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Autore: Red Rope    25/02/2013    2 recensioni
Battery City, California 2019.
La vita degli abitanti della città è scandita da una routine programmata, tutti i giorni scorrono uguali, e anche per Jill è così.
Fino a quando non vede i Killjoy che scappano dalla città. Fino a che in lei non si risveglia qualcosa, e prende la decisione di cambiare la sua vita!
Genere: Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Frank Iero, Gerard Way, Mikey Way, Nuovo personaggio, Ray Toro
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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Che non fossero morti era un vero e proprio miracolo. Soprattutto Mikey. Beh, Ray in fondo aveva solo un gran bel taglio sul viso, una pallottola era andata vicinissimo ad aprirgli un buco nel cranio, ma nulla di particolare, insomma, e tra disidratazione e ferite aveva perso i sensi per tutto il tempo – non voglio dire nulla, se l'era vista brutta pure lui, ma non era messo così male.
Mikey invece il buco ce l'aveva, e messo male tra l'altro. Appena li trovammo, il medico si era già reso conto che lui era in condizioni peggiori, e aveva tagliato la maglietta: il foro era circondato da pus e carne sulla via per la cancrena. Frank vomitò, aveva lo stomaco debole come una donnicciola. Li caricammo sull'auto abbandonata là, e Gerard la fece partire, riportandoci tutti all'altra auto, e così tornammo al Refugio.
Nel tragitto non si sentì la voce di nessuno, tutti erano persi chissà dove.
Trascorsero altri due giorni prima che Ray si svegliasse. Il medico gli aveva somministrato flebo di qualche strano intruglio pieno di sali minerali, e alla fine pallido ed emaciato, si risvegliò. Dire che quasi stavo per ucciderlo con un abbraccio non appena lo vidi tentare di sollevarsi dalla brandina forse è relativo, ma la gioia per il fatto che fosse vivo mi aveva fatto perdere il senso delle misure. Avrei pianto di nuovo, se non avessi deciso che dovevo essere forte.
Dove sono?” strizzò gli occhi, parlando con la voce impastata.
Al Refugio, poco lontano dalla Route Guano” risposi, cercando dell'acqua per farlo bere. Lui mugugnò qualcosa, mettendosi un braccio sul volto, ma d'improvviso tentò di sollevarsi, beccandosi un capogiro che lo ributtò giù. “Ray!” esclamai.
Mikey? Dov'è Mikey?”.
E'...è sempre addormentato” dissi. Addormentato era un modo più che sminuente per descrivere la sua situazione, ma ne morto ne in coma erano adatti. Ray si rabbuiò.
La sua ferita era profonda” mormorò.
Il medico l'ha operato come meglio poteva” dissi, versando dell'acqua in un bicchiere e porgendoglielo. Lui si tirò su lentamente, e altrettanto lentamente buttò giù un piccolo sorso. Tossì, e si asciugò la bocca con il dorso della mano.
Cos'è successo dopo che ci avete salvati?” chiesi d'un tratto.
Puoi ben immaginarlo, Jill” sospirò. “Abbiamo giocato al gatto e al topo, e alla fine quei due sono riusciti a colpirmi. L'auto ha sbandato, e poco prima di perdere i sensi ho visto Mikey uscire dall'auto con la pistola in mano”.
Annuii, riuscivo a immaginare bene la scena. Mikey che esce dall'auto, la sparatoria, lui riesce a colpire loro, e loro colpiscono lui.
Quanti giorni sono passati?”
Sette” risposi.
Sono tanti”. Annuii.
Siete rimasti là fuori per quasi cinque giorni” mormorai. “E' un miracolo che siate sopravvissuti”
Evidentemente qualcuno ci ama” abbozzò un sorriso. Sorrisi debolmente anch'io, prima di alzarmi.
Vado a vedere come sta Mikey”. Lui annuii, e si risistemò nella brandina.
Kobra era nella stanza di fianco, gli occhi chiusi, un'espressione sofferta e il volto arrossato: aveva la febbre alta, così gli passai un panno umido sul viso e sul collo, sperando di abbassargliela un po'.
Ray si è svegliato”. La voce di Gerard mi fece sobbalzare, non lo avevo sentito arrivare, presa com'ero dal prendermi cura di Mikey.
Lo so” mormorai, continuando il mio lavoro. Gerard si avvicinò e mi prese il panno di mano.
Vai a riposarti, non voglio che Mikey veda quella faccia distrutta appena si sveglia” sorrise debolmente, costringendomi ad andarmene. D'improvviso sentii tutta la stanchezza degli ultimi due giorni passati senza dormire, a vegliare su Ray e Mikey. Uscii dalla stanza, e andai nella cucina a farmi del tè. Mentre l'acqua iniziava a bollire pensai che appena Mikey si fosse svegliato gli avrei preparato del caffè, ne sarebbe stato contento. Non vedevo l'ora che aprisse gli occhi, per perdermi nel verde delle iridi, per abbracciarlo ancora, sentire la sua voce, il suo respiro tanto vicino al mio appena prima di un bacio. Mi sedetti e posai la testa sul tavolo, stringendo la tazza calda tra le mani, e così mi addormentai.

