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Autore: Michelle92    24/02/2013    1 recensioni
E' la prima volta che scrivo su questo sito, spero di sfornare una bella Fan-Fiction e di farvi passare dei bei momenti mentre le leggerete! :)
"Non sono mai stata così tanto a mio agio in un posto e in un tempo che credevo fosse impossibile avere, finalmente ho trovato me stessa e la mia vita."
"Lo sguardo di Paul cadde nei miei occhi, e così mi persi nell'immensità dei suoi, qualcosa di speciale ci legò..qualcosa che sarebbe durata per molto tempo o forse per l'eternità"
"Non risposi e continuai a fumare la mia sigaretta, odiavo il mio problema, lo odiavo perché niente mi aveva mai reso così fragile e impotente di controllare i miei sentimenti…era arrivato all’improvviso e mi aveva sconvolto la vita. "
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-Vieni Paul- gli presi la mano e mi diressi con lui nella mia camera per andare a cercare qualcosa da vestire; Lui con lo sguardo ispezionava tutto intanto
-Il tuo appartamento è davvero molto carino, hai buon gusto-
-Grazie- e gli feci un sorriso; eravamo arrivati in camera e mi avvicinai all'armadio
-Vediamo un pò che posso mettere- Bofonchiai
-Waw, ma quanta roba hai? Penso che batti perfino me-
-Ahhh, quanta poca fantasia che avete- dissi sorridendo perchè ricordavo la notte che John era venuto a prendermi e aveva pensato le sue stesse cose
-Che avete? A chi altro ti riferisci dolcezza?- 
-John, ha detto la stessa tua medesima cosa!-
-John? e cosa ci faceva John in camera tua, scusa?- Il tono di Paul si fece spinoso e acido
-Ah non dirmi che sei geloso adesso? Comunque è stato qua perchè quando ieri notte siamo andati al disco pub lui è passato a prendermi a casa, ecco-
-Ah- non disse altro; intanto estrassi un paio di pantaloni in cotone a sigaretta e una camicia a maniche lunghe a quadretti azzurra
-Tesoro, ci sei?- dissi a Paul non sentendolo più
-Si si son qua- disse freddamente; Bè forse si era irrittato perchè John era stato in camera mia, così mi girai verso di lui che era seduto sul letto e  con fare ammiccante e mi poggiai sulle sue gambe
-Amore, tu sei l'unico...con John non c'è mai stato niente e mai ci sarà nulla, siamo solo doventati amici e visto che ancora il mio principe non si era fatto avanti è venuto lui a prendermi- e gli diedi un bacio malizioso
-Hai ragione, scusa sono stato paranoico..- Non gli feci finire la frase
-Ricordati, solo tu e per sempre ti amo- e gli diedi un altro bacio immenso che lui ricambiò con tutte le sue energie
-Anch'io ti amo, sarò tuo per sempre- e ricominciò a baciarmi
Mi alzai e feci per prendere la mia roba che avevo poggiato in una sedia ma mi sentì tirare indietro e all'improvviso mi ritrovai sdraiata sul letto tra le braccia di Paul
-Dai, devo cambiarmi così poi possiamo tornare a casa tua- Dissi fingendomi seria e arrabbiata
Mi diede un bacio e mi stese, sapeva esattamente i miei punti deboli...il mio punto più debole era proprio lui.



