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Autore: hangover    22/02/2013    4 recensioni
[...] "E tu cosa mi dai in cambio se scendo?" Chiese Harry con un pizzico di malizia nello sguardo.
"Ehm...un bacio?"
"Uno non mi basta. Ne voglio almeno mille."
"Mille? Ma mille baci una persona non puó darli neppure se passasse tutta la vita a non fare altro!"
"Iniziamo da ora. Chi ti dice che non avrai tutta la vita per darmi i restanti 999?"
Contenuti Larry e Ziam con accenni Zouis. Se il genere non vi piace, state alla larga.
Genere: Erotico, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Louis Tomlinson, Niall Horan, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Louis:
Era tutto pronto a casa Payne per ricevere gli ospiti. Harry era appena arrivato con un suo amico ed aveva portato una busta piena di bottiglie di alcolici.
“Vedete queste?” esordì Harry, a mo’ di saluto, mostrandoci soddisfatto ciò che lui e l’altro ragazzo tenevano in mano: “devono finire tutte nei vostri stomaci!”.
Liam si avvicinò ai due e prese le buste, sorridendo e ringraziandoli.
Poi Harry si tolse sciarpa e cappotto e li lanciò distrattamente sul divano, come se casa di Liam fosse per lui un luogo frequentato da anni. “Ah, comunque lui è Andy. Tra poco arriveranno anche altri amici” affermò indicando il ragazzo a fianco a lui, che agitò timidamente la mano. Lo salutammo con un sorriso educato.
“Vediamo se la musica si sente in questo stereo del paleolitico!” disse all’improvviso Zayn, attraversando la stanza con un CD in mano. Fortuna che Liam era impegnato a sistemare le bottiglie in cucina: diventava matto quando gli toccavi il suo prezioso stereo. Il moro alzò al massimo il volume al massimo e dalle casse uscì una musica lenta, ma molto romantica.
“Wow! Amo questa canzone!” disse Liam, precipitandosi in salotto.
Zayn sbuffò: “Devo avercela messa per sbaglio” si lamentò e poi allungò il dito per premere il tasto che gli avrebbe permesso di passare ad un’altra traccia.
“No!” lo fermò Liam “lasciala, è bella” aggiunse sfoderando uno dei suoi sguardi da cucciolo. Notai che Zayn rimase un istante immobile, come se gli occhi del ragazzo di fronte fossero stati un arma che lo avevano appena colpito.
 
Zayn:
I suoi occhi. In quel preciso istante per me non esisteva nient’altro. L’idea che di lì a poche ore gli avrei detto cosa provavo per lui mi rendeva sempre più nervoso, ma allo stesso tempo impaziente. Non vedevo l’ora di sapere come avrebbe reagito.
In quel momento preciso volevo averlo solo il più vicino possibile. Lo presi dai fianchi e lo portai vicinissimo a me. Poi gli guidai le braccia attorno al mio collo, mentre le mie erano salde sulle sue anche spigolose, ma comunque bellissime. Mi continuò a guardare con quella maledetta espressione insicura ed il sorrisino imbarazzato. Io non potevo fare a meno di tenergli gli occhi puntati addosso: era la visione più bella presente in quella stanza e probabilmente non solo.
“Zay, ma che fai?” mi chiese sogghignando, ma comunque senza allontanarsi.
“Non vedi? Sto ballando con te” gli risposi io con semplicità. Non mi importava nemmeno di Harry, Andy e Niall che ci guardavano confusi ed inteneriti allo stesso tempo. Solo Louis sembrò mantenere un’espressione naturale: perché lui sapeva tutto. Sapeva che quella sera avrei fatto il grande passo, che avrei avuto bisogno di almeno cinquanta sigarette per scaricare la tensione, che se tutto fosse andato a buon fine avrei avuto bisogno della stanza da letto di Liam per qualche ora.
Io ed il più bel ragazzo di Londra ci muovevamo lentamente. Attorno a me le immagini risultavano confuse; era come se avessi perso il senso della vista e dell’udito. Era come trovarsi in una bolla; solo io e lui. Zayn e Liam. Mio Dio, credevo di aver dimenticato quanto fosse bello il mio nome se messo accanto al suo. Non mi sarei mai e poi mai staccato da lui. Sarei rimasto con te per tutta la vita, giuro Liam.
“Non ti facevo così romantico, Malik” disse ironicamente, senza staccarmi gli occhi di dosso.
Ridacchiai e risposi: “Si vede che ancora non sai tutto di me”. Non sapevi di quanto io sia perso per te, ad esempio.
