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Autore: Overlock    24/02/2013    2 recensioni
"Mi sono fatta usare come uno straccio" dissi scoppiando a piangere tra le sue braccia
"Piccola non ci pensare più, pensavo fosse cambiato, bastardo!"
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Liam Payne, Louis Tomlinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Quel capodanno mi fece stare meglio, in poco tempo erano successe tante, forse troppe cose, che mi avevano scosso, ma mia madre e i miei migliori amici erano la migliore medicina. Gli altri avevano accolto la famiglia Payne come se ci fosse stata da sempre e le cose non potevano andare meglio, erano tutti dolcissimi a parte Nicola, e non la biasimavo, lei era preoccupata per la sua migliore amica e io dovevo sopprimere quello che stavo incominciando a provare per Liam. Era strana come situazione, mi faceva stare bene, con lui accanto io mi sentivo completa, ma non potevo impedire a lui e Danielle di essere felici, cosa c’entravo io? Niente! Avevo fatto di tutto ma non potevo allontanarmi da lui, a parte che non ci riuscivo, e se poi mi avesse chiesto cosa c’era che non andava? Sarei andata sicuramente nel pallone e gli avrei detto la verità e io non potevo, non volevo. A farmi distrarre dal tutti questi pensieri? Il mio sogno.

Mi ero svegliata presto quel 3 gennaio, più che presto non avevo proprio dormito, ero più che euforica, già avevo chiamato Niall per metterci d’accordo, saremmo dovuti andare la prestissimo sennò col cavolo che riuscivamo a metterci in un posto dove vedevamo, fortunatamente anche lui non stava nella pelle quindi era già sveglio
“Da quant’è che sei sveglio?” gli chiesi mentre mi mettevo qualcosa di comodo visto che sarei stata in piedi per tanto tempo
“Dalle 6, circa, non sono neanche riuscito a dormire bene” risi
“Allora non sono l’unica” scoppiò a ridere anche lui
“A che ora ci vediamo?” mi chiese
“Puoi anche venire ora da me, ci prepariamo qualche panino e poi andiamo all’arena” sentii un tonfo e Niall mugugnare qualcosa
“Che è successo?” gli domandai
“Sono caduto mentre che mi stavo mettendo i jeans” scoppiai a ridere
“Smettila” mi ripeteva
“Mel smettila, mi fa male il culo” dalla mia bocca non usciva neanche un rumore, troppo occupata a ridere, dopo un po’ mi calmai
“Okay okay ho finito” sospirò
“Eh grazie” sorrisi
“Vieni qua, facciamo anche colazione insieme ok?”
“Va bene, sto venendo” attaccò. Scesi giù a preparare qualcosa mentre canticchiavo Never let you go
“Eccitata?” chiese mia madre sorridendo
“Di più, sto morendo mà” le risposi saltellando come una bambina
“Dio non ci credo, dopo 3 anni, non ci posso credere mamma” mi abbracciò
“Sono felice per te piccola. Come siete organizzati tu e Niall?”
“Sta venendo qui, facciamo colazione e poi ci incamminiamo verso l’arena” lei annuì
“State attenti eh,e chiamami quando sei arrivata va bene?”
“Si, mamma tranquilla” mi sorrise
“Vado a lavoro, se ci riesco torno sta sera con il primo volo che c’è ok?” annuii
“Ciao mamma” l’abbracciai e uscì di casa. Preparai qualche panino con la nutella e poi tre panini per oggi, diedii croccantini alla piccola Miley e la svegliai per farla mangiare, finalmente suonarono
“Ci hai messo trent’anni Horan” mi fece la linguaccia
“Dovevo passare da Summer un attimo” sorrisi
“Ahww” diventò rosso dall’imbarazzo
“Okay non ti chiedo niente tranquillo, mangiamo che ho fame” andammo in cucina a mangiare mentre parlavamo un po’ di quello che avremmo fatto, del fatto che dovevamo stare vicini, lui prese in braccio Miley che gli si era seduta sulla scarpa
“Tu non ti muovi da vicino a me capito? Mi devi stare appiccicata” alzai un sopracciglio mentre che lui l’accarezzava
“Sei tu quello bello qua Nialler, le ragazze ti sbaveranno dietro quindi tu sta’ appiccicato a me ok?” rise
“Ci stiamo appiccicati ok?” ridemmo
“Quanti panini ti sei portato?” gli chiesi
“Boh dovrebbero essere 10” sospirai, come il suo solito
“10? Davvero? Non sono pochi?” dissi ironica
“Gne, tu quanti te ne porti?”
