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Autore: TheNowhereGirlOfYesterday    25/02/2013    2 recensioni
La storia di un amore fatto di delusioni, illusioni, sorrisi falsi e sorrisi veri, che fanno dimenticare per un momento i problemi e le lacrime piante per nessuno.
Ma nessuno ascolterà ciò che quelle lacrime vogliono in realtà dire. L’amore è muto. La mente è vuota ma allo stesso tempo piena. Piena delle parole che dovrebbero essere dette. Il cuore è messo a tacere dalla mente, forse l’unico ostacolo che impedisce la dichiarazione.
L’amore trionferà. Forse sarà troppo tardi, o forse no. Ma a parere di Paul non è mai troppo tardi per fare qualcosa, vuole provarci, vuole essere lui a mettere a tacere la mente per una volta.
Ma alla fine, tutto può essere superato, tutto finisce, le cose si trasformano.
" [...]È come se non provassi più sentimenti, come se qualcosa in me si fosse spento.. il mondo perde tutto il colore che aveva, diventa in bianco e nero. Come la TV, come un film.
Magari fosse un film, potrei avere un lieto fine, potrei cambiare regista, cambiare la trama, avrei tutto in pugno. Cosa più importante, saprei che è tutta una finzione.
Invece, questa non è finzione, è realtà. È la tanto odiata realtà, quella che ti sbattono in faccia senza pietà [...]"
Genere: Song-fic | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Quasi tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Boulevard of broken dreams
 
I walk this empty street
On the Boulevard of Broken Dreams
When the city sleeps
And I'm the only one and I walk a...

My shadow's the only one that walks beside me
My shallow heart's the only thing that's beating
Sometimes I wish someone up there will find me
'til then I walk alone...

-Green Day
 
Vedo Robert alle spalle di Mary che mi fa segno di avvisarla della sua presenza.
Lei perplessa dice “Paul..? Che stavi dicendo..?”
“Ehm.. c-c’è Robert.. vai con lui..” dico continuando a muovere la birra tristemente.
“No, non voglio lasciarti solo…”
“Non preoccuparti, vai con lui. Dico davvero.. non farmelo ripetere..” prima che cambi idea, aggiungo nella mia mente.
“V-va bene..” si alza e va da Robert.
Ancora una volta rimango solo con la mia birra, diventerò un ubriacone e mi troveranno sul lastrico.
Finisco la birra, sono tentato dal prenderne un’altra.. nah, non voglio diventare un alcolizzato. Mi volto verso la pista da ballo e li vedo, c’è feeling tra di loro: scherzano, parlano, si scambiano sorrisini.. si baciano..
No, no.. un attimo.. cosa? Si baciano?! Okay, ho definitivamente perso le speranze.
Non ho intenzione di guardarli ancora, non voglio stare qui a deprimermi quindi mi alzo e vado dietro le quinte per prendere la mia roba.
Lì trovo John seduto su di un amplificatore che bacia Anna, diciamo che non fanno altro che amoreggiare.
In un primo momento non si accorgono di me, mi sta bene. Io sono indifferente, mentre prendo la chitarra faccio un po’ di rumore dato che dalla tasca della giacca cadono delle monete.
Entrambi interrompono il bacio e si voltano verso di me. A bassa voce dico “Tolgo subito il disturbo.. ero qui solo per prendere le mie cose..”
 John dice qualcosa ad Anna e s’avvicina a me “Dove vai?”
Mi chino, prendo le monete e poco dopo mi rialzo “A casa, in giro.. non lo so!” dico agitato mentre indosso la giacca.
“Ma perchè vai via?”
“Non ho nulla da fare, sono di troppo.”
“Ci siamo noi, c’è Mary! Puoi divertirti!” dice tentando di convincermi.
“Divertirmi? Divertirmi?! Non è divertente essere circondato da coppie felicemente innamorate. Io vado, ciao. A domani, forse.” Prendo la chitarra, mi volto e torno tra la folla avviandomi verso l’uscita.
Passo vicino Mary, la quale si volta “Paul!Dove vai? Paul!” non mi fermo, continuo a camminare facendo finta di nulla.
Si accinge a venirmi incontro ma Robert la ferma: Meglio così.
Esco dal locale, accendo una sigaretta e vago per Liverpool, vago senza meta.
Sono solo le 11 di sera e le strade sono deserte.. sembra come se sia notte fonda. Non so se questa strana calma deve inquietarmi o rilassarmi.
Le strade sono quasi buie.. illuminate solo da le luci fioche dei lampioni che creano un paesaggio strano. Non ci avevo mai fatti caso.. sembrano tanto le strade dei film. Cammino da solo, la mia ombra mi fa compagnia e c’è così tanto silenzio che quasi sento il mio cuore battere: sembra impazzito.
