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Autore: Argentey    08/09/2007    5 recensioni
E se a Hogwarst tre ragazzi scoprissero di avere dei potenti poteri? e se scoprissero di essere elementi?
Tre elementi a Hogwarts, sopravviveranno insieme? E se arrivasse anche il quarto, il più testa-calda di tutti, Hogwarts sopravviverà?
Genere: Azione, Avventura, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Blaise Zabini, Sorpresa | Coppie: Draco/Hermione
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Un fuoco Inspegnibile

Draco Malfoy si stava chiedendo cosa avesse mai potuto fare di male per trovarsi a volteggiare non proprio felicemente sopra al suo letto una fredda, anzi, freddissima mattina. Si era svegliato proprio perché gelava e si era scoperto a dormire per aria. Lì per lì non aveva totalmente realizzato, visto che aveva la mente annebbiata dal sonno, quando però si era svegliato completamente era crollato a terra di sedere.
La sua giornata era iniziata malissimo.
Il suo già delicato sistema nervoso aveva risentito dello scherzetto che –lui ne era sicuro, gli aveva fatto qualcuno, doveva solo scoprire CHI- aveva subito, tanto che appena svegliati anche i suoi compagni di stanza li salutò con un simpaticissimo ‘fottetevi tutti!’. Uscendo per andare a fare colazione aveva incontrato Pansy e l’aveva insultata e in Sala Grande poco mancasse che lanciasse un’Avada su tutta la tavolata, soprattutto su Blaise.
- Mi spieghi che c’hai?- gli chiese il moro lievemente preoccupato.
- Non c’ho un cazzo, okay? E non mi rompere i coglioni che sono con le palle girate per conto mio, capito?- gli ringhiò addosso il biondino.
- c..cristallino…- balbettò Zabini preso alla sprovvista da tanta ferocia.
- … -
- …-
- Blaise, perchè sta crescendo una pianta di patate sul tuo piatto?- chiese Draco scettico, dimenticandosi un attimo la sua incazzatura.
- Oh cazzo…- Blaise con il coltello la tagliò di netto e la fece sparire dentro la tasca interna dell’abito. Draco, di per sé rimase sorpreso e affascinato: Blaise non diceva mai ‘cazzo’.
- Allora?-
- N.. nulla Draco. Era solo.. un incantesimo per la Sprite…- mormorò Blaise in preda ad un’attacco d’ansia. Draco non lo aveva mia visto così.
- D..Draco… scendi, non farmi scherzi, per favore….. – lo guardò implorante e Draco si accorse di essere seduto su comodissima aria a quindici centimetri sopra alla panca. Draco sbiancò come Blaise e di botto, scese con un tonfo, provocandosi il secondo ematoma della giornata.
- V..vorrei proprio sapere che cazzo è il coglione che mi fa certi scherzi..- disse guardandosi in giro e massaggiandosi il deterano, ritrovando il perduto brutto umore.
- Devo andare… - disse Zabini terreo in volto.

- d..dannazione…- Hermione stava borbottando contro il mondo, quando Zabini entrò nella sua stanza. La sua presenza la sconvolse.
-cosa ci fai tu qui???! Come hai fatto ad entrare?!?!?- strillò sconcertata, nascondendo la mani dietro la schiena.
-Le matricole si spaventano facilmente e dicono molte cose… mi serve urgentemente il libro. Ti prego, posso leggerlo prima io?- chiese implorante. Lei lo guardò sbieco per un secondo solo.
- Si va bene.. prendilo è sulla scrivania là in fondo…- disse lei stringendosi le mani nascoste dietro la schiena. Rimase così fin quando lui non se ne andò e allora corse in bagno, per mettere le mani sotto l’acqua fredda. Erano caldissime e rosse, e l’acqua si trasformò subito in una grande nube di vapore.
- Granger..-
- Aaaaaaaaaaaaaah!-
- Scusa, non intendevo spaventarti.. -
- Zabini, ma non te ne eri andato?- strillò la ragazza, togliendo una mano dall’acqua e rivelandone il colore rosso fuoco. Blaise fissò la mano della ragazza per un secondo poi la prese tra le sue e fece un salto, accompagnato da un urlo di dolore.
- Aaaaaaaaaaaaaaah! Scottaaaaaaaaa!- agitò la mano nell’aria e poi la mise sotto l’acqua fredda. Hermione si portò la mano al viso prima che lui potesse fermarla.
- No Zabini, non scottano, sono solo un po’ rosse e accaldate. -
- N..no.. guarda.. ha preso fuoco….- Ed era vero. Le mani della ragazza avevano davvero preso fuoco: alcune fiammelle uscivano dalle unghie.
- Aaaaaaaaaaaaaaah!!!!!!!!!!!!- Spaventata la ragazza rimise la mano sotto l’acqua e questa si spegnette subito.
- Santo cielo Granger, tu e i tuoi incantesimi! Mi hai fatto prendere un colpo!-
- Zabini, ti pare che mi darei apposta fuoco alle mani??- replicò lei stizzita, mentre le mani stavano tornando rosee e alla loro temperatura nomale, con gran sollievo da parte della ragazza.
- Va bene.. io ora vado Granger. Leggo il libro, poi te lo riporto…… eh? Ciao!- se ne andò senza lasciarle il tempo di rispondere e Hermione fu costretta a lasciarlo stare, quel giorno e anche i tre che seguirono, fino a quando, Blaise Zabini non le riportò il libro, con un sorriso stanco in volto e un’espressione trionfante.