“Tre” alzò le sopracciglia
“Ma non sono tanti?” fece il mio stesso verso
“Sta zitto Horan” dissi dandogli un pugno giocoso, suonarono, io e Niall ci guardammo incuriositi e io andai ad aprire e con mia grande sorpresa c’era Liam davanti a me sorridente, il mio cuore fece un triplo salto mortale, prima o poi quel sorriso mi avrebbe uccisa
“Liam” dissi, cercando di sembrare più tranquilla possibile
“Ehi Mel” lo guardai confusa non sapendo che ci facesse qui, lui cadde dalle nuvole
“Ah si, volevo dare a te e a Niall questi” mi mise davanti due cappelli NY uno viola e uno blu
“Oh mio dio, Liam” lo abbracciai
“Niaaaall” lo chiamai, lui arrivò e guardo Liam
“Liam” disse abbracciandolo, io gli diedi il capello
“Sono per noi, da Liam” guardai Payne e gli sorrisi
“Grazie amico” gli disse il biondo abbracciando il moro, lo abbracciai anche io
“Grazie Leeyum” mi strinse
“Piccola Mel” il mio corpo si percosse di brividi, non poteva continuare così, mi avrebbe sicuramente uccisa, ci staccammo
“Vado da Danielle..” il mio cuore si spezzò in due per la milionesima volta, solo a sentire, a immaginare loro insieme
“Mi chiami appena esci dal concerto?” mi chiese, cercai di sorridere
“Certo” mi diede un bacio sulla guancia, salutò Niall e se ne andò, mi girai a guardare Niall che mi guardava investigativo
“Tu non me la racconti giusta?” sbarrai un po’ gli occhi allarmata
“In che senso?” cercai di rimanere tranquilla
“C’è qualcosa che mi nascondi” sospirai
“No tranquillo” gli sorrisi. Prendemmo tutte le cose e uscimmo di casa
“Non vedo l’ora di arrivare” gli dissi salendo sulla metropolitana, sorrise
“Anche io.” .Appena arrivammo corremmo subito davanti l’arena e ci mettemmo in fila, fortunatamente non c’era poi tanta gente
“Okay non c’è quasi nessuno” mi sedetti a terra. Fortunatamente c’eravamo portati qualcosa con cui passarci il tempo
“Che ore sono?” gli chiesi
“Le 13, mangiamo?” annuii, prendemmo le cose da bere e mangiare e incominciammo il nostro pranzo
“S-scusate” sentii sussurrare, mi girai, c’era una bambina di 10 anni massimo con una ragazza di, credo, 14 anni al fianco
“Dimmi piccola” le dissi
“Ho tanta fame, sono qua con mia sorella, ci siamo dimenticate sia i soldi che le cose da mangiare..”
“Potreste darle qualcosa? Io posso anche resistere” disse la più grande, Niall mugugnò disapprovando
“Tenete, mangiate tutte e due” mi stupì Niall che diede loro 4 panini, le ragazze ci sorrisero e se ne andarono, mi girai verso di lui, lui mi sorrise, non aveva mai dato il suo cibo a nessuno
“Sei fantastico” gli dissi abbracciandolo. Aspettammo ancora 5-6 ore, fortunatamente si stava bene anche se era gennaio, poi aprirono le porte, incominciava la  sfida
“Corri più veloce che puoi” ci dicemmo io e Niall, sorridemmo e incominciammo a correre tenendoci per mano per evitare di dividerci. Riuscimmo ad essere in una delle prime file e il palco si vedeva benissimo
“Mi sento male” dissi al biondo che era affannato come me, bevemmo un po’ d’acqua e poi ci calmammo
“E se svengo appena lo vedo?” lui rise
“Ci sono io” lo abbracciai. Quando incominciammo a fare il conto alla rovescia il mio cuore voleva scoppiare, finalmente lo avrei visto, era tutto quello che volevo. Durante il concerto non riuscivo a non fare altro che guardarlo, a un certo punto finita as long as you love me guardò nella mia direzione
“I love you” gli gridai, lui mi sorrise e mi disse muovendo solo le labbra “i love you too baby” con l’occhiolino, sbarrai gli occhi girandomi verso Niall
“Mi ha detto che mi ama Niall mi ha detto che mi ama” lo abbracciai urlando e piangendo, lui rise e mi strinse, mi rigirai verso Justin che fece il cuore con le mani e come sempre tutta l’arena lo copiò, era una sensazione bellissima stare in mezza a tutte quelle persone che ti capiscono
. Appena finì il concerto, aspettammo che tutte le persone avanti a noi uscimmo per evitare di stare in mezzo alla confusione
