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Autore: HisLovelyVoice    24/02/2013    1 recensioni
'Come è bella. Ma cosa sto dicendo? Lei non è bella. Lei è meravigliosa. È la ragazza più bella che abbia mai conosciuto. E ne ho conosciute molte. Perché non le piaccio? Molte ragazze della scuola mi vengono dietro. Perché lei, che mi interessa veramente, no?'
[...]
'Girati verso di me. Dimmi che mi ami, che non hai mai amato nessun altro come me, che vuoi stare con me per sempre.'
[...]
'Non so cosa in questi anni mi abbia trattenuto a baciarla. So solo che quel qualcosa non c'è più.'
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
Capitoli:
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Il primo mese di scuola passò velocissimo, ma successero molte cose interessanti.
Dan e Charlie si fidanzarono, stavano veramente bene insieme.
Greg dimenticò più o meno Holly e io e Micky diventammo migliori amici, anche se speravo in qualcosa di più.
I ragazzi fecero altre cover su youtube, come ad esempio Crawl. Non erano famosissimi, ma questo non importava.
Si divertivano facendo la cosa che amavano di più: cantare.
Ogni tanto qualche ragazza chiedeva loro di incontrarli e, con molta gioia, accettavano sempre.
Molto velocemente arrivò anche dicembre e con esso il freddo, ma anche il mio compleanno.
Avrei festeggiato i sedici anni il quattro dicembre.
Era una sensazione strana, perchè sarebbe stato uno dei pochi compleanni passati con mio padre.
Quell'anno il quatto veniva di domenica. Avrei trascorso la mattina con la mia famiglia, e la sera sarei andata a festeggiare con i miei compagni di classe, Dan e Micky in una pizzeria.
Come ogni anno, chiedevo ai miei genitori di non regalarmi niente, mi bastava la festa. Ma loro ignoravano sempre la mia richiesta.
Quell'anno mi regalarono un nuovo mp3, dato che quello che avevo si era rotto.
Ogni volta che ripenso a come si era rotto mi viene da ridere.
Infatti, da perfetta deficiente, lo avevo messo in lavatrice insieme ai miei pantaloni.
Quando la mattina del mio compleanno accesi il telefono, vidi quattro messaggi da parte dei miei migliori amici.
Charlie: auguri auguri auguri!!!! Finalmente sedici! Stai invecchiando! Hahahah. Ti voglio bene, lo sai. Ci vediamo oggi pomeriggio. Un bacio. Xxxxx
Greg: tanti auguri a te! Tanti auguri a te! Tanti auguri alla mia Brooke! E la torta a meeee! Hahahah Finalmente i tanto attesi sedici!! Ti voglio bene migliore amica! Però la torta la voglio veramente! ;) Xxxxx
Dan: e dopo una lunga attesa *rullo di tamburi*, finalmente sedici anni!! Auguroni!! Ora non ci assillerai più dicendo: voglio avere sedici anni, così mi sento piccola! Hahahah ti voglio bene! Xxxx
Micky: e finalmente i sedici anni sono arrivati!! Tantissimi auguri!! L'età inizia a farsi sentire!! Hahahah ;) ti voglio tanto bene, credo che ormai lo hai capito, ma tanto te lo ripeterò all'infinito. Non mi stancherò mai di dirlo. Xxxxx
Avevo i migliori amici più dolci del mondo, questo era poco ma sicuro.
Il pomeriggio, come previsto, venne a casa mia Charlie, per truccarmi. Diceva che se mi fossi truccata da sola avrei fatto un macello.
E aveva pienamente ragione.
Prima indossai il vestito che avevamo comprato qualche giorno prima insieme. ( http://www.alwaysglamour.com/wp-content/uploads/2012/12/Abito-Capodanno-2013-Motivi.jpg)
Poi, l’esperta del trucco iniziò, appunto, a truccarmi. Optò per un trucco molto leggero, matita nera, ombretto chiaro e un po’ di fard, sia perché non ero abituata a truccarmi, sia perché il trucco mi dava allergia.