Jill?”. Aprii gli occhi, ritrovandomi quelli chiari di Grace nei miei. Era arrivata in giorno prima, all'incirca due settimane dopo che avevamo trovato Ray e Mikey: aveva costretto Ricky a portarla là, e Zack con loro. Quando Zack mi aveva vista mi aveva abbracciata di nuovo, non so se per via di Martha o di Mikey. Dr. Death poi aveva portato via i due fratelli, con la scusa di dover fare il Traffic Report degli ultimi avvenimenti: con tutto il gran casino che era successo, non c'era stato il tempo nemmeno di far sapere della morte di Martha. “Dormi veramente tanto!” cinguettò Grace, distogliendomi dai miei pensieri. Le sorrisi, stiracchiandomi e sollevandomi dalla brandina
Volevi dirmi qualcosa, Grace?”. Tornò seria.
Si è abbassata la febbre di Mikey” mormorò. “Il medico dice che è un buon segno”. Scattai in piedi: finalmente una bella notizia! Corsi diretta verso la sua stanza, e per la prima volta vidi un'espressione tranquilla sul suo volto: passai lentamente lo sguardo sul suo profilo, percorrendo il naso appunta, la forma delle labbra a cuore, il piccolo mento. Mi sedetti accanto a lui, prendendogli la mano – ora più fresca dopo gli ultimi giorni – sperando che potesse almeno percepire il mio tocco.

Mi ero addormentata tenendo stretta la mano di Mikey, e quando mi svegliai mi accorsi di non stringere più nulla; sentivo qualcosa sulla mia testa, un peso delicato, così aprii gli occhi e sollevai un po' il capo: Mikey mugugnò, e lo vidi portarsi la mano al petto, discosto dalle bende. Si stava svegliando?
All'improvviso ero completamente lucida: trattenni il fiato, mentre il Killjoy apriva gli occhi.
Mikey?” mormorai. Lui sbatté le palpebre, e si voltò verso di me, mentre nella mia testa si formava sempre di più il pensiero che potesse essersi dimenticato di tutti, di me, di noi – e il suo silenzio era tutto tranne che tranquillizzante.
Chi sei?” chiese con voce roca, impastata, gli occhi stretti in due fessure. Sentii le lacrime pizzicarmi gli angoli degli occhi, pronte ad uscire, ma cercai di contenerle: se non si ricordava chi ero, di sicuro mostrarmi debole era un punto a svantaggio per me.
I-Io...” tentennai. Mikey scoppiò a ridere, tossendo per la ferita e lasciandomi totalmente basita: ma che diavolo faceva? Doveva essere impazzito completamente.
Oh, Jill, dovresti vedere la tua faccia!”. Cosa? Lo guardai come se fosse ammattito sul serio, e probabilmente la mia espressione lasciava trasparire completamente il mio sconcerto. Quando realizzai che mi aveva preso in giro, sentii la rabbia montarmi dentro, e dovetti trattenermi dal prenderlo a pugni.
Tu” ringhiai. “Lurido bastardo! Mi hai fatta preoccupare! Ci hai fatti preoccupare, tutti!” sbraitavo in preda alla più cieca rabbia. “Ma tu guarda! Hai un buco nella pancia, hai perso una marea di sangue, hai dormito per dodici giorni, avevi la febbre altissima...e la prima cosa che pensi di fare appena apri gli occhi è farmi prendere un colpo? Come se tutto quello successo finora non sia stato abbastanza!”. La mia voce si era incrinata sulle ultime parole, un po' per lo stress accumulato, un po' per il dispiacere dato dal fatto che le prime parole che gli avevo rivolto erano un rimprovero. Lui voltò gli occhi dall'altra parte, sospirando, e io lasciai che quel dannato singhiozzo che mi stringeva la gola si liberasse, che le lacrime scendessero incontrollate. Chiusi gli occhi, affondando il viso sul materasso. “Avevo così paura, Mikey” piansi. “Così paura che tu non tornassi più. Dio, avrei dato qualunque cosa per poterti rivedere”. La sua mano si posò lieve sui miei capelli.
Dovresti ritingerli” disse, tirandoli leggermente. “Questo azzurro sbiadito non ti sta bene”. Sollevai gli occhi, affogando per un attimo nei sui verdi. “Mi sei mancata, Jill” mormorò. “Ma ero sicuro che mi avresti ritrovato, tu sei l'unica speranza per me”. Mi tirò leggermente per una manica, costringendomi ad avvicinarmi a lui, e si sporse un po', per lasciarmi un piccolo bacio a fior di labbra.
Mikey!”. La vocetta squillante di Grace la anticipò mentre si fiondava sul letto, abbracciando il ragazzo. Mikey si lamentò per il dolore, ma non la lasciò, stringendo la bambina a sé. “Io lo sapevo! Lo sapevo che non potevi morire! Tu sei Kobra Kid!”.
Ehi, Grace, lascialo respirare!”. Frank entrò nella stanza, aiutando Ray a camminare, e dietro di loro anche Gerard fece la sua apparizione. “Ben tornato tra noi, Mikey” trillò Frank, felice come una pasqua. Glielo si leggeva negli occhi nocciola, nel viso dolce. Ray fece un gesto veloce di saluto, e Gerard sorrise. Una lacrima era corsa sulla sua guancia, ma un gesto della mano l'aveva prontamente cancellata. Party Poison non piange.
E così la bella addormentata si è svegliata” disse, avvicinandosi al letto e inginocchiandosi accanto ad esso. Mikey lo guardò, un sorriso velato sul viso stanco, e si sollevò dalla brandina, lasciando andare Grace, che raggiunse gli altri.
Gee” sussurrò, gli occhi lucidi. Gerard gli sorrise dolcemente di rimando, prendendo la sua mano e baciandone il palmo, con un espressione di pura preoccupazione sul volto mista a dolore e sollievo.
Oh, Mikey, quanto mi sono preoccupato” la sua voce era incrinata, ma si vedeva che non avrebbe ceduto alle lacrime. Io li guardavo dalla mia sedia vicino al letto, invidiando quell'amore che erano capaci di darsi, quell'affetto tra fratelli che mai ero riuscita a vedere in nessun'altro, nemmeno nel rapporto con il mio. Un volersi bene senza riserve, sapere che quando tutti gli altri saranno scomparsi, l'altro sarà sempre lì. Erano completi così com'erano nel loro rapporto fraterno. Vidi Mikey gettare le braccia al collo di Gerard, stringendolo e gemendo per il movimento che gli aveva procurato dolore – o forse era solo un singhiozzo trattenuto.
Per l'amor del cielo, ragazzi!” il medico entrò, interrompendo l'atmosfera. “Kobra non dovrebbe fare tutto quegli sforzi!”
Oh, andiamo, ho dormito anche abbastanza” protestò Mikey, che però si lasciò docilmente aiutare da Gerard a sdraiarsi di nuovo.
Assolutamente no! Non provare a rialzarti fino a che non lo dirò io!” disse severamente il medico, facendo per uscire. Quando fu alla porta si voltò, un sorriso mesto che addolciva il suo volto. “Ben tornato tra noi, ragazzo”.