“Il giorno più bello della mia vita!” esclamai guardando ancora il palco
“Aspetta Dan, mi sono dimenticato il cappello sul palco” riconobbi quella voce che si avvicinava sempre di più al palco, appena lo vidi sgranai gli occhi e mi portai una mano alla bocca, io mi girai verso di Niall che aveva la mia stessa espressione ma ci rigirammo subito verso Justin che si sentì osservato
“Che ci fate ancora qui?” ci chiese Justin prendendo il cappello, mettendolo e sedendosi con le gambe a penzoloni fuori dal palco, ci avvicinammo mentre che io tremavo come una foglia, Niall mi accarezzò la schiena cercando di farmi calmare, appena me lo ritrovai davanti scoppiai a piangere
“Ehi, non piangere” mi sussurrò scendendo dal palco e venendomi vicino, averlo a quella distanza, quando mi tocco sussultai, non ci potevo credere averlo così vicino, mi veniva voglia di saltargli addosso di dirgli frasi anche senza senso, di sfogarmi, ma me ne stetti li a piangere davanti a lui
“Calmati” mi sussurrò asciugandomi le lacrime sorridendo
“H-ho te davanti..non ce la faccio” mi buttai tra le sue braccia stringendolo
“Non piangere per favore” mi supplicò sentendo i miei singhiozzi
“Sei tutto quello che ho mai sognato..questo momento..è tutto quello che ho mai sognato..ti amo Justin” ci staccammo e lui sorrise a quelle parole, si tolse il cappello, me lo firmò di dentro e lo mise sopra all’altro cappello che avevo in testa
“Tieni” lo guardai scioccata e lo riabbracciai, mi sentivo il cuore scoppiare, non riuscivo più a trattenere tutta quell’emozione, piangevo piangevo e piangevo, non riuscivo neanche più a parlare
“Grazie, grazie di tutto” dissi tra i singhiozzi, lui sorrise, ci girammo verso Niall che gli scendevano i lacrimoni
“Aww cucciolo” lo abbracciai asciugandogli le lacrime
“State insieme!?” ci chiese, noi ci guardammo per poi scoppiare a ridere
“Nono, lei è la mia migliore amica” lui sorrise
“Allora tienitela stretta, è speciale” arrossii a quelle parole. Justin firmò il cappello NY di Niall e poi ci salutammo
“Ciao Justin” dicemmo io e il biondo
“Ciao ragazzi, ah come vi chiamate?”
“Melanie”
“Niall”
“Ciao ragazzi, non vi dimenticherò” quasi svenni a quelle parole, lo salutai con la mano e poi mano nella mano con Niall ci incamminammo verso l’uscita
“Che ore sono?” chiesi a Niall uscendo fuori, si congelava
“Le 10” guardai il cellulare
“Oh porca troia, 15 chiamate perse da mia madre” la chiamai subito
“Mamma scusami scusami”
“Mi hai fatta preoccupare Melanie!” sospirai
“Lo so scusami, ma capiscimi” lei sospirò
“Va bene, dove sei?”
“Sono appena uscita dal concerto, non ti immagini cos’è successo, ho parlato con Justin mamma” le dissi facendo cadere altre lacrime, lei rise
“Ahahaha piccola mia, non riesco a tornare sta sera, ci vediamo domani”
“Ciao mamma” attaccai
“Ti accompagno a casa ok?” annuii. Facemmo tutto il tragitto e arrivammo a casa mia
“Sicuro che non vuoi rimanere a dormire?” scosse la testa
“Non voglio lasciare sola mia mamma” annuii
“Appena arrivi a casa mi mandi un messaggio? Per favore” sorrise
“Certo” mi abbracciò
“E’ stato bellissimo oggi, se non ci fossi stato tu, non saprei cosa avrei fatto” mi strinse
“Anche per me è stato uno dei giorni più belli della mia vita” gli diedi un bacio sulla guancia e andò via. Mi rilassai un attimo sul divano, poi andai a vedere come stava Miley e me la portai in camera, dopo mi ricordai di chiamare Liam
“Ehi” rispose
“Com’è andata?” mi chiese, gli raccontai tutto per filo e per segno
“E’ stato il giorno più bello della mia vita” lui rise
“Ci credo” sentii il telefono fare segno che era arrivato un messaggio
“Aspetta un attimo Lì” aprii il messaggio
Da: Nialler **
* Sono arrivato :) buonanotte Mel, ci sentiamo domani ok? Ti voglio bene * sorrisi e gli risposi dandogli la buonanotte
“Liam”
“Mh?” mi mancava
“Dormi da me? Sono sola”