La mia solita fortuna.
I capelli li lasciai sciolti sulle spalle.
Una volta finita di prepararmi, mi feci vedere dai miei genitori.
- tesoro, sei bellissima! - disse mio padre.
- sei la sorella più bella del mondo! - disse Lucas abbracciandomi.
- e io non conto più niente? - disse Charlie facendo la finta offesa. Scoppiammo tutti a ridere.
- bene, noi dobbiamo andare. -
- vi accompagno. - disse mio padre.
Arrivammo al locale in venti minuti. La sala era già pronta. C'era una grande pista da ballo con ai lati delle sedie e un lungo tavolo, dove c’era un buffet. In giro c'erano delle luci da discoteca e un apparecchio per mixare le canzoni.
Chiesi a Greg, Dan e Micky di venire un po' prima delle otto e mezza.
Quando arrivarono mi fecero tutti gli auguri.
Poi Dan andò con la sua Charlie a chiarire delle cose con il dj, e rimanemmo io, Micky e Greg nella sala da ballo.
- sei uno schianto Brooke! - disse Greg. Arrossii.
- grazie. -
- hey Micky, ci sei o ti sei incantato? Lo so che è bellissima, ma non esagerare! - lo guardai. Era immobile e mi fissava.
- emmm... si si, sono qui. Sei veramente bellissima. -
- grazie. -
- senti, prima che arrivano gli altri volevo darti il mio regalo. Cioè, una parte del regalo. - disse Micky.
Si avvicinò e mi chiese di chiudere gli occhi. Sentii le sue mani sfiorare il mio collo, mentre spostava delicatamente i miei capelli.
Quando riaprii gli occhi vidi che mi aveva messo una collana. Era color argento a forma di cuore.
- Micky, è bellissima! -
- sono felice che ti piaccia. - gli saltai al collo e per poco non cademmo a terra. A fatica mi staccai da lui. Guardai meglio la collana e vidi che era una di quelle che si apriva. Ho sempre adorato quel tipo di collane.
- grazie mille! - mi sorrise. ‘Eccolo lì, quel sorriso fantastico che fa venire i brividi. Quel sorriso che non lo lascia mai e che lo rende ancora più bello.’
- sono arrivati alcuni ragazzi. - i miei pensieri vennero interrotti da Charlie, che stava entrando nella stanza insieme a Dan.
- vengo subito. - mi diressi verso la sala principale iniziai ad accogliere i miei compagni.
Andammo subito a ballare. Il dj era molto bravo e fece molte canzoni.
Tra un ballo e l’altro venivo sommersa da amici che mi facevano gli auguri e con i quali parlavo un po’.
Era veramente una festa fantastica, non potevo desiderare di meglio.
Poi, tra gli ultimi balli, ci fu un lento. Mi si avvicinò Greg.
- signorina, mi concede questo ballo? -
- ma certo! - andammo al centro della pista e iniziammo a ballare. Misi  le braccia intorno al suo collo e appoggiai la testa sulla sua spalla. Lui mise le sue mani sui miei fianchi, mentre continuavamo a ballare.
- sei il mio migliore amico dalle medie. Sei la persona più simpatica e divertente che conosco. Riesci sempre a farmi tornare il buon umore con il tuo sorriso. Riesci a farmi ridere, quando non ho nemmeno la voglia di sorridere. Sei unico, sarai per sempre il mio migliore amico. Ti voglio tanto bene. -
- anche io ti voglio bene, sei fantastica e devi sapere che quel sorriso nasce quando ti vedo. Sappi che anche tu sarai sempre la mia migliore amica e che.... aia!! - senza accorgermene gli avevo pestato il piede. Mi portai una mano alla bocca e scoppiai a ridere.
- scusami! - ridevo, non riuscivo a fermarmi.
- ma che hai al posto dei piedi, del piombo? -
- mi dispiace. -
- non ti preoccupare, ora mi dispiace che non puoi più ballare. -
- pazienza. Comunque, ti conviene mettere del ghiaccio. -
- hai ragione, vado. - si allontanò zoppicando verso l'uscita, mentre io continuavo a ridere. Mi si avvicinò Micky.