-

-Zabini! Cazzo! Quello è il libro della Granger! Lo ha GIA’ letto TUTTO???- era sorprendente il modo in cui Draco Malfoy dava il bentornato all’amico, con così tanta grazia e dolcezza. Blaise si sedette sul divano di pelle e aprì il libro, prima di degnarsi a rispondergli.
- No Draco, non lo ha già letto, le ho semplicemente chiesto se potevo leggerlo prima io.. – Draco lo guardò sbieco.
- cos’ha di così importante quel libro per farti leggere tutte quelle pagine ingiallite?- chiese Draco con una punta di interesse nella voce.
- Prima lo leggo… poi te lo dico!- Blaise sorrise e poi, con sommo disappunto dell’amico si immerse nella lettura e da quel divano, Draco non lo staccò per tutto il Venerdì pomeriggio, il Sabato e la Domenica. E quando, finalmente, Blaise alzò il suo regale fondoschiena dal divano-che ormai aveva preso due inconfondibile sagome perfettamente rotonde quali erano i glutei del suddetto ragazzo- salutò Draco e si diresse…. In biblioteca!!! Dove, ovviamente, trovò anche Hermione Granger!
- Salve Granger…- la salutò lui, seguito da un Draco Malfoy piuttosto scazzato.
- Zabini… Malfoy…- salutò lei con un cenno del capo prima di tornare alla sua già lunga tesina sulle particolarità delle zanne di Drago.
Blaise poggiò il tomo con poca grazia sul tavolo con un tonfo sordo che fece sussultare la ragazza. Lui la guardò divertito.
- E tutto tuo Granger. Basta che non me lo rovini, con le tue belle manine..- sghignazzò e lei gli sorrise. Poi notò lo sguardo perplesso di Draco. E il suo sorriso si trasformò più in un ghigno.
- Tranquillo, ho imparato a non rovinare le cose che ho in mano…- Poi Zabini se ne andò con Malfoy ed Hermione concluse la sua ricerca, mettendosi a leggere il fantomatico tomo.

.:Due giorni dopo:.

