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Autore: Girasolefelicissimo    21/02/2013    2 recensioni
Se Satana mettesse al mondo una figlia femmina? Cosa mai potrebbe succedere? Di sicuro la sottovaluterebbe dato che è una ragazzina e penserebbe che non potrebbe far del male ad una mosca.
Ma fa male, non bisogna mai e poi mai sottovalutare una ragazza, sopratutto se ha ricevuto le sue fiamme..
E se questa ragazza, costretta a frequentare l'accademia Vera Croce ed a essere sorvegliata da uno dei suoi figli gli creasse un mucchio di problemi? Non solo al Padre ma anche al Preside di quella 'povera' scuola?
Genere: Azione, Comico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Mephisto Pheles, Nuovo personaggio, Rin Okumura, Yukio Okumura
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Alice fece una smorfia, sia di rabbia che di disperazione, i suoi occhi rosso fuoco sembrarono prendere ancora più fuoco mentre le guance venivano rigate da una o due lacrime.
Alexia invece non sapeva come agire, osservava entrambi, non aveva mai visto in quello stato la Demoniessa, non sembrava lei, Mephisto invece teneva le braccia incrociate dietro la schiena, osservando la schiena di Alice. Anche il Demone non riusciva a muoversi, dopo così tanti anni finalmente l'aveva ritrovata, sapeva che l'avrebbe ritrovata, l'aveva lasciata in vita apposta, per rincontrarla, ma non riusciva a muovere un solo musculo. -Alice?- Chiese sorridendo.
Sussultò e una scarica di brividi seguita da una furia la invasero. Ringhiò, voltandosi con velocità e graffiandogli completamente la guancia sinistra.
Mephisto, nonostante si fosse fatto colpire, in quel momento aveva afferrato il polso della donna, guardando le unghie gocciolanti dal suo sangue. Essa non lo guardava, teneva lo sguardo basso e i capelli le oscuravano gli occhi. Il viola sorrise, vedendo che non era cambiata di una virgola, neanche nel carattere, era rimasta sempre la stessa. -Che bello.. Rivederti..- Sussurrò felice, il contrario della ragazza, che alzò lo sguardo furiosa. -Che bello..- Prese fuoco, e con una ginocchiata in mezzo alle sue gambe, seguito da un calcio nella pancia, lo fece volare per una ventina di metri fin contro un palazzo semi-distrutto. -UN CORNO!- Urlò arrabbiata, mentre tutto intorno a lei lentamente iniziava a prendere fuoco. Riverderlo era la cosa più sbagliata che potesse succedere, sapeva che sarebbe successo tutto questo, la rabbia nei suoi confronti era salita in un modo incredibile, anche Mephisto, sapeva che in fondo lei lo avrebbe odiato dopo ciò che le aveva fatto, come darle torto? In fondo sperava in suo "Perdono", ma inutilmente.
Rimase steso a fissare il cielo, incredulo di ciò che era appena successo, e anche per il dolore di quel calcio. Quella reazione l'aveva ferito e si notava.
Alzò di poco la testa, per vedere se la ragazza c'era ancora, e c'era. Era circondata dalle sue fiamme blu, i capelli  neri ondeggiavano nel vento, anche se li ricordava più lunghi, quel corpo di cui andava pazzo adesso era ricoperto da pesanti indumenti di color azzurro e gli occhi rossi spiccavano più di qualsiasi altra cosa. 
Ringhiava come una bestia inferocita.
Si alzò, avvicinandosi lento, voleva vederla da vicino. -Avvicinati ancora e verrai seppelito vivo!- Lo minacciò, facendo aumentare ancora di più le sue fiamme, ma lui insisteva, continuava ad avvicinarsi, fino a stare una trentina di centimetri distanti da lei, venne scottato dalle fiamme che emanava, ma non provava dolore, anche perchè ci era abituato.
Una lacrima, le rigò la guancia, e asciugandola le sue fiamme calarono, dandosi alla fuga.
Mephisto assunse un'espressione triste, fissando come la sua Alice se ne andava.
Alexia era rimasta in disparte per tutto questo tempo, si era riparata dietro un albero, il preside le lanciò una breve occhiata per poi iniziar a camminare nella direzione in cui la ragazza era fuggita. Uscii dal suo nascondiglio, decisa a non volersi immischiare.
Si era nascosta in un palazzo prossimo alla demolizione, all'ultimo piano, presa nel tirare pietre contro il muro. Il viola saliva lento le scale di quell'edificio, intento nel rivederla, seguiva il rumore delle pietre che probabilmente ella stava lanciando e appena entrato nella stanza, una pietra lo colpì sulla fronte, facendogli uscire una gocciolina di sangue.  -Vattene via.- Gli ordinò, senza neanche guardarlo.
-No.- Rispose, cercando un suo sguardo.
-Allora me ne vado io.- Fece per sorpassarlo, ma le si parò davanti. 
-Alice, dobbiamo parlare..-
-Io con te non ci parlo, Demone!- Gli tirò un ceffone, che esso evitò e  afferrò entrambi i suoi polsi, impedendole ogni movimento.
Si sentii il cuore battere all'impazzata, rivedendo quella scena nella sua mente, risentendo quel dolore al petto. -Alice, tu sai perchè ero costretto a farlo..- Un silenzio cadde nella stanza.
Strinse le mani a pugno, graffiandosi appena i palmi. -Appunto perchè lo so, io non voglio più avere niente a che fare con te..- Disse con lentezza, mentre esso lasciava pian piano la presa dai suoi polsi. Indietreggiò lenta, fissandolo in quei suoi dannati occhi, per poi dargli le spalle e lanciarsi dalla finestra.
Rimase immobile, con sguardo fisso sulla finestra. Non poteva averla persa, non di nuovo. Si avvicinò al finestrone, guardando giù. Già era sparita.
 
