> Capitolo V – Strawberry miagola
e cerca di graffiare Pam! Mai provocare le wolf-girls…
Kyle appoggiò sul tavolo
il vassoio di deliziosi dolci che aveva appena sfornato, poi alzò lo sguardo
davanti a se’, sorridendo: -Allora, com’è andata?-.
A questa
domanda, le ragazze in piedi davanti a lui reagirono in vario modo.
Pam lo
fulminò con uno sguardo. Paddy sorrise radiosa, mentre Lory arrossì
pesantemente.
Mina sbuffò.
-Uno schifo- rispose sincera.
-Che finezza
in questa cucina…- commentò Ryan, che era appena entrato nella stanza.
Lo sguardo
del giovane esitò sulle quattro ragazze a pochi metri da lui, ed in particolare
su quella che reggeva in mano un piccolo gattino dall’aria spaventata.
Ryan trasalì.
Conosceva molto bene quel micio nero dagli occhi rosa. Pam lo stringeva con
forza fra le braccia, nonostante i suoi continui miagolii lamentosi ed i
tentativi di graffiarla. Pam fissò il gatto, imperturbabile: -Strawberry, stai
calma. Tanto non ti lascio andare-.
-Strawberry?-
ripeté ad alta voce Kyle.
- Si…povera
Strawberry…amica mia…- piagnucolò Lory, e accarezzò la testa del gattino, che
cercò di graffiare anche lei.
-Amica un
cavolo…- borbottò a bassa voce Mina.
Ryan si
avvicinò a Pam. -Quella è Strawberry?- chiese, anche se sapeva benissimo la
risposta.
-Yes-.
Il ragazzo
sbiancò. -Ma come…non avrà mica…?-
Le ragazze
annuirono. Ryan alzò gli occhi al cielo.
Kyle lanciò
un’occhiata preoccupata a Pam: -Com’è successo?-
-Non lo
immagini?- replicò piatta Mina.
-Posso
spiegartelo io, Kyle?-
-Certo,
Paddy. Ti ascolto-.
-Okay!-.
Paddy saltò in piedi su una sedia. -Allora…noi siamo andate ad Hikarigaoka come
ci avevi detto tu, e quando siamo arrivate lì…-
^ Flashback ^
La
squadra delle Mew Mew era ferma a fissare il cielo; il sole non c’era più, ma
in compenso una luce dieci volte più potente illuminava il “quartiere della
Luce”.
-Ragazze! Guardate lassù!-. Mew Paddy indicò la fonte di tutta quella luce, ma
lei e le sue compagne furono presto costrette a coprirsi gli occhi per non
restarne accecate.
-Quella è l'acquaristallo, non ci sono dubbi!- esclamò Mew Lory. Ma prima
che lei o le altre ragazze potessero fare qualcosa, sentirono il solito
schiocco improvviso che annuncia l’arrivo degli alieni.
-Ciao ciao, sorpresa! Vi stavamo aspettando!- sorrise Tart, galleggiando in
aria insieme a Pie.
-Pie! Tart! Sapevo di trovarvi qui!- gridò Mew Pam stringendo i pugni.
Mewberry, accanto a lei, sospirò: -...com’è bello...-
Mew Pam alzò gli occhi al cielo. -Mewberry, non é il momento di fare la
sognatrice. C’è in gioco la salvezza della Terra. Sii seria- le disse in tono
grave.
-Si…ok...-.
-Bene,-
cominciò Pie con una certa soddisfazione nella voce. -Ora che avete
esaurito le chiacchiere, vorrei presentarvi la mia ultima creazione-. L’alieno
schioccò le dita. -Avanti, Chimero Idra!-
-Chimero
che?- chiese Mew Paddy, ma un momento dopo capì.
Accanto ai
due alieni aveva appena fatto la sua comparsa un orribile chimero, alto circa
cinque metri. Aveva il corpo a forma di tronco di albero, ma al posto di una
testa…ne aveva cinque. E le teste erano quelle di alcune vecchie conoscenze, i
chimeri-verme.
