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Autore: ELAPAYNE    22/02/2013    5 recensioni
Due ragazze legate da un'unico destino.......un'incontro particolare in un posto particolare......
loro due sono Michela e Harmony....sono due angeli...... .
si incontreranno in un'accademia speciale dove stringeranno amicizia,essendo gli ultimi due angeli rimasti!
Benvenuto alla Hell's Accademy of Special Arth
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 1

Michela pov's
-Pronta,tesoro?-chiese mia mamma,mentre mi raccoglieva i capelli in una pettinatura strana,ma che adoravo.
Stranamente sta mattina ero riuscita a svegliarmi presto...pur essendo che avevo passato la notte tormentata da incubi e sogni stranissimi.
-Mhmm...-mugugnai,in segno di disapprovazione.
Anche se questa non era la prima scuola per demoni che frequentavo,non ero pronta psicologicamente per entrare in quella specie di carcere - sì perchè preticamente tutte le scuole per demoni che ho frequentato assomigliava più alla struttura di un carcere minorile,che a una scuola,ci mancavano solo le celle sbarrate,al posto delle stanze. - dove tutti ti fissano come se fossi una merda,solo perchèsei riuscita a scampare dal loro sterminio!
-Mamma...i miei braccialetti?-chiesi,notando i miei polsi,per la prima volta,spogli.
-Oh,sono dentro il beauty-case,ti ho messo li tutta la tua bigiotteria,trucchi,shampoo e sapone...
Ho fatto male?-chiese,concentrata sui miei ricci.
Scossi lievemente la testa,per tranquillizzarla.
-Posso portare anche i miei cappelli,all'Accademia?-chiesi,speranzosa.
-Mhmmm...li terrai anche in classe?-chiese,con fare indagatore.
Sbuffai -No,tranquilla! Li terrò solo se faremo allenamenti all'aperto o nelle ore libere!-bifonchionai,sapendo che,come nelle scuole umane,anche i proffessori di noi "creature soprannaturali" non ammettevano cappelli in classe,durante le ore di spiegazione.
-Mi posso fidare?!-chiese mia mamma,alzando un sopracilio,interrogativa.
-Sì!-sbottai.
-Bene...massimo quattro,però!-esclamò,in fine.
Cosa?! Di tutti i trecentomila cappelli che avevo ne potevo portare solo quattro?!
Ma è assurdo!
Mi piacciono tutti! Sarà un impresa sceglierne solo quattro!
Imprecai mentalmente contro mia mamma,sapendo che quando prende una decisione diventa irremovibile,dalla sua posizione.
-Ecco fatto!-esclamò mia mamma,al settimo cielo,dopo aver finito la mia acconciatura.
Aveva lasciato il mio ciuffo,più chiaro - rispetto al resto dei miei capelli - e piastrato,che coprisse parte della mia fronte e del mio occhio destro,mentre,dietro la nuca,aveva fatto uno dei suoi chignon perfetti - da cui non riesce a scappare nemmeno un ciuffo - lasciando sciolti,però,i capelli sulla parte inferiore della mia testa,lasciando che scivolassero,morbidi,sulle mie spalle e sulla mia schiena.
Sembrava stessi andando ad una scuola privata per quei ragazzi ricchi,invece che in un "carcere" minorile.
-Mamma...-esclamai,accrezzando i capelli sciolti che ricadevano sulle mie spalle -...è bellissimo!- finii,sorridendole,mentre fissavo il mio riflesso,allo specchio del bagno,meravigliata.
-Sono felice,che ti piaccia!-disse mia mamma,abbracciandomi dietro le spalle.
-Okay...ora,dovremmo partire...scegli i quattro cappelli,io vado a mettere una delle tue valigie in macchina!-esclamò successivamente,andando in camera mia e trascinando giù per le scale una delle mie valigie blu elettrico.
Sbuffai.
Io e mia mamma andavamo abbastanza d'accordo e quando c'erano momenti di affetto,come quest'ultimo,o io o lei finivamo sempre per rovinare tutto...magnifico,no?!