Cielo sereno, c’è una luna fantastica.. questo vagare senza meta mi ha portato allo Strawberry field.
Entro e cammino fino ad arrivare ad una delle panchine sperdute infondo al parco, poso lì la chitarra e mi distendo sull’erba.. questa parte è anche poco illuminata, perfetto. Comincio a guardare le stelle e penso..
Forse dovrei lasciarla andare, fortunatamente non sospetta nulla della mia cotta.. e poi è felice con lui, non ho il diritto di rovinare la loro relazione per uno stupido amore.
Dannata gelosia, dannati sentimenti. Chiudo gli occhi e faccio respiri molto profondi.. così peggioro la situazione.. mi torna tutto in mente. E pensare che è qui da due giorni e mi sta già facendo impazzire!
Forse dovrei tornare al Cavern.. non posso lasciare che torni da sola a casa. In particolare oggi che non c’è nessuno.
Velocemente mi alzo e prendo la chitarra.
Con passo svelto torno al Cavern.  Accanto l’entrata trovo Geo che fuma  “Paul! Ma dove cavolo eri andato?”
“Avevo bisogno di stare da solo.. d-dov’è Mary?”
“Non c’è, se n’è andata qualche minuto fa.”
“Da sola? L’avete fatta andare da sola?! Ma cosa…?” mi agito.
Espira il fumo “No, l’ha accompagnata Robert..”
“A-ah.. “
“Perché sei tornato? Volevi parlarle?”
“N-no.. mi ero preoccupato nel caso lei fosse andata a casa da sola.. non c’è anima viva in giro e.. Ah, ma che parlo a fare. Sono un demente, torno a casa..”appena mi volto esce John mentre accende anche lui una sigaretta “Hey Paul, che ci..” Geo lo blocca e gli spiega tutto.. rimango impassibile a guardare la scena “Se non vi dispiace io torno a casa..”
J. :”Aspetta, non vuoi un passaggio?”
“Non preoccuparti.. sarà un’altra occasione per pensare.. a domani..” accenno un sorriso e li saluto con la mano.
Cammino velocemente e mi guardo intorno. Fa freddo, non c’è nessuno.. magari adesso staranno.. Ah! Basta, non voglio pensarci.
Purtroppo, per arrivare a casa mia, devo per forza passare dalla via in cui abita lei.. abitiamo vicini..
Arrivato da quelle parti vedo una macchina parcheggiata dinanzi casa di Mary, di scatto mi giro verso la porta.. è stato un gesto automatico.
E con poca sorpresa da parte mia li vedo baciarsi sull’uscio della porta, non me lo sarei mai aspettato.. certo.
A circa 10m rallento il passo, abbasso la testa e li guardo con la coda dell’occhio. Non appena finiscono di sbaciucchiarsi Mary mi vede “Paul! Hey, vieni!”
Faccio finta d’essere colto alla sprovvista “Cosa? Io? Oh no, torno a casa.”
“Ma no, vieni. Ti devo parlare.” Poi bacia ancora una volta Robert che se ne va salutandomi con la mano.
Arrivo da lei “Che c’è?”
“Dai entra, ho tante cose da dirti!” dice con un sorrisone in volto.
“Va bene…” dico arreso, ormai pronto ad ascoltarla per tempo indeterminato che parla del suo nuovo fidanzato.
“Dai su con la vita!” mi prende per in polso e mi porta dentro casa sua.
Su con la vita eh? Per favore. “Si certo..” dico a bassissima voce.
“Che hai detto..?”
“Niente, niente.”
Arriviamo nella sua stanza, chiude la porta e mi fa sedere sul letto. Sono completamente ross.. no. Non lo sono, stranamente.
È come se non provassi più sentimenti, come se qualcosa in me si fosse spento..  il mondo perde tutto il colore che aveva, diventa in bianco e nero. Come la TV, come un film.
Magari fosse un film, potrei avere un lieto fine, potrei cambiare regista, cambiare la trama, avrei tutto in pugno. Cosa più importante, saprei che è tutta una finzione.
Invece, questa non è finzione, è realtà. È la tanto odiata realtà, quella che ti sbattono in faccia senza pietà, quando meno te l’aspetti… quando tutto va bene.
Altri ragazzi al posto mio si sarebbero arresi da anni.. dovrei fare come loro, ho tante ragazze che mi supplicano ogni dannatissima sera.
Si! Ecco la soluzione! Lasciamo perdere tutto, al diavolo la serietà, al diavolo la dolcezza e smancerie.