-AAAHHH!-
strillò Mew Mina, più schifata che altro.
-Sono i cosi
dell'altro giorno!- esclamò Mew Paddy.
-Bleah…- dichiarò Mew Lory mentre faceva comparire le sue nacchere.
-Uh…- fu
l’unico commento di Mew Pam. (Mewberry non staccava gli occhi da Pie)
Tart guardò
il chimero: -Wow…ma come hai fatto?- chiese al compagno, meravigliato.
-Da soli
erano deboli- rispose quello -Li ho fusi insieme-.
-Per la
serie: l'unione fa la forza, eh?- scherzò Mew Mina.
-Ma questo è anche
il nostro caso!- esclamò Mew Pam. -Avanti!-
-Ok!- e le
ragazze si scagliarono sul nemico.
-Fiocco
d’acqua!-
Mew Lory
spazzò via una delle teste del chimero.
-Fiocco
d’azione!-
La freccia di
Mew Mina trafisse la seconda testa.
-Fiocco
d’energia!-
L’attacco di
Mew Pam tranciò di netto un’altra testa.
-Fiocco
immobilizza!-
Mew Paddy
paralizzò la quarta.
-Mewberry!-
gridò Mew Lory -Ora il colpo di grazia! Ma...cosa…?-.
Prima che Mew
Lory potesse completare la frase, le teste ferite del chimero caddero a terra
senza vita; al loro posto, il tronco del chimero si gonfiò e si riempì di una
scura melma viscida, da cui spuntarono nuove…molte nuove…teste.
Le ventuno
teste del chimero idra ruggirono tutte insieme, coprendo le osservazioni delle
Mew Mew sull’interessante fenomeno, che possiamo riassumere con la seguente
frase:
-AAAAAAAAAAARGGGGGHHHHHH!!!!!!!!!!!
CHE SCHIFO!-
-Giàààà…sigh…-
annuì Mewberry, al momento ospite del pianeta dei sogni .
-Uhm…sicuro
che riesci a controllarlo, Pie?- chiese Tart, un po’ preoccupato. -Sembra
aggressivo-.
L’alieno non si diede neanche la pena di rispondergli, ma si rivolse
direttamente alle guerriere: -Dimenticavo un particolare: nel creare
questo chimero mi sono ispirato all'idra-.
-Uh? Idra?-
ripeté Mew Lory sbattendo gli occhi.
Pie le
rivolse uno sguardo: -O 'Hydra'. E' un minuscolo animale che si trova nelle
pozze di acqua dolce, e che si riproduce in continuazione se scisso...-
-Basta così!-
esclamò in quell’istante Mewberry, tornata sul pianeta Terra. -La lezione di
biologia a dopo!-
Mew Mina fece
un segno di vittoria. -Vai così, Mewberry!-
-…ora devi
darmi un appuntamento, Pie!- concluse la guerriera con un sorrisetto sciocco, e
le altre Mew Mew caddero a terra per la sorpresa.
-Urgh!
MEWBERRYYYYYYYYYY!!!!-
-Che ha detto
quella?- domandò Tart al compagno.
Pie strinse i
pugni: -Smettila con questa storia! Idra, attaccala!-
Il chimero
fece un ruggito che secondo lui doveva essere una specie di “si”, poi tutte le
ventuno teste di scagliarono contro Mewberry, che si salvò solo grazie
all’intervento di Mew Pam: con la sua frusta, creò davanti alla compagna una
sorta di griglia di energia che non permise al chimero di avvicinarsi.
Mewberry si
affrettò a saltare a molti metri di distanza.
-Ora che sono
distratte dal chimero, vado a prendere l'acquacristallo!- esclamò Tart, e si
allontanò da Pie.
Mew Pam lo
vide avvicinarsi alla luce nel cielo: -Mewberry, pensa tu ai chimeri!- gridò, e
lo inseguì.