- ma cosa gli è successo? -
- niente, stavamo ballando e gli ho pestato il piede. Credo che ora non ballerò più con nessuno, avranno tutti paura che gli pesti il piede, ne sono sicura. -
- io no. Ti va di ballare? Sempre che ti vada. - il battito del mio cuore aumentò pericolosamente.
- con molto piacere. - ci dirigemmo verso il centro della pista e incominciammo a ballare. Era molto bravo, sicuramente meglio di Greg, il quale riusciva a mala pena a camminare.
Avrei voluto ballare con lui tutta la serata e anche dopo. Stargli vicino, sentire i suoi respiri e il suo cuore che batteva.
Ma sfortunatamente quel ballo finì, e anche molto presto. Non perchè avessi pestato anche a lui il piede, sia chiaro, ma perchè finì la canzone.
Poco dopo iniziai ad aprire i regali.
Il primo che aprii fu quello di Dan, Charlie, Micky e Greg. Quando lo scartai non ci potevo credere: era una macchinetta fotografica. Ma non una qualunque, era una Nikon, precisamente quella che volevo da giugno. Poi aprii il regalo dei miei compagni che, in poche parole, mi rifecero il guardaroba.
La serata continuò un'altra mezz'ora, poi pian piano la gente cominciò a tornare a casa.
Alla fine rimasero solo Greg, Charlie, Dan e Micky.
- amore, vuoi che ti riaccompagno a casa? -
- magari, mi faresti un favore! -
- ma Charlie, ti possiamo accompagnare noi. - dovevo assolutamente parlarle.
- non ti preoccupare Brooke, è in buone mani. - 'grazie Dan, riesci sempre a rovinare i miei piani.' Fortunatamente Charlie capì cosa intendessi.
- non ti preoccupare amore, mi accompagna Brooke. Non voglio che allunghi la strada solo per accompagnarmi. -
- mmmm... Va bene. - ‘Grazie!’
- ora è meglio che vada anche io. - disse Micky.
- Dan, vieni un attimo fuori? - disse Charlie, trascinando il povero Dan fuori dalla porta. Io e Micky trattenemmo a stento una risata.
- come sono carini. -
- già. Grazie mille per la serata, mi sono trovato veramente molto bene. -
- grazie a te che sei venuto. -
- senti, ti devo dire una cosa. - mentre parlava guardava il pavimento.
- dimmi! - prese un respiro profondo.
- io… io mi sono innamorato di una ragazza. - il mio cuore perse un battito. Forse due. - non ci conosciamo da tantissimo, ma sono veramente innamorato di lei. Quando la vedo non capisco più niente, sono troppo incantato dalla sua bellezza. Lei è una ragazza speciale. Mi capisce come nessun altro, mi fa stare bene, mi fa sentire accettato. -
E così Micky si era innamorato. Sarei dovuta essere felice, invece no. Mi sentivo a pezzi.
- p-perché mi stai dicendo queste cose? -
- perché quella ragazza sei tu, Brooke. Mi sono innamorato di te. Non riesco a stare senza di te, ho bisogno di averti accanto. Ogni giorno mi innamoro sempre di più. Senza di te non so cosa fare, mi sento perso. Sei tutto ciò di cui ho bisogno. -
Lo abbracciai.
Non so quanto durò quell'abbraccio, forse secondi, forse minuti.
Sapevo solo che non mi volevo più staccare.
Volevo rimanere ad abbracciarlo ed ignorare il resto del mondo. Perché lui, il ragazzo di cui mi ero innamorata perdutamente, era innamorato di me.
Era una sensazione fantastica abbracciarlo forte e sentirsi abbracciare allo stesso modo.
Poi ci guardammo negli occhi. I suoi erano così belli, anche se di un comune marrone. Vedi che lui si stava avvicinando. Non esitai nemmeno un secondo. Mi avvicinai a mia volta, fino a quando le nostre labbra non si incontrarono.