 
 
Aprì lenta il portone, evitando i due gemellini, sopratutto quello blu, non aveva voglia di guardarlo, parlarci o altro, non dopo quello che era successo.
Si rinchiuse nella camera, decisa a volersi dimenticare quella giornata pesante e quindi rilassarsi leggendo qualche libro, ma appena aperta la porta trovò il caos.
Ogni sua cosa era stata distrutta, libri, vestiti, scarpe, qualsiasi oggetto! Ma qualcosa, sul letto stava masticando una pagina del libro che stava leggendo. Il piccolo esserino si voltò verso di lei, era basso con pelle bianca, gli occhi erano rossastri e pelato. A prima vista poteva sembrare un bambino, ma la schiena curva con alcune vertebre un po' troppo sporgenti e la  mascella fin troppo spalancata come se fosse rotta, eliminava ogni pensiero che potesse essere un umano. Tentò di acchiapparlo, ma esso subito la sorpassò passando sotto le sue gambe ad incredibile velocità, continuando a mangiare fogli e a ridere come un pazzo. Iniziò ad inseguirlo, per dargli una bella batosta e per capire chi o cosa fosse.
Era piccolo e fin troppo veloce, lo seguiva a stento finchè la piccola creaturina non si fermò e lei frenando per acchiapparlo scivolò lungo il parquet, acchiappandolo comunque per il braccio e riuscendo nel suo intento. Rialzandosi appena, afferra la testa del mostriciattolo, sbattendola a terra e puntandogli la lama contro il petto nudo. -Che cavolo s..- Neanche il tempo di finire la domanda che venne trascinata per la caviglia fin dentro una camera buia. Si guardò attorno spaesata e con le dita fece uscire una piccola fiamma, in modo da poter illuminare anche solo di poco la stanza. Non vedeva nulla, solo una gran oscurità. Era preoccupata, chi cavolo l'aveva trascinata fin lì? Si alzò lenta e cauta, cercando la porta, ma trovò solo il muro e iniziò a costeggiarlo nel tentativo di trovare una via d'uscita. Sembrava avesse fatto il giro della stanza un paio di volte. All'improvviso si accese una luce al centro della camera e sotto di essa c'era quel "Bambino" che le dava le spalle.
Stava per raggiungerlo, parecchio infuriata, quando il bimbo si voltò lento, sorridendo come uno psicopatico. La sua pelle iniziava a sciogliersi, le ossa diventarono cenere e  di lui non rimase più niente.
Indietreggiò  terrorizzata, andando a sbattere contro quello che credeva un muro.
La figura dietro di essa le posò le mani sulle spalle, avvicinandosi al suo orecchio. -Guarisci in fretta, eh?- Sussurrò caldo.
Alexia si sentii gelare, voltandosi di scatto e graffiandogli il petto con la spada. -Ohohoh..- Sorrise beffardo, passandosi la mano sul graffio che le aveva procurato la ragazza. -Come siamo aggressive..- Si guarii quella ferita e tornò a guardarla. La ragazza teneva ben salda la spada tra le mani, fissandolo un po' preoccupata. "Che cavolo vuole adesso?" Si chiedeva.
-Tranquilla, non voglio farti del male..- 
Assottigliò lo sguardo, fissandolo malissimo. Quel Demone, Iblis, le dava disgusto e timore.
-Nostro padre, ha tanta voglia di incontrarti.. Meglio soddisfarlo o farà una bella strage di anime,- Sorrise sadico, mentre alle sue spalle appariva un portone, che lentamente si apriva e le fiamme che c'erano al suo interno si espandevano per l'intera sala. La porta che portava agli Inferi, quella che voleva aprire. -Andiamo!- Le afferrò con forza il polso, trascinandola fino al portone. Lei si dimenava, ma non riusciva a fermarlo e quindi gli infilzò la lama nel fianco, estraendola poi velocemente e quando lasciò la presa dal suo polso tentò nuovamente di ferirlo, però inutilmente. -Ed io che non volevo essere violento..- Le si fiondò contro, afferrandola per la gola e stingendola.
