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Autore: LordWeavile94    25/02/2013    3 recensioni
Dopo il termine della Lega di Unima, Camilla invita Ash a tornare a Sinnoh, per prepararsi a sfidare i Super 4. Ritrovati i suoi vecchi amici, però, dovrà affrontare un'antica minaccia, che metterà a dura prova la vita sua e dei suoi compagni. Avventura, Amicizia, Amore: una lotta epica, un destino da seguire.
Genere: Avventura, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Anime
Capitoli:
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Benvenuti ad un altro episodio di Pokémon: Il regno dell’oscurità!
Come sapete già, oggi torneremo alla coppia principale di questa fanfiction, per vedere come se la cavano!
Coooominciamo subito!
 
 
Capitolo Quattordicesimo: Una creatura indomabile.
 
Un profondo silenzio avvolgeva la grande isola. L’unico rumore era quello prodotto dal mare che batteva e ribatteva sulle sue scogliere. Nessun Chatot cantava, nessun Murkrow gracchiava nel buio.
Una grande montagna si stendeva sopra l’isola, con pareti a picco sul mare, quasi verticali, impossibili da scalare. Un singolo ingresso delimitava l’entrata della montagna. In alto, molto in alto, sulla cima del monte, stava un piedistallo, sul quale era appoggiato un oggetto rettangolare di medie dimensioni. Il colore non si riusciva a definire, nel buio della notte. Strane voci sussurravano parole antiche in lingue sconosciute, intorno alla Lastra. Lontano, in alto nel cielo, ci fu un improvviso bagliore. Un pokémon umanoide, volando nel cielo, vide la montagna sotto di lui. Il suo viso si contorse in un ghigno di vittoria.
 
Ash e Lucinda atterrarono su un estremo dell’isola, davanti alla grotta che si inoltrava nel buio. Si guardarono intorno.
-Ash, che posto è questo?- chiese la ragazza, impaurita dall’atmosfera del luogo. Anche Ash rabbrividì. Quel posto non lo ispirava per niente.
-Non ne ho la più pallida idea, Lucinda. Non lo ho mai visto su alcuna mappa.- Pikachu ringhiò debolmente, mentre piccole scintille uscivano dalle gote delle sue guance.
Una voce debole e distorta entrò nelle menti dei ragazzi. Riconobbero solo alcune parole.
-Rag...Me...Lastra è in cima...cosa di strano...ne.-
Ash alzò la testa verso il cielo. –Mew? Non abbiamo capito bene, puoi ripetere?- nessuna voce gli rispose. Erano totalmente soli.
Lucinda si aggrappò all’amico, ancora più spaventata. –Ash...non mi piace...muoviamoci...- il ragazzo le sorrise –Avanti Lucinda, ce la possiamo fare.- Il suo sguardo si soffermò qualche attimo sulle labbra della ragazza. Lei lo notò ed arrossì. Ash poi sembrò riscuotersi, e guardò verso la caverna.
-Bene, sembra che la Lastra sia in cima alla montagna. Ci conviene volare in groppa a Charizard, ci metteremmo troppo tempo a scalarla. Quindi, vai Charizard!- il grosso drago uscì dalla sfera. Immediatamente abbassò il collo e ringhiò, aumentando la grandezza della fiamma sulla sua coda. Era un gesto usato dai Charizard quando si sentivano minacciati, per apparire più grandi e forti. Ciò non rassicurò i due ragazzi, per niente.
-Charizard, ci puoi portare là sopra? Non appena avremo la Lastra, potremo andare via.- Il pokémon annuì e si abbassò, permettendo ai due allenatori e a Pikachu di salire. Ash aiutò Lucinda a salire prendendole la mano, poi la fece sedere dietro di sé. Le disse di tenersi forte, e lei, non senza un’accelerazione dei battiti del cuore, mise le braccia intorno alla sua vita.
-Siamo pronti, Charizard! Andiamo!- il drago ruggì e si alzò in volo sbattendo le potenti ali. Si avvicinò alla montagna, per poi salire quasi verticalmente verso la cima del monte. La strada sembrava molto lunga, ma la velocità del pokémon avrebbe reso la scalata questione di pochi minuti. 
Proprio quando i quattro cominciarono a vedere la cima, però, Charizard notò qualcosa di strano. Non fece in tempo a fermarsi e andò a sbattere contro una spessa barriera invisibile, per poi cadere all’indietro. Lucinda gridò, Ash si tenne forte, Pikachu per poco non fu sbalzato via. Solo qualche metro più sotto Charizard riuscì a fermarsi. Ringhiò guardando il cielo notturno sopra di lui.