Era il mio primo bacio e fu fantastico.
Sapere che era lui a baciarmi mi fece sentire al settimo cielo.
Quando ci staccammo sentivo di volerlo baciare ancora e ancora e ancora.
Gli sorrisi e lui fece lo stesso.
Lo riabbracciai.
- ora è meglio che vada. -
- va bene. Buonanotte. -
- buonanotte bellissima. - mi diede un bacio sulla guancia e uscì.
Ma dopo pochi secondi rientrò.
- oh, andiamo, ora che posso farlo perché mi trattengo? - all’inizio non capii. Poi mi si avvicinò e mi diede un bacio sulle labbra.
- ora posso andare veramente. Ci vediamo domani. - il giorno infatti prima lo avevo invitato a casa mia per pranzo.
- si, a domani. -
Quando se ne andò entrò Charlie.
- allora? - non riuscivo a dire una parola, sorridevo e basta. Allora Charlie iniziò ad urlare.
Probabilmente aveva capito tutto, o forse aveva origliato. Conoscendola era molto probabile la seconda. - come te lo ha chiesto? -
- parlando? - mi fulminò con lo sguardo, ma poi si sciolse in un sorriso. - come vuoi che me lo abbia chiesto? -
- non lo so, in qualche modo romantico. -
- senti, ne parliamo in macchina, va bene? -
- ma non ti vergogni di dirlo davanti a tuo padre? -
- no, per niente. Dopotutto, questo argomento era uscito anche all'ospedale. -
- e non pensi che possa essere geloso? Tipo i padri di quei film americani che dicono sempre 'io a quello gli spezzo le gambe'? - scoppiai a ridere.
- no, mio padre non è così. - non sapevo come avrebbe reagito, sapevo solo che volevo dirglielo.
In macchina raccontai ciò che era successo. Mio padre non sembrò geloso, fece solo qualche domanda su come fosse Micky.
- un giorno lo voglio conoscere questo Micky. -
- certo. Sono sicura che lo troverai adorabile, non puoi non farlo. -
- perchè? -
- perchè è così semplice, spontaneo, amabile e dolce. -
- sei proprio cotta. Ora non voglio più che ti lamenti quando parlo del mio Dan. Capito? -
- ma io non mi sono mai lamentata! -
- si certo, come no! Ma se passi tutto il tempo a sbuffare? - era vero. Ogni giorno me ne parlava e io tutte le volte sbuffavo o non l'ascoltavo direttamente. Ma lei non avrebbe mai scoperto che la ignoravo.
- lo sai che ti voglio bene, vero? -
- certo. Anche io te ne voglio. Ora devo scendere. Ancora tanti tanti auguri e grazie per il passaggio. -
- di niente. Ci vediamo domani. -
- certo. Buona notte signor Jonson. -
- buona notte Charlotte. -
Tornammo a casa in altri dieci minuti. Appena arrivata mia madre mi saltò addosso e come al solito sapevo già cosa voleva: vedere i regali.
Ma non poteva aspettare il giorno dopo?
Era rimasta fino alle due e mezza sveglia solo per quello.
Dopo averglieli fatti vedere, le dissi di Micky. Ci dicevamo sempre tutto, non nascondevamo mai niente. Odiavamo i segreti.
Dopodichè tornai molto lentamente in camera e mi buttai sul letto.
Ero veramente stanca, quasi non avevo la forza di cambiarmi.
Rimasi così dieci minuti allungata, mentre stringevo la collana.
 
 
 
 
Eccomi qui a ripubblicare questo capitolo :D
Quando avevo riletto quello che avevo pubblicato prima mi ero accorta che faceva veramente schifo u.u
Quindi l’ho riscritto.
Non sono ancora convintissima, ma sicuramente è meglio di quello di prima.
Lo so, non sono affatto brava con le descrizioni, sono sempre state il mio punto debole…
Spero che comunque il capitolo vi piaccia!
Se avete da dirmi qualcosa recensite, ve ne sarei molto grata.
Un bacio.
Giulia.
  
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