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Autore: Rue Meridian    10/09/2007    4 recensioni
Era una giornata cupa, la ricordo bene. Il cielo era grigio e minacciava pioggia. Era una giornata triste e non capivo il perché. Non mi accorsi delle barche che arrivarono in porto, ma mi accorsi degli uomini che ne erano scesi: come non notarli? Erano vestiti strani, troppo leggeri per quel freddo, con corte tuniche che gli arrivavano al ginocchio, le gambe nude, come le braccia. .... Anche i loro volti erano diversi dai nostri. La pelle scura abbronzata, gli occhi ed i capelli neri come la pece, così diversi da noi. .... Il giorno dopo, mi trovavo sull’isola di Lìtla Dìmun ed il maestro Cormac mi insegnò la prima lezione.
Genere: Romantico, Avventura, Guerra | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Aquarius Camus, Nuovo Personaggio, Scorpion Milo, Virgo Shaka
Note: OOC, What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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3. Decisione e sicurezza

Il sole si avvicinava alla sua fase di tramonto ed i suoi raggi arrossavano la scalinata delle Dodici Case.

La Silver Saint dello Squalo sostava immobile, appoggiata allo scrigno del suo cloth, fissando il pavimento marmoreo sotto i suoi piedi. Se avesse alzato lo sguardo avrebbe notato che la folla che si era avvicinata precedentemente era stata dispersa dal cavaliere dell’Aquila e dai due apprendisti che ora sostavano ad una quindicina di passi da lei. Dunya più isolata dai due fissava la straniera, mentre Marin teneva una lezione a voce bassa all’altro apprendista, un giovane dinoccolato, che pendeva dalle labbra della maestra.

Tuttavia la propria tempesta interiore prendeva tutta l’attenzione della ragazza: analizzava ciò che era successo, riflettendo sui luminosi cosmi dei Gold che aveva percepito. La cosa che l’aveva stranita era la nota di familiarità che aveva ad un certo punto percepito e che non riusciva a chiarirsi. Non riusciva a capire chi era ad emanare quel cosmo, poiché la presenza contemporanea dei vari Gold le aveva impedito di percepire le diverse sfumature, specie perché l’ostilità del cavaliere di Libra era tale da sovrastare tute le sue altre percezioni.

Sospirò, mentre alzava lo sguardo, tornando a prestare attenzione a ciò che la circondava: un cosmo dorato in avvicinamento indicava che un Gold stava uscendo dalla casa dell’Ariete.

Kanon, giunto sulla porta le fece cenno d’entrare, mentre segnalava a Marin ed agli altri di attendere. Riportando sulle spalle la custodia del cloth, ne approfittò per verificare: no, non era il cosmo del cavaliere di Gemini, non era il cosmo “incriminato”.

Entrando nella Casa notò come la discussione avesse solo aumentato, di fatto, le tensioni nell’aria e nascosta dalla maschera fece un sorriso amaro. Dedicò la sua intera attenzione alla Dea, che la guardava con un’espressione che voleva essere conciliante e disponibile, ignorando gli sguardi astiosi dei cavalieri di Libra e del Cancro.

- Cavaliere, il Gran Sacerdote mi ha riferito le tue richieste, ma molti dei Gold Saints qui presenti si oppongono alla tua richiesta, per motivi che credo ti siano noti. Ora io voglio sapere chi sei e cosa rispondi alle accuse che ti rivolgono- La voce della Dea risuonò musicale ed armoniosa nella Prima Casa.

La ragazza tacque, riflettendo, per qualche secondo, poi iniziò a parlare, con voce piatta, tanto da sembrar quasi annoiata: - Milady, per quanto riguarda la mia identità, desidererei esser conosciuta solamente come la Saint della costellazione del Pesce Australe. Il mio nome ha perso importanza, quando iniziai l’addestramento e divenni apprendista, tanto che l’ho dimenticato.- Consapevole che nessuno le avrebbe creduto continuò. – Sono stata addestrata sull’isola di Lìtla Dìmun, dell’arcipelago delle Faer Oer, dal mio maestro Cormac della costellazione del Cratere- Ignorò volutamente il sibilo del cavaliere di Libra (-Un altro traditore…-) e proseguì.