La musica lenta cessò per diventare più movimentata, giusta per fare casino e non per stare abbracciati ad una persona. Mi staccai da lui e lo lasciai andare. Prima di interrompere il piacevolissimo contatto gli diedi un bacio sul naso. Mi guardò timidamente per poi andare nella sua camera a cambiarsi. Solo quando se ne andò dalla stanza mi resi conto del vuoto che aveva lasciato dietro di sé. Sentivo come se tra le mie braccia mancasse un qualcosa che prima c’era. I soli testimoni del fatto che lui era stato mio per qualche minuto erano i battiti furiosi del mio cuore e la gola arida. Rimasi lì, in mezzo alla stanza, impalato, guardandolo allontanarsi dalla mia vista. Non mi accorsi nemmeno che Louis aveva chiuso lo stereo e che mi aveva sussurrato nell’orecchio: “Andiamo fuori. Voglio parlarti”. Come richiamato sulla terra, scossi un attimo il capo e poi dissi al mio amico: “Ma…tu…Harry…stai con lui….”
“Non ti preoccupare di Harry. In questo momento il caso umano sei tu. Porta le sigarette”
“Ho qualcosa di meglio delle sigarette, Lou” affermai per mostrargli di sfuggita una bustina di plastica trasparente che conteneva erba.
Rise e mi spinse fuori dalla porta, verso il giardino. Ci sedemmo sulle scale di legno dell’entrata posteriore ed iniziai a preparare la canna. Quando ebbi terminato, gliela passai a Louis che la accese. Fece un tiro e disse: “Non c’è niente di meglio che confessarsi con qualche grammo di erba in corpo, eh?”
“Io non devo confessare proprio nulla.”
“Sei sicuro?” mi domandò passandomi lo spinello.
“Sai tutto ciò che c’è da sapere su quello che dirò stasera a Liam. Non credo che ci sia altro che tu non sappia già”. Cazzo, aveva fatto solo tre tiri e già il fumo gli era andato al cervello?
“Questo non è vero. Devi spiegarmi quella specie di ballo che avete fatto prima.”
“Oh, quello. Beh, volevo solo stargli vicino. Tutto qui.” Che tra l’altro era la verità: avevo sentito la necessità di accorciare le distanze tra il mio ed il suo meraviglioso corpo.
“E sai questo cos’è?” mi puntò il dito contro, come se mi stesse accusando di qualcosa. Scossi il capo, iniziando a temere che quell’erba era troppo forte per lui da reggere.
“Te lo dico io, Zayn. Amore, ecco cos’è. Tu ti sei innamorato di Liam Payne e lo ami come non hai mai fatto con nessuno in vita tua. Hai capito bene. Quando non riesci a fare a meno di stare vicino ad una persona; quello è amore.”
Risi, anche se avrei desiderato molto più piangere in quel momento. Ma cosa stava blaterando? Bè, Liam mi piaceva tantissimo, questo era assodato, ma non potevo ancora dire di essermi innamorato. Era assurdo.
“Lou, forse è meglio che tu non fumi più per adesso…” gli  intimai cercano di togliergli la canna dalle mani.
“Non rompere i coglioni, Malik” disse scostandomi il braccio. “Dimmi la verità. Ti ho visto come lo stringevi. Tu lo ami. Ammetti a te stesso che Zayn Malik, lo stronzo rubacuori, si è perdutamente innamorato del suo migliore amico!” esclamò alzando la voce acuta. Mille dubbi iniziarono ad assalirmi: e se avesse avuto ragione? Se davvero Liam rappresentava per me qualcosa di più che una cotta? Mi convinsi mentalmente che molto probabilmente avrei capito meglio di lì a poche ore. Ma forse lo avevo capito già da molto prima, solo che avevo troppa paura di dire a me stesso che era ora di riconoscere i miei sentimenti reali, quelli che mi facevano balzare il cuore in gola ogni volta che vedevo Liam parlare con un altro, che mi paralizzavano gli arti ogni volta che lui mi sfiorava, che mi liberavano stormi di farfalle nello stomaco ogni volta che mi sorrideva. Insomma, non sapevo se credere più alle parole di Louis o a me stesso.
Rimasi in silenzio, finchè lui non si alzò di scatto e disse: “pensaci bene Zayn” prima di rientrare in casa. Dovevo farlo davvero: ne andava della mia reputazione.
