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Autore: Pontomedusa    21/02/2013    2 recensioni
Seguito di Birds of a feather.
Conquistare il mondo non θ una passeggiata, anche se Souther adesso non θ solo.
Ma lui e Azusa continuano ad avere visioni divergenti su alcune questioni, che diventano fondamentali quando si tratta di scendere in guerra.
Genere: Azione, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Juda, Nuovo personaggio, Raul, Shin, Souther
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
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- Questa storia fa parte della serie 'Birds of a feather'
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“Sacro Imperatore! Ultimamente, mi sembra che passi le tue giornate a gironzolare intorno alle mura.”

Juda. Decisamente, oggi non ho intenzione di sopportare le sue battutine e i suoi sorrisetti.

“Controllo i nostri sistemi difensivi, Juda.”

“...o scruti l'orizzonte nell'attesa di vedere apparire una minuta figura su un bianco destriero?”

Sogghigna. Devo resistere alla tentazione di rovinargli quel bel faccino.

“Se davvero non sopportassi la mancanza di Azusa, non dovrei fare altro che andare da lei. So dov'θ.”

E infatti, tutte le notti devo combattere con la tentazione di partire e andare a Blue Water. Non posso mostrarmi cosμ debole, cosμ attaccato a lei.

“E anche Lady Julia θ sparita! Sono forse insieme, le due fanciulle?”

Azusa mi ha chiesto di non dire a Juda dove abbiamo mandato Julia. Non si fida, e non so darle torto.

“Julia θ in un luogo sicuro, che non θ affar tuo.”

Juda sembra offeso, ma si riprende subito.

“Oh, Seitei, guarda un po'! A quanto pare, i tuoi desideri sono stati esauditi!”

E in effetti, in lontananza, sta arrivando un cavallo lanciato al galoppo. Considerato il colore del suo mantello, non ho dubbi su chi possa essere il cavaliere.

Vicino alle porte, mette il cavallo al piccolo trotto. Anche le guardie la riconoscono, e la lasciano passare senza farla fermare.

Azusa arriva da noi, e ferma il cavallo.

“Seitei!” dice, con un sorriso radioso. Salta giω da cavallo, mi getta le braccia al collo e mi bacia.

Colto di sorpresa, la bacio anch'io, cingendole la vita e stringendola a me. Mi sei mancata, confettino.

Poi, mi stacco da lei, apro gli occhi e vedo Juda con un'espressione beffarda in volto.

“Si puς sapere cos'hai combinato in questa settimana, confettino?”

“Sono stata a caccia, Seitei!”

Fruga nella bisaccia attaccata alla sella, e ne tira fuori un piccolo involto.

“A Blue Water sono maturati i lamponi. Sono deliziosi.”

Ne tira fuori uno dall'involto e lo mette in bocca, lanciandomi uno dei suoi sguardi maliziosi.

“Ne vuoi uno, Seitei?” e tende la mano verso il mio viso, come se volesse imboccarmi.

Mi viene in mente giusto in tempo che in realtΰ dovrei rimproverarla. Soprattutto con Juda presente.

“Smettila, Azusa, e spiegami cos'hai fatto.”

Lei si stringe nelle spalle, e offre il lampone al suo cavallo.

“Ho trovato il quinto Pugno.” E mette in bocca un altro lampone, sporgendo leggermente le labbra.

Vorrei caricarmela in spalla e portarla a letto e, a giudicare da come si comporta, lei non avrebbe niente da obiettare.

Ma lo sguardo di Juda mi convince a mantenere una linea dura.

“Non ti avevo ancora comunicato la mia decisione,” dico.

“Non avevi neanche detto di no, Seitei! E ho colto l'occasione della nascita di Sakura per prendermi un po' di...permesso e portare avanti il lavoro. Il tempo stringe!”

Sakura...? Grazie agli dei, non l'hanno chiamata Azusa.

“Posso sapere di che lavoro state parlando?” chiede Juda.

“No,” dice Azusa, e gli lancia un sorriso radioso.

“Sμ,” dico io. “Azusa si θ messa in testa di riunire Nanto per indebolire Hokuto.”

Almeno, Juda si θ tolto quell'espressione beffarda dalla faccia. Adesso il suo viso θ una maschera di stupore.