Midiressi in camera mia,aprendo il beauty e infilandomi ai polsi i miei bracciali,per poi richiuderlo ed andare all mobile,doveva avevo i miei cappelli - ovviamente non ne avevo davvero trecentomila,ma erano comunque una bella colezione ed assortimento di colori! - iniziando a fissarli,indecisa su quali prendere.
Decisi,dopo un lunghe riflessioni,di prendere quelli della NY bianco,blu,grigio e viola.
Guardai,quasi con le lacrime agli occhi,il resto della mia colezione,chiudendo,successivamente le ante del mio mobile.
Misi i quattro cappelli dentro il beauty-case e lo presi,assieme alle altre mie due valigie,raggiungendo mia mamma in macchina.
Misi le mie valigie,assieme all'altra,dietro nel porta bagalgi dell'auto,mentre il beauty lo lasciai sui sedili posteriori,sedendomi,successivamente,sul posto del passeggiero,accanto a mia madre.
-Ti piacerà,questa scuola...vedrai!-esclamò,crecando di convincermi che,almeno qui,riuscirò a farmi qualche amico e magari ad andare d'accordo con quelle "sanguisughe".
-Sì...-sbuffai,contraddicente,mentre uscivamo dal nostro vialetto,per prendere la strada verso il centro di Londra.
Durante il viaggio,stranamente,mia mamma mi lasciò ascoltare le mie canzoni,a tutto volume.
Per il solitolei vuole ascoltarsi le notizie sul traffico eccetera.
Arrivate al centro di Londra,svoltò per una via medievale,per poi sboccare in una stada - non sfaltata - coperta dalla ghiaia bianca,mente attorno si ergeva un prato verde magnifico,dove in lontananza lasciava inizio ad un campo dorato di spighe,con qualche papavero.
Eravamo quasi a fine Settembre,ma qui sembrava ancora estate.
Io intanto ascoltavo tranquilla Lego House,di Ed,mentre l'auto percorreva quella stada dritta.
Dopo un pò,svoltammo ad una curva,ritornando,poi, a correre linea retta.
Solo allora notai il grande edificio davanti a noi...che sembrava tutto,tranne un carcere minorile.
-Mamma...mi sa che hai sbagliato via!-quasi sussurrai.
Davanti a noi si ergeva un grande edificio a forma di ferro di cavallo,pieno di finestre e - penso - stanze.
Aveva i muri colorati di un rosa pallido,tendente all'arancione chiaro,i tetti con tegole completamente intatte,rosso mattone sgargiante,finestre pulite,un giardino curato,con dei vialetti di sassi,abbordati da aiuole di fiori stupendi,mentre ogni tanto si trovavano delle panchine di ferro battuto,fatte a mano,con i "braccioli" arricciati,stile vittoriano.
Accanto all'edificio a ferro di cavallo vi era un'altro edificio,di solo un piano - non aveva muri normali,aveva le pareti esterne di vetro -.
Solo dopo qualche minuto,mentre ci avvicinevamo all'edificio,capii che si trattava di un centro nuoto,perchè,appunto,internamente aveva varie vasche e ne aveva un paio anche di fuori.
Mamma aveva un sorrisetto compiaciuto in faccia.
Spostai i miei occhi al cancello principale,anche questo di ferro battuto dorato,ch aveva una scritta,inciasa su una lamiera,dorata anche questa,che prendeva la forma di una pergamena srotolata.
"Benvenuti alla Hell's Accademy of special Arth "...no...c'era un equivoco...nessuna scuola per demoni è così ben messa...da quando erano diventati maniaci della cura esteriore?
-Sorpresa!!-esclamòmia mamma,esaltata.
Sorpresa,davvero...pensai,fissando l'edificio impressionata.
Appena fummo vicine al cancello d'entrata,questo si aprì,lasciandoci entrare tranquillamente.
