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Autore: ciambelle    23/02/2013    0 recensioni
Due ragazze, il sogno di andare in California e degli incontri che cambieranno la loro vita.
Sarà un'estate mozzafiato per loro.
Genere: Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Louis Tomlinson, Niall Horan, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 16.

Ormai la settimana a New York era passata e i ragazzi erano già sull’aereo per tornare a casa.
Erica era di nuovo spaventata dai suoi unicorni che avrebbero fatto precipitare l’aereo, così Harry le si sedette vicino e la fece tranquillizzare dicendole che gli unicorni avevano una vista fantastica e che quindi non avrebbero potuto sbattersi contro di loro e che erano bravissimi, quindi non li avrebbero attaccati.
Effettivamente facevano discorsi  MOLTO sensati, sìsì. Sensati come quelli dei bambini piccoli che non snno ancor parlare e fanno solo versi.
 
Francesca stava iniziando a sentire la mancanza delle sue care sigarette, ma doveva resistere. Non poteva far vincere Zayn. Non poteva, lei non perde MAI.
Pensate che ancora oggi si arrabbia con Erica per una vecchia storia. Da piccole stavano giocando a Lotti Carotti, a quanto dice Erica lei ha vinto, ma Francesca non lo accetta e diche che l’altra ha barato.
E non scherzo quando dicono che litigano, ce l’avrà per tutta la vita questa storia. Poverina, Erica magari aveva barato veramente, anche lei è messa male con la sportività.
-‘Fra, cos’è vuoi fumare?’- le chiese Zayn con tono provocatorio.
-‘Io? Pff. Non ci stavo neanche pensando. E tu Milk? Scommetto che ti fumeresti tutto il pacchetto insieme.’-
-‘e non avessimo fatto quella scommessa l’avrei anche fatto, ma IO NON PERDO.’- oh merda, anche lui era così competitivo. Finirà che smetteranno pur di non fumare prima dell’altro.
Il viaggio si prospettava lungo, così tutti si addormentarono.
 
-‘Ste.. Sei sveglia?’- era Niall che la chiamava.
-‘Sì, io non riesco a dormire su ‘ste cose. Possono essere comode quanto vuoi, ma non saranno mai come un letto.’- disse scherzando. In realtà stava pensando, stava pensando a loro due, a tutte le sue fan e al suo ritorno in Italia che non sarebbe stato molto lontano.
-‘Ti devo parlare.’-
-‘Dimmi.’- disse con un tono un po’ preoccupato. Quella frase le aveva sempre fatto impressione, poteva nascondere una cosa bella, o una terribile, non sapevi mai cosa aspettarti. Ma per le sue esperienze le cose che nascondeva erano più che terribili.
-‘Ascolta.. Tu mi piaci.. E quel bacio.. Cioè..’- era nervosissimo.
-‘Niall respira, siamo io e te qui. Tranquillo, di quello che vuoi dirmi dai.’- lo rassicurò sorridendogli.
-‘Tu.. Vuoi metterti con me? Io sto veramente bene quando sto con te..’-
-‘Sì, non sai da quanto aspettavo che me lo chiedessi.’- gli saltò in braccio e lo baciò.
Ce l’avevano fatta finalmente!
 
Erano arrivati all’aeroporto e tutti dormivano ancora, tranne i due ‘piccioncini’ che si continuavano a sbaciucchiare, allora svegliarono tutti, ma decisero di fare uno scherzo a Erica.
-‘ERICA! CAZZO AVEVI RAGIONE TU! GLI UNICORNI SONO VENUTI A  SBATTERE CONTRO IL VETRO! L’AEREO STA PRECIPITANDO!’- le urlarono alla ragazza. Lei si sveglio e iniziò ad agitarsi.
-‘Harry! Mi avevi detto che erano bravi e che vedevano bene! Stronzo, mi hai detto una bugia. Ora morirò.’-
-‘A me hanno sempre insegnato che erano bravi, scusa..’-
Tutti scoppiarono in una sonora risata perché tutti e due ci erano cascati, tutti e due. Come si dice, Dio li fa e poi li accoppia. (?)
-‘Ragazzi, stavamo scherzando. Siamo arrivati’- disse loro Louis continuando a ridere tra una parola e l’altra.
-‘Siete degli stronzi.’- rispose Erica dopo essersi calmata un po’.
Poverina, ma questo scherzo ci stava veramente. La cosa più strana è che anche Harry c’era cascato.
 