-Maledizione, non avevo pensato a questo! Charizard, prova a distruggere la barriera con Lanciafiamme!- gridò Ash.
Charizard caricò energia e rilasciò un torrente di fuoco che, colpendo la barriera, fu completamente respinto senza nemmeno scalfirla. Il drago provò più e più volte, utilizzando anche altri attacchi, anche in combinazione con Pikachu, ma niente di niente. La barriera rimaneva intatta.
-Ash- gridò Lucinda sopra il frastuono provocato da Charizard –proviamo a vedere se da queste parti c’è un’altra entrata!- Il ragazzo pensò che forse la coordinatrice potesse avere ragione, quindi chiese a Charizard di fare un giro intorno alla montagna. E infatti, esattamente al di sotto della barriera stava un piccolo ingresso, troppo piccolo per Charizard, ma abbastanza grande per i ragazzi. Ash fece tornare Charizard nella pokéball, si complimentò con Lucinda per l’idea, e poi si addentrò nella grotta. I due ragazzi passarono così diverse decine di minuti all’interno della montagna, un vero e proprio labirinto, in cui ci si sarebbe potuti perdere da un momento all’altro.
Stranamente, non incontrarono neanche un pokémon nella grotta. Era come se l’isola fosse completamente deserta...e i pokémon non evitavano un luogo senza una ragione ben specifica...e pericolosa.
Infine, i due ragazzi raggiunsero l’ultimo piano della montagna. Non sembrava esserci alcuna via d’uscita e, Ash e Lucinda ne erano sicuri, non c’erano altri ingressi ad altre camere, nel piano precedente.
-Forse dobbiamo distruggere il soffitto- suggerì Ash. Lucinda annuì, ma prima che uno dei due potesse fare qualcosa, una grande esplosione fece tremare l’intera montagna. Parte del soffitto crollò, e Ash si buttò su Lucinda appena prima che lei fosse schiacciata da un masso. Si ritrovarono in una posizione che sarebbe potuta sembrare decisamente compromettente, se ci fossero state altre persone. Entrambi i ragazzi arrossirono con violenza e si separarono velocemente. Anche Ash, che pure non capiva l’amore, sapeva cos’era la parte più corporale: Brock, dopo qualche anno di viaggio con l’allenatore, aveva cercato di spiegargli esattamente COME nascono i bambini, mentre Vera si allenava per una gara pokémon e Max dormiva come un sasso.
Ad ogni modo, il crollo aveva rivelato una scala nascosta che portava dritto in cima alla montagna.
Subito dopo quel tetro silenzio fu interrotto di nuovo, questa volta da una profonda risata. Qualcuno era arrivato. I due ragazzi si guardarono ed annuirono, per poi salire velocemente la scala. Sebbene una parte della volta fosse crollata, la cima della montagna rimaneva comunque integra, con uno spazio grande come due campi di lotta normali completamente a posto. Al centro stava un piedistallo, scuro, in ombra, come quasi non fosse importante.
Non appena i due ragazzi poggiarono piede sulla cima del monte, furono spinti a terra da una potente forza psichica. Cercarono di rialzarsi, ma era tutto inutile.
Un paio di piedi si depositarono delicatamente davanti al piedistallo. Pikachu ringhiò verso la creatura, mentre Ash cercava di guardarla: era un grande pokémon umanoide, color grigio scuro, quasi nero, con una lunga coda viola opaco. Gli occhi ardevano rossi di collera.
“E così pensavate di poter prendere la Lastra, eh? Be’, vi sbagliate! Questa è MIA!” gridò Mewtwo attraverso il pensiero.
Senza ulteriori indugi, si girò verso il prezioso oggetto. Allungò una delle zampe, sorridendo malvagiamente. Un secondo prima che toccasse la Lastra, una grande luce dorata eruppe dall’altare. Mewtwo fu sbalzato indietro, e Ash e Lucinda furono liberi. Guardarono l’altare: ora era circondato da un’aura luminosa dorata, che fungeva da barriera.
“Un’altra barriera? Distruggerò anche questa!” disse Mewtwo, caricando una sfera di energia oscura e lanciandola verso l’altare. La barriera tremò sotto la forza del colpo. Mewtwo ghignò, ma prima che potesse attaccare ancora fu colpito da una fiammata dorata. Gridò e volò verso l’alto, scrollandosi di dosso il fuoco. La sua pelle era scottata, sotto la potenza del colpo. Ash e Lucinda guardarono verso l’alto, mentre un pokémon ruggiva.