 
 
Niall:
Casa di Liam non mi era mai sembrata tanto piccola. C’erano tante di quelle persone che sembrava che neppure l’aria per respirare fosse abbastanza. Avevo perso tutti i miei amici: Louis e Harry erano scomparsi già da qualche ora e lo stesso avevano fatto anche Liam e Zayn. Pazienza. Avrei trovato qualcuno tra gli invitati e ci avrei scopato. Presi una birra e andai dal ragazzo che era venuto con Styles, Andy, che sembrava anche lui alquanto solo. Bene, era abbastanza adatto per una sveltina. Dovevo provarci. Etero o gay che era, me lo sarei fatto comunque. Si, era facile portarsi a letto un etero dopo un paio di birre. Era poggiato al muro con una sigaretta accesa in mano. Guardava il telefono ed era talmente concentrato da non accorgersi che la cenere stava finendo dritta sulle sue scarpe bianche immacolate.
“Attento o ti sporcherai le scarpe” gli dissi fingendo gentilezza e andandomi ad appoggiare con lui sulla parete.
Mi guardò un attimo e poi guardò la sigaretta. Ciccò per terra e rispose: “Grazie, amico.”
“Ti stai divertendo?” domandai, giusto per iniziare una conversazione.
Alzò le spalle e mise il telefono nella tasca. Poi mi si avvicinò e sussurrò: “Non tanto. Ci sono troppi etero per i miei gusti” mi guardò sorridendo e si allontanò un pochino. Perfetto, era gay: avrei risparmiato le birre per qualcun altro. Mi guardai intorno e notai che effettivamente c’erano solo o ragazze puttane o ragazzi etero che ci provavano come tanti cerebrolesi. “Hai ragione, Andy.  Sarebbe stato meglio per noi se fossimo stati come loro” ed indicai con la bottiglia di birra due energumeni dall’aria non molto intelligente che si barcamenavano in una conversazione con delle ragazze altrettanto stupide.
“Preferirei passare una vita di castità piuttosto che essere come quei scimmioni” sostenne Andy con un sorriso.
Risi. “Beh, credo che il sesso sia il mio passatempo preferito. Non so come tu non rabbrividisca solo a pronunciare quella bruttissima parola!”
“Quale?Castità?” chiese sorridendo. Annuii con un ghigno disgustato. Poi fece spallucce e disse con semplicità: “Sai com’è, non rabbrividisci più quando ci convivi per quasi diciannove anni.”
“Che vuol dire?”
“Sono vergine. Non ho mai fatto sesso” ammise.
Lo guardai, sorpreso. Possibile che lui non avesse mai scopato? Le opzioni erano due: o era una specie di mormone che predicava l’astinenza oppure…bè, oppure non lo so. Come era possibile? Ero inorridito e sconvolto. Per me, Niall Horan, erano le assurdità più grandi che avessi mai ascoltato.
“Oh, e come mai questa scelta?”. Non sapevo davvero cosa pensare: forse aveva fatto un voto a chissà quale santo.
“Non è una scelta: diciamo che non ho ancora trovato quello giusto” spiegò lui. Comunque me lo sarei portato a letto e non mi interessava se ero o no “quello giusto”: doveva farsi per forza andare bene l’irlandese che aveva di fronte.
 
Zayn:
Trascinai Liam nella stanza da letto dei genitori, che si era appena liberata. Lui non capiva ne’ sospettava nulla di quello che sarebbe successo. Il cuore mi stava balzando fuori dal petto e sentivo la testa girarmi: e tutto ciò non era dovuto all’alcol.
“Zayn, si può sapere cosa ci facciamo qui?” chiese con gli occhi sbarrati. Io mi stavo agitando come un nevrotico e lui stava fermo, vicino la porta chiusa a chiave alle sue spalle. Feci un sospiro profondo e poi gli dissi, con la voce spezzata per il nervosismo: “Lee, siediti.” Gli indicai il letto a due piazze e lui, come assecondandomi, si mise a sedere, incrociando le gambe. Di nuovo, un altro respiro. Forza Zayn: era arrivato il tuo momento. Magari dovevo approfittare di quel silenzio per preparare un discorso sensato. Niente, non mi venne in mente neppure una sillaba. Improvvisare. Si, quella era l’unica soluzione. Sedetti anche io di fronte a lui. Mi sentivo morire ad ogni suo battito di ciglia. Deglutii, per quanto l’enorme nodo alla gola che mi si era formato me lo permetteva. Aprii la bocca più volte per cercare di fare uscire qualche suono strozzato, ma nulla. Era come se tutta la mia sicurezza che avevo ritenuto essere mia compagna fedele mi avesse tradito, abbandonandomi nel momento in cui ne necessitavo davvero. Dopo vari tentativi di collegare un soggetto ad un verbo, decisi che le parole non mi avrebbero aiutato. E siccome non potevo dirgli cosa provavo per lui, glielo feci vedere, toccare.