No.. ma che cavolo mi prende? Sto impazzendo… ho lo sguardo perso nel vuoto, vedo la mano di Mary dinanzi i miei occhi “Hey, sei ancora sveglio?”
“Eh? Si scusami… che dovevi dirmi..?”
Per un po’ rimane in silenzio e mi guarda perplessa “Che ti succede? Sei strano, non ti riconosco.. sei …”
“Sono cosa? Sono diventato ‘Polare’? Lo so, sono acido.”
“No.. non sei acido..ti conosco non lo sei..”
“Senti, fregatene di me, di come sto.. di come parlo. E dimmi quello per cui mi hai detto di venire..” dico abbassando lo sguardo.
“Paul.. avanti, che t’è successo?”
“Niente, niente! Uno stramaledettisimo niente.” Dico passandomi la mano sul volto per poi continuare “… m-ma come siamo finiti a parlare di me? Dovevi dirmi qualcosa..”
“Uhm… io e Robert ci siamo fidanzati..” dice sorridendo timidamente.
Ed in questo momento sento una scarica di dolcezza.. insomma lei è felice, è ingiusto prendersela con lei.
Non è colpa sua, non sa nulla di quello che provo.. dovrei esserle accanto per essere felice con lei, invece mi sto comportando come uno stupido egoista!
Così le sorrido “Sono felice per te.. scusami per essere stato così acido.”
“Su, non sei stato così acido..”
“Ah no? Mancava poco che corrodevo il letto..” dico ridacchiando.
Ride e all’improvviso m’abbraccia contenta. Ricambio il suo abbraccio e le accarezzo la schiena come sono solito fare “Meriti d’essere felice.. è bellissimo vederti sorridere, Mary..”
Interrompe l’abbraccio  tenendo la sua mano sinistra sul mio avambraccio destro, la sua espressione si fa più seria “Anche tu meriti d’essere felice… ti prego, voglio aiutarti. Ma non potrò far nulla se non so il motivo..”
Abbasso subito la testa, non posso dirle il motivo della mia tristezza.. si allontanerebbe subito da me. Poi s’è anche fidanzata con il ragazzo che ha sempre sognato, complicherei tutto.. meglio stare in silenzio.
“Allora fammi indovinare.. ti piace una ragazza ma lei non ricambia, magari è già fidanzata.. vero?”
Involontariamente annuisco.. ma che testa di cavolo che sono! Perché ho annuito?! Perché devo sempre complicarmi la vita..? per questo enorme sbaglio divento completamente rosso.
“Aww il mio caro Paulie è innamorato, come sei dolce.. e chi sarebbe la fortunata?”
“N-non posso dirlo. N-non lo sa nessuno..”
“John lo sa..?”
“F-forse l’ha capito .. magari ha capito male.. non so d-dirtelo.”
“Vabbè tranquillo, in ogni caso quella ragazza dev’essere davvero pazza per non considerarti. Cavolo, sei un ragazzo bello e dolce!”
Si, allora se mi riempi di complimenti perché stai con Robert?! Aaah valla a capire questa ragazza! “Non la penso come te, è fidanzata.. ha di meglio.. io sono d’intralcio. Vabbè, torno a casa mia. Grazie d’avermi prestato la chitarra.. l’ho posata sul divano.” Detto ciò mi alzo per andar via.
“T-ti accompagno alla porta..”
Entrambi ci avviamo verso la soglia di casa, lì mi bacia la guancia e dice “Buonanotte Paul..”
“Notte Mary..” esco da casa sua ma lei non chiude la porta.. resta a guardarmi mentre cammino pian piano verso casa.
Sento dei passi dietro di me e qualcuno mi prende il polso, ha la mano fredda.
E’ Mary… “Sicuro di non voler dormire da me? Non disturbi, a me fa piacere stare con te..”
“Domani devi uscire con Robert, vero?” dico guardandole gli occhi.
“Si.. ma posso rimandare!”
“No, non rinunciare. Tranquilla, vai con lui.. Dai, vado. Buonanotte.” Le bacio velocemente la guancia, mi lascia il polso e torna a casa sua.
Wow già l’una di notte.. come vola il tempo. Perfetto, domani non devo nemmeno suonare al Cavern.. starò tutto il giorno nel letto. Ora che ci penso.. ho tutto il giorno libero.
Che senso ha tornare a casa? Ma stiamo in giro tutta la notte ad ubriacarci! Ma si, dai! La notte è giovane, io non ho nulla di meglio da fare, se non torno a casa pazienza. Mi verranno a cercare.