In mezzo al cielo stava un pokémon che rischiarava il cielo a giorno: simile ad un uccello, avvolto da un’aura dorata, con piume dei colori dell’arcobaleno, una grande cresta sulla testa.
Ash lo riconobbe subito: era il pokémon che lo aveva sempre preceduto nei suoi viaggi, quello che aveva visto più volte, la prima volta all’inizio del suo viaggio. Pikachu gridò il suo nome, riconoscendolo.
-Ho-Oh!- gridò Ash. Il pokémon lo guardò, annuendo, poi si rivolse a Mewtwo.
-Io sono il guardiano della Lastrarcobaleno, Mewtwo! Per prenderla dovrai sconfiggermi!-
Il pokémon ringhiò –E così sia! Preparati a soccombere, Torchic spennacchiato!-
Lanciò immediatamente Palla Ombra ad Ho-Oh, che la evitò con grazia, per poi attaccare Mewtwo con una lama d’aria. Mewtwo contrattaccò, e gli attacchi crearono una grande esplosione. Il pokémon Genetico soffrì per la scottatura riportata, ma poi tornò all’attacco. Lo scontro andò avanti così, a possenti colpi che infliggevano gravi danni ad entrambi i contendenti.
Lucinda agitò per un braccio Ash, che guardava imbambolato il combattimento.
-Ash, prendiamo la Lastra! Ci dobbiamo sbrigare!- Ash uscì dalla trance. –Giusto!- disse correndo a prendere l’oggetto. La barriera dorata, però, respinse indietro anche lui, facendolo cadere lungo disteso. Nello stesso istante Ho-Oh cadde come una meteora multicolore a terra, colpito da una scarica elettrica dell’avversario.
“SI’” gridò Mewtwo. Gli sguardi degli allenatori volarono verso di lui: stanco, bruciacchiato e ansimante, con un ghigno vittorioso sul viso. Mise le mani davanti a sé e creò una sfera di energia oscura. La sparò con forza verso Ho-Oh, per poi crearne un’altra e sparare anche quella, e ancora, e ancora, a ripetizione.
-HO-OH!- gridò Ash, guardando verso il pokémon disteso a terra. Quello, indebolito, non fece in tempo a scansarsi e fu colpito ogni volta dagli attacchi di Mewtwo. La barriera dorata intorno all’altare tremolò e si spense. Ho-Oh era KO.
Mewtwo rise malvagiamente, pregustando la vittoria sua e di Giratina.
“Allontanatevi, sciocchi umani! Lasciatemi prendere il mio premio, o vi distruggerò!”
Ash si posizionò subito davanti all’altare, con una pokéball in mano.
-Dovrai sconfiggere anche me, per prenderla! Charizard, vai!- il drago uscì ruggendo dalla pokéball, e Pikachu saltò sulla sua schiena.
-Vuoi aiutare anche tu, Pikachu? Bene, allora andate! Charizard, Lanciafiamme, Pikachu, Fulmine!- gridò l’allenatore, puntando il dito contro Mewtwo.
Il pokémon rise e, agitando la mano, deviò gli attacchi. Charizard ringhiò.
Lucinda voleva unirsi alla lotta, quindi tirò fuori una pokéball.
-Vai Togekiss, unisciti alle danze! Forzasfera!- il pokémon uscì con grazia dalla sfera, poi creò l’attacco e lo mandò verso Mewtwo. Il pokémon Genetico, troppo impegnato a vantarsi della sua vittoria, non vide la mossa e fu colpito in pieno. Ovviamente, la mossa non gli fece neanche un graffio. Ma lo irritò moltissimo. Creò un attacco Forzasfera e lo lanciò contro Togekiss.
“Questo è un Forzasfera, sporca umana!” Togekiss non riuscì ad evitare la mossa e venne colpita in pieno. L’attacco la trascinò a terra ed esplose con così tanta forza da farla cadere al piano sottostante, distruggendo la volta della caverna.
-TOGEKISS!- gridò Lucinda, correndo verso il suo pokémon. Ash si infuriò, ma riuscì a restare abbastanza calmo da vedere un’apertura in Mewtwo: era troppo occupato a guardare Togekiss KO per notare lui.
