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Autore: xalwayshim    24/02/2013    5 recensioni
Terza FF sono agitatissima dfjasdkfhe c:
Ogni capitolo sarà ispirato ad una canzone di Take me Home, come ho già fatto per Up all Night.
Hope you like it xx
[MOMENTANEAMENTE SOSPESA.]
Genere: Song-fic | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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SCUSATEMI. SCUSATEMI. SCUSATEMI. SCUSATEMI. SCUSATEMI.
So che vi ho fatto aspettare una vita, ma questa volta ho una scusa più che plausibile(?)
E' una lunga storia, quindi, prima che io inizi, se siete persone che si annoiano facilmente, andate a leggere direttamente il capitolo.
Allora, so che magari non vi interessa molto, ma mi sentivo in dovere di darvi delle spiegazioni per la mia scomparsa. 
Per una volta non è colpa della mia ispirazione! Anzi, quella è una delle poche cose che non mi imancano di questo periodo.
Per dare un vero senso alla storia devo iniziare dal principio. 
Quando ho postato l'ultimo capitolo avevo detto che avrei aggiornato tardi, però non l'ho fatto per i motivi che credevo. 
Il giorno dopo aver postato, il 10 gennaio mi sembra(?), ho litigato con mia sorella e di conseguenza con mia madre. 
Mia madre si è arrabbiata parecchio con me, ha preso il mio pc e il mio iPhone e gli ha fatto fare un volo di almeno dieci metri, dopo di che me li ha 'sequestrati'. 
Ma indovinate un po'? La motivazione della mia assenza non è questa! 
Dopo due o tre ore, mia madre mi ha restituito tutto. Ma quando sono andata ad accendere il computer ho trovato un sorpresa poco piacevole. Il volo e l'atterraggio gli hanno rotto l'hard disk e l'hardware.
Il giorno dopo l'ho portato dal tecnico, che l'ha riparato in più o meno venti giorni, ma la nostra avventura non è terminata qui!
Perchè, indovinate un po', il pc ha perso tutta la memoria, compresi due capitoli di questa ff che non avevo ancora pubblicato e quattro capitoli di una ff nuova! Senza parlare di tutte le foto, i video e la mia tesina di terza media. 
Dopo un primo periodo di depressione pura, in cui riflettevo sul senso della vita (no, non è vero), mi sono detta che dovevo ricominciare a scrivere. Però i miei impegni non erano tanto d'accordo sul lasciarmi in pace. quinsi negli ultimi dieci giorni avrò scritto dieci righi al giorno, o meno.
Ecco conclusa la mia lunghissima storia(?) 
No, va be', apparte gli scherzi, vi ho spiegato la vera motivazione senza censurare neanche un secondo. Quindi vi chiedo umilmente perdono per questo periodo di assenza, cercheremo di rimediare! 
Grazie per chi non mi ha abbandonato e ha chiesto di me, incredibile, ma alcune di voi erano davvero preoccupate per me e per il capitolo hsjdgrhdsgjh mi sciolgo. 
Ah, e chiedo scusa ancora una volta alle persone da cui non sono passata, non avevo il pc e odio leggere dal telefono. 
... grazie mille a tutti.
P.S. tanto per cambiare, il capitolo fa schifo, però non vedevo l'ora di pubblicarlo, quindi.. xx


Baby you got me sick
I don’t know what I did
Need to take a break and figure it out
Got your voice in my head
Saying let’s just be friends
Can’t believe the words came out of your mouth

 