Mentre le
altre Mew Mew combattevano contro il chimero (il che in verità era difficile
perché, se colpivano una delle sue teste, questa cadeva e se ne formavano altre
cinque) (prima che Mew Paddy lo capisse ci vollero sessantacinque teste e uno
scappellotto di Mew Mina), Tart si avvicinava sempre più all’acquacristallo.
Quando gli fu
a pochi metri, questa cominciò ad emanare una luce talmente potente da
accecarlo. L’alieno fu costretto a chiudere gli occhi, senza smettere di
avvicinarsi. Ma quando ormai era a solo un paio di metri di distanza, un’onda
di energia luminosa, partita dall’acquacristallo, lo respinse indietro.
Tart precipitò verso terra; in quello stesso momento Mew Pam compì un
lunghissimo salto e lo superò.
Raggiunse in
un lampo l’acquacristallo, ma da questa partì un’altra onda. Prima che potesse
colpirla, però, la guerriera lanciò la sua frusta di energia e con quella
riuscì ad avvolgere il cristallo.
-NO!-
gridò Tart, incredulo.
-SI!- esclamò
Mew Pam. Ma ben presto una delle teste dei chimeri le intrappolò le gambe e la
trascinò all’indietro; la ragazza fu sbattuta a terra. La frusta le sfuggì
dalle mani; cadde a molti metri di distanza, e con essa l'acquacristallo.
-MEWBERRY! Ti avevo detto di tenerli a bada!- strillò Mew Pam, dolorante,
mentre un'altra testa si avvicinava pericolosamente a lei.
-Fiocco…D’ENERGIA!-
La testa che imprigionava Mew Pam venne distrutta, ma subito al suo posto ne
comparvero altre cinque. Mew Mina portò in salvo Mew Pam, evitando il peggio.
-Pam! Tutto bene?-.
-NO che non va bene! L’acquacristallo! Che fine ha fatto Mewberry? Dobbiamo
darle la nostra energia! E' l'unico modo per sconfiggere questi cosi!- gridò in
ginocchio mentre si stringeva il fianco.
La diretta interessata arrivò di corsa: -Eccomi! Scusami Pam! Non so cosa mi
sia preso!-
Mew Pam si rialzò a fatica: -Dove diavolo eri finita?-
-Guardava Pie
e sospirava- confessò Mew Paddy.
-Perdonami,
ti prego, mi sono distratta e...-
-Bah, a dopo
le scuse! Dov'é l'acquacristallo?-
-Già, dove?-
chiese Tart, tornando vicino al suo compagno.
Il fiume
accanto al campo di battaglia, come in risposta alla domanda, cominciò a
brillare e ad emettere luci intermittenti.
-E’ nel fiume!- esclamò Mew Lory.
-Perfetto!-
-Pie, io non
riesco a prenderla. Mi respinge!- piagnucolò Tart.
-Sei troppo
debole.- spiegò Pie -Vuol dire che adesso tocca a me. Ma prima...- rivolse lo
sguardo verso le Mew Mew. -Chimero, attacca!-
Mew Mina
prese Pam per le spalle: -Oh, no, via di qui!-
Lei e le altre si allontanarono; infatti una grossa testa schiacciò il terreno
su cui si trovavano poco prima.
Mew Mina, Mew
Lory, Mew Pam e Mew Paddy si ritrovarono divise da Mewberry, che aveva compiuto
un salto dalla parte opposta.
-Ragazze!-
-Strawberry,
al chimero ci pensiamo noi! Tu prendi l'acquacristallo!- gridò Mew Mina.
-Ok!- annuì lei.
Corse verso il fiume, evitando gli attacchi del chimero, e vi si tuffò.
Mewberry aprì gli occhi, e
nuotò verso la luce; vide, a molti metri di distanza da lei, Pie che cercava di
afferrare il cristallo. Ma questo non sembrava affatto felice all’idea, ed
emanò un’ondata di energia dieci volte più potente di quelle precedenti.