Dopo un'altra mezz'ora di coccole nel mio letto riuscì a divincolarmi a malincuore dalle braccia di Paul..
-Ti dispiace se mi cambio davanti a te?-
-Mi dispiace? Il problema è che non so come potrei reagire- mi fece l'occhiolino..
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Rebecca era un angelo, non avevo mai visto niente di più bello in vita mia; a parte il fatto che era bellissima, mi faceva star bene e mi rendeva felice solo sapere che esisteva realmente, non era un sogno come poteva sembrare ; quando ero con lei il mondo lo vedevo da un'altra prospettiva; nessuna persona mi aveva mai fatto quest'effetto e finalmente capivo cos'era l'amore...l'avevo sempre sbeffeggiato ma ora che l'avevo provato sapevo che cosa più stupenda non c'era; ero un altro ragazzo, sicuramente migliore di prima! E se prima avevo solo una ragione per vivere, ovvero la mia band, ora ne avevo ben due e non potevo fare a meno nè dell'una e nè dell'altra, non riuscivo ad immaginare un futuro senza di lei!
Si stava togliendo il vestito e nel frattempo io, come un imbecille la guardavo a bocca aperta come la prima volta che l'avevo vista, e più la guardavo più era perfetta...non riuscivo a staccarle lo sguardo di dosso..
-Ehi Mccartney, hai ancora molto da guardare?- Mi disse sbeffeggiando mentre si bottonava la camicetta
-Ehm, non è colpa mia se la mia ragazza è una meraviglia- mi erano uscite di bocca quelle parole tanto velocemente che mi sembravano scontate, ma ci pensai....l'avevo chiamata "la mia ragazza"; era uscito spontaneamente, come se lei fosse mia da sempre...la sensazione era quella ed era bellissima, mi emozionai per quello che avevo appena detto; Mi guardò con i suoi occhioni blu, erano sorpresi...
-E da quando in qua sono la tua ragazza?- mi chiese avvicinandosi a me e guardandomi intensamente; a momenti svenivo...ogni volta che si avvicinava così tanto a me il cuore batteva all'impazzata
-Da ieri notte, mettiamola così...sei d'accordo?- aspettai una risposta ma non esitò a buttarsi letteralmente sopra di me; incominciò a baciarmi, come solo lei sapeva fare...esprimeva tutto: amore, passione, attrazione, sensualità e dolcezza...Questo mix mi faceva andare su di giri e non mi faceva capire più niente; i baci si facevano sempre più intensi e lei si avvinghiò sopra di me...le sensazioni che stavo provando mi facevano andare fuori di testa così non vedendoci più presi l'iniziativa e cominciai a sbottonargli il reggiseno. Ieri notte era stata la notte più bella della mia vita ma lei non mi bastava vai ...così ricominciammo a fare l'amore. Io ero in paradiso.

Uscì dalla mia auto e andai ad aprire la portiera del passeggero da vero gentiluomo...con una così non potevo non esserlo!
-Eccoci arrivati my lady!- le presi la mano e l'aiutai a scendere...
Cominciai a frugare nelle mie tasche per cercare le chiavi di casa quando ad un certo punto sbucò fuori Martha...
-Speriamo non ne faccia una delle sue- bofonchiai tra me e me
Nel contempo mi girai verso Rebecca che se l'aveva data a gambe e si chiuse nella mia macchina...Mi avvicinai a lei
-Rebb, non ti fa niente è solo Martha-
-si ma io ho paura dei cani-
-dai vieni fuori, ti fidi di me?-
Timidamente Rebecca uscì dall'auto e osservava attentamente Martha che si stava nascondendo dietro le mie gambe
-Siete due timidone, non vedi?- dissi a Rebecca sorridendogli; lei si rasserenò
-Va bene, sembra tranquilla- e poi continuò -Ehi ciao Martha-avvicinandosi e accarezzandola
Anche Martha aveva superato la timidezza e leccò la mano di Rebecca che per un secondo fece una faccia disgustata ma poi riniziò a sorridere
-Bene, adesso che avete fatto amicizia possiamo entrare dentro?-
-Ehiiiiii ragazzi!!! Finalmente! Sono passato anche prima ma non c'era nessuno...mi fate entrare?-
-Ehi ciao John- urlai a squarciagola
-Ecco John, è come il prezzemolo...sempre in mezzo- mi disse Rebecca ridendosela
-Ahahaha, quanto hai ragione amore mio- le risposi dandole un pizziccotto nella guancia
-Ehi voi due, potete lasciare le smancerie a dopo? Qualcuno venga ad aprire!!!-
-Quanto sei pesante John- urlai...e iniziai a ridere con Rebecca
Andai verso il cancello e lo aprì...
-Oh finalmente- bofonchiò John
-Sono venuto per dirti che stasera andiamo in studio anche se è domenica, abbiamo tanto da fare e poco tempo- continuò John
Ero contento che ci fossero le prove e che dovessimo registrare ma allo stesso tempo volevo stare con Rebecca...
-Va bene John-
-Vieni verso le 7 allora- mi disse, e continuò-se vuoi puoi invitare anche la signorina qua presente- non ci pensai due volte...
-Rebecca, mi concederesti l'onore di venire con me in studio sta sera?-
I suoi occhi si illuminarono e mi abbracciò-certo amore, certo-
-quando siete mielosi- disse John sbeffeggiandoci
-Dai andiamo, John ti va di entrare?- Figuriamoci se non gli andava
-Che domande Mccartney-
Aprì la porta ed entrammo
-Rebecca dovrai prepare il pranzo per tre-
-non c'è problema- mi rispose sorridendo con i suoi bellissimi occhi