 
Harry’s POV
 
 
-E io, allora? Come dovrei starci, Leah? Cambi idea ogni due secondi, mi illudi che vada tutto bene e poi mi lasci senza spiegarmene veramente il motivo. Perché, Leah, non provare a darmela a bere, io lo so che non è per le mie fan o per Taylor. Tu hai solo paura. Non so di cosa, ma hai paura.-
Il tono di quelle parole. Troppo freddo, indifferente, come se non mi importasse nulla di lei, di me, di noi.
Sono stato quasi crudele ad averla trattata così, sapevo che avrebbe sofferto e quindi l’ho fatto. Quasi per vendetta, per farle capire come mi sentivo io in quel momento, e come mi sento io adesso.
Vuoto, perso, solo, senza di lei. E forse è l’ultima cosa quella che mi ferisce di più. Le altre mi permettono comunque di vivere. Posso vivere vuoto, perso, solo, ma non senza di lei. E’ questa la differenza.
-Leah, guardaci. E’ già successo tutto. Il nostro rapporto non è più come prima. Non mi hai ancora perso del tutto, ma ci stiamo allontanando sempre di più. E poi, non mi hai appena detto che stai soffrendo?-
Verità, verità, troppa verità. Quando vorrei solo che quella frase fosse una bugia, che non avesse niente di vero, e che il nostro rapporto fosse ancora come prima. Senza nulla di sbagliato.
-Rimaniamo amici per adesso- La solita, ovvia frase. La solita ovvia frase di cui non capirò mai il significato. Cosa vuol dire ‘’rimaniamo amici’’ ? Fare finta che tutto questo non sia mai accaduto? Fare finta che tra di noi non ci sia stato nulla? Fare finta di non amarci?
Si, come se fosse minimamente possibile.
-Sai cos’è la cosa più frustrante? Tu dici che stai soffrendo, ma come dovrei sentirmi io, quando vengo trattato così dalla donna che amo?-
Quelle parole che mi sono sfuggite di bocca, che avrei voluto fermare.
Non dovevo dirglielo così, non doveva succedere così. Non dovevo dirle per la prima volta che l’amo con tanta rabbia.
-Harry, amico, riprenditi. Non ne posso più di vederti così.- Liam interrompe il mio flusso di pensieri.
Alzo gli occhi al cielo e poggio la testa contro il muro.
-Liam ha ragione, Harry.- Louis si intromette avvicinandosi al tavolo e poggiandoci la sua tazza.
Chiudo le palpebre e sbuffo sonoramente.
Ma cosa pretendono da me? Perché continuano a fare così?
-Ti vogliamo bene, per questo lo facciamo- Louis risponde alla mia domanda silenziosa come se l’avesse sentita.
-Lo so, Louis, lo so.- apro gli occhi.
I due si lanciano un’occhiata preoccupata e poi ritornano a squadrarmi.
-Se vuoi parlar…-
-Liam, apprezzo il vostro sforzo, ma davvero non vedo a cosa servirebbe. Non potete fare niente. Nessuno può, neanche io.- lo interrompo con tono freddo.
Liam guarda di nuovo Louis con uno sguardo preoccupato.
-Non ci credo.-
-E invece è così, Lou. Non possiamo fare nulla.- alzo ancora il tono di voce.
-Perché?- mi giro nella direzione da cui mi è giunta la voce. Zayn è appoggiato allo stipite della porta e Niall gli è affianco.
-Perché non è un problema risolvibile.- rispondo ovvio.
-Ma se almeno tu ci dicessi di cosa si tratta…- Niall fa un passo avanti.
Abbasso la testa e affosso le mani nei capelli.
Sospiro e mi faccio coraggio. –Lei non vuole stare con me.- dico poi.
-Perché?- è Liam a chiedermelo.
-Per tanti motivi diversi. Dice di avere paura, di non riuscire ad accettare Taylor..-
-Possiamo occuparci noi di Taylor.- risponde Louis.
-Si, chiediamo a Michael di annullare il contratto.-
-No, Zayn, non è così semplice. E poi neanche quello può bastare. Il suo vero problema è che sono famoso..-
-E allora?- chiede Niall confuso.
-E allora niente privacy, giornalisti ovunque..- Louis mi precede. –Hai presente, no?-
Niall annuisce. –Si, ma cosa c’entra con il vostro rapporto?-
-Non lo so, è questo il problema.- rispondo.
-Bhè, comunque sia, noi possiamo aiutarti.- Zayn si avvicina al tavolo e si siede sulla sedia accanto a Liam.
-Si, se lei è la persona che ami…- fa per dire Louis.
-Ragazzi, rimanetene fuori. Nessuno può fare niente, tantomeno voi.- dico per poi alzarmi e lasciare la stanza.
 