Mewberry vide Pie venire colpito e cadere incosciente verso il fondo del fiume.
L’acquacristallo smise di brillare in modo così forte; era il momento di
recuperarla…
Quando Mewberry riemerse
sulla sponda opposta del fiume, il bagliore dell’acquacristallo, ancora
sott’acqua, andava lentamente scomparendo. Ma a lei importava solo dell’alieno
che aveva salvato dal fiume, e che ora era disteso a terra, svenuto.
-Ehy, ehy,
Pie!- lo chiamò, in ginocchio accanto a lui, scuotendolo leggermente per le
spalle. -Dai, svegliati! Pie! Pie!-.
L’alieno
tossì e sputò parecchia acqua. Sotto gli occhi di Mew berry, si rialzò e si
mise a sedere, con gli occhi ancora chiusi, tenendosi la testa dolorante.
-Allora sei vivo!- esclamò la ragazza, sollevata; il respiro di Pie era ancora
leggermente affannato, ed i suoi occhi erano semichiusi quando Mewberry
con delicatezzagli scostò i capelli bagnati dalla fronte, mentre con l’altra
mano gli accarezzava la guancia…
-Mewberry!-
-Mewberry! Hai recuperato l’acquacristallo?-
-Strawberry! Dove sei?-
Le altre Mew Mew raggiunsero presto la sponda del fiume in cui si trovava
l’acquacristallo.
Si
aspettavano di essere sommerse da bolle di sapone, come di solito accade quando
Mewberry raccoglie l’acquacristallo; invece stavolta non solo niente bolle, ma
anche la loro compagna sembrava scomparsa. Sulla sponda opposta del fiume,
infatti, le ragazze videro solo un confusissimo Pie che si rialzava a fatica da
terra, e un gattino nero che saltellava spaventato sul ponte a pochi metri da
lì.
Mentre le ragazze si guardavano intorno stravolte, Tart le oltrepassò e
raggiunse il suo compagno volando.
-Pie! Tutto a
posto? Che ti succede? Hai preso l’acquacristallo? Hanno sconfitto il chimero!-
-Uh…- Pie
barcollò leggermente, tenendosi la testa. -Non lo so…quell’onda…ho fatto un…
incubo…sogno…non so…quella Mewberry…mi parlava…la guardavo negli occhi…sentivo
il suo respiro e poi…- mormorò l’alieno, ma si fermò non appena realizzato cosa
stava dicendo.
Tart, dal modo in cui lo guardava, pensava evidentemente che Pie fosse in uno
stato di shock profondo.
-Ma…che è
successo là sotto, Pie? Uhm…forse non sono l’unico debole, non pensi?-
Pie non lo
mandò a quel paese, e questo fece preoccupare ancora di più Tart.
Frattanto le
Mew Mew, dall’altro lato, sembravano interessate al gattino nero, che adesso
correva verso di loro, facendo tintinnare il suo campanellino.
-Non ci posso
credere! Allora lo ha fatto davvero! Ma non è possibile!- strillarono le
ragazze, attirando l’attenzione dei due alieni.
-Ah,
maledizione…Strawberry questa me la paga, lo giuro!- sentirono dire i due da
Mew Pam.
-Perché? Che
ha combinato?- chiese Tart.
Pie alzò lo
sguardo verso le ragazze: -Uh? Siete in quattro…dov’è Mew Strawberry?-
Mew Pam scosse la testa, quindi si chinò per afferrare per la coda il gattino
nero, che stava cercando di sgattaiolare via passando attraverso le gambe di
Mew Paddy. -Eccola qui, questa deficiente…- disse alzando il gatto per la coda.
Lui prese a miagolare disperato.
-Uh? Un gatto?-
-Già, sai Tart- spiegò Mew Paddy sorridendo -…a lei succede così quando dà un
bacio a qualcuno!-
A sentire
queste parole, Pie si immobilizzò stile: statua di marmo.