“Certo, dammi 5 minuti e sono da te” attaccò, io andai a farmi una doccia. Giusto in tempo riuscii a mettermi il pigiama e andai ad aprire
“Leeyum” lo abbracciai e andammo in salotto e incominciammo a guardare la tv, misi la testa sul suo petto
“Sei stanca?” mi chiese accarezzandomi i capelli
“un po’” mugugnai, rise
“Andiamo a letto” mi fece alzare e mi portò a mo di sposa fino in camera mia mentre ridevamo e io mi accoccolavo tra le sue possenti braccia, appena mi lasciò sul letto lo guardai sedersi vicino a me e poi abbassò lo sguardo
“Che c’è che non va?” mi guardò
“Ho..” si torturò le mani e io lo guardai avvicinarsi, ci guardammo negli occhi
“Io..” cercò ancora di dire, era a un centimetro da me, allontanai io la distanza tra di noi, gli misi una mano dietro il collo spingendolo verso di me, socchiusi le labbra facendo incontrare le nostre lingue e sorrisi staccandomi dopo un po’, ci guardammo senza sapere cosa dire, cercai di sorridere ma lui mi guardò serio
“Scusa” gli dissi, ero sempre io a scusarmi quando era lui che mi tentava, lui non disse niente, mi ribaciò mettendomi sopra di lui, accarezzò i miei fianchi finché non mi staccai
“Liam” mi riavvicinò ma mi allontanai
“Hai litigato con Danielle!” mi guardò sorpreso
“Non è vero?” abbassò lo sguardo, sospirai delusa
“Preferisco stare sola, puoi andare per favore” gli chiesi indicando la porta
“No, fammi spiegare..” mi pregò
“Che cosa?” gli chiesi curiosa
“E’ che..” sbuffò
“Ho capito Liam, tranquillo, io ti starò sempre accanto su questo puoi esserne sicuro, e ti consolerò, ma non in quel modo, io non sono usa e getta!” mi guardò dispiaciuto
“Scusami, scusami” mi pregò prendendomi una mano
“Non puoi tradire ogni volta Danielle, Liam” intrecciò le nostre mani
“Mi ha detto che non vuole che io vengo qua, da te” mi ribollì la rabbia dentro
“Non ti può obbligare” mi guardò
“L’ho lasciata” sgranai gli occhi
“No, Liam..”
“E’ rimasta impassibile, mi ha detto ‘sei un bambino, sei troppo immaturo” la mia rabbia cresceva
“Che bastarda” dissi a denti stretti, mi abbracciò
“Mi sono sentito uno schifo, Mel” incominciò a singhiozzare
“Nono, non piangere, per favore” lo supplicai asciugandogli le lacrime
“Melanie, io la amo” mi si spezzò il cuore, ma dovevo pensare a lui, è incredibile come un pronome potrebbe cambiarti la vita, se ci fosse stato un ‘ti’ al posto di ‘la’ sarebbe stata tutta un’altra cosa
“Allora dimostraglielo, dimostrale che non sei immaturo, che se per renderti felice hai bisogno del suo sorriso e la sua felicità è non vederti più accanto a me, va bene.. i-io voglio solo la tua felicità” mi guardò
“Non te la prenderai?” scossi la testa, lui mi sorrise
“La chiamo e vedo se è sveglia” annuii allontanandomi
“E’ a casa, vado da lei! Ciao” lo guardai andare via.

Non contavo niente per lui, dovevo farmene una ragione e mettere i miei sentimenti da parte, lui l’amava, me lo aveva confessato piangendo, mi sentii il cuore spezzarsi come non mai, ma non riuscii neanche a piangere, come se il mio corpo non provasse più emozioni. Ho nostalgia di una persona che accanto a me mi proteggesse, avevo Harry, avevo Zayn, avevo Niall, ma loro avevano le loro ragazze, avevo Louis, e sono stata capace di farmi tradire per ben 5 mesi. Ero sola, mi sentivo sola, spla come non avevo mai fatto.
Passavano i giorni, io uscivo con tutta la compagnia, ognuno però alla fin fine si divideva per stare un po’ in disparte, ed è per quello che dopo un po’ che sta storia andava avanti mi arresi e decisi per un po’ di non uscire più, almeno finché non iniziasse la scuola. Iniziata la scuola, peggio di peggio, mi guardavano tutti male non so perché, un ragazzo mi guardò e mi disse
“Sai di essere grassa?!”non me l’aveva mai detto nessuno, io non mi definivo tutta la bellezza di questo modo, ma almeno carina ed ero magra, non prendevo un kg, ma poi pensai che io mi vedevo così e non vedevo la realtà, quindi diminuii il pasto, non mangiavo quasi più niente.