- Solamente due anni fa ottenni l’investitura a cavaliere, ed a questo riguardo vorrei chiarire alcuni dettagli.- La voce si fece di ghiaccio, mentre posava di fronte a sé, ben visibile a tutti, la custodia del suo cloth.

- Durante il mio addestramento il mio maestro ci parlò della storia di questo cloth, allora disperso, ed io presi allora la decisione di combattere per ottenerlo, per ottenere questo cloth e solo questo. Ciò che fecero i cavalieri che mi precedettero non ha alcuna importanza per me… Le loro azioni, qualunque furono non mi riguardano, né ho intenzione di chiedere perdono per azioni non mie… - Sottolineò la sua decisione con un gesto secco della mano, lasciando una breve pausa tra le sue parole.

- Ora milady, so che girano voci che questa armatura sia maledetta: io vi chiedo, può un cloth creato per difendere la Dea e da lei stessa consacrato alle stelle sue protettrici, agire contro Athena indipendentemente dalla volontà di chi lo porta?- La mano destra si posò sulla custodia.

- Io non lo credo e non credo che nessuno qui sia così stolto da pensarlo. Quanto all’accusa di esser un’assassina senza scrupoli, domando quanti cavalieri della Dea non abbiano ucciso, quando la battaglia non gli lasciava altra scelta… Sì ho ucciso, ma non per piacere personale, ma solo per difendermi: e questa è una colpa di cui non mi potete accusare.-

Tacque, consapevole che le sue parole poco effetto avrebbero avuto su chi aveva già deciso contro di lei, ma comunque speranzosa nella saggezza e nella giustizia della Dea. Un’inquietudine strana le stringeva il cuore: quel cosmo… lo sentiva presente, ma non riusciva ad intendere in chi bruciava in tal modo.

-Milady - Dohko di Libra s’era fatto avanti e si era rivolto alla Dea- La difesa di questa… di costei è ben costruita, ad arte oserei dire, ma la sua reticenza a rivelare la sua identità è oltremodo sospetta; quanto al fatto che non sia un’assassina non abbiamo alcuna prova a suo favore. Inoltre, milady, il suo maestro è un traditore che non ha mai voluto giurare fedeltà al Santuario!-

La ragazza non fiatò e rimase impassibile a guardar la Dea; solo un rapido contrarsi a pugno delle mani palesò la sua rabbia.

Lady Saori sospirò: la questione era ben complessa e qualsiasi decisione le avrebbe procurato non pochi contrasti. Tuttavia decidere a sfavore della Silver Saint le pareva profondamente ingiusto, ma le voci che giravano sul suo conto erano invero preoccupanti.

In effetti, su una cosa Dohko aveva ragione: non avevano alcuna prova a suo favore o contro di lei. Solo una cosa poteva mostrare il vero carattere di quella donna così impassibile: una prova, una prova abbastanza difficile da costringerla a rivelarsi, a rivelare le sue vere intenzioni.

- Ebbene, ho preso una decisione. Sono favorevole ad accettar la tua richiesta, cavaliere, ma ad una condizione.  Voglio verificare le tue capacità ed il tuo temperamento, specie durante lo scontro. Per tale motivo, domani, se ancora sarai sicura della tua decisione, ti scontrerai con un cavaliere da me scelto.-

Se la ragazza ne fosse sorpresa o meno nessuno lo capì, poiché la sua unica reazione fu un lieve annuire del capo; per il resto, tutti presenti rimasero sconcertati, ed ancora di più al sentire le successive parole della Dea della sapienza.