-Pikachu, Tuono, ora!- gridò. Il topo elettrico saltò e rilasciò una potentissima scarica elettrica, che salì verso il cielo per poi ricadere ancora più potente su Mewtwo.
Purtroppo, Mewtwo lo notò e si spostò appena in tempo per non essere colpito. Stava per contrattaccare, quando fu colpito dalla scottatura infertagli da Ho-Oh. Era il momento perfetto.
-Charizard, INCENDIO!- ordinò Ash. Il pokémon ruggì, caricando energia come aveva già fatto contro Drapion. La sua fiamma si ingrandì, diventando bianca, e una sfera di fiamme si formò tra le fauci di Charizard. Il pokémon poi la lanciò verso Mewtwo, che, ferito dalla scottatura, non poteva temporaneamente muoversi.
Il cielo fu rischiarato per un solo istante a giorno, poi un’immensa esplosione segnò il contatto tra Mewtwo e Incendio. Quando il fumo si diradò, Mewtwo giaceva a terra, KO.
-CHAAAAAAR!- gridò il pokémon in trionfo. Prese Pikachu, che stava ricadendo a terra, poi tornò da Ash.
-Bravissimo Charizard! Sei un campione!- disse l’allenatore, orgoglioso. Anche Lucinda si avvicinò, rimettendo nella tasca la pokéball di Togekiss.
-Come sta?- le chiese Ash. Lei sorrise e annuì –Sta abbastanza bene, ma avrà bisogno di un bel riposo. Per fortuna è riuscita ad usare Protezione appena prima di essere colpita.-
Ash sorrise, sollevato.
Intanto, Ho-Oh si stava rialzando, a fatica.
-Grazie- disse ansimando. –Se non fosse stato per voi, la avrebbe presa. So già tutto, Arceus mi aveva avvisato, con le ultime forze che gli rimanevano. Prendete pure la Lastrarcobaleno.- continuò, facendo scomparire la barriera protettiva. La Lastra si illuminò dei colori dell’arcobaleno.
-Davvero possiamo prenderla?- chiese Ash, stupito. –Certo- rispose il leggendario –se è per fermare Giratina, ve la lascerò prendere. Mi piacerebbe seguirvi, ma il combattimento contro Mewtwo è stato troppo duro, e non riuscirò ad aiutarvi. Sono sicuro che ce la farete comunque, però.-
Ash sorrise, prendendo la Lastra in mano. Lucinda gli corse incontro e lo baciò d’istinto sulla guancia, abbracciandolo. –Ce la abbiamo fatta Ash, ce la abbiamo fatta davvero!- Il ragazzo rise, leggermente rosso per la manifestazione d’affetto della ragazza.
La voce di Mew invase le loro menti.
-Ash, Lucinda! Finalmente riesco a sentire la vostra presenza! Da quando siete arrivati sull’isola non vi ho più sentito fino ad adesso. Come state?- Ash alzò lo sguardo verso il cielo.
-Tutto bene Mew, abbiamo la Lastra, Ho-Oh ce la ha consegnata! Puoi teletraportarci indietro?-
-Certo, lo faccio subito! Salutatemi Ho-Oh!-
Ash sorrise e si girò verso il pokémon leggendario. –Ho-Oh, ti saluta Mew! E anche io, a presto!- prese la mano di Lucinda e scomparì nel vuoto.
Ho-Oh guardò il punto nel quale erano fino ad un momento prima.
-A presto, Ash Ketchum. Sei destinato a cose molto più grandi di quanto immagini. Ci rivedremo.-
Poi si girò verso Mewtwo. Con sua grande sorpresa, lui non era più lì.
-Maledizione. Lo dovranno affrontare di nuovo.- ringhiò, poi si alzò stancamente in volo, andando a cercare un luogo dove riposare dopo la terribile lotta.
 
 
Ecco qua il capitolo! ^^ Purtroppo non sapevo bene cosa scrivere, quindi non sono sicuro che sia venuto benissimo :/ spero vi sia piaciuto comunque!
Anyway, nel prossimo episodio vedremo cosa accadrà alla riunione di tutti i ragazzi con le varie Lastre. Cosa succederà adesso? Chi incontreranno i nostri eroi sul loro cammino? E soprattutto, riusciranno a risvegliare Arceus e abbattere Giratina? Lo scoprirete solo restando collegati! A presto!
P.S. Vi ricordo che da domani a sabato sono in gita, quindi prima di domenica/lunedì non potrò mettere niente di nuovo! Mi dispiace tanto...ma così c’è più suspance! A presto!
  
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