Mia madre era occupata già da più di una settimana con i voli, la sentivo regolarmente ma mi mancava, non sentivo più Harry né lo vedevo più, come Liam dopo tutto, mi mancavano da morire. Zayn e Niall li vedevo a scuola, ci organizzavamo qualche volta per stare insieme ma casualmente la maggior parte delle volte non potevano quindi mi arresi. Mi iscrissi anche a un corso di astronomia, dove conobbi una ragazza, Skyler si chiamava. Era nuova conosceva solo me e lei, in quel periodo, era l’unica che mi faceva venire la voglia di andare a scuola, proprio quel giorno ero con lei, a pranzo nel giardino della scuola
“Non sei un po’ troppo magra?” mi chiese, mi guardai con riluttanza e quasi non vomitai
“Magra?!” andai a vomitare dietro un cespuglio e buttai il panino dentro lo zaino dopo averlo incartato
“Davvero Melly dovresti mangiare” mi chiamava con quel nomignolo, era dolcissimo
“No tranquilla, sto benissimo” mi alzai prendendo lo zaino e incamminandomi con lei al mio fianco verso gli armadietti
“Mel” mi sentii chiamare
“Ehi Mel” mi girai
“Ehi ciao” dissi al biondo davanti a me, aveva messo l’apparecchio, neanche me ne ero accorta
“Ciao” mi disse sorridendo
“Dimmi” sopprimetti la voglia di abbracciarlo stringendomi alcuni libri tra le braccia, non avevamo più quel rapporto, non ci dimostravamo ogni santo minuti che ci volevamo un bene immenso
“ti volevo chiedere se..tua mamma fa ancora ripetizioni di inglese” dopo tanto tempo mi rivolgeva la parola e solo per questo? Wow. Comunque se vi starete chiedendo perché mia mamma dava ripetizioni beh, la pagavano a lavoro certo, ma con tutte le cose che dovevamo pagare non erano abbastanza, infatti superati gli esami che avevo quell’anno mi sarei messa a lavorare, così lei si sarebbe concentrata solo sui voli
“Emh, non lo so..ti faccio sapere” farfugliai
“Okay grazie” mi guardò e vedendo che io non reagivo fece dietrofront e se ne andò. Ritornai con l’umore a terra da Skyler
“Ehi tutto apposto?” mi chiese
“Si..no..non mi sento molto bene, credo uscirò prima” mi accarezzò la guancia
“Va bene, ci sentiamo ok?” annuii e io andai verso l’infermeria, nel tragitto incontrai Zayn, mi guardò
“Mel” lo salutai con la mano, mi guardò dalla testa ai piedi
“Sei dimagrita” annuii
“Come va?” gli chiesi, lui annuì
“Bene, tutto bene, e tu?” abbassai lo sguardo per poi stamparmi un finto sorriso in faccia
“Benissimo” mi scrutò un attimo e poi si rilassò
“Qualche giorno vieni da me?” mi chiese, scossi la testa
“Scusa, ho troppo da fare, come te d’altronde, ogni volta ad annullare le cose organizzate, ma vabbé. Ciao Zayn!” lo liquidai come faceva sempre lui per non venire da me. Corsi in infermeria
“Non mi sento molto bene” l’infermiera mi guardò
“Non hai una bella cera, misurati la febbre” mi diete il termometro e aspettai, appena suonò lo guardai
“38” sgranai gli occhi, ecco il perché del maldi testa
“Vai a casa tesoro, ti firmo il permesso” annuii e aspettai il biglietto per uscire. Appena me lo diedero uscii di corsa lo feci vedere al bidello e mi diressi verso casa. Era l’11 febbraio, pieno inverno, e io stavo letteralmente morendo di freddo, le mie gambe erano troppo deboli, la vista mi si appannò, poi non vidi più niente!