-Un b-ba…un bacio?-.
Tart scosse
la testa e cominciò a ridere: -E chi avrebbe baciato nel fiume? Un pesce?-
-Io veramente
avrei in mente qualcun altro…- osservò Mew Pam.
Il piccolo
alieno, colpito dal tono della ragazza lupo, la guardò e seguì il suo sguardo,
puntato su Pie. Lo fissò incredulo: -Uh? Chi? Pie? Pff…ma andiamo!- e
ricominciò a ridere, ancora più forte di prima.
-E’ assurdo!
Pie che si lascia baciare da quella vecchiaccia! Queste sono impazzite! Pie,
diglielo anche tu!-
Ma l’alieno
non rispose. In realtà sembrava davvero che si fosse trasformato in una statua
vivente. Non sbatteva neanche più gli occhi, ed aveva sul viso un’espressione
così strana che Tart non riuscì a capire cosa gli stesse passando per la testa
in quel momento. Questo portò il bambino alieno a chiedergli piano, ponendo molta
enfasi sull’ultima parola: -Pie, tu e Mew Strawberry non vi siete mica baciati,
vero?-
Pie mosse la testa verso di lui. Sembrava come se si fosse svegliato in quel
momento.
-Eh?- disse
incredulo.
Tart non ebbe bisogno di una risposta decente: -Allora è vero! Allora l’hai
baciata davvero! Pie, hai baciato una Mew Mew!- esclamò, come se fosse la cosa
più disgustosa dell’universo.
Il compagno,
senza curarsi del rossore che gli aveva colorato il viso, assunse un’aria
arrabbiata: -Tart, smettila! Non è affatto vero!-
-Invece si, sei tutto rosso!- gli rimbeccò quello.
Dall’altra
parte, le Mew Mew osservavano la scena divertite.
-Guardatelo,
il freddo Pie si è completamente sciolto!-
-Sembra che
si sia abbronzato. Non gli sta male il rosso, vero?-
-No, anzi gli
dona: Strawberry dovrebbe baciarlo più spesso!-
Praticamente,
l’unica a non ridere era Strawberry, che sembrava sul punto di graffiare a
morte le sue compagne.
-PIANTATELA!-
gridò Pie dalla sponda opposta, interrompendo la sua discussione con Tart. -IO NON
SO NEANCHE CHE COSA SIGNIFICHI LA PAROLA ‘BACIO’!-.
-Si, bravo,
hai ragione- disse Mew Pam. -Ma dimmi, hai baciato tu questa cretina o lo ha
fatto lei?- chiese alzando per la coda Strawberry in modo che Pie potesse
vederla.
-Propendo per
la seconda ipotesi, Pam…- rispose Mew Mina con finta serietà, poi le ragazze
scoppiarono a ridere di nuovo.
-Che
delusione…pensavo che tu fossi diverso da Quiche…- disse sconsolato Tart.
-E finiscila
anche tu! Andiamo! Non sono riuscito a prendere l’acquacristallo, ma scoprirò
come farlo! Ve la farò pagare cara, Mew Mew!- esclamò Pie, e si teletrasportò
via.
^ Fine Flashback
^
-Forse in quel modo
pensava di salvare ciò che gli restava del suo povero orgoglio ferito…- osservò
Mina.
-…e così,
dato che l’acquacristallo era scomparsa siamo tornate qui- concluse Paddy.
-Urgh…capisco-
disse Kyle -Ora è tutto chiaro. Grazie, Paddy- disse un po’ turbato.
Ryan borbottò
qualcosa sul fatto che non sapeva chi fosse più cretino fra Strawberry e Pie, ma
si interruppe quando vide Lory prendere le mani di Kyle e guardarlo negli
occhi, speranzosa e preoccupata allo stesso tempo: -Kyle, per favore, dicci che
hai trovato una cura per Strawberry…-
L’uomo le
restituì lo sguardo e arrossì leggermente: -Beh…veramente…no, Lory, ma…-
-Per favore,
fai in fretta- disse Mina. -La situazione peggiora di minuto in minuto-.