- Ti scontrerai all’Arena, un’ora prima che tramonti il sole, col custode della Sesta Casa, Shaka di Virgo.-

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Dunya camminava sbuffando palesemente tornando al suo alloggio al campo d’addestramento femminile.

Non è giusto! E questo a dimostrazione che non gli importa molto dell’apprendista più scarsa del Santuario! Mi fanno saltare un intero pomeriggio d’addestramento perché tanto “non è una gran perdita per te”…

Spero di poter far buona figura con Marin e magari imparare qualcosa, e invece no! Quella pensa solo ad insegnare ad Alphard, il suo nuovo allievo…Ed io? Picche!

Speravo almeno di godermi una scenetta tra i gold e sta tizia, ma la lady Kido non vuole scene di piazza! Ed io che mi rifacevo un po’ gli occhi!

Ed ora a dimostrazione di quanto possano tenere alla mia sopravvivenza mi dicono che devo ospitare la straniera pazzoide-assassina in casa mia! Fantastico! Tanto se questa mi ammazza mica è una gran perdita…

E poi è di una noia mortale! Non spiccica mezza parola neanche se costretta…E Marin se n’è andata per cavoli suoi perché ha di meglio da fare che badare allo scarto del Santuario…

Che cavolo!

-Il tuo cosmo è talmente depresso che viene voglia di gettarsi in un baratro…- La brunetta si voltò sorpresa, ammutolita dallo stupore: Allora sa parlare! Peccato lo faccia solo per prendermi per il fondoschiena… Crede che non abbia sentito il suo sarcasmo?

-Beh, meglio il mio cosmo depresso, che quello sputacchio che ti ritrovi!- Ringhiò, prima di realizzare che non era il caso di rivolgersi così ad una pazza psicopatica. Si portò una mano alla bocca, anche se il viso era coperto dalla maschera.

La straniera ridacchiò per un istante, sa anche ridere!, prima di parlare.

- Allora tu sei Dunya se non erro… e cosa hai fatto di male per meritarti di tenere in casa una “pazza assassina” la notte prima della sua esecuzione? –

Cavolo, questa gronda sarcasmo! Beh, non ha tutti i torti, l’hanno condannata a morte! Affrontare il cavaliere di Virgo… nessuno sano di mente lo farebbe… la cara Athena, dea della misericordia!

- Mph… non sono affari tuoi! Ed adesso muoviti che ce ne vuole ancora per il campo d’addestramento femminile.- Si voltò e proseguì per il sentiero buio, seguita dalla straniera che portava con se il suo cloth sulle spalle.

Dopo un po’ Dunya mugugnò, passandosi una mano nei corti capelli lisci: - E’ che sono l’apprendista più scarsa del Santuario… nonostante abbia già sedici anni, non c’è nessuno che mi voglia prendere come allieva… mi devo allenare da sola o coi gruppi… nessuno mi tiene per più di una settimana… dicono che dovrei mettermi il cuore in pace…-

- E tu lo fai?- La straniera le si era affiancata, ma continuava a guardare davanti a sé, osservando il luogo.

-Ovvio che no! Mica mi arrendo così facilmente io!-

-E allora perché non ti scelgono come allieva?-

Ma è scema?- Te l’ho detto: perché non sono capace! Vuoi che metta i manifesti o ti faccia un disegnino perché tu lo capisca?-

-Sei una sciocca. Le capacità ce l’hai altrimenti non ti prenderebbero con sé, ma se ti mollano dopo una settimana è perché sei te ad arrenderti.- Ma che diamine… che ne vuole sapere lei?

- Ti sbagli! Io non mi arrendo mai, capito? MAI!-

La straniera si fermò e si voltò a guardarla: - Bene, se le cose stanno così, me lo dimostrerai. Ti faccio una promessa: se supererò la prova di domani, ti allenerò io… Ci stai?- Le porse la mano destra e Dunya la fissò sbalordita.