Mi svegliai su un letto sconosciuto, mi misi seduta guardandomi un po’ intorno, non riconoscevo per niente la stanza, a un certo punto sentii la porta aprirsi e un ragazzo entrare, alto moro capelli corti e occhi maroni - verdi, veramente strani
“Ciao” mi disse sorridendo, esitai un po’ prima di sussurrare un ‘ciao’
“Come stai?” mi chiese, annuii
“Meglio, che è successo?” gli chiesi mentre che lui si sedeva al bordo del letto
“Sei svenuta in mezzo alla strada, io stavo rientrando a casa quando ti ho vista e non potevo lasciarti morire di freddo” sorrisi, ma poi pensai “mi devo fidare? Mi posso fidare di questo sconosciuto?” e lui è come se mi avesse letto nella mente
“Tranquilla, sono innocuo, sono Josh” mi allungò la mano, la guardai per poi stringerla
“Melanie” mi alzai dal letto
“Grazie per avermi aiutata” lui sorrise
“No problem” gli sorrisi e presi le mie cose, mi diede un foglietto
“Qua c’è il mio numero..se vorresti parlare qualche volta” annuii e io gli lasciai il mio. Scendemmo alla porta di casa e lo guardai
“Grazie ancora”
“Se vuoi ti do un passaggio, non voglio rivederti svenuta” risi
“Va bene” accettai e salimmo in macchina. Gli spiegai dov’era casa mia e in 5 minuti eravamo la davanti
“Grazie ancora, per tutto” mi baciò la guancia
“Macché tranquilla” scesi lo salutai con la mano ed entrai a casa, guardai il cellulare e avevo una chiamata persa, Niall mi stupii, ero indecisa se chiamarlo o no, decisi che prima avrei chiamato mia mamma e poi lui
“Mamma” dissi appena risposi
“Tesoro perché non mi hai chiamata prima?” guardai che ore erano, le 3 di pomeriggio, quanto avevo dormito!?
“Scusami, mi sono sentita male allora ho dormito un po’” sospirò
“Ora come stai?”
“Bene..” lei sapeva di tutto quello che stava succedendo, ed era delusa del comportamento dei tre che dovrebbero essere i miei migliori amici
“Vuoi che torno?” scossi la testa
“Tranquilla, me la so cavare lo sai” sorrisi
“Va bene, ci sentiamo sta sera va bene?”
“Va bene, ciao mamma” attaccai e andai in cucina che avevo un po’ di fame, mi preparai un panino e andai a cercare Miley
“Mileeeey” non era da nessuna parte, incominciai a preoccupare
“Miley” gridai salendo le scale, alla fine la trovai che dormiva sul mio cuscino
“Che ci fai qua?” le dissi prendendola, era già cresciuta tanto, era una cucciolotta bella grossa, non esageratamente ma non era neanche piccola. Scesi giù e mi misi a guardare un po’ la tv mentre che facevo i compiti, poi suonarono, andai ad aprire
“Ciao Melanie” avevo di fronte Karen
“Buongiorno Karen” mi sorrise, e mi porse un contenitore
“Ho fatto una torta per te e tua madre” sorrisi prendendolo
“Io amo le torte” lei annuì
“Lo so, per questo te l’ho fatta” l’abbracciai
“Grazie mille, come sta?”
“Bene, grazie e tu? Tutto bene?” annuii
“Sisi”
“Ora vado sennò i giovanotti che sono a casa me la distruggono” cercai di sembrare più calma possibile sorridendo
“Vada vada” scherzai, mi abbracciò
“Se vuoi te li saluto a quei 4” inghiottii con fatica
“Si certo, li saluti da parte mia” le sorrisi un’altra volta e poi se ne andò. Posai la torta sul tavolo della cucina e sospirai pesantemente per impedirmi di piangere, ritornai a fare i compiti e cercai di distrarmi il più possibile, a un certo punto cedetti e chiusi tutte cose. Guardai l’ora erano le 6 ancora, non sapevo che fare, mi guardai un po’ intorno, presi il cellulare, era l’11 gennaio, scattai in piedi
“Domani è il compleanno di Zayn” sussurrai, dovevo andargli a comprare un regalo, chiamai Skyler
“Ehi come stai Melly?” sorrisi, era la dolcezza
“Bene, senti ti va di uscire? Devo comprare un regalo” sussurrai
“Certo, vengo da te e andiamo”
“Okay a dopo” attaccai e subito mi chiamò un numero sconosciuto
“Pronto?” risposi
“Ehi Mel” era Summer
“Ciao Sum”
“Come stai?”
“Bene, tu?”
“Bene bene, senti io e Kim vorremmo vederti” mi stupii
“Come mai?”
“Non ci vediamo da tantissimo, e sei sempre nostra amica” sorrisi
“Io e una mia amica stiamo andando da foot locker, venite anche voi?”
