tirato su il morale!!!!

Grazie a tutti quelli che leggono e recensiscono e a quelli che leggono soltanto!!!

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IDENTIKIT
Nome: Berk
Cognome: Hide
Anni: 47
Capelli: Castani lisci e non molto lunghi
Occhi: Neri
Altezza: 2.03 m
Curiosità: ha molte rughe e un passato doloroso, non porta con sé armi di nessun genere e ne prova ribrezzo, il suo nome significa “forte”
Look: Cappello da cowboy marrone, giacca lunga nera, pantaloni stretti neri e una canotta nera
Rango: mukenin grado S
Paese di appartenenza: Villaggio della Roccia, Paese della Terra
  
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