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Autore: AlberoDiBanane    22/02/2013    5 recensioni
-Ciao, io sono Liam, quello "normale" della band.
-Menomale che ce n'è almeno uno!
Mi guardai intorno. Un ragazzo biondo se ne stava nascosto dietro a tutti, ma stranamente mi sfuggiva il suo nome...
–––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––
Aprii una delle cabine con le toilette.
Il dolore divenne talmente forte che persi l’equilibrio, cadendo in ginocchio.
–Basta...– sussurrai, con le lacrime agli occhi.
Genere: Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Niall Horan
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Un clacson.
–Sidney, muoviti! E’ arrivato Niall!– urlò Charlie.
–Sì, lo so, ho sentito!–
Finii di aggiustarmi i capelli, mandando qualche imprecazione agli orecchini che m’irritavano l’orecchio.
Eh, sì. Alla fine avevo accettato di andare a quella pallosissima serata.
Con Niall che non perdeva occasione per farmi gli occhi da cucciolo - che, tra l’altro, con i suoi occhi ha un doppio effetto - e Charlie che mi rompeva le palle ogni due minuti, non avevo resistito a lungo.
Così, appena avevo accettato, Charlie mi aveva presa sotto braccio e mi aveva trascinato per tutta Londra alla ricerca del vestito perfetto.
Niall era così felice che ci aveva messo a disposizione la sua carta di credito, o meglio, la carta di credito di Harry.
Credo cercasse di farsi perdonare...
Be’, dopo aver camminato per ben quattro ore per strada con buste piene di acquisti, avevo visto una vetrina di un negozio che mi attirava particolarmente.
Le pareti all’interno erano color panna, con dei decori che le facevano sembrare come spruzzate da una bomboletta.
Su queste, risaltavano i numerosi vestiti.
Ce n’erano di lunghi e corti, chiari e scuri, appariscenti e non.
Rimasi in quel negozio per tre quarti d’ora buoni, passando da un capo all’altro della stanza e provandomi ogni vestito che mi attirava.
Charlie insisteva per farmene comprare uno decisamente orrendo.
Era bianco, ma non quel bianco bello, un bianco... quasi vecchio.
Molto aderente e lungo fino alle caviglie.
Mi convinse a provarlo, ma a malapena riuscii a uscire dal camerino.
Era troppo stretto, e mi impediva qualsiasi movimento che non fosse un passo di dieci centimetri.
Poi, un vestito aveva catturato la mia attenzione.
Era color acquamarina. Lungo fino al ginocchio, senza spalline. Il busto era composto dall’intreccio di due fascia, mente dai fianchi in giù scendeva morbido.
Charlie non lo apprezzò subito, diceva che non era adatto ad una serata di gala.
Ma a me cosa importava?
Non dovevo fare bella figura, e non volevo neanche andarci, quindi era più logico comprare un vestito che mi piaceva che avrei potuto mettere in numerose occasioni.
E poi costava anche poco!
Sì, insomma, £192 non erano niente in confronto alla cifra stellare che aveva speso Char.
Per non parlare del vestito!
Blu, stretto e lungo fino a terra.
Io non avrei mai avuto il coraggio di indossare una cosa simile.
 
Rassegnata al prurito, tolsi gli orecchini, appoggiandoli sul lavabo del bagno.
Mi guardai allo specchio: il trucco era ok, i capelli pure, il vestito era una meraviglia.
Sì, ero decisamente ok.
Arrivai all’ingresso nelle mie comode ballerine, mentre Charlie rimaneva appoggiata allo stipite della porta, per evitare di cadere dai trampoli che aveva acquistato.
Scendemmo al piano terra, utilizzando ovviamente l’ascensore, e ci avviammo verso una macchina parcheggiata proprio di fronte a noi.
Dal lato del passeggero scese Liam, che, appena ci vide, fece un fischio di approvazione.
Da vero gentiluomo, ci aprì la portiera aiutandoci a salire.
Alla mia destra Charlie, alla sinistra, sfortunatamente, Zayn. E alla guida, ancora più sfortunatamente, mio cugino.
–Cerca di andare piano– dissi, guardandolo negli occhi attraverso lo specchietto retrovisore.
–Tranquilla cuginetta, so come si guida!–
–Infatti sei già stato fermato dalla polizia–
Sbuffo e spostò lo sguardo sulla strada.
–E gli altri?­– chiese Charlie, non vedendo il suo amato.
–Ci aspettano là­– le rispose Liam.
Vagai con lo sguardo finché non mi soffermai sulle scarpe di Zayn.
Scoppiai in una fragorosa risata.
–Oh, mio Dio! Ma che razza di scarpe ti sei messo?!– esclamai.
Char seguì il mio sguardo, nascondendo una risatina non appena vide l’obbrobrio che aveva indossato il ragazzo.
–Sono scarpe eleganti! Ma forse questo termine ti è sconosciuto– rispose indignato.
–Quelle eleganti? Zayn, quelle non stanno né in cielo né in terra! Sono troppo esilaranti!–
Le scarpe erano completamente diverse dal suo solito stile sportivo, ma non si avvicinavano neanche ad un paio elegante!
Erano bianche e nere, lucide, quasi laccate, e sembravano un misto tra delle scarpe da tiptap e delle scarpe da bowling.
 