Kyle annuì:
-Farò del mio meglio. Nel frattempo, portate pazienza…-
-…e tenete
Strawberry lontano dai guai- concluse Ryan facendo qualche passo verso Pam.
-E come
facciamo?- esclamò Mina -Strawberry E’ un guaio!-
Il gattino
ringhiò fra le braccia di Pam.
-A proposito,
alla fine come avete sconfitto il chimero? Eravate da sole!- chiese Kyle.
-Il chimero?
Ah, quello…- sorrise Mina. –E’ stato semplice. Abbiamo scoperto il suo punto
debole e lo abbiamo sfruttato per eliminarlo …-
-Aveva un
punto debole?-
-Si, sai,
Paddy ad un certo punto aveva scoperto che la seicentoventisettesima testa era
una giocherellona, così le abbiamo raccontato una barzelletta- spiegò Mina -Una
volta che aveva iniziato a ridere, tutte le altre le sono andate dietro e
così…-
-Ehm…interessante…- osservò Ryan.
-Ragazzi…abbiamo
anche un altro problema adesso!- esclamò Lory. Mugolò velocemente qualcosa
nell’orecchio di Pam; gli occhi della ragazza-lupo si illuminarono.
-Ah-
-Anche Paddy
vuole sapere cosa succede!- esclamò la ragazzina tirando l’orlo della gonna di
Lory. Lei le sussurrò qualcosa nell’orecchio, poi fece lo stesso con Mina, Ryan
e Kyle.
Frattanto,
Strawberry miagolava, curiosa ed un po’ sospettosa, facendo scorrere lo sguardo
sui suoi amici, che le risposero con un gran sorriso.
-E’ un bel
problema- sentì dire da Ryan.
-Facciamo
carta, forbice, sasso?- propose incerta Lory.
-Siii!-
esclamò entusiasta Paddy. -Un, due, tre!- disse, e mostrò la mano aperta, come
d’altronde avevano fatto anche tutti gli altri, tranne…
-Mina! Hai
perso! Devi farlo tu!-
-CHEEE?!-
esclamò stizzita la ragazza, ritirando il pugno chiuso che aveva mostrato. -Ma
siete impazziti? Io non la bacio di certo! Scherziamo? Per me può restare
gatto!-.
In quel
momento Strawberry capì, e cominciò a lottare febbrilmente per liberarsi dalla
stretta di Pam.
-Complimenti,
l’hai fatta agitare!- disse la ragazza. -Ora muoviti e baciala!- ordinò a Mina,
portando davanti a se’ Strawberry.
Mina fece un
passo indietro: -Lory! E’ in momenti come questi che si vede la vera amicizia.
Baciala tu!-
Lory arrossì:
-Mi spiace tanto, Mina, ma ecco, io…io sono allergica al pelo di gatto!-
Paddy osservò
Strawberry che cercava in ogni modo di divincolarsi dalla stretta di ferro di
Pam: -Forse dovrebbe farlo Mark…- propose.
-No!- strillò
Mina -E poi lui non c’è!-
-Ho
un’idea!- esclamò allora Paddy -Ryan, diventa gatto e baciala tu! Tanto a te
piace Strawberry!-
Il ragazzo
divenne rosso come un peperone: -Scordatelo!-
-Non
litigate- disse calmo Kyle -Vuol dire che lo farò io- e prese dalle braccia di
Pam Strawberry, che non sembrava molto allettata all’idea. Infatti continuava a
miagolare e lottare, ed alla fine riuscì a sfuggire dalle mani di Kyle,
cominciando a correre e saltare per tutta la cucina. Ryan ebbe il buonsenso di
chiudere la porta e Paddy sbarrò con un colpo tutte le finestre.