 
Leah’s POV
 
-Oh mio Dio. Non è possibile.- urla quasi Holly in preda a quello che sembra un attacco d’asma.
-Ti dico di si.- rispondo ovvia.
-No, cioè. Tu. Harry. Sopra. L’altra notte. Oddio- lei continua con il suo discorso inconcludente mentre batte le mani e saltella per il mio salotto.
Sbuffo sonoramente e alzo gli occhi al cielo.
-Holly, basta. Così la metti sotto pressione.- Sam sembra capire il mio stato d’animo e mi appoggia.
Le lancio un’occhiata come per ringraziarla e lei ricambia.
-Si, ok. La smetto.- detto, fatto. Si siede accanto a me sul divano e  poggia la testa sulla mia spalla.
-Vuoi finire?- mi incoraggia poi Sam.
-Cosa?- chiedo confusa.
-Il racconto. Non ci hai ancora detto perché in questo momento lui non è qui.. con te-
Sbuffo ancora. –Perché no, Sam.- rispondo poi.
-No cosa?- ora è Holly a parlare, mentre poggia poco leggiadramente i piedi sul mio tavolino da salotto.
-Non può funzionare. Siamo troppo distanti, il suo mondo e il mio sono incompatibili.-
-Si, ma lo ami?- chiede Sam.
Annuisco, incapace di fare altro.
-E allora che vuol dire che non può funzionare? Tu lo ami, lui ti ha detto chiaramente che ti ama. Dov’è il problema?-
-E’ troppo complicato da spiegare, Sam.- Lei mi rivolge uno sguardo scettico. –Che c’è?- le domando.
-Complicato? Devo fare finta di crederci?- alza un sopracciglio.
-Magari.- sussurro prima di alzare gli occhi al cielo e poggiare la testa sul divano.
-Leah, parla.- Holly si intromette nella conversazione e mi punta lo sguardo contro.
Chiudo gli occhi, come se facendolo evitassi alle lacrime di scivolare giù.
-Ok, lasciamo perdere. Non vuoi dircelo.- Sam cerca di rassicurarmi cingendomi le spalle con le braccia. Io nascondo il viso nella sua spalla.
-Ho paura di perderlo.- mi lascio sfuggire.
-Lo sai che è impossibile.- Holly mi accarezza la schiena con fare consolatorio.
-Ma se tra di noi non andasse? Se iniziassimo una relazione e questa finisse male? Le cose non ritornerebbero mai come prima, e lo sapete.-
-Quindi non vuoi sta con lui perché…-
-Perché le conseguenze di una rottura sarebbero irreparabili, Holly.-
-Ma vi amate…- dice Holly.
-Non è mai servito a molto.-
Detto questo mi alzo dal divano e mi dirigo in camera mia chiudendo con forza la porta.
Il resto del mondo deve rimanerne fuori.
 
 
 

. . .

 