Arrivammo al luogo della serata.
Era una grande sala unica. Le uniche porte che aveva erano quelle dei bagni e della cucina, dalla quale uscivano continuamente camerieri con vassoi pieni di drink e stuzzichini.
Mi sentii fuori luogo non appena varcai la soglia dell’entrata, e, stranamente, rimpiansi di non aver comprato il lungo vestito bianco.
Charlie, al contrario, sembrava perfettamente a proprio agio.
Vidi Harry e Niall avvicinarsi a noi.
–Wow, sei splendida!– disse questo, squadrandomi da capo a piedi.
Si fermò qualche secondo di troppo sulla scollatura, ma non gli diedi molto peso.
–Sei... sei molto bella– disse Harry.
Gli rivolsi un sorriso di cortesia, dopodiché mi avvicinai a Niall.
–Chi la organizza questa roba?– chiesi in un sussurro.
–Quel tipo laggiù– mi indicò con il capo un omaccione in tuxedo –E’ una serata di beneficenza. Dopo ci sarà un’asta e i soldi ricavati li manderanno ai bambini in Romania– disse.
–Beneficenza? Quelli non hanno mai visto né la Romania né i bambini! Si stanno solo facendo pubblicità– esclamai.
–Può darsi, ma a quei bimbi servono soldi, e quello di soldi ne ha a palate–
Sospirai.
–Ora, scusami, ma devo andare a far sentire la mia presenza a degli ometti gonfi di ego– disse, allontanandosi.
Ridacchiai e mi andai a sedere su uno dei pochi divanetti che, per mia fortuna, erano tutti liberi.
–Vuole, signorina?–
Alzai lo sguardo.
Un cameriere mi aveva messo davanti al naso un vassoio su cui campeggiavano dei bicchieri, di quello che dedussi fosse champagne.
–Mh... perché no?– dissi, afferrandone uno.
In fondo, alzare un po’ il gomito non mi avrebbe fatto male.
Dovevo stare attenta, ma era solo un bicchiere, giusto?
 
Mi misi una mano sugli occhi, per ripararli dalla luce intensa.
Tutto intorno a me girava vorticosamente, mentre le immagini mi apparivano sfocate.
Ok, forse avevo alzato un po’ troppo il gomito.
Sapevo che non dovevo farlo, il dottore me lo aveva vietato tassativamente, ma non era abbastanza lucida per pensare razionalmente...
Un leggero bruciore si fece sentire all’altezza dello stomaco.
Non ci badai molto, troppo occupata a mettere a fuoco ciò che mi stava intorno.
Poi aumento, sempre di più, fino a diventare vero e proprio dolore.
Improvvisamente, la ragione sembrò riacquistare potere sul mio corpo.
Mi alzai di scatto dai divanetti, rischiando di fare una rovinosa caduta.
Camminai velocemente verso i bagni, ritrovandomi a correre poco dopo.
Entrai, spalancando la porta, pregando Dio che non ci fosse nessuno.
Era deserto, e la musica classica di sottofondo giungeva ovattata.
Aprii una delle cabine con le toilette.
Il dolore divenne talmente forte che persi l’equilibrio, cadendo in ginocchio.
–Basta...– sussurrai, con le lacrime agli occhi.
 
Sporcai il wc, il vestito e le mie mani.
Mi sporcai della mia stessa anima.
La porta del bagno si spalancò.
Qualcuno doveva aver sentito i miei versi strazianti.
–C’è nessuno?– chiese una voce.
“Merda, Zayn...” pensai.
–Ehi? C’è nessu... Sidney?!– esclamò, bloccandosi davanti a me.
Lo guardai negli occhi, poi scoppiai a piangere disperatamente.
 
Non so per quanto piansi.
Un’ora, forse...
Zayn cercava di tranquillizzarmi, sussurrandomi all’orecchio che andava tutto bene.
Finalmente, mi calmai.
–Ehi– disse, asciugandomi le lacrime spaventato –Che ti succede?!–
Esitai un attimo.
–I-io ho una malattia, Zayn...–
 
 


SBADABUUUUUUUUUUUM
TAN TAN TAAAAAAAN

E finalmente zapete coza ha la mia piccola Sid!
Ok, non zapete ancora che malattia è, ma almeno zapete che è una malattia!
Zono ezattamente 1200 parole! Lunghino, vero?
Be’, zpero che con quezta rivelazione mi zia fatta perdonare per l’immenzo ritardo D:
Fatemi zapere che ne penzate!
Come al zolito grazie ai seguiti:

1Dforever97
Ariju
EleHoran97
Ely_7
fiore22
iomiconosco
jawaadxx
Jolly96
Just a Smile
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Martina
melania23
Merewen_
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OneDream_
Tata1995
_hopeful_
Ai preferiti:
Gy_Directioner01
Just a Smile
Karolina
KathrineJones
Merewen_
Moony_4
Nialls_smile
victoriaL
_Ale
_hopeful_
_trytobeperfect_
e ai ricordati:
Giu2ly
Merewen_
wengouwe
_hopeful_
E grazie ai recenzitori dello zcorzo capitolo:
Katprim
Moony_4
Nialls_smile

Le voztre recenzioni mi riempiono il cuore :’)
Be’, io mi dileguo.
Devo andare a deprimermi perché il mio idolo è a Roma e io zono qua... *zi nazconde il vizo per non far vedere che zta piangendo*


Ziao belezeeeeeeeeeee

P.s.: avete vizto il video i One Way Or Another? Asdfghjkl
E IL PEZZO DI NIALL ZOTTO LA DOCCIA CHE E’ FINITO ZU UN ZITO PORNO HAHAHAHAHAHAHAHAHAH mh zeczi irish boy.

P.p.s.: per chi ze lo ztezze chiedendo, il tuxedo è lo smoking! Vizto che ragazza colta zono?

Twitter: 
@Fumo_Meridiana

  
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