“Certo, ci vediamo la tra mezz’ora. A dopo Mel” chiusi la chiamata, non me lo sarei mai aspettata. Aspettai Skyler, poi andammo con la mia macchina subito da foot locker e la davanti già c’erano Kim e Summer
“Ehi ciao” le salutai sorridendo e abbracciandole
“Ciao Mel” mi dissero in coro
“Ragazze lei è Skyler, una mia amica” si sorrisero
“Piacere Kim”
“Summer” si porsero le mani
“Che dobbiamo fare?” mi domanda Summer, le guardo
“Un regalo” Kim sorrise
“E penso di sapere per chi” le sorrisi di rimando e entrammo dentro
“Vorrei fargli delle blazer, che colore pensi che sarebbe buono?” chiesi a Kim
“Beh non so” mi guardai un po’ in giro e poi le vidi, le scarpe che mi diceva sempre di desiderare
“Rosse e bianche!” Kim sorrise
“Mi ha torturato con queste scarpe” risi
“Non sei la sola!” andai a chiedere al commesso le scarpe numero 41 e mezzo e poi andai a pagarle. Quando uscimmo
“Sono davvero belle” osservò Summer
“Già..ma non so come dargliele” sussurrai guardando la busta
“Vai da lui e gliele dai” disse ovvia Skyler, mi grattai la testa impacciata
“Problema..io e Zayn non abbiamo più il rapporto di prima, non ci parliamo quasi più..come con tutti gli altri” sussurrai, Kim mi abbracciò
“Forse siamo state noi ad allontanarli da te, scusaci non volevamo” si scusò Summer parlando per lei e per Kim
“No, voi non c’entrate, se loro..se fossi stata tanto importante, boh sarebbe stato diverso” dissi sull’orlo del pianto
“A loro manchi, fidati” mi sussurrò Kim, scossi la testa
“Cambiamo argomento, andiamo a prenderci qualcosa?” tutte annuirono e andammo all’hard rock dove ci comprammo anche delle magliette. La sera decidemmo che sarebbero rimaste a cena da me per poi andarsene
“Prendiamo una pizza?” domandai mentre che prendevo il telefono
“Ceeerto” dissero in coro per poi dirmi come le volevano, mettemmo un film e aspettammo le pizze, nel mentre mia mamma mi chiamò
“Ehi piccolina come stai?”
“Bene mamma e tu?”
“Bene”
“Ci sono qua Kim Summer e Skyler, mangiano la pizza qua e poi vanno a casa”
“Allora ti lascio con loro, ci sentiamo domani buonanotte piccola”
“Notte mamma, mi manchi” attaccai. Appena arrivarono andammo in cucina a mangiare e mentre che parlavamo il cellulare di Summer squillò
“Ehi amore” disse lei mettendo il vivavoce
“Come stai amore mio bello?” la dolcezza di Niall che arriva non so dove
“Bene e tu piccolo?”
“Bene, sono appena tornato da casa di Liam, tu dove sei?” mi incominciò a battere fortissimo il cuore
“Sono a casa di Melanie, io Kim e una sua amica siamo qua a mangiare la pizza” Summer mi prese la mano dicendomi di stare tranquilla
“Ah..da Melanie? E come mai?” inghiottì con fatica
“Ci mancava allora io e Kim l’abbiamo chiamata e ora siamo qua! Come dovresti fare tu cretino!” sgranai gli occhi per come l’aveva chiamata
“Sei in un’altra stanza vero?”
“Certo”
“Non ho il coraggio Sum” mi sciolsi
“Solo perché Liam ed Harry non la possono vedere tu non puoi lasciarla sola Niall! Da quando sei diventato così rammollito? E’ la tua migliore amica!” abbracciai Kim incominciando a piangere per come mi stava difendendo, poi ragionai sulle parole che aveva detto e mi soffermai su Harry..Harry non mi poteva vedere? Ma wtf?! Ma mi dissi che ci avrei pensato dopo
“Scusami” sussurrò Niall
“Non devi chiedere scusa a me, Niall! Lo sai!” lo sentì singhiozzare
“Domani le parlo, ora vado che sono stanco, buonanotte amore mio ti amo, salutami tutte”
“Buonanotte piccolo, ti amo anche io” attaccò e mi guardò
“Che ti avevo detto?” sorrisi. Passammo la serata benissimo, le adoravo erano troppo dolci. La mattina mi svegliai e buttai la sveglia per terra, era un giorno no in poche parole ed era anche il compleanno di Zayn, mi andai a fare una doccia, diedi da mangiare a Miley, feci colazione e stavolta presi la macchina per andare a scuola, portai anche il regalo di Zayn con me. Appena arrivai venni scaraventata a terra da Skyler
“Ciao anche a te” ci abbracciamo ed entrammo in quell’edificio, andai subito al mio armadietto per prendere i libri
“Mel” sentii sussurrare da dietro, mi girai
“Ciao” dissi al biondo, sospirò e si catapultò su di me abbracciandomi
“Perdonami ti prego” affondai la faccia nel suo profumo, quanto mi era mancato
“Non allontanarti più da me, per favore, io avevo solo voi”
“Siamo degli idioti!” annuii per concordare e mi scesero alcune lacrime
“A prima ora abbiamo biologia, ti va di saltarla?” annuii alla sua proposta e ci asciugammo le lacrime a vicenda, mi attaccai a lui come una cozza e andammo sul tetto della scuola senza farci scoprire
“Scusami” sbuffai scherzando
“Basta dai, posso farti una domanda?” lui annuì
“Perché Harry non può vedermi?”