Mi mamma girò attorno ad una specie di rotonda,fatta di aiuole,per poi tornanre a percorrere un viele dritto,fino ad arrivare ai piedi dell'edificio,parcheggiando l'auto vicino uno degli alberi che ombraggiavano ilparcheggio di ghiaia,vicino all'ala destra della scuola.
Scesi dall'auto,racattando il mio beauty e un paio di valigie,mntre mia mamma prendeva l'ultima,dirigendoci all'entrata dell'edificio,che si trovava al centro del "ferro di cavallo".
L'interno della scuola,mi sorprese ancora di più dell'esterno.
Nessuna porta monotona,tipica delle classi umane/demoniache,niente piastrelle bianche,monotone,nessuno muro bianco e luci al neon...
La porta d'entrata dava direttamente su un corridoio,tapezzato - sul pavimento - da marmo rosa pallido,talmente pulito che mi ci potevo specchiare.
Le pareti erano ricoperte da quadri,raffiguranti dipinti di uomini e donne,che ti guardano quasi gratificati,di trovati li.
A qualche metro di distanza dall'entrata,verso sinistra,c'era la segreteria - una specie di ufficio in miniatura - dove mi diressi,assieme a mia madre,per dare i moduli e farmi dare il numero di stanza e le ore delle lezioni.
Quando entrai nell'uficio,c'era un'altra ragazza dai capelli ricci,tendenti al boccoloso,color castagna-rossicci,grandi occhi nocciola chiaro,che però ispiravano freddezza...e forse un briciolo di crudeltà.
Aveva i tratti del viso dolci,la pelle chiara - quasi color latte - labbra fine,ma carnose,non molto scure e un naso lievemente a patatina.
Era abbastanza alta,indossava un vertitino,senza maniche,nero con gonna larga che le arrivava un pò più sopra le ginocchia,lasciando scoperte parte delle sue lunghe gambe,mentre ai piedi portava un paio di ballerine a forma di All Stars,bianche.
Portava in un braccio molti braccialetti,come me.
Lei si voltò a fissarmi,alzando le soppracilia,come per dire "Beh?! Che hai da guardare?!".
Andai a guardare la segretaria,a cui mia madre stava dando i moduli.
La ragazza accanto a me non sembrava una tipa tanto socievole...come unpòme,del resto.

Harmony pov's

-Ma...JOHN!!! Io non mi metto vestitini,per andare in una specie di manicomio!-urlai al mio tutore che aveva in mano un vestitino nero.
-Devi renderti presentabile alla preside!Come vuoi andare vestita? In canotta nera,shorts sbiaditi - mezzi strappati - e Converse nere borchiate?! Come una specie di avanzo di galera?!-mi sgridò lui.
-Tu da quando mi leggi nella mente?!-esclamai,stranita.
Lui mi guardò esasperato.
-Harmony Hazel Wood,tu-ora-ti-metti-questo-fottuto-vestitino-e-ti-fai-un-acconciatura-decente! -ringhiò Johnathan.
-Ma...cazzo,faccio la figura della santa così! E tu-sai-che-sono-tutto-ma-non-una-santa!-ringhiai,trucidandolo con lo sguardo.
-Per questo nell'ultima scuola ti hanno espulso! Hai ridotto in fin di vita uno degli studenti perchè ti ha palpato un momento il sedere!-si esasperò lui.
Sì avete capito...stavo per uccidere un "licantropo",ma non è colpa mia se lui non teneva apposto le mani - e io non so controllare la mia rabbia - !
-Okay,ma questo che centra con il vestito?!-esclamai,innervosita.
-Nulla! Ora mettiti il tuo vestito! Te l'ho preso apposta nero,per accontentarti! Altrimenti,fosse per me,te lo avrei comprato a fiorellini rosa con le ballerine di pelle lucida altrettanto rosa confetto!-sbottò il mio tutore.
Sbuffai sonoramente,strappandogli di mano il vestito,andando in bagno e spogliandomi.
Mentre me lo infilavo,borbottavo in una magnera inaudita,imprecando continuamente contro il mio tutore,che quando meno te lo aspetti diventa maniaco della perfezione,più di una donna vittoriana d'altri tempi!
