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Autore: C_D    22/02/2013    1 recensioni
Quando l'angelo che hai imparato ad amare ti chiede di proteggerlo, come lui ha fatto innumerevoli volte, non puoi che metterti in gioco.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Castiel, Dean Winchester, Nuovo personaggio, Sam Winchester, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Dean portò in cucina i piatti con gli avanzi degli snack di quella notte e si diresse in salotto per controllare per un ultima volta sua figlia; gli anni iniziavano a essere visibili sul viso del cacciatore ma quegli ultimi diciotto anni erano stati i più felici della sua vita, non aveva importanza che avesse continuato a fare la sua pericolosa vita, quegli anni erano costellati di bellissimi ricordi. L’arrivo della sua bambina aveva dato avvio ad una infinita sequenza di giorni felici, Castiel era diventato il nuovo sceriffo ai piani alti ma nulla lo fermava dal venire da sua figlia e da lui.
Dean ricordava ogni giorno, ogni piccolo traguardo, ogni secondo passato con la sua strana famiglia: lui, Castiel e la bambina; ma non poteva certo dimenticare Sam e Bobby e, date le sue frequenti visite alla nipotina nemmeno Balthazar.
 
Dean si fermò a ricordare la prima parola della sua piccola.
Era un settembre insolitamente caldo, Dean stava assistendo la bambina che con delicatezza e precisione professionale mangiava la minestrina; il cacciatore sentì il fruscio d’ali che contraddistingueva l’arrivo del suo angelo, ma prima ancora che si girasse per salutarlo, quel mostriciattolo lasciò cadere il cucchiaino dritto nel piatto schizzando la minestrina tutta addosso a Dean e nel frattempo con voce cristallina esclamava << Cass!! >> tendendo le braccine paffute all’angelo perché la sollevasse.
I due uomini si guardarono reciprocamente e quando negli occhi dell’altro videro la conferma di ciò che era accaduto due larghi sorrisi illuminarono i loro volti.
Per quanto Castiel potesse essere impacciato a relazionarsi con qualsiasi cosa  umana, perdeva ogni traccia di goffaggine quando si trattava di sua figlia; con due ampie falcate raggiunse il seggiolone e sollevo la piccola facendola roteare regalandole il più magnifico dei sorrisi che per un attimo fermò il cuore a Dean.
<< Bene, è il tuo turno papà piumato … tienila mentre vado a darmi una pulita >> disse il cacciatore guardandosi la maglietta imbrattata di verdure e pastina.
 
Quando dopo pochi minuti Dean tornò nella stanza pulito e con una maglietta in condizioni migliori si fermò ad osservare la scena sulla soglia della porta, l’angelo era seduto per terra davanti alla bambina in una chiazza di sole che filtrava dalla finestra.
<< Dillo di nuovo … >> incitò la piccola che scoppio in un sonante risolino dopo aver pronunciato il suo nome e aver ricevuto un applauso dall’angelo.
<< E Dean lo sai dire?!? >> la stuzzicò di nuovo l’angelo <> , la bambina fece una piccola smorfia cercando di imitare il padre ma il suono che uscì non si avvicinava nemmeno lontanamente al nome pronunciato dall’angelo.
<< Va bene, per oggi può bastare >> intervenne Dean << e poi mi sento trascurato se non dedichi un po’ di tempo anche a me >> disse mettendo un finto broncio e trascinando l’altro a sedersi sul divano.
I due si misero a guardare la bambina mentre Dean giocava distratto con i capelli del moro, la piccola intanto si passava tra le mani la sua bambola distrattamente e la fronte corrucciata dimostrava che la sua attenzione era altrove; dopo una ventina di minuti la bambina lasciò cadere la bambola e quando ebbe l’attenzione dei genitori, con una smorfia buffissima esclamò:
<< Dan >> attirandosi le risate divertite e fiere dei due uomini.
 
Dean ricordava anche i primi passi del suo mostriciattolo.
Odiava andare a caccia e lasciare sola la figlia ma quella volta non aveva potuto fare altrimenti, dopotutto anche Sam contava su di lui; comunque la figlia non era sola, Bobby si sarebbe preso cura di lei per quei quattro giorni e Castiel sarebbe andato da lei in continuazione ma nemmeno questo pensiero riusciva a tranquillizzarlo.
Per fortuna la caccia era stata più facile del previsto ed era potuto tornare a casa con un giorno di anticipo anche se per far ciò aveva guidato tutta la notte.
All’arrivo alla rimessa di Bobby erano le otto e mezza, non fece in tempo a parcheggiare l’Impala che Sam lo vide schizzare fuori e corre nella casa.
Quando Bobby vide spalancarsi la porta non saltò neanche sulla sedia avendo riconosciuto il rombo dell’Impala ma Castiel, che non si era accorto di niente troppo assorto nel guardare il suo piccolo tesoro, si tirò in piedi si scatto per poi rilassarsi quando i suoi occhi incontrarono quelli del cacciatore.
Nel frattempo la bambina che si teneva dritta attaccata alla sedia si lasciò e invece di cadere sul sedere come aveva sempre fatto negli ultimi tre mesi, mosse qualche incerto passo e provata la stabilità trotterellò verso Dean che la guardava esterrefatto come d'altronde tutti i presenti.
La bambina gli si schianto contro una gamba e gli rivolse un sorrisino soddisfatto.
 
Dopo una meravigliosa serata in compagnia delle persone a cui tenevano di più, compreso Balthazar che era comparso affermando di essere in astinenza dai sorrisi della sua nipotina prima di prenderla in braccio e coccolarla per tutto il tempo, Dean e Castiel si ritrovarono davanti alla culletta della piccola ad osservarla dormire beata. Il braccio di Castiel cinse i fianchi di Dean che, nonostante non si fosse ancora abituato a quel grado di intimità tra lui e il suo angelo, provava sempre un brivido di piacere lungo la schiena quando l’angelo lo sfiorava.
<< Dovremmo andare a letto anche noi >> disse il cacciatore stravolto dalla caccia e dalle forti emozioni non rendendosi conto di quanto ambigua potesse risultare quell’affermazione ma per fortuna il suo angelo era forse il più ingenuo del creato.
Così dopo alcuni minuti Dean già dormiva sereno tra le braccia di Castiel che pensava a quanto fosse stato fortunato: per quell’umano aveva voltato le spalle al Paradiso ma lui l’aveva ricompensato con un amore inossidabile e il loro piccolo miracolo.
  
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