-MYAAAAA!!!!!!!!!!!!-
Strawberry,
vedendosi intrappolata, si nascose sotto la cucina.
-Ascolta,
Strawberry, noi non vogliamo farti del male, è per il tuo bene- disse Pam
pacata, chinandosi a terra per vedere il gattino. -Ma se non ti calmi e
collabori vado a prendere quel grasso gatto giallo che ho visto qui fuori
(Françoise, quel gatto pervertito innamorato di Strawberry, ve lo ricordate?XD
ndjun) e ti faccio baciare da lui!- esclamò, improvvisamente arrabbiata.
-MYAAAAA!!!!!!!!!!!!-
Strawberry,
chiaramente terrorizzata, saltò fuori dalla cucina e prese a saltellare per
tutta la stanza. Mina e Lory la inseguirono, ma mentre stavano per prenderla
insieme Strawberry saltò via e le due ragazze sbatterono la testa l’una contro
l’altra.
Paddy,
saltando come una scimmia, la raggiunse, ma non riuscì a prenderla.
Improvvisamente, però, biondina assunse un’espressione terrorizzata e puntò il
dito verso un angolo della stanza: -Guardate! Gli alieni ci attaccano!-
Strawberry
girò la testa nel punto indicato da Paddy: -Mya?-
-ADDOSSO!-
gridò in quel momento la bambina, e tutti si scagliarono su Strawberry.
-MIYAAAAA!!!!-
Nella mischia
che seguì, Strawberry, non si sa come, riuscì a saltare fuori. Con un balzo fu
sul tavolo, e mentre guardava soddisfatta le sue amiche azzuffarsi fra loro,
compì un altro salto verso la finestra. Ma non ci arrivò mai: infatti urtò
contro qualcosa, e caddero a terra insieme.
-Uhm?!-
Quando
Strawberry riaprì gli occhi, vide quelli ambrati di Quiche persi nei suoi.
L’alieno era sotto di lei, e sembrava sconvolto quasi quanto lo era la ragazza.
Soprattutto
quando lei realizzò che lo stava ancora baciando, nonostante fosse tornata
umana da un pezzo.
Strawberry
allontanò il suo viso da quello di Quiche, arrossendo terribilmente.
-Quiche! Non
sono mai stata così felice di rivederti!- disse la voce allegra di Mina.
L’alieno
sbatté gli occhi, confuso. Per un attimo, gli era sembrato di vedere un gatto,
invece era Strawberry che lo baciava …o no?
-S-Strawberry…cosa…? Come…?!-
Strawberry,
che fino in quel momento era rimasta in uno stato come di shock, era ancora sopra
Quiche. Non appena se ne accorse, si affrettò a strillare, rossa: -QUICHE! COME
TI PERMETTI? PERVERTITO!- e gli mollò un ceffone.
-OHI!
STRAWBERRY!- gridò a sua volta l’alieno -Non ci capisco più niente!-
L’ex-gattino
indietreggiò fino a raggiungere le sue compagne: -Ragazze, c’è Quiche! Dobbiamo
trasformarci!- esclamò terrorizzata.
-Si, si,
certo. Ora stai calma e vedrai che non ti accadrà niente di male- disse Mina
con indifferenza.
-Uh?-
Strawberry si voltò verso di lei, ed intanto sentì qualcuno afferrarle il
braccio.
Click.
Strawberry
meccanicamente cercò di tirarlo indietro, ma scoprì che era bloccato: -Pam! Ma
cosa?!-
-Brava, Pam!-
-Dove hai
trovato le manette, Pam?-
-Sentite! Se
qualcuno non mi spiega cosa sta succedendo, mando all’aria l’alleanza e vi
riduco a scaglie!- gridò in quel momento Quiche, seriamente arrabbiato,
rialzandosi e tenendosi la guancia rossa.