Non ho voglia di tornare in centro.. ci metterei troppo. Proverò uno di quei bar squallidi.
Dopo circa un quarto d’ora arrivo ad un bar, non sembra questa gran cosa.. ha un cartello sopra la porta illuminato da una luce giallastra fioca.
Entro, sembra un bar anni ’30 da com’è arredato.. poi c’è anche una nube di fumo. Perfetto, il bar giusto per uno nella mia situazione.
Mi avvio verso il bancone per cominciare la mia lunga nottata ma vengo bloccato da una ragazza con un vestito viola molto scollato. Lei sembra avere tipo 20 anni “Hey io sono Elisabeth, chiamami Liz. Tu, sei nuovo.. non t’ho mai visto qui. Sei proprio un bel bocconcino.. Vorresti inaugurare questa serata?” dice con voce maliziosa avvicinandosi a me.
“Lasciami solo.” Dico tentando di allontanarmi.
Lei mi blocca, mi prende per il colletto della giacca e mi bacia mordendomi il labbro. Ancora una volta mi scanso e lei dice “Ma quanti anni hai?”
“Diciassette, ho diciassette anni.”
“Ah, ne dimostri venti… dai fatti dare un altro bacio..” dice avvicinandosi nuovamente a me, che mi scanso andando verso il bancone.
Mi confondo tra a folla e lei mi perde di vista. Che tipa facile quella.
Mi siedo al bancone rimanendo con lo sguardo basso. Il barista arriva e mi chiama più volte alla fine dice “Hey, ragazzo. Che vuoi bere?”
Alzo lo sguardo, è un uomo abbastanza anziano.. “Ehm.. mi scusi ero pensieroso. Potrei avere una birra..? Anche due, tre.. “
“Certo..” prende un bicchiere più o meno grande e lo riempie, me lo porge e inizio subito a bere.
“Qualcuno ti ha spezzato il cuore eh?”
Poggio il bicchiere sul tavolo, comincio già ad ubriacarmi.. ho bevuto metà birra in un sorso.. e poi, ne ho presa un’altra prima. “E lei come fa a saperlo?”
“Sei solo, hai la faccia di uno che è appena stato bastonato.. tutti vengono a farsi una birra o qualcos’altro in situazioni simili. Da quanto eravate fidanzati?”
“Fidanzati? Magari! Lei è impegnata con un altro ed io le vado dietro da tre anni.. a sua insaputa.” Bevo un altro po’ di birra.
“Brutta storia.. un consiglio? Lasciala perdere..”
“Non posso. Siamo amici stretti.. mi abbraccia e mi bacia sulle guance di continuo. Non posso andar via di punto in bianco sarei un demente! Un attimo, lo sono già.. Un’altra birra, per favore..”
Riempie un altro bicchiere e me lo porge “Allora non demoralizzarti. Anche a me successe quand’ero giovane..”
“Ed ora non è più innamorato di lei..”
“No, siamo sposati. Ero nella tua stessa situazione.. non è mai detta l’ultima parola, non perdere la speranza..magari potrebbe innamorarsi di te. Poi, male che vada, sei giovane.. fammi indovinare. Tu sei quel diciassettenne che suona al Cavern con quei ragazzi con i ciuffi tipo.. Elvis?”
“S-si.. io sono James Paul McCartney, ma tutti mi chiamano Paul. Sono il mancino con quella chitarra marrone chiaro e qualche volta con un basso.. ha presente?”
“Si.. Beh, da quel che so molte ragazze ti stanno dietro.”
Bevo ancora mezza birra, sono ubriaco.. è sicuro “Ma a me non frega nulla! Io voglio lei.. ma lei non vuole me!” finisco la birra.
“M-ma che ora è?”
“Sono quasi le tre del mattino..”
“Oh.. tornerò a casa.. tenga.. e grazie di tutto..” porgo 10 sterline al barista “Tenga il resto..”
Mi alzo e barcollando esco.. faccio una decina d metri, comincio a vedere tutto annebbiato, non capisco più nulla.. mi gira la testa.. Buio.
 
 
Spazio dell’autrice: Ciao a tutti, stavolta sono stata molto veloce! Che ve ne pare di questo capitolo?
Lo so, lo so.. è abbastanza triste ma anch’esso è una parte essenziale della storia. Perdonatemi se vi ho delusi..
In ogni caso spero vi sia piaciuto e, come al solito, ringrazio tutti di leggere, recensire e seguire.
Okay, la smetto d’annoiarvi con i miei monologhi inutili, non odiatemi per la suspance.
Al prossimo capitolo! :3
xxx
-TheNowhereGirlOfYesterday
   
 
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