Oh tell me tell me tell me how to turn your love on

Harry’s POV
 
 
-… quindi ho optato per questo colore. Non è magnifico?- Taylor alza una mano a mezz’aria per mostrarmi il colore della pietra del suo nuovo anello.
-Il rosso?- domando, sforzandomi di rimanere concentrato sulla conversazione, e magari anche sulla guida, ed evitare altri pensieri. Lei annuisce impercettibilmente. – Carino.-
-No, non solo carino, perfetto. Veramente perfetto. Non avremo problemi a farlo passare per il tuo regalo di Natale, vedrai.- ora annuisco io, per evitare di aprire bocca.
-A proposito di Natale!- si sistema meglio sul sedile e unisce le mani sotto il mento. –Ieri ho prenotato le vacanze!- lascia cadere le mani e poi ricomincia – Verrai negli Stati Uniti con me. L’albergo in cui andremo è piccolo e si trova in un paese davvero minuscolo. Però, ovviamente, troveremo comunque il modo di non passare inosservati...-
Ovviamente.
-No, Taylor..- la interrompo e lei mi rivolge uno sguardo interrogativo. -  A Natale non posso allontanarmi.-
-Perché?- domanda lei.
-Il 24 è il compleanno di Lou, non posso non esserci.- dico semplicemente. Taylor corruga la fronte.
-Dovremmo litigare.- propone poi.
-Eh?- sono confuso.
-Dico per finta. E’ l’unico modo per giustificare la tua assenza…- poi si dilunga a spiegarmi le varie motivazioni che ha ipotizzato per la presunta lite. Tutte perfettamente plausibili. E’ incredibile come riesca a calcolare ogni particolare. D'altronde è più esperta di me, ha già finto altre relazioni. Quasi tutte quelle precedenti, e non so se sia un bene o un male. Da una parte è orribile che una persona finga una relazione, io per primo mi sento male a farlo, ma dall’altra è un bene che non sia veramente stata con tutti quei ragazzi.
Spingo leggermente sull’acceleratore per mettere fine al viaggio, e con lui la conversazione.
Non posso credere che io sia costretto ancora a fingere così. E’ stupido, e assolutamente autodistruttivo. Perciò non riesco a comprendere come le mie fans e quelle di Taylor possano preferire questo ad una storia vera.
Sono arrivato alla conclusione che, alla fine, non si sa mai veramente ciò che si vuole. E spesso questo porta all’accontentarsi, per risolvere questioni, per evitare di fare una vera scelta, o, come in questo caso, per far felici persone a cui si tiene.
-Harry? Ci sei?- Taylor mi da uno spintone sulla spalla, per farmi riprendere.
-Si, si. Dicevi?- provo a riprendere il controllo come ormai sono abituato a fare, a causa delle mie ‘’riflessioni’’ormai abitudinarie.
-Veramente non dicevo nulla. Solo che abbiamo superato casa tua di almeno seicento metri.-  indica la strada dietro di noi con un gesto della mano.
Giro velocemente l’auto e con un altro colpo del piede la riporto velocemente davanti casa mia.
Taylor scende immediatamente e si dirige verso casa, visto che ovviamente ha le chiavi, io mi trattengo a chiudere la portiera dell’auto con la chiave visto che Louis ha fatto finire il telecomando dritto nella zuppa di sua madre. Mai prestare l’auto a Louis. Neanche se deve solo andare a trovare sua madre.
-Harry?- una voce in lontananza urla il mio nome. –HARRY?- un’altra, diversa dalla precedente.
Sfilo la chiave dalla portiera e mi volto. Due ragazze più o meno della mia età mi si avvicinano correndo.
Una è alta e ha i capelli di un marrone chiaro, l’altra è mora e leggermente più bassa.
La mora velocizza il passo e mi raggiunge in pochi secondi. –Har..- si interrompe per via del fiatone e cerca di riprendere fiato aggrappandosi alla mia auto. Nel frattempo ci raggiunge anche l’altra.
-Harry Styles, giusto?-
-Si.- rispondo.
-Bene, ti abbiamo trovato.- la ragazza con i capelli chiari si lascia sfuggire un sospiro di sollievo.
Ok, la situazione si sta facendo strana.
-Sappiamo che sei confuso, ma dacci solo cinque minuti e poi scompariamo.- la mora  si aggiusta la giacca e cerca di ricomporsi.
-Io sono Sam e lei è Holly.- entrambe mi porgono la mano e io accetto prima una e poi l’altra.
-Harry, ma a quanto pare..-
-Già lo sappiamo.- mi interrompe Sam con un leggero sorriso. –Siamo qui per parlarti di una questione  piuttosto... privata.- continua, senza giri di parole.
Le faccio cenno di continuare.
-Siamo amiche di Leah.- dice semplicemente Holly.
-Ah..- sospiro. Ecco spiegato tutto. Ora che ci penso quella davanti a me deve essere la ‘’Sam’’ del messaggio.
-Siamo qui per capire cosa state combinando.-
-Scusa?-
-No, Harry, niente scuse.- dice, ironica. –Si può sapere a cosa pensi con quel tuo ‘’cervello’’ da maschietto?- Holly incrocia le braccia al petto e mi lancia un’occhiataccia.
-Non credo di capire a cosa ti stia riferendo.- cerco di mantenere un tono distaccato.
-No, qui siamo noi a non capire! Perché voi due siete così complicati?- Holly alza le mani al cielo.
-Si, ora smettila di aggredirlo.- Sam la zittisce sottovoce e poi ritorna a me. –Con i suoi modi poco cortesi, Holly voleva chiederti come mai avete chiuso.-
-Veramente non abbiamo mai ‘‘aperto’’- dico leggermente sarcastico.
-Ecco, capisci adesso quando diciamo che vorremmo capirci qualcosa?- dice Sam.
-Che è successo dopo l’altra sera? Perché vi siete lasciati?- Holly si intromette.
Il mio sguardo si fa confuso.
-Holly!- Sam da una gomitata all’amica e le rivolge un’occhiataccia. –Harry, non  devi dirci per forza tutto. Ti capiamo se non vuoi parlarne.- dice Sam. Holly sta per obbiettare, ma Sam la colpisce ancora con il gomito, prima che possa aprire bocca. –Però una cosa vorrei dirtela io, se permetti.- dice ancora. Fa un passo verso di me e abbassa il tono di voce –Non fartela scappare per delle cazzate.- enfatizza la parola.
-Non sono ‘’cazzate’’. Lei mi ha detto che vuole solo essere mia amica. Amica e basta.- cerco di giustificarmi.
Sam alza un sopracciglio e i suoi occhi verdi si illuminano –E tu vuoi crederci?- chiede. –Harry, so che non sono affari miei. Non ti conosco, ma conosco lei. E posso dire con certezza che il sorriso che ha stampato sulla faccia dopo essere stata con te, non le compare in nessuna altra occasione. Le voglio bene, e molto, e adoro vederla felice. Ma questo non può succedere se non è con te. Torna da lei.-
-Ma..-
-Pensaci.-





#ProudOfMe. xx
 
   
 
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