Presi la sua mano calda e gliela portai sul mio petto, proprio nel punto preciso in cui il mio cuore stava battendo mille volte al secondo. Mi schiarii la voce e dissi: “Liam, senti il mio cuore come batte?”. Lui annuì e mi guardò curioso e accigliato. “Bene. Sono anni che fa così, da quando ti ho visto la prima volta. Se mi dirai che anche il tuo batte almeno la metà di quanto fa il mio ogni volta che mi vedi, allora mi faresti la persona più felice del mondo.”
 
Liam:
Se il suo cuore accelerava i battiti ad ogni respiro che faceva, il mio ne aveva appena persi almeno cento. Avevo la mano ancora immobile sul suo petto.
Non mi capacitavo. Non credevo a quello che avevo sentito. Zayn Malik, uno dei ragazzi più fighi che io avessi mai visto, diceva quelle parole meravigliose a me, Liam Payne, lo sfigato timido ragazzo che viveva a Camden. Lo scrutai, cercando di captare qualche cenno di scherzo in ciò che aveva sostenuto. Si, scherzava senza dubbio. O era fatto e ubriaco. Non poteva essere,no. Continuava a fissarmi con aria supplichevole, quasi come se io fossi il carnefice che doveva risparmiargli la vita.
“Zayn, è uno scherzo?” gli domandai con la voce tremante. Non ci capivo più un cazzo.
Lui continuò a guardarmi e poi scosse il capo.
“N…no, Liam. Non sono mai stato più serio. S…sei libero di non credermi o di non ricambiare, ma io dovevo dirtelo. Tu mi piaci, Liam Payne, mi piaci tantissimo. Mi piaci anche più dell’erba, delle sigarette, dei venerdì sera in discoteca, delle scopate senza sentimenti con gli sconosciuti, dei lunedì mattina trascorsi senza andare a scuola, del pollo di Nando’s…”
La tenerezza di quel ragazzo era immensa. Mi sentii il petto pervaso da una gioia mai provata in tutta la mia vita: era come se Natale e le vacanze estive fossero arrivati come mesi e mesi in anticipo. Sorrisi. Questa volta il mio sorriso era molto diverso: non era più il ghigno di circostanza che mi trovavo a fare a causa dell’imbarazzo, ma era di felicità e commozione. Si, Zayn Malik. Io ti credevo e solo in quel preciso istante capii di anche di ricambiare.
Spostai la mia mano verso la sua guancia e gliela accarezzai piano. La sua pelle sembrava ancora più bella e morbida. Socchiuse gli occhi interrompendo la lunga enumerazione delle cose che gli piacevano.
“Zay, shhhh. Sai cosa mi piacerebbe anche di più di tutte le cose che hai detto?”
“No, cosa?” chiese lui con un sorriso splendido, che gli illuminò le iridi scure.
“Che tu mi baciassi. Fallo adesso e non lasciare le mie labbra nemmeno per respirare.”
La stanza semi buia si riempì del suono della sua risata. Ora si spiegava quello che aveva fatto il pomeriggio, davanti lo stereo. Chissà da quand’era che aveva intenzione di parlarmi! E chissà perché non l’aveva mai fatto.
Mi si avvicinò, piano, con cautela, quasi come se temesse la mia fuga. Posò delicatamente la sua bocca semiaperta sulla mia: sembrava una farfalla che si appoggia su un fiore. Poi iniziò a fare entrare la lingua, così che avesse potuto sfiorare la mia. Il suo sapore era proprio come me l’ero immaginato: sapeva di tabacco, ma aveva anche delle note più dolci, come di zucchero. Forse aveva mangiato una caramella, oppure me lo ero solo immaginato. Fu un bacio delicato e lento, che terminò con un morso. Si, Zayn mi aveva dato un morso sul labbro inferiore. E non capii il perché, onestamente.
“Ahi! Perché l’hai fatto?” gli chiesi contrariato e dolorante.
Sorrise, mi ci posò un bacio e disse: “Perché così non dimenticherai un dettaglio importante…”
“Ovvero?”
“Che sei mio. Mi appartieni, Liam Payne.”
Lo abbracciai forte, troppo felice persino per sentire il dolore al labbro. Zayn aveva detto che ero suo. E sarei rimasto tale in eterno, se solo me lo avesse chiesto.
 
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Holaaaaaa!
Ecco che finalmente è arrivato il capitolo Ziam. Mi è uscito male, ma siate comprensive: sono ancora sotto shock per il video di One Way or another :Q_____
(no, vabbè, ma avete visto Niall nella doccia?!?!?! Troppo troppo troppo bello *___*)
Comunque, recensite e non siate timide belle :D
Volevo ringraziare tutte le anime pie che hanno recensito/messo tra le preferite/seguite/ ricordate la mia modesta ff. Vi amo <3
Baci ____hangover
  
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