Azusa mette il broncio.

“E sentiamo, signorina, chi avresti trovato?”

Lei sorride.

“Rei.”

Adesso Juda sembra sull'orlo di un ictus.

“Rei...Rei di Nanto? Verrΰ qui?” riesce a dire.

“No, Lord Juda, non temete. Preferisce stare al villaggio. Θ un uomo di gusti semplici, mi sembra. Molto simpatico, anche.”

Se sta simpatico a lei, io lo voglio ammazzare.

“E sentiamo, confettino,” dico, cercando di mantenere la calma, “come hai fatto a convincerlo a unirsi a noi?”

“Gli ho chiesto qual era il desiderio piω intimo del suo cuore, e ho promesso di esaudirlo.”

Azusa guarda la mia faccia, poi scoppia a ridere.

“A cosa stai pensando, Seitei? Ci ha chiesto di ritrovare sua sorella.”

“Sua sorella θ scomparsa?” chiedo, cercando di ricompormi.

“Θ stata rapita. Da qualcuno di quei gentiluomini che considerano le donne capi di bestiame, immagino.”

E scocca a Juda un'occhiata per niente divertita.

“Io non ne so niente. Ricordo la piccola Airi e, se fosse nel mio harem, l'avrei certamente riconosciuta. Θ una vera bellezza.” Fa un sorrisetto eloquente.

“Be', ad ogni modo, i miei uomini la stanno cercando. Quando la troveranno...”

“...se la troveranno, Imperatrice.”

“La troveranno. I miei ragazzi non mi deludono mai.”

“Bene,” taglio corto, “se e quando la troveranno, decideremo il da farsi. Adesso vieni a fare rapporto, comandante

“Nelle tue stanze, Seitei?”

“Naturalmente, confettino.”

Azusa scocca un sorriso beffardo a Juda, e poi ci incamminiamo verso il palazzo.

 

Finalmente, θ nel mio letto. Ho dovuto prenderla due volte, per sentirmi placato almeno un po'.

“Ah, Seitei...” sussurra, e appoggia la testa sul mio petto. A destra.

“Ti sei comportata molto male, confettino.”

Lei si mette seduta.

“Non θ vero, Seitei! Ho lavorato per te!”

“Ti sei allontanata da palazzo senza permesso.”

“Quando mi hanno avvisata che Hikaru aveva partorito, tu non c'eri. Ho lasciato detto dove andavo. E poi, perchι la tua donna dovrebbe avere bisogno di un permesso per lasciare il palazzo? La compagnia di Juda ti fa molto male.”

“La mia donna non ha bisogno del permesso, infatti, ma il mio comandante sμ.”

Sorride.

“Allora, tecnicamente, sono un disertore?”

Spalanca gli occhioni e sbatte le ciglia.

“Temo proprio di sμ, confettino.”

Sogghigno.

Lei si sdraia sopra di me.

“E cosa posso fare per farmi perdonare dal mio Seitei?”

“Io un'idea ce l'avrei.”

Fa una risatina deliziata.

“Di giΰ, Souther?”

“A cosa stai pensando, confettino? Io intendevo che vorrei mi raccontassi qualcosa del giovane Rei.”

“Oh.” Fa un'espressione delusa, poi ridacchia.

“Ma voi vi conoscete giΰ, no?” chiede.

“Certo, anche se sono molti anni che non lo vedo. Ma mi piacerebbe sapere che impressione ha fatto a te

“Oh, Seitei...” Fa una risatina bassa. “Mi piace. Almeno, ha il senso dell'umorismo.”

“Tutto qui?”

“Ha detto che sono carina.” Sogghigna.

Che cosa?! Lo ammazzo.

“Lo ammazzo.”

“Seitei!”

Non posso crederci. L'ho detto ad alta voce.

Azusa scoppia a ridere.

“Non preoccuparti, Seitei. Ha detto che sono carina, ma non una bellezza.”

“Mi deve rincuorare?”

“Non lo so. Comunque, l'Uccello d'Acqua non θ male, ma io preferisco la Fenice.”

Mi scocca un sorriso malizioso.

E poi, decisamente, trova il modo di farsi perdonare.

   
 
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