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Autore: SofyHoran    24/02/2013    0 recensioni
Un angelo entrò nella mia vita, quel lunedì mattina....
Genere: Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Niall Horan
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Chissà se troverò un senso alla mia vita. Un giorno.
Sono le sei e mezza di un lunedì mattina, il giorno in cui la maggior parte delle persone ha istinti suicidi e purtroppo, io sono una di quelle.  Devo solo cercare di pensare a qualcosa di bello, di divertente, uhm.. alla mia amica Sofia? ai miei idoli? Oppure al fatto che oggi mi interrogherà di scienze e io non ho nemmeno aperto il libro a causa del sonno improvviso che si è rivelato fatale, facendomi cadere in un vortice di luce bianca, per..diciamo, cinque ore?  Mi alzo sulle gambe malferme, avvicinando uno specchio alla mia faccia per vedere in che condizioni penose mi potrei ritrovare da un momento all’altro, come un alieno, oppure a un pirata con una benda sull’occhio sinistro. Meglio il pirata. Mi stropiccio gli occhi, ricordandomi solo sul momento che ieri sera non mi ero struccata e quindi adesso non sembravo a un pirata, ma meglio, un panda: ma non  di quelli teneri e coccolosi che si vedono nei documentari, no, quelli affamati e con una voglia repentina di prendere a ciabattate qualcuno. Anzi, a stivalate. Fisso costantemente un punto nel vuoto, che mi riempie il cuore di angoscia e nostalgia: nostalgia per tutte le cose belle passate che non torneranno più, e all’angoscia, perché non riesco a cogliere qualcosa di positivo nella mia umile esistenza. ‘Karla! La colazione!’ Le urla incombenti di mia mamma, mi fanno ritornare alla violenta realtà di una quattordicenne senza speranze. Cioè, io. Corro per le scale, curando ogni minimo movimento per non slogarmi nuovamente la caviglia e svegliarmi sotto la luce di una lampada a neon. Mi siedo, faccio colazione velocemente, ripentendo a me stessa di sembrare una persona normale, con amici normali e di non piangere per ogni minima sgridata o correzione che viene fatta sul mio conto; mordo il mio panino ripieno di nutella, quando una voce arriva alle mie orecchie come un fulmine in un temporale estivo.
‘AHAHAH forza Colin, muovi quel culo!’ Mi affaccio alla finestra, per controllare se qualcuno sia venuto a fare visita ai vicini, in questo triste e sconsolato quartiere.
‘Arrivo Niall!’ La sua voce mi fece sobbalzare, causando al mio cuore, un battito accelerato di dieci volte più lesto.
Con la mente offuscata  vado di sopra, buttando sul letto disfatto della mattina, tutti i vestiti che potessero essere attraenti e seducenti; opto per una camicetta azzurra pastello e un paio di jeans bianchi, che risaltano la mia figura snella. Insomma, sapevo di essere una ragazza piuttosto carina, con molte qualità ma anche con molti difetti, ma non mi sarebbe mai passato per la mente di poter piacere ad un ragazzo, figurarsi uno così carino. Il suo volto percorse la mia testa in un nano secondo, e cercai di catturarne più particolari possibili: biondo, occhi azzurri, alto, magro, con un forte accento irlandese.. diciamo che è il mio ragazzo ideale. Vestita e pettinata di tutto punto, prendo il mio zaino blu della jansport e mi fiondo di sotto ad aprire la porta e precipitarmi nel vialetto di casa per controllare ogni sua eventuale mossa. Ho sempre adorato assmoigliare a uno di quegli agenti di 007.
Un fischio mi fece voltare di scatto verso il gardino.
‘Ehi Colin, guarda che bella ragazza c’è qua!’ Con una faccia da ebete, sposto il mio sguardo a destra e a sinistra per trovare la via d’uscita, ma invano. Sono in trappola.
‘Ehi piccola, non mangiamo, sai?’ La sua bicicletta blu mare, come i suoi occhi, mi fecero tremare le gambe, le mani e le braccia. Oddio.
‘Ma guardati, stai tremando come una foglia’ Scese dalla bicicletta e scavalcò il cancelletto dell’ingresso per avvicinarsi sempre di più e toccarmi una guancia. Certo che..è un bel ragazzo.
‘Come ti chiami, bellezza?’ Capii immediatamente che quel tipo, Colin, stesse cercando di provocarmi e di mettermi a disagio, ma Niall, lui no,  non era così. Almeno credo.
‘K-Karla’ Forza Karla, proprio adesso devi iniziare a borbottare come un vecchietto?
‘Hai un proprio un bel nome, proprio come i tuoi occhi’ Che dolce. Anche i tuoi occhi sono così stup..
‘Che peccato, dobbiamo proprio andare, ma ti verremo a trovare, vero Colin?’
‘Ovviamente. Arrivederci splendore!’
‘Arrivederci, Karla’ Mi diede un veloce bacio sulla guancia e mi fece un occhiolino seducente al massimo, prima di girarsi verso il suo amico.
Ma quell’angelo..chi è veramente?
 
  
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