Quando finii di infilarmi quel'obrorio - odio i vestitini - mi guardai allo specchio,roteando gli occhi alla vista del mio riflesso.
Sembravo una bambinetta,di quelle educate,perfettine e ben istruite - e io sono tutto il contrario-.
Mi infilai delle ballerine,fatte tipo ad All Stars,per poi passare a i capelli.
Li raccolsi in una coda,lasciando sciolte due ciocche ai lati della testa,in modo che cadessero morbide sulle spalle.
Fatto questo uscii dal bagno,fissando John con le braccia incrociate sotto il mio seno,in attesa di un suo parere.
La sua bocca alla mia vista assunse laforma di "o",restando a fissarmi impalato.
-John sei il mio tutore!-lo sgridai,dato che non la smetteva di fissarmi impalato.
-Ops,excuse moi!-esclamò.
-Comunque...sei fantastica!-esclamò,sorridendomi dolcemente.
Girai gli occhi al soffitto.
-Per questo potresti anche lasciarmi portare uno dei miei cappelli!-borbottai,offesa.
-Oh,Gesù! E va bene! Portati uno dei tuoi cappelli della NY con te,ma finiscila di ripeterlo!-si esasperò lui.
Gli alzai contro il dito medio.
Come dico sempre "Harmony non perde mai!".
Subito dal mio armadio pieno solo dei miei cappelli presi il mio preferito e portafortuna: cappello della NY rosso- non rosso fuoco però...un rosso tipo sangue,forse un pò più chiaro.-.
-Ah ah ah!-mi fermò John quando notò che me lo stavo per mettere in testa.
Sbuffai,porgendoglelo,mentre lui lo infilò in una delle mie valigie.
-Andiamo,va!-esclamò,prendendo con se due delle valigie,portandole al piano di sotto,mentre io lo seguivo.
Arrivati in macchina le caricammo tutte e tre sui sedili posteriori.
-Allora...pronta per questa nuova avventura?-chiese il mio tutore,allegro.
Bifonchionai una bestemmia per poi rispondere -Pronta come non mai!-.
Johnathan schiacciò l'accelleratore,per uscire dal vialetto di casa - che si trova nel centro di Londra - e svoltare per una stradina,mentre mi ascoltavo American Idiot,dei Green Day,a palla.
-Ma perchè non sei come tutte le altre adolescenti e non ti ascolti un gruppo..che so...come i Jhonas Brothers?-esclamò John,divertito,mentre guardava la strada davanti a se.
Gli lanciai un'occhiata inceneritrice.
-Ti ricordo che io non sono un adolescente come tutte le altre! Sono un angelo "caso-speciale"!-cercai di liquidarlo.
-Già...povero me!-disse,ironico.
-Povero te?! Non sei tu che ora sta andando in una scuola infestata da bestie snguinarie e succhia-sangue!-esclamai,esasperata.
-Non ti esasperare,cara! Ti ricordo che per diciott'anni ti ho tenuta con me e tu non è che fossi così facile da gestie e educare!-esclamò,continuando a fissare la strada,mentre svoltavamo in una vietta medievale.
-Ah ma davvero?! Io non sarei educata?-esclamai.
-Da come hai risposto ai professori di tutte le Accademei in cui ti mandavo,mi sa proprio di no!-disse,per poi scoppiare a ridere,mancando poco di prendere sotto una vecchietta,che usciva di casa.
Feci per rispondere,ma mi bloccai.
Johnathan fece un sorrisetto strafottente.
Bastardo.
Iniziai a borbottare,incrociando le braccia al petto e mettendo il muso,fino a che non svoltammo in una via di ghiaia,per arrivare ad un edificio - simile a tutto forchè ad una scuola demoniaca! -.
-Uh,guarda hanno la piscina! Penso che ti divertirai qui dentro!-esclamòil mio tutore.
- Penso che ti divertirai qui dentro!- gli feci l'eco -Col cavolo che mi divertirò! Quelle creature di secondo ordine non ci metteranno nemmeno un minuto ad isolarmi e farmi incazzare!-bifonchionai,fissando il giardino ben curato e il viale di ghaia senza alcuna traccia di erbacce.