Strizzò gli occhi per il dolore, ma nonostante tutto riuscì a infilzarlo nuovamente, questa volta nella bocca dello stomaco. Al Demone uscì solo un po' di sangue dalla bocca e indietreggiò, lasciando la presa dalla ragazza. -Oh.. Sei..- Tossì. -Sei riuscita ad usare quella spada, complimenti..- Sorrise. Il sangue colava sul suo petto, rendendolo completamente rosso. -Ma senza di quella..- Le andò dietro, sottraendole la spada. -Torni un comune umano.-  Si teletrasportò nuovamente davanti a lei e tentò di trafiggerla.
Lei abilmente riuscì ad evitare quell'attacco ed estrasse un fogliettino dalla tasca della  sua gonna. Si morse il pollice con il canino appuntito e versò la gocciolina di sangue sul foglietto.
-Oh Demone dell'oscurità, svegliati dal tuo sonno e vieni d'innanzi a me!- Ordinò. Dal foglietto uscì il suo Demone servitore. Andy. Le indicò il nemico da annientare e la leonessa, ruggendo, fece indietreggiare quel Re. -Talmente debole da usare un tuo simile come scudo- Affermò ridendo. Alexia, assottigliando lo sguardo e fissandolo in modo cagnesco, ordinò alla leonessa di attaccarlo. Andy subito gli andò incontro, graffiandolo e con un colpo potente della zampa lo fece urtare contro il muro, senza però farlo barcollare o altro. Gli saltò addosso, schiacciandolo con il suo peso e conficcandogli le unghie nel petto. Lì, sembrò strizzare gli occhi per il dolore e la ragazza stava per recuperare la sua spada, che nel frattempo era caduta al Demone. -Eh no..- Disse, stringendo i denti e mandando una palla di fuoco contro di essa, facendola allontanare dall'arma. Con entrambe le mani creò una palla di fuoco più grande, facendo volare via dal suo corpo la leonessa. Si rialzò e nonostante quelle pesanti ferite corse incontro alla ragazza, prima che potesse tentar di nuovo di raccogliere l'arma e la prese lui, puntandola contro di lei. -Non male, non male..- Le sorrideva come uno psicopatico, con il sangue che gli scivolava sulla pelle. -Non male per una femminuccia.- Gli ringhiò contro, stringendo i pugni e infiammandosi. -Femmi..Nuccia?- Gli chiese infuriata, ma tenendo un tono basso.
-Sei una femmina, quindi si, femminu- Gli buttò una palla di fuoco azzurro sulla faccia prima che potesse finire di parlare. Il viso del Demone andò a fuoco.
Approfittando della sua distrazione nel far calare la fiamma, si riprese la spada e andò dietro di lui. Stava per infilzare la spada nella sua schiena, ma appena infilata la punta dell'arma, scomparve. Rimase ferma, chiedendosi dove fosse finito e la risposta venne subito. Il bacino di Alexia era avvolto da due braccia muscolose che le fecero cadere la spada dalle mani e venne trascinata nella porta degli Inferi.
Una volta dentro, la porta si richiuse e le fiamme l'avvolsero.








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Angolino dell'autrice:

Salve ragazzi e ragazze! °3° Scusatemi per il ritardo clamoroso, ma la scuola è tosta ç.ç E l'immaginazione si fa un giretto per Narnia.. 
Ho tentato di rendere questo capitolo  interessante e spero vi tenga sulle spine! 
Vorrei ringraziare inoltre tutti quelli che hanno messo tra i preferiti, tra le ricordate e tra le seguite questa storiella! E anche a chi la recensisce, ovvio u.u Vi sono molto grata <3
Ah! Un avviso: ho notato che in molti di voi pensino che Alice venga dalla mia precedente fic "Alice Innocent and the Demons", in cui è apparsa la prima volta. 
Ma qui Alice è un'Alice diversa, io ho preso solo il personaggio, ovvero il suo "Aspetto" quindi la storia tra lei e Mephisto in questa, e in quell'altra è completamente differente :D

Spero vi sia piaciuto il capitoletto ^o^

Aloha!
   
 
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