Uscirono tutti dalla stanza dopo un'ora buona, in cui tutti avevano chiesto a Mikey come si sentisse, se ci fosse qualcosa che potevano fare per lui, e altre carinerie varie. Stavo per andarmene anch'io, quando mi prese la mano.
Resta con me” disse, quasi supplicante. Mi rimisi a sedere, in silenzio, e mi appoggiai al letto, carezzandogli i capelli biondi. “Gli altri?” mi chiese.
Doc e Ricky stanno bene, sono alla radio” dissi. “Martha...è morta”. Mi morsi il labbro inferiore, ed evitai di guardarlo.
Come...come è successo?”
Vi stavamo cercando, e uno dei due Draculoidi che vi hanno inseguito ha sparato a Martha” sospirai. “Il medico non è riuscito a salvarla”
E Zack?”
Non ho idea di come si senta, non mi ha mai detto nulla”. Lo guardai in volto. “L'unica cosa che è riuscito a fare è stato abbracciarmi”
Per lui ha un grande significato che tu non abbia abbandonato Martha al suo destino”
Non lo avrei mai fatto, è – era la mia migliore amica”. Mi sentivo offesa dall'idea che si potesse anche solo pensare una cosa del genere.
Beh, è la legge del combattimento. Se un ferito può mettere a repentaglio la tua vita nel mezzo di una sparatoria, o di una fuga, abbandonalo”. Guardò il soffitto, serrando le labbra. “E' una cosa orribile, ma nel deserto la morale non ha più senso, Jill”.
Calò il silenzio tra di noi, ma la mano di Mikey che stringeva la mia valeva più di mille parole.



Angolino dell'autrice
Lo so, è corto, e lo so, sono in ritardissimo, ma abbiate pietà di me! Ho dovuto recuperare matematica, e sono stata inglobata dalle equazioni çAç
Però spero che il capitolo vi soddisfi è____é (sono sempre più convinta che se mai i miei personaggi potessero prendere vita, verrebbero a uccidermi...). Forse è un po' sbrigativo, però non mi andava di aggiungerci altro, penso che qualunque cosa io voglia far succedere dopo debba far parte di un altro capitolo (e poi se no col cavolo che aggiornavo, non finiamo più qui!)
Comunque volevo ringraziare chi segue la storia, e chi recensisce *^* Vi amo tutti/e!
Basta, mi ritiro! Ancora tanto love for yaah! (?) 

   
 
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