- Signorina Granger, vorrei sapere perché la sua tesina è in parte bruciacchiata… - la voce melliflua del Professor Piton risuonò per i sotterranei uccidendo il silenzio carico di tensione che si era venuto a creare…
- Ehm… mi era andata nel fuoco e.. e non ho fatto tempo a..ricopiarla..- il professore inarcò un sopracciglio sospettoso.
- Cinque punti in meno a Grifondoro per avermi consegnato una ricerca illeggibile. -
- Ma prof, è solo un bordo!!- esplose Hermione isterica, alandosi in piedi e catalizzando tutta l’attenzione su di sè. Si rese conto troppo tardi che aveva tutti gli sguardi puntati addosso e una marea d’imbarazzo rosso la centrò in viso e le strinse spiacevolmente le viscere.
- Altri cinque punti in meno!- tagliò corto Piton continuando il giro delle tesine.
Hermione era arrivata al limite: erano due giorni che bruciacchiava cose e da due giorni credeva di impazzire: non dormiva, per paura di svegliarsi con il letto in fiamme, gli era spesso toccato ripetere i compiti perché questi avevano preso fuoco. La sua pazienza era arrivata al limite delle possibilità umane. Non era neanche riuscita a leggere il bel libro che Zabini le aveva ridato. Era arrivata alla terza pagina quando, col terrore che potesse prendere fuoco, lo aveva riposto nello scaffale. Si sarebbe sentita tremendamente in colpa se l'avesse distrutto, dal momento che non era neanche suo.
I serpeverde ridacchiarono. Tutti tranne Zabini e Malfoy. Zabini la guardò stranamente, uno sguardo misto a compassione e divertimento, Malfoy la guardò interessato alle mani purpuree e mezzo disgustato.
Zabini prese un foglio di carta e scrisse qualcosa, prima di spedirlo alla ragazza dall’altra parte della classe sotto forma d’aeroplanino di carta:
’ stai per andare a fuoco?’ la ragazza inizialmente non capì, ma quando poi si vide il foglietto prendere fuoco e accartocciarsi tra le sue mani, si accorse che stava davvero per prendere fuoco!!
- Mi scusi, Professore..?- azzardò
- Mi dica signorina Granger.-
- Posso andare in bagno?-
- No Granger, non ti hanno insegnato a tenertela? In bagno si va o prima o dopo la lezione.- rispose il professore cattivo.
Hermione era in preda al panico. Le prima fiammelle stavano già prendendo vita e lei non sapeva come controllarle. Sentì lo stomaco contorcersi dolorosamente all'idea di cosa un'autocombustione avrebbe potuto produrre.
- Hermione hai tutta la faccia rossa..- Calì le aveva fatto giusto questa osservazione quando la ragazza si accorse di avere un caldo soffocante. Sbarrò gli occhi, inorridita. Si tolse il maglione per il gran caldo e poi si specchiò in un barattolo contenente occhi di rana. Era vero! Il suo viso era paonazzo come le mani. Stava, lo sapeva, per prendere totalmente fuoco…
SBAM!!
Il rumore della porta sbattuta fece girare tutti, e il professor Piton stava già per dirne su di tutti i colori all’intruso/a, quando una voce burbera e bellicosa, leggermente acuta disse:
- Mi scusi Professore, i signori Malfoy, Zabini e Granger sono richiesti dal preside subito- sulla soglia c’era una ragazza che sembrava essere molto giovane, avvolta nel mantello, con capelli castani e occhi castani, un cipiglio austero e duro. Gli occhi leggermente a mandorla sembravano mandare scintille ed erano leggermente socchiusi.
- Prima finiranno la lezione…- disse mellifluo, con una cadenza canzonaria. Hermione si trattenne dal saltare addosso al professor Piton con le sue mani infiammate, nascoste sotto il banco.
- Mi scusi ancora, il preside mi ha chiesto di insistere-
- Molto bene- sbottò infine l’uomo irritato. – potete andare voi tre.- e li buttò praticamente fuori dalla porta.

- Granger, spegniti!- sussurrò Zabini allarmato, vedendo le prime fiamme anche nelle guance della ragazza. Lei lo guardò smarrita.
- Non ci riesco….-
- Bene, entrate qui…- la ragazza aprì loro una porta e li portò in un’aula vuota.
- Che cosa..?- lei chiuse la porta e poi si rivolse ai ragazzi, guardandoli di sbieco.
- non muovetevi- l'ordine era stato secco e sbrigativo, la ragazza afferrò un secchio di acqua che giaceva per terra, Gazza era un maledetto disordinato e lo tirò interamente addosso a Hermione.
La ragazza spalancò gli occhi e dallo shock la sua pelle tornò di una tonalità normale. Fece per balbettare qualcosa di incoerente ma riuscì solo a mettere in file parole sconnesse.
Chi cavolo era quella ragazza?

eccolo un altro bellissimo capitolo… il prossimo sarà mooooooooooooooooooooolto particolare. Metteteci pure una mano sul.. fuoco!!! Hehe! Bye bye! Grazie a tutti quelli che recensiscono e anche a quelli che leggono!Argentey!

  
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