Erano passati un po’ di giorni da quando tutti erano ritornati a casa. Che poi ‘casa’, casa delle ragazze in realtà era Italia, quella dei ragazzi nel Regno unito, però quella stava diventando normalità per loro, sembrava quasi avessero trovato una nuova vita, e non dispiaceva a nessuno.
Gabriella non si fidava ancora di Josh, anche se moriva dalla voglia di parlarci di nuovo. Ma non poteva, lei era forte. Lei era Gabriella e non si sarebbe fatta mettere i piedi in testa da nessuno, nemmeno se quel nessuno fosse stato un ragazzo molto bello, simpatico e dolce. Non si sarebbe fatta prendere in giro di nuovo.
Josh invece continuava a pensare a un modo per farsi perdonare, per farla fidare nuovamente di lui. E gli venne subito una grande idea, se non avesse funzionato questo non ci sarebbe stato nulla al Mondo che poteva farle cambiare idea.
Fece uscire tutti spiegando il suo piano, solo ai ragazzi ovviamente perché le ragazze sicuramente non avrebbero acconsentito.
 
Gabriella era nella sua stanza, le ragazze l’avevano abbandonata a casa secondo lei. Mentre fissava il soffitto con le cuffie nelle orecchie sentì bussare alla porta, allora andò ad aprire, ma davanti alla porta non c’era nessuno, c’era sola una lettera.
Credeva di essere da sola a casa, infatti non capiva chi l’avesse messa lì.
 
‘Gabriella,
So che tu sei molo arrabbiata con me e lo capisco, ma voglio fare qualcosa per riconquistarti, per riconquistare la tua fiducia. Spero che questo sia un passo avanti.
Allora, ti ricordi la prima volta che ci siamo parlati quando sono venuto in Italia? Bene, stavamo facendo una caccia al tesoro, ora te ne propongo una io. Solo che questa volta non ci sarà una cena in pizzeria in premio, ma altro.
Spero tu accetterai, non so come convincerti sinceramente, spero solo di averti incuriosito. Sappiamo entrambi che tu quando sei curiosa vai fino in fondo.
Ti do il primo indizio: vai in un posto simile alla nostra prima festa insieme.

Josh’

 
Come aveva previsto Josh la ragazza accettò. Il posto simile era il giardino, si erano imbucati ad una festa in una casa enorme ed erano stati tutto il tempo nel giardino.
Andata lì trovo un cane di peluche con un bigliettino attaccato al collare.
 
‘Se sei arrivata qui significa che hai accettato, grazie Gabri
Assomiglia al tuo cane questo peluche vero? Comunque vai nella stanza dove il tuo caro cane mi ha lasciato un bellissimo ricordino sulla gamba.’
 

La ragazza scoppiò a ridere dopo averlo letto, quella era la miglior cosa che il suo cane poteva fare. Il cane aveva fiutato l’odore di bugie in lui sicuramente.
Comunque, il bellissimo ricordino gliel’aveva lasciato in cucina, forse anche perché Josh aveva fatto cadere dal balcone la ciotola col suo cibo.
 
In cucina trovò solo un biglietto. ‘Poteva mettermi del cioccolato visto che siamo in cucina.’ Pensò la ragazza.
 
‘So che ti aspettavi il cioccolato, ma era troppo ovvio mettertelo qua. Ora vai dove ci siamo visti per l’ultima volta in Italia… Mi mette ancora tristezza dirlo…’
 
‘Oh minchia ma è nella mia testa per sapere del cioccolato? E poi come fa a ricordarsi i particolari? Alle persone che prendono i n giro non interessano i particolari e a lui non interessa o sbaglio?..’
L’ultima volta che si erano visti era su un terrazzo, era inverno, faceva molto freddo. Stavano parlando di quando lui se ne sarebbe andato e di come avrebbero fatto a sentirsi. Beh certo, questo problema poi non si era posto visto che lui non rispondeva e non si faceva sentire.
Però quel giorno era stato veramente dolce, le aveva anche regalato la sua felpa preferita. Lei ce l’ha ancora, ma ormai è chiusa nell’armadio, mai più messa, mai più toccata.
Andò in tutti i balconi della casa, ovviamente con tutta la sfiga che aveva, il balcone giusto era l’ultimo in cui guardò.
Sta vota c’era il biglietto, il cioccolato e c’era  anche un portafoglio aperto con una foto dentro. Era una loro foto. Ce l’aveva anche lei quella, era una di quelle più belle, ed era il giorno più bello quello. Era il giorno in cui in Italia si erano messi assieme.. Lui l’aveva conservata tutto questo tempo? Perché? A lui non gliene importava di lei giusto?..
Non poteva neanche averla presa da qualche stupido Social Network, visto che nessuno l’aveva pubblicata, ce l’avevano solo lui e lei.
E col cioccolato c’aveva azzeccato, doveva per forza metterlo eh.
 