-Già! Così Kyle ci usa per decorare i suoi dolci-
-Ryan, non
fai ridere nessuno. Quiche, calmati. Te lo spieghiamo fra un momento- disse
sbrigativa Pam. -Kyle, forse ho un’idea per far stare tranquilla Strawberry…-
cominciò, mentre la diretta interessata gridava per essere liberata.
Qualche minuto dopo, la
povera Strawberry era inginocchiata nel sotterraneo del Caffè. Pam l’aveva incatenata
per i polsi ad una parete…
-Bel lavoro,
Pam! Così ora se ne starà ferma e tranquilla!- sorrise Mina, soddisfatta.
-Già! Andiamo
ora? Si è fatto tardi!- rispose la ragazza sorridendo.
-…EHY!!!
RAGAZZE!- gridò Strawberry cercando di alzarsi in piedi e liberarsi. -Questo
non è affatto giusto!!!-
-Ciao ciao
onee-chan Strawberry! Ci rivediamo quando Kyle ha trovato l’antidoto!- disse
Paddy con un gran sorriso.
-RAGAZZE! NON
POTETE LASCIARMI COSÌ!- gridò Strawberry.
-Uh? Ah, si,
hai ragione!- esclamò Pam, tirò fuori dalla tasca un pezzo di stoffa.
Nonostante le proteste di Strawberry riuscì ad imbavagliarla. -Ecco, ora è
perfetto!-
-Mphhhhh!!!-
*Questa me la paghi, Pam!*
-Ti prego
perdonaci, è per il tuo bene, Strawberry!- esclamò Lory, sinceramente dispiaciuta.
-E per quello
dei clienti del Caffè. Se urli, si spaventeranno!- concluse Mina uscendo,
seguita da Paddy e Lory.
-Grrrrrrphhhhhh…-
-Bye!-
sorrise Pam, e chiuse non solo la porta, ma anche la luce.
-Mpshhhhhhhhhhhh!!!-
*Alla faccia delle amiche!!!*
-Ragazze…non
avremo esagerato?- osservò incerta Lory mentre risaliva le scale con le altre.
-Lei ha
esagerato- rispose Pam senza neanche voltarsi. -L’ha fatta grossa stavolta. Io
l’ho solo trattata come merita-.
-Ma dai, in
fondo non è colpa sua se si comporta così! Te l’abbiamo spiegato perché si
comporta così!- disse Lory.
-Ah, si?-
disse brusca Pam. -Personalmente, Lory, io non…-
-Ehy, quello
non è il giubbotto di Mark?- esclamò in quel momento Paddy.
Pam salì
l’ultimo gradino insieme a Lory e guardò la sedia che la bambina aveva
indicato: -Già…forse è da Ryan-.
Lory chiuse
la porta. -A proposito, dov’è andato Quiche?-
Mina trasalì.
-Ops, scusate un attimo ragazze…devo andare in bagno!- disse, ma si diresse
dalla parte opposta…
-Queste dovrebbero essere
le coordinate esatte. Quiche, Mark, ora tocca a voi due-.
Ryan aveva
appena consegnato a Quiche un foglietto di carta. Quiche lesse le scritte e
sbuffò.
-Posso fare
anche da solo-.
-Io non
credo-.
-Certo,
quando mai. Va bene, porterò con me questo perdente…- concluse Quiche.
-Fate in
fretta- disse Ryan.
-Fidati di
noi- annuì Mark. -Andiamo Quiche-.
-Dammi la
mano- disse l’alieno. Mark gliela porse e lui la strinse con riluttanza.
-Bleah…sbrighiamoci!- esclamò Quiche, e cominciò a teletrasportarsi, ma…
-Ehy
aspettatemi! Voglio venire anche io!-
Mina aveva
appena spalancato la porta e si era diretta di corsa verso i tre.
-Uh?-
-Aspetta!
Non…- cominciò Quiche, ma Mina lo aveva già afferrato per la maglia, ed era
stata teletrasportata via con lui ed Mark.
-Di bene in
meglio…- sussurrò Ryan, rimasto solo.