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Autore: Ghirlanda    11/08/2004    1 recensioni
è la prima fan fiction che pubblico su questo sito... spero che piaccia a qualcuno!
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Sirius Black
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-Sciocchi, stupidi… non li sopporto…- Mi lamentai. –Mai una volta che riescano a capire qualcosa…- Svoltai l’angolo e mi trovai di fronte dei bidoni della spazzatura. Li individuai a stento negli ultimi bagliori della giornata. -Tanto vale che m’infili in uno di questi e ci rimanga in eterno, a questo punto.-Feci per muovermi verso uno dei bidoni quando vidi qualcosa muoversi dietro di essi. -Cos…- Mi mossi verso ciò che avevo visto. Se volevo morire tanto valeva farmi uccidere da qualcosa. C’era un velo nero che copriva un essere irriconoscibile, proprio a causa della sua copertura. Quando mi chinai per togliergli il velo di dosso, lo sentii ringhiare. -Aaaah, ma allora sei un cane… ed io che pensavo che tu potessi riuscire ad uccidermi, invece che farlo da sola…-Quando riuscii a liberarlo dal bendaggio, sperando che mi mordesse, mi guardò intensamente negli occhi. -Oh, sei un bel cucciolone, eh? E come ti chiami? Vediamo… sei nero, quindi… Black, ti piace? Vedi Black, io ho appena deciso di suicidarmi perché mi sono un po’ stancata di essere un’emarginata sia in famiglia che tra gli amici… quindi ti conviene trovare un’altra persona che badi a te. Però prima vieni con me… ti do qualcosa da mangiare, non voglio averti sulla coscienza!-Quando mi mossi mi seguì, quasi avesse capito tutte le mie parole. Vidi un negozietto di alimentari, sicuramente avevano anche del cibo per animali… anche se, ripensandoci, preferivo dargli qualcosa di più… umano, che non delle scatolette. Così optai per del prosciutto. Quando uscii dal negozio trovai il cane che mi aspettava lì davanti. -Vieni bello… avevano anche delle scatolette, ma ho preferito prenderti del prosciutto… credo che tu lo gradisca di più.- Dopo averlo sfamato lo portai al parco dove gli feci bere un po’ d’acqua dalle mie mani. -Ed ora… ti saluto. Trovati qualcuno che non ti maltratti, come invece è successo a me…!-Feci per andarmene verso il fiume ma lui mi seguì. -No, no… vai per di là… vedi quella casa? C’è una bella bimba bionda che ha dei genitori veramente stupendi… la invidio molto… vai da lei. Ti accoglierà sicuramente. Hai degli occhi così belli e profondi che non ti si può amare… sei un cucciolone per bene… và e vivi!-Mi voltai verso il fiume e cominciai a correre. Lo vidi seguirmi, per poi cominciare a rallentare e sparire nel buio della notte. “Vivi tu che puoi… comincia una nuova vita…”Sentii le lacrime bruciare e poi cominciare a scendermi giù dagli occhi. Corsi per tutti i tre chilometri che mi separavano dalla riva del corso d’acqua. Quando mi fermai avevo una fitta ad un fianco ed il fiatone. Decisi di sedermi un momento, per riprendere fiato. Dopo cinque minuti pensai a cosa mi legava ancora al mondo… non trovai nulla.Spiccai un salto verso l’acqua e poi mi buttai nella corrente.Cominciai ad essere trascinata verso il basso e sbattei più volte la testa ed il ginocchio sinistro contro le rocce sul fondo. Stavo sanguinando, lo sentivo, e le forze avevano già cominciato ad abbandonarmi… quando pensai: “Fortunato cane… vivi per me…”Poi vidi tutto buio e sentii l’acqua che cominciava ad entrare nel mio naso. Svenni.Mi risvegliai non so quanto tempo dopo. Pensai di essere giunta all’inferno, la mia ultima meta, ma poi sentii l’acqua del fiume scorrere vicino a me ed un freddo pungente lambirmi poiché ero ancora bagnata.Non ero morta.Mi avevano salvato. -Ma chi…- Poi lo vidi. Accanto a me giaceva il cane nero, che alzò il muso quando mi sentì parlare. -Perché lo hai fatto? Ora dovrò trovare di nuovo il coraggio di buttarmi. Non è una cosa semplice, sai?- Cercai di alzarmi e mi avvicinai nuovamente all’acqua quando il cane mi afferrò per i calzoni con i denti, impedendomi di procedere. -Lasciami, Black! Ti avevo detto di trovarti una nuova famiglia!-Quando riuscii a fargli mollare la presa tentai di avvicinarmi nuovamente all’acqua visto che il cane mi aveva portato più lontano da essa. Ma proprio lui mi si piazzò davanti, cominciando righiare. -Che c’è? Non vuoi proprio farmi morire, eh?- Caddi a terra in ginocchio, sussurrando:-Mi è passata anche la voglia di farlo, adesso…- E cominciai a piangere. Quando il cane mi si avvicinò, leccandomi le lacrime, lo strinsi in un forte abbracciò e lo sentii mugolare.Dopo una decina di minuti mi alzai e mi voltai verso il fiume: -Alla prossima volta, quando magari nessuno avrà più voglia di salvarmi…-Poi mi voltai verso Black: -Andiamo Black, torniamocene a casa.-
  
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