-Uff,Harmony,smettila di farti tutti questi problemi,per niente! Ti adeguerai,stop!-esclamò John.
Grazie dell'aiuto super uomo!
-John...fai davvero schifo nel cercare di tranquillizzare le persone,sai?-lo canzonai.
Lui mi fulminò con lo sguardo per poi tornare a fare retromarcia per parcheggiare.
Lui mi aveva "addottata" per il semplice fatto che nella sua infanzia non aveva mai avuto una presenza paterna/materna.
I suoi genitori erano stati uccisi dai demoni,anche se sua madre era un vampiro.
I demoni non amano mescolanze fra la loro razza e quella degli angeli.
Ritengono questi tipi di unioni impure. In pretica rovinano la loro reputazione e la loro purezza.
Johnathan è stato salvato da un umano,che lo ha trovato per strada,appena nato.
Lui lo ha portato in un orfanotrofio e lì lui è cresciuto.
Aveva solo 25 anni,quando ha trovato me,fra le braccia di mia mamma,ferita gravemente.
Lei lo ha supplicato di tenermi con se e crescermi e lui l'ha fatto.
Lo ha fatto per non farmi sentire come lui...abbandonato.
-Scendi o devo portarti in spalla nell'Accademia?-chiese il mio tutore,distraendomi dai miei pensieri.
-Oh,sì...scusa..-bifonchionai,scendendo e prendendo una delle mie valigie,mentre lui portava le altre due.
Entrati nella scuola,stranamente bellissima,ci dirigemmo alla segreteria.
Entrati,due donne sulla cinquantina,forse di più,parlavano al telefono scrivendo in un blok-notes,facendoci segno con la mano di attendere un momento.
Mentre aspettavamo,due persone entrarono nel piccolo ufficio.
Erano una donna sulla quarantina e una ragazza,che avrà avuto la mia età,penso.
Aveva capelli ricci,ricci,non come i miei tendenti al boccolo,con uno chignon,sulla parte superiore della testa,sulla nuca e il ciuffo piastrato e chiaro che le copriva l'occhio destro.
Pelle sul pallido,labbra rosse e carnose,occhi marroncini che davano sul verde e abbastanza alta di statura...più o meno come me.
Portava una maglia attillata blu elettrico,shorts di jeans sbiaditi,nuovi di zecca,e nike blazer rosse.
Beata lei che si è potuta vestire normalmente! Io sembro una che deve andare ad una comunione/funerale.
La notai fissarmi.
Ricambiai lo sguardo,in tono di sfida,alzando le soppracilia,come per dire "Beh?! Che hai da guardare?"
Lei roteò gli occhi,andando a fissare la segretaria a cui sua mamma stava dando i moduli.
Johnathan fece lo stesso.
Chissà con qual gallina di questi demoni dovrò dividere la stanza...magari sono in una singola...
Se,Harmony,contaci!
Finito,Johnathan mi diede il foglio con orari eccetera.
-Fai la brava okay? In teoria hai la stanza con un altro dei tuoi!-esclamò il mio tutore,con fare fiero.
Ah...ha convinto la segretaria.
No...aspetta...un altro dei miei? Dice un altro angelo?
-Un altro dei miei?!-chiesi,stranita.
-A presto tesoro!-esclamò lui,evitando completamente la mia domanda e dandomi un bacio sulla fronte,per poi correre,grazie alla sua velocità di vampiro,all'auto e lasciarmi qui...
Grazie John,tu sai proprio come farmi sentire a mio agio eh! 

*me pov* ragazze...scusate se ci ho messo tanto.....problemi tecnici!!!! volevo ringraziare tutte e 6 quelle MERAVIGLIE che hanno recensito il prologo!!!!!! :) ora mi dileguo....sperando che vi piaccia e ringraziando Sara_StylesDirectioner_...per avermi aiutato parecchio!!!!
  
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