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Dopo il pranzo, che i due avevano gradito parecchio eravamo seduti nel salotto di Paul intenti a chiaccherare tutti e tre..
-Gli hai già fatto vedere i tuoi gioielli?- Disse John rivolgendosi a Paul
-No, veramente no-
-Ci credo, non avete avuto ancora tempo ...eravate troppo impegnati a....- disse John sghignazzando
Paul gli tappò immediatamente la bocca
-John, potresti evitare? Sei sempre il solito- e lo fulminò con lo sguardo. John era così, spontaneo...diceva quello che pensava e se c'era da fare una battuta la faceva...
-Bè perchè non glieli fai vedere?- disse John facendo finta di non aver mai pronunciato quelle parole che aveva appena detto
-Dai, andiamo di sotto allora- mi prese la mano e mi guidò verso una tromba di scale che scendeva in un piano sotterraneo, avevamo John dietro di noi
Eravamo giunti in uno grandissimo scantinato dove c'erano una moltitudine di strumenti musicali....vidi i suoi bassi, delle chittarre, un pianoforte e una batteria
-W-a-w- Furono le uniche parole che mi uscirono di bocca....quel posto era bellissimo, i loro strumenti erano bellissimi.
Paul prese un basso e iniziò a suonare qualcosa, John prese una chittarra acustica e si unì a loro...
Per la prima volta stavo vedendo Mccartney e Lennon suonare dal vivo....era una cosa stupenda, quando suonavano erano speciali; si vedeva nei loro occhi e nella loro espressione, erano in un altro mondo che per loro era come l'olimpo; io li osservavo estasiata a bocca aperta...erano uno spettacolo meraviglioso. Mi concentrai su cosa stavano suonando e cantando, perchè avevano iniziato a cantare.

I'm a loser
I'm a loser
And I'm not what I appear to be

Of all the love I have won or have lost
There is one love I should never have crossed
She was a girl in a million, my friend
I should have known she would win in the end

I'm a loser
And I lost someone who's near to me
I'm a loser
And I'm not what I appear to be

Although I laugh and I act like a clown
Beneath this mask I am wearing a frown
My tears are falling like rain from the sky
Is it for her or myself that I cry

I'm a loser
And I lost someone who's near to me
I'm a loser
And I'm not what I appear to be

What have I done to deserve such a fate
I realize I have left it too late
And so it's true, pride comes before a fall
I'm telling you so that you won't lose all

I'm a loser
And I lost someone who's near to me
I'm a loser
And I'm not what I appear to be


Stavano quindi cominciando a comporre canzoni per "Beatles For Sale" ed io avevo l'onore di assistere in diretta a questo pezzo di storia spettacolare.

  
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