“Immaginavo fossi in stanza con Summer ieri” ridemmo
“Amanda, è diventata amica di Danielle..” quindi si collega tutto
“Quindi io sarei la zitella del gruppo che vuole fottere il fidanzato a qualcuno?!” rise
“Harry non vuole perdere Amanda, come Liam non vuole perdere Danielle” annuii abbassando lo sguardo
“Ehi, si è sempre sistemato tutto tranquilla”
“Ho qua anche il regalo per Zayn” mandò un messaggio, era Zayn
“Sta venendo anche Zayn” gli presi la mano e scendemmo davanti il cortile senza farci vedere dai bidelli e ci appoggiammo alla mia macchina, lo vidi arrivare
“Zayn” non mi trattenni e gli andai incontro abbracciandolo, lui mi strinse forte e mi alzò da terra
“Scusami, non mi rendevo conto di quanto ci stessi male, scusami” gli baciai la guancia
“Non allontanatevi di nuovo, io ho bisogno di voi!” sussurrai appena staccata dall’abbraccio
“Se ci allontaniamo diccelo subito”
“Voi non vi dovete allontanare!” esclamai infastidita, Niall mi abbracciò
“Ti vogliamo bene lo sai” si unì all’abbraccio anche Zayn
“Ho una cosa per te” dissi riferendomi al festeggiato, lui chinò il capo da un lato non capendo, io presi la busta e gliela porsi
“Mi rotto le palle fino allo sfinimento” lui sbalancò gli occhi e la bocca
“Non dirmi che sono..”
“Si” lo interruppi
“Cosa?” chiese Niall non capendo
“LE MIE BLAZEEER” si mise a gridare
“Ma che minchia ti urli” gridò a sua volta Niall tappandosi le orecchio, Zayn mi abbracciò
“Grazie grazie grazie madonna grazie!” scoppiai a ridere
“Ti voglio bene Zayn” ci sorridemmo tutti quanti
“Saltiamo proprio la scuola? Voglio andare nella foresta” loro annuirono
“Dai andiamo” salimmo nella mia macchina e sfrecciammo verso la mia casetta. Appena arrivati andammo a fare una passeggiata come facevamo anche tempo fa, scattammo foto e scherzammo tutto il tempo.

Avevamo sempre degli alti e bassi, o mi allontanavo io, o loro, o litigavamo e non ci parlavamo, insomma litigate tra migliori amici no?! L’importante è che alla fine loro erano sempre al mio fianco..cosa che non si poteva dire di altre persone.


Ssssera, ecco qua il capitolo, che secondo me comunque fa cagare, ma vabbè. Spero vi piaccia lo stesso perché anche se non è uno dei migliori ce l'ho messa tutta, sta prendendo una piega diversa la storia e tranquille che nel corso dei capitoli si spiegheranno tutti i dubbi che avete! Come sempre vi chiedo come state? come va a scuola e tutto il resto perché voglio fare amicizia con chi legge la mia storia e soprattutto voglio RINGRAZIARVI che anche se non la recensite almeno la leggete e vedo che siete veramente in tante. Beh che dirvi ancora? Sono ben 14 pagine di word D: non avevo mai scritto così tanto, comunque Per favore se potete recensite questa schifezza di capitolo ma apprezzatelo vi prego çwç tra la scuola che mi sta mangiando viva, i problemi che ho e la depressione per il fatto che non vado al concerto né di loro né di Justin sono veramente in mezzo alla cacca ç.ç
Ora vado sciaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaao vi adoro C:

Image and video hosting by TinyPic lei è la protagonista (senza il percing HAHAHAH) spero vi piaccia :3
   
 
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