Cosa diavolo sta farneticando? E ora che faccio? Oh, va bene, io accetto… Male che vada ho trovato un maestro… una pazza psicopatica, ma comunque una Silver Saint!

Strinse la mano con decisione e disse semplicemente: - Ok!-

Vedremo se poi mi reggerà per più di una settimana… Dunya scoppiò a ridere: - Dì un po’, hai deciso di prenderti questa patata bollente perché hai intenzione di fuggire stanotte o perché sai che morirai domani?-

- Nessuna delle due…  Io non fuggo e domani non morirà nessuno…-

- Vuoi dire che credi di poter battere Shaka? Ma allora sei veramente pazza! E’ il cavaliere più potente del Santuario, l’uomo più vicino ad Athena! Se quello apre gli occhi sei morta… capito? Polverizzata! E non ne ha neanche bisogno: gli altri sensi e la capacità di percepire il cosmo suppliscono alla mancanza della vista ed i suoi attacchi sono letali.- Il tono dell’apprendista era  diviso tra l’incredulo ed il preoccupato: sembrava che parlasse con una pazza.

- Non ho detto che lo batterò… anche se potrei- Dunya la guardò scettica – e fidati, non lo dico per vantarmi. Ho detto che domani non morirò né io, né il custode della Sesta Casa. La mia intenzione e dimostrare il mio valore, nient’altro.-

Erano ormai giunte alla casa di Dunya, - Beh, per lo meno sei sicura di te stessa… Entriamo va’… Domani sarà una giornata molto lunga.-

 

Ben ritrovati!.... Beh, dai un paio di colpi di scena decenti ci sono in questo capitoletto! O no?... Eddai... uno scontro con Shaka! Non vi attira l'idea? Non volete vedere in quanti nanosecondi muore la mia protagonista? O la volete viva?... Comunque la mia personaggia-spalla è venuta fuori! Dunya! Lei mi piace, ha un carattere molto più facile... e forse più piacevole... voi che dite? Ho tante cose in previsione per lei! Anche se di più per la mia protagonista senza nome!... l'avete notato?... ancora no-name.... chissà per quanto... mah! Comunque ho cercato di ricambiare la vista grafica... spero sia meglio...

Nonostante domani abbia lo scritto dell'esame di informatica ho deciso di aggiornare, anche perchè domani sono iperimpegnata e ci metterò un po' a riprendermi! Beh ragazzi, facciamo così:

TEST SULLA VOSTRA INTUIZIONE: Vi sfido! Vediamo se riuscite ad eguagliare la mia mente malata ed a capire la parentela che ho inserito in questa fic! Si dirà esplicitamente tra un paio di capitoli... Quindi avete poco tempo! Unico indizio: lega due personaggi di Kurumada alla mia personaggiA principale!

Se volete fate ipotesi anche su eventuali coppie... ma ancora non son del tutto certa!

Pensiamo ai vostri meravigliosi commentini!

Per Manila: Thanks! Beh, gli interrogativi son tanti!... Ma arriveran le risposte... pian piano! Direi che questa lunghezza soddisfa le mie e spero le vostre esigenze! Beh questo capitoletto ti ha stupita?

Per Gufo_Tave: Ho cercato di rimediare al problema dello scorrimento laterale...Spero di esserci riuscita... l'html non è il mio forte! Piaciuto lo squaletto? Beh devi vedere quanto lo apprezza Dunya! (Piccola anticipazione!)

Per Dafne: Dauko irritante? Naaaa... perchè dici questo? Secondo me è anche peggio! ^^ Comunque c'è chi fa figure peggiori!(Vedrai...) Effettivamente la costellazione del Pesce Australe non è esattamente la più famosa dell'universo... Ma è l'unica che potevo assimilare alla figura dello Squalo..Addirittura stupendo? Beh, son contenta ci sto mettendo l'anima..( invece di studiare!)... Spero che il gradimento almeno non diminuisca!

   
 
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