‘Bene, ora che hai il cioccolato credo che tu sia più contenta. Ti conosco Gabri, non ho dimenticato come sei fatta e soprattutto non ho dimenticato noi, visto?
Questo è l’ultimo bigliettino, so che è stata un po’ corta, ma l’ho preparata in poco tempo e poi non sapevo se tu avresti accettato.
Ti ricordi che siamo andati in vacanza in Toscana due settimane? Dove passavamo le giornate visto che ‘siamo degli sfigati che beccano le uniche due settimane di pioggia’?
E ricordati chi ha detto questa frase pupa.’

 
L’aveva detta lei, due anni fa. E si ricordava le sue parole, se le ricordava.
Senza pensarci un attimo andò nella piscina della casa dove trovò lui seduto su una sdraio con una chitarra in mano e lo sguardo perso nel vuoto.
Magari pensava che lei non aveva accettato, allora lei lo scosse dai suoi pensieri chiamandolo. Lui si alzò e senza dirle niente iniziò a suonare la chitarra e a cantarle una canzone.
La conosceva bene, gliel’aveva cantata anche quando stavano insieme e i ragazzi l’avevano messa anche in un loro album. Era Little Things. Lui sapeva che lei l’adorava, sapeva che tra tutte quella era una delle canzoni che le piacevano di più.
Gabriella rimase immobile, riuscì solo a posare per terra le cose che aveva raccolto con la caccia al tesoro.
-‘C-come hai fatto a ricordarti quelle cose, quei particolari così bene?’- chiese lei balbettando. Stranamente le parole non le uscivano dalla bocca.
-‘Perché non le ho mai dimenticate, mi importa di te, mi è sempre importato..’-
-‘Allora non dovevi scomparire. Non dovevi dire quelle cose a Liam. Non dovevi Josh..’-
-‘Lo so e ho fatto tutto questo per farmi perdonare, ti prego.. Io ci tengo a te..’-
-‘Non lo so.. Io non voglio sentirmi di nuovo presa in giro.. Ma..’-
-‘Ma? Continua su..’-
-‘Ma proviamoci.. Proviamo a uscire, proviamo a cominciare dall’inizio..’-
Dopo quelle prole lui la prese in braccio con un sorriso a trentadue denti. I due presi dall’entusiasmo iniziarono a girare (?) e perdendo l’equilibrio caddero in acqua. Iniziarono a ridere e a parlare di quanto mancava l’uno all’altro.
 
Dopo circa un ora le ragazze tornarono nella loro casa seguite dai ragazzi.
-‘Gabrii! Siamo a casa.’- urlò Caterina.
Lei scese mano nella mano con Josh e tutti li guardarono come si guardano due alieni.
-‘Ci dovete spiegare qualcosa ragazzi?’- chiesero le ragazze che ancora non avevano capito.
I due spiegarono a tutti la situazione con molta allegria e felicità, finalmente di nuovo insieme.
-‘Josh, sono felice per voi, però prova a farle qualcosa e te la vedi con noi.’- gli disse Cate, quella ragazze era tanto dolce quanto potente.
-‘Sì capo, non preoccuparti.’- rispose lui cherzando.


YEEEEEEEEEEEEAAAAAAAAAAAAHHHHHH!
Scusate per il disastroso ritardo, ma un po' non avevo ispirazione, un po' dovevo studiare, un po' i miei non mi davano il pc e alla fine non riuscivo mai a fare nulla :(
Spero veramente che vi piaccia.
Una recensione per il prossimo! Poi se ne fate anche più di una mi fa piacere :)
